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Shuji

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Dando uno sguardo alle discussioni, e' scontato anche piu' dell'ovvio che si ponga l'accento e si seguano le novita', con sparute eccezioni (legate a brand straconosciuti, come i saint seiya, gundam etc).

 

Pero' ci sono nel passato anche altre serie che magari sono piaciute o meno, con o senza un motivo particolare.

 

Cosi' faccio l'esperimento di aprire un topic in cui magari anche solo postare un'immagine di una serie di quelle che "ho visto io e il mio gatto, e io non ho un gatto; e sono pure mezzo cecato", per aprire discussioni anche molto 'fuori tempo'. :handi:

Magari si puo' riscoprire qualcosa che possa interessare, e che non avrebbe granche' spazio altrove.

 

 

E perche' no, trovare una nuova dimensione temporale di scazzo e cazzeggio

:sisi:

 

Tanto per buttare giu' qualcosa, inizio io con questa serie qua:

(NB; le note 'volanti' sono ovviamente indirizzate verso chi non conosce la serie)

 

GATE KEEPERS

 

 

diretta da Junichi Sato, in 24 episodi, e' una delle prime serie Gonzo (tempo prima che si parlasse di 'gonzate'); uno scontro tra degli 'alieni' invasori (nel senso della parola, non sbarcanti da astronavi) ed un gruppo di teenagers dotati di particolari abilita', che fanno riferimento all'organizzazione 'AEGIS'.

 

Niente di trascendentale, l'idea che si ha di 'gia' visto' e' fortissima, l'uso della grafica 3d fa realmente ridere rispetto ad esempio a roba tipo BRS, ma era comunque una storia tutto sommato ben narrata. Con degli sprazzi di natura 'ironica' anche molto marcati; ha una caratteristica che dovrebbe essere scontata ma che in molte produzioni attuali non sanno piu' cosa sia; era *divertente*.

 

Ha avuto un seguito ideale con

 

GATE KEEPERS 21 (OVA)

 

 

In 6 episodi, in questo caso la figura 'chiave' alla direzione e' di Hiroshi Yamaguchi

Qui tra le seiyuu c'era anche Mamiko Noto, con una parte maggiore ed un personaggio specifico nel prosieguo, per la felicita' di qualcuno. Nota per questa serie: e' molto, molto piu' cupa della serie tv di cui poco prima.

 

--

 

 

E mo' vediamo un po' che succede in sto topic.

:sisi:

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Vediamo un po' questo...

 

Kumo no yo ni Kaze no yo ni / "Like the Clouds, Like the Wind"

 

 

Del fine anni 80, per una 'svista' del nome era stato attribuito erroneamente a Hayao Miyazaki invece che correttamente ad Akira M.

Questo e, per allora, la qualita' complessiva della realizzazione (per allora) aveva creato un 'misterioso' nuovo film dello Studio Ghibli.

Peccato sia ricordato piu' per questo motivo che per altro.

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ok, per adesso spariamo fuori questo. breve e indolore :pfff:

 

De:vadasy, ova di 3 eps prodotto da AIC nel 2000.

 

2012 (auz :lolla: ), è in corso la battaglia per la salvezza dell’umanità.

il pianeta terra è sotto attacco alieno.

ogni tentativo di contrattaccare gli invasori è caduto nel vuoto, pertanto si è dovuti ricorrere all'arma definitiva: le testate nucleari; tuttavia anche queste non sono servite a molto e la prima a farne le spese è stata new york, ora ridotta ad una landa desolata.

il Giappone non vuole ridursi allo stesso modo e sta cercando metodi di difesa alternativi.

La storia in questione si svolge prevalentemente in Giappone.

Naoki (una pucciola) e il suo fratellone adottivo Kei (un regazzino un po' su di giri che per sopportare il mal di testa prende più pastiglie di bruce willis), sono i protagonisti di questa storia e nella vita non sono altro che degli studenti designati a diventare piloti di robottoni. FUCK YEAH!

Aperta parentesi: il "robottone" principale della serie è Devadasy; venne scoperto in Tibet 20 anni prima dell’arrivo degli alieni; a quel punto si formò Spirits, un’agenzia segreta il cui scopo era svolgere delle ricerche in merito al ritrovamento del grosso bestione (il Devacoso) ed occuparsi della sua manutenzione. La figura chiave del progetto era il professor Anno, il nonno di Kei. Nello stesso periodo venne scoperta una massa grande quanto il sistema solare, la cui traiettoria minacciava (non potrebbe essere altrimenti) il pianeta Terra; apparentemente un bucio nero, in verità è l’origine dal quale provengono gli alieni invasori.

Devadasy possiede delle nano macchine che gli permettono di replicare parti del pilota, il quale è anche la fonte della sua energia; gli alieni hanno bisogno della stessa energia organica umana, e per procurarsela possono trasformare gli umani in essa. Per questa ragione l’umanità rischia l’estinzione.

cmq la cosa importante di Devadasy non è, si sarà intuita, la sua capacità autorigenerante! Nè che se viene colpito ad un braccio, al pilota duole il braccio. E' l'energia che lo tiene in piedi! Infatti è un'energia speciale, è tanto putente... ed è roba da orgasmi (letteralmente).

Prima di chiudere la parentesi mi sembra corretto specificare che per produrre codesta energia è necessario che un maschio ed una femmina (Kei e Naoki, ovviamente, ma lei la si cambia in fretta) spingano insieme nel robottone; quindi se nel Devadasy ci mettete due ommeni o due femmene, il robottone non parte proprio.

Meglio chiudere la parentesi prima di arrivare lì dove nessun Shinji è mai giunto prima :sisi:

Nel variopinto cast c'è anche Amala, una regazzina misteriosa, presente sul luogo dove fu trovato Devadasy; ella può estrarre le nano macchine dal robot e non esita a farsi Kei (oh quale sacrificio!).

Si continua con Miss Takashina, la responsabile del progetto, che per constatare se Devadasy ha un effetto sul suo fisico (ma le nano macchine del robot non hanno effetto), pur'ella sacrifica si fa Kei.

Sì, considerando tutte le altre comparse femminili, in definitiva è un harem.

Il meglio arriva comunque verso la fine... Kei vs Naoki, robottoni organici che se le danno, un po' di sangue, cloni, shock.

Chi ha vinto la guerra? Molto probabilmente non lo sapremo mai.

e non era nemmeno un pornazzo...

 

next:

 

ezeixt.jpg

 

(sono solo due eps, però...)

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  • 2 weeks later...

 

Vandread.

 

Ecco, questa serie rappresenta una bella occasione perduta; anni e anni fa, quando i diritti erano di AB France, 'la' capoccia allora di MTV era in fissa per appunto Vandread. Poi pero' la cosa fini' nel dimenticatoio; a volte m'e' venuto da pensare che poi abbiano preso Aquarion per un qualche motivo legato alla precedente (non di molto) fissa per Vandread, ma questa e' pura speculazione.

Paradossalmente e' anche una delle poche serie non 'vittime' dei 'certe' situazioni di allora; chi aveva i diritti sempre allora voleva semplicemente cifre esagerate, tanto che 'taluni' al massimo attendevano lo scadere dei diritti, il venire meno dell'interesse di MTV alla fine ha fatto il resto.

 

 

Credo che Vandread, Gravion e anche Gatekeepers siano in pratica gli unici motivi per ricordarsi del 'gonzo'.

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  • 2 months later...
  • 1 month later...

bon, mi tolgo un paio di pensieri.

 

il primo è il doppio ova 'la maledizione di kazuo umezu', annata 1990. kazuo umezu è un vecchio svalvolato signore di una certa età, classe '36, noto autore di manga horror; in un certo senso è il "padre" artistico di junji ito, quello del fantastico gyo (qualcuno si ricorda ancora dell'ova del 2012?! :lolla: ).

un umezu c'è anche nel primo episodio intitolato cosa rivelerà la videocamera? quindi la storia (spè che la scrivo benino).

La bella Rima Ogawa, rientrata in Giappone dopo un viaggio in Messico, si trasferisce nella stessa classe scolastica della giovane Masami ; stranamente, il fatto provoca in Masami un forte turbamento e l’inquietudine della ragazza aumenta giorno dopo giorno, specie per le recenti, ripetute e realistiche esperienze notturne che sembrano essere molto più che “normali” incubi e che la vedono vittima di un essere mostruoso del quale tuttavia non ricorda mai precisamente l’aspetto, se non i denti aguzzi e dei ragni all’interno della bocca. Stika eh! :pazzia:
Un mattino Masami scorge la presenza di un foro sul proprio collo e ritenendo che sia riconducibile alla nuova compagna di classe decide di confidasi con Umezu, un amico; il ragazzo le propone di videoregistrarsi nelle ore notturne così da scoprire l’identità di chi la tormenta! Il giorno seguente, mentre una fisicamente debilitata Rima viene portata all’ospedale, i due decidono dunque di fare luce sul mistero di Masami; ma collegata la videocamera alla tv, solo Umezu ha il coraggio di scoprire la verità. Il terrore completo si impadronisce del ragazzo e questa sua reazione allontana la ragazza dal proposito di scoprire cosa le succeda ogni notte, qual è la sua vera natura e cosa sta cercando…

Non finisce bene : lolla:

 

il secondo episodio si intitola la villa maledetta.

Nanako e Miko, due appassionate di film horror, decidono di esplorare una villa abbandonata che, stando a quanto si dice, è infestata dai fantasmi e nella quale in passato si è compiuto un orribile suicidio. Ovviamente spettri e affini di giorno riposano, quindi si tratterà di un’incursione notturna…
Al duetto lanciate nell’esplorazione si aggregano un paio di amiche, anche loro mosse dal medesimo scopo, e logicamente una volta entrate nella villa si manifestano i primi “segni”: le porte si chiudono e l’unica torcia elettrica a loro disposizione ovviamente si spegne! Le quattro non si lasciano intimorire finché non incontrano effettivamente quello che stavano cercando, cioè lo spettro della donna che ha perso la vita in quel luogo e che malignamente le destinata a morire atrocemente… ma il giorno seguente, stranamente, le ragazze si ritrovano a scuola e discutono del fatto che sui loro corpi sono comparse delle cicatrici; decise a tornare nuovamente nella villa per scoprire se si trattava di uno strano sogno, trovano conferma della propria morte. O forse lo spettatore, negli ultimi minuti, ha solo visto i loro sogni mentre morivano :pazzia:

 

fiko eh?

una volta in giappone facevano anche queste cose: c'erano degli anime appartenenti al filone horror. questo però è raro perchè, prima di tutto, di sangue ce n'è poco o nulla; secondariamente... per come si presenta è "la risposta giapponese" a zio tibia/creepy (c'è un personaggio bizzarro che introduce il primo episodio e ritorna per la chiusura dopo la fine del secondo; nel mezzo si mostra qualcosa di misterioso).

infine, shingo araki ci ha messo del suo.

 

l'altro pensiero che mi volevo togliere è tokyo godfathers; finalmente, dopo innumerevoli rinvii, ho trovato il tempo di vedere questo film. è davvero molto particolare e piacevole da seguire; forse non l'opera più originale tra quelle di kon che ho visto (mi mancano millenium actress e paranoia agent) ma tecnicamente è veramente eccezionale. inoltre sembra un anime pensato per essere un film con attori veri, però è volutamente disegnato.

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  • 2 weeks later...

asura, film del 2012 prodotto da toei e tratto da un manga oldissimo (1970).

l'ambientazione è quella del 1500 giapponese, un periodo caratterizzato dalla carestia; fame, povertà delle persone e del territorio, mancanza di lavoro e disastri naturali non sempre impediscono di avere figli, infatti il film narra la storia di un bambino che nasce in quell'epoca.

il bambino in questione nasce da un madre denutrita, in un villaggio dove la gente si è ormai data al cannibalismo pur di sopravvivere, che fino all'ultimo cerca di tirare avanti; infine, quando la tentazione di usarlo per sfamarsi diventa incontrollabile, decide di gettarlo via. otto anni dopo questo fatto, la povertà è ancora forte ma il bambino in questione è ancora vivo, è cresciuto come una bestia selvaggia che per attaccare, difendersi e sfamarsi azzanna al collo tanto gli animali quanto le persone. praticamente è gatsu in miniatura ed è ancora più letale quando riesce a procurarsi un'acetta...

la strada di asura è destinata ad incrociare a più riprese quella di un monaco; durante queste "tappe" il vecchio cerca di mettere un po' di ordine nei pensieri e nel cuore del ragazzino per fargli capire che nonostante le apparenze, la sua indole animalesca e l'istinto di sopravvivenza che lo governa portandolo a fare del male al prossimo, arrecando dolore anche a chi vuole bene, in realtà è umano; asura deve però scegliere cosa diventare: un umano o una bestia.

nella gioventù di asura è fondamentale la presenza di wakasa; infatti se il bonzo è quasi paragonabile alla figura paterna, la ragazzina è pressochè una madre che si occupa di lui, così tanto (riesce ad insegnargli a parlare) ed a così caro prezzo (asura ha ucciso il figlio del signore del villaggio di wakasa, quindi è ricercato ed ella oltre a nutrirlo gli ha trovato alloggio in una rimessa) che per ricambiare i suoi affetto e dolcezza cerca di proteggerla e salvarla quando il villaggio perde ogni fonte di sostentamento. però wakasa è innamorata, e asura deve controllare la gelosia...

in questa storia breve e violenta muoiono quasi tutti non perchè è bello così, tanto per fare scena; lo stesso asura, tramite le esperienze di questo film, dopo aver acquisito un po' di consapevolezza di sè passa dal rimpianto dell'essere nato al capire cosa c'è di buono nella vita, nonostante le grandi sofferenze e le delusioni.

il film dura circa una settantina di minuti, narrativamente è abbastanza equilibrato (c'è un po' di ridondanza, ma chissene), quando serve presenta dei momenti di spettacolarità inaudita (non solo quelli con sangue a fiumi). purtroppo ci sono un paio di pecche; la prima, che comunque non pregiudica il senso dell'opera nè la sminuisce, consiste nella durata. i personaggi non sono tanti ma 70 e rotti minuti è un po' poco per parlare di quelli presenti, così per alcuni se ne ha più un'impressione che una caratterizzazione; forse questo problemino era rimediabile togliendo un po' di spazio a wakasa. il secondo è che è un film in CG (come tecnica mi ha ricordato molto gli ova freedom, cmq i fondali sono eccezionali); purtroppo in alcune situazioni ne risente l'espressività dei personaggi (volti, pose, innaturalezza dei movimenti), mentre in altre c'è da chiedersi che senso abbiano certi effetti grafici sui modelli 3D (quelle linee a mò di ombre stilizzate, sui capelli, usate per dare quel senso "pittorico", sono una cacchiata. maledetti snob!).

per un pelo imo non ne è uscito un capolavoro.

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  • 2 weeks later...

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