Jump to content

All Activity

This stream auto-updates

  1. Past hour
  2. Al momento non ci sono master troppo degni per un hd. In futuro non si sa...
  3. Today
  4. Da non trascurare la dicotomia organizzazione stabile/stato e individuo, assai sfumata in oriente rispetto ad occidente, che porta il singolo in posizione sempre inferiore alla collettività, quasi associabile ad essere unicamente ribelle ome tale Per dire, in Cina dove di fatto e' nato in narrativa quello substrato dì organizzazione parallela e più o meno segreta al mondo comune, dove trovano casa le varie storie di personaggi con anche l'equivalente di super poteri, chiamata jianghu, di per sé comunque richiede l'appartenenza dei singoli a sette e alla stretta osservanza delle loro regole. In quest'ottica gran parte della negatività "dell'essere cattivi" e' gia' assorbita nello spiccare che viene visto nella forte individualità in quanto tale, quindi la questione di un personaggio non tanto cattivo e' comunque da inserire in un certo contesto.
  5. Credo che questo sia molto vero, anche se non so quanto di "originale" o di "progresso" vi sia in detta tendenza quanto a HnK. Ovvero, penso altresì che la semplicistica dicotomia tra bene e male appartenga più a ideali di finzione e soprattutto puericultura statunitense (iconica la risposta del protagonista di True Lies, sotto l'effetto del siero della verità, che alla domanda della moglie "Hai mai ucciso qualcuno?" risponde "Sì, ma erano tutti dei cattivi.") - mentre al contrario gli equivalenti sia europei che nipponici mi paiono tutti ben più sfumati, da Esopo, a Basile, a La Fontaine ai Grimm. In Giappone, in particolare, di certo Tomino ci aveva già abituato a totali "sovversioni" dell'idea di buono e cattivo (penso a Umi no Triton, ma anche al più truculento Zambot-3, al tragicamente grottesco Daitarn-3, ecc), quindi ripeto: sulla portata innovatrice di HnK in questo senso alzerei un sopracciglio almeno. "Le ragioni del cattivo" mi pare siano patrimonio dell'umanità senziente, escludo quindi Barbie, le riduzioni Disney classiche, ecc. In particolare, la finzione giapponese propone da sempre la competizione tra diversi "modelli di guida dell'umanità". In questo, Raoh incarna tipicamente la visione del dominatore violento a là Gengis Khan e/o Oda Nobunaga. Per una brillante trattazione di detta questione in ambito fumettistico ti consiglio la lettura di DEAD MAN di Egawa Tatsuya. Ricordandoti che "i quattro grandi della storia", nella lettura tradizionale giapponese del mondo e dell'umanità, se ben ricordo sono Platone, Cristo, Shakamuni Buddha e Confucio. Tutti posti sullo stesso piano, e non a caso.
  6. Che però all'epoca di HNK era un grande progresso per la narrativa animata, e ancora oggi è una caratteristica peculiare degli anime quella di qualificare gli antagonisti, anche i più crudeli, come esseri umani e non semplici bestie prive di coscienza. E questo vale a maggior ragione per il personaggio di Raoh, che in questo processo di formazione e acquisizione di coscienza, conquista un'importanza e una centralità sempre maggiore, al punto da diventare, con un ribaltamento di prospettiva straordinario, protagonista della storia al pari di Kenshiro. Per questo HNK finisce oggettivamente con la morte di Raoh.
  7. Certamente. Per di più, io NON sono l'autore di HnK, quindi la mia impressione vale come quella di chiunque altro, è solo una visione personale. Credo sia obiettivo, però, che in HnK c'è sempre stato molto patetismo, a volte anche esasperato ai limiti del grottesco. Si tratta di una cosa non certo esclusiva di questa serie, ma tipica di molta narrativa giapponese in quanto tale, in particolare fumettata: si vedano i tipici flashback di One Piece, ad esempio, dove si spiegano i motivi emotivi dietro alla cattiveria di ogni cattivo.
  8. Yesterday
  9. Io rimasi traumatizzato alla fine del primo film (del remake intendo) dal fatto che avevano del tutto omesso l'infanzia di Souther, in un film su Souther (!!!). Quindi quando Kenshiro lo sconfigge utilizzando il colpo che non provoca dolore, perché aveva "percepito la tristezza in lui" (???), se uno non ha letto il manga o visto la serie originale è impossibile che capisca il motivo. E il motivo non esiste, perché nel film viene completamente eliminato il personaggio del maestro Ogai e qualsiasi riferimento al passato di Souther.
  10. avrei preferito che usassero quel minutaggio per espandere la trama classica nel remake, in quanto fu tagliata in modo eccessivo. però quel film lì, che "a senso" altro non è che l'equivalente di un episodio della vecchia serie tv, è molto piacevole proprio per la sua semplicità e racchiude perfettamente lo spirito degli inizi della storia. per il resto durante tutta la saga di hokuto laggente spunta dal nulla, conosce tizio e caio o c'è un legame di parentela che manco beautiful, e ken ha combattimenti lunghi solo con quelli che non servono a nulla ma hanno un grado in più di teppista
  11. onirepap

    Aquaman (2018)

    Secondo gli ultimi report, il set di Aquaman è ststo notevolmente conflittuale, con Momoa sul piede di guerra contro Amber Heard, chiedendone il licenziamento praticamente ogni giorno, e vendendo sul set vestito con abiti e stile tipici di Depp
  12. C'è "del vero", come hai detto tu riprendendo la provocazione (geniale ^__^) di Anno, ma non è tutto qui. Lo stesso potrebbe dirsi per il tuo sintetico giudizio su HNK.
  13. Tecnicamente è il migliore dei tre film (non a caso avevano richiamato Masami Suda per l'occasione). La trama però è banale e il combattimento finale con sto maestro di nanto tirato fuori dal nulla (che dice di essere allo stesso livello di Shin) dura quattro secondi (fa un graffio a Ken e poi viene immediatamente sconfitto!).
  14. Ti ricordo che Anno Hideaki, l'autore principale dell'opera, ha descritto la serie come "uno show di masturbazione, in cui io mi masturbo sul palco e il pubblico mi sta a guardare". Con queste precise parole, eh. L'ha detto in una delle "interviste lunghe" pubblicate nel 1997 sulla rivista di costume Quick Japan e poi raccolte nei libri Schizo e Parano. Credo ci fosse della provocazione, ma anche del vero. Più realisticamente, Evangelion è la storia di personaggi del tutto traumatizzati dall'abbandono nella loro infanzia che cercano di risolversi, e ci riescono (serie)é o falliscono (film). In pratica, Akage no Anne in versione SF (Clarke/Hogan) ambientata nel Giappone novantino. :-)
  15. kenshiro den è un gran bel film cmq sai mai che, trattandosi di hara, esca un sequel in formato cartaceo come accaduto per keiji e soten. o un remake come nel caso di cyber blue. o entrambi
  16. Sì, è vero: quella di Bart che utilizza la tecnica Hokuto su Lynn per cancellarle la memoria, è una soluzione delirante e per nulla credibile. Gli oav di cui parli comunque sono tratti da un romanzo, successivo alla fine del manga, scritto da Buronson e illustrato da Hara. Dimenticabili ma comunque superiori agli orrendi film usciti qualche anno dopo.
  17. avete ragione entrambi su Lynn, però Hokuto no Ken rimane un caposaldo, non solo dell'animazione giapponese, ma della letteratura mondiale, e la descrizione fatta poc'anzi da Shito è divertente, in parte anche condivisibile, ma superficiale. E' come dire che Evangelion è la storia di uno sfigato e delle sue seghe mentali. Opinione che ovviamente non condivido: per me Evangelion è un capolavoro assoluto, ma Hokuto no Ken è sullo stesso livello. (almeno la prima parte)
  18. Questo è obiettivamente vero.
  19. Da dire che i cambi di nome in Ken hanno mantenuto suoni molto simili agli originali
  20. Il castello invisibile è in uscita a Novembre in br e dvd, ma intanto è disponibile già da oggi su APV, google play, ecc..(a pagamento)
  21. Nei Funko pop dedicata alla prossima serie x-men 97 hanno mostrata una di Maddleine Pryor, vesta da goblin quenn con tanto di piccolo Nathan fra le sue bracia, quindi adatteranno inferno .
  22. Yuria, si pronuncia "iùria". 「慈母星」<- la stella dell'affetto materno, lol, è proprio sempre una cosa edipica.
  23. Concordo. Lynn non è nemmeno mai entrata nei pensieri di Ken. Al piu' come figlia, ma Ken è sempre stato proiettato su Giulia prima e dopo la sua morte.
  24. Ma dai, non è mai stato un triangolo. La controparte del lolicon, che Ken non ha mai avuto neppure di striscio, è la sindrome del Papà Gambalunga, che Lynn ha sempre avuto da che venne scossa fuori dall'afasia. Una cosa tipica.
  1. Load more activity
×
×
  • Create New...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use.