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Che non è il caso di DB Full Color, realizzato appositamente per la stampa.
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Scusatemi, ma la fonte primaria di questa cosa che Matsumoto sarebbe una donna e che sarebbe sposata con Sawai, quale diavolo sarebbe? Ho visto che qualcuno l'ha scritto su twitter, ma senza citare fonti, e diverse Wiki riportano la osa, ma mai uno straccio di fonte. Io credo che sia tutto un fraintendimento causato da una traduzione automatica mal riuscita di un qualche articolo in cui si citava il fatto che Matsumoto-sensei è stato assistente di Sawai-sensei. Come quando girava voce che Betten Court fosse una donna a causa di una dichiarazione di un collega riportata male.
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Sborro.
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Ci sono diversi tipi di carta. Alcuni sono diventati più rari dell'oro, alcuni sono diventati cari e scarsi, altri tutto sommato si riesce ancora a procurarseli. Le edizioni che utilizzano determinati tipi di carta hanno molti più problemi a essere realizzate rispetto a quelle che usano altri tipi di carta. "Eh, ma allora se una carta non si trova allora cambiatela, l'importante è che la roba esca!" Certo, dopo un decennio in cui tutto l'interné a gran voce chiedeva edizioni migliori con carta migliore, adesso tutto l'interné invece vuole che la roba esca e costi poco e chissenefrega di come è stampata. E chissenefrega se nella stessa serie un volume è grigio e sottile, uno bianco e rigido, un giallino e flessuoso. "Eh, ma usate carta riciclata, perdiana!" Sì, usiamo già carta riciclata, ci sono tantissimi tipi di carta riciclata, ma il boom delle vendite online unito alla crisi energetica ha reso molto più redditizio produrre carta riciclata da imballo e da spedizione, piuttosto che da stampa, e quindi la produzione di quest'ultima è molto rallentata. Vabbe', poi ci sono millemila altri aspetti e questioni, ma non mi compete approfondirli.
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Le nomenclature di incantesimi e mostri seguono scrupolosamente una lista unica compilata in accordo con tutti i licenziatari a cui tutte le edizioni italiani di media tratti da questo universo devono e dovranno attenersi. Può darsi che le vecchie edizioni dei videogames abbiano nomenclature differenti, ma eventuali edizioni future seguiranno questa stessa nomenclatura.
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Anch'io sono contento che l'abbiamo preso noi. Credo si sia capito.
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Sesto. È ancora più prestissimo, in realtà. (Azz, quant'è strano poter intervenire in questo topic... )
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Sono abituato a riempire di gioia.
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Sì, ristamperà.
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Rayearth ha avuto diverse ristampe, e al momento non è previsto. Di Sakura riparliamone fra qualche mese.
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Fosse così semplice l'avremmo già fatto. Una cosa è certa: qualora mai si palesasse una possibilità concreta la coglieremmo al volo. Non servono raccolte di firme per convincerci: noi, da parte nostra, già non vedremmo l'ora.
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Sì, ogni tanto lurko impunemente.
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Fairy Tail, l'inarrivabile topic aperto all'ultimo capitolo
Pozocco-san replied to Shuji's topic in Anime & Manga
Eh, no, è un po' diverso dai due che citi, perché gli storyboard li fa Mashima stesso.- 20 replies
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- lucy
- topa varia
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Hosoda>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Shinkai.
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Ecco, questo, invece, lo condivido in toto. E, aggiungo, non lo trovo in antitesi con la mia posizione. È semplicemente una questione di step, di ordine dei passi. Non si accetta un lavoro, se ciò che ci viene chiesto va contro i nostri stessi interessi o la nostra etica. Ma una volta accettato, la mia priorità va in primis al mio committente e ai suoi clienti (i fruitori dell'opera). Certo, poi il tutto il più delle volte si traduce in un compromesso, nel cercare di potere tenere in considerazione per quanto possibile in egual modo le due cose, ovvero chi mi paga per il lavoro e la dignità e l'identità del'opera su cui si lavora. Il vero problema è quando intervengono agenti esterni a far saltare questo sottile equilibrio, e la cosa capita davvero spesso. A volte si riesce a controllarli, e allora tutto fila liscio; a volte non vi si riesce, e allora si "soccombe".
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Come sai, non mi trovo d'accordo. Un localizzatore deve dare il meglio nel tentativo di rispettare l'opera originale e il suo valore contenutistico, questo sì, ma non lavora per l'opera, lavora per chi gli ha commissionato il lavoro. Il primo dovere e obbligo di un professionista è sempre verso chi lo paga per svolgere quel lavoro. Il discorso che fai tu, cioè lavorare in primis per l'opera di per sé, può esser valido nel momento in cui io faccio una localizzazione per passione e mecenatismo e la diffondo gratuitamente. Ma nel momento in cui qualcuno mi paga per quello che faccio il mio primo dovere è verso di lui, e verso l'opera in sé solo in un secondo momento. Non dovrebbe essere necessario ma chiarisco comunque: questo non significa giustificare ogni corbelleria nei confronti di un'opera per compiacere al pubblico o a un committente.Questo significa che non è eticamente possibile fregarsene totalmente del pubblico e delle esigenze commerciali di un'azienda, ovvero di chi paga e dà al localizzatore la possibilità di mantenersi con il suo lavoro. Il lavoro di un localizzatore è un lavoro di fino, estremamente complesso, sfaccettato, e solitamente ingrato.
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I manga di Project Itoh avranno tutti 3-4 volumi al massimo, con il terzo che, verosimilmente, potrà essere pubblicato senza variazioni nella periodicità.
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Io voto per "Astronzi".
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Non ci trovo nulla di così curioso, avendo esplicitamente premesso che intervenivo a titolo *privato*.
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Ho capito. Un altro errore da cui imparare per il futuro.
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Rispondo in merito alle questioni che posso affrontare come privato. - Hiatari ryoko era un caso completamente diverso. Scelta di cui a posteriori mi sono pentito ma che fu presa cercando d trovare un modo di rendere il senso della frase originale. Mantenere il titolo giapponese avrebbe significato disincentivare le fumetterie all'acquisto, dato che nella maggior parte dei casi non sarebbero state nemmeno in grado di leggerlo; - "Joe del domani" secondo me, come traduzione del titolo originale, non funziona affatto. Per come lo interpreto io "ashita no" è senz'altro utilizzato in senso attributivo, e una buona traduzione potrebbe essere "Il Joe che verrà/sarà domani".
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Sono arrivate oggi le approvazioni, logo e titolo sono confermati.
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Se lo dici tu ci credo. :)
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Giusto per precisare: quella copertina non doveva essere resa pubblica perché è solo una prova di grafica, il titolo definitivo non è ancora stato approvato dal licensor e potrebbe essere diverso. Chi l'ha pubblicata non sapeva fosse una prova provvisoria e ha preso un granchio.
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... Buone Feste anche a voi, eh. :3