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Forse ho frainteso, non ho capito se con otakuzoku ti stai riferendo all'insieme dei personaggi che hai citato o agli autori che hanno creato quegli stessi personaggi. Perché di per sé non necessariamente un concetto come "non si deve fuggire (dalla vita)" è da ricondurre a un aspetto otaku. Per dire, degli esempi di personaggi che hai fatto, Seita non è che è Otaku, ma semplicemente ha una condotta anomala per i ragazzi della sua epoca, ma più affine alla condotta di un ragazzino nato e vissuto nella società del benessere diffuso (vabbè, ste cose le sai ovviamente dapprima e meglio di me, era solo per rendere il discorso più fruibile). Tra i personaggi che hai citato, Jirou mi sembra quello che è più associabile al tuo quote, poi magari ti riferivi agli autori eh, anche se in quel caso Takahata sarebbe da tagliare fuori. O magari per caso associ un sentimento di escapismo a qualcosa di necessariamente Otaku, perché Otaku è in parte sinonimo di infantile? Allora capirei cosa intendi. Però ancora, in quel caso secondo me non sarebbe appropriato, perché tutti i personaggi che hai citato meno che Jirou sono tutti giovani volti alla crescita (contenuto allegorico che li permea a parte), e quindi neanche volendo potrebbero essere ancora considerati Otaku, perché sono ancora quello che sono, ovvero dei bambini. Ora non mi ricordo neanche più precisamente quest'ultimo film di Miyazaki, perché l'avevo trovato insulso, ma sostanzialmente il protagonista (Mahito), subisce e per un po' di tempo si porta dietro dei traumi che verso la fine della storia riesce ad elaborare e risolvere, e di conseguenza cresce (classica dinamica da Bildungsroman), tutto lì. Poi il film è il rigurgito Otaku meno digeribile che abbia concepito il suo autore, ma quello è un altro discorso.ildungsroman

Non sapevo di questo fatto sul Vigamus. Io purtroppo è da moltissimo tempo che mi riprometto di andarlo a visitare, ma ancora nulla. Il fatto che cambi di veste vorrà dire che questi sono gli ultimi giorni per andarlo a visitare nella sua sede originaria? O non è già più possibile?

Chi per risolvere i propri traumi interiori, è costretto a dover fare uso della propria arte, è davvero un uomo imprigionato, oltreché un narcisista.

Prendendola alla larga: Taeko ⮕ Misato Toshio ⮕ Kaji

Yes Secondo me è molto probabile

È uscita la prima puntata doppiata di Saikano su Anime Generation. A quanto so la prima puntata fu l'unica ad essere uscita in italiano all'epoca di Shin Vision / Fool Frame. Che dire, Eva Padoan da' la riconferma di essere la voce del lolicon in Italia (A pensarci, è davvero così). Una bella prima puntata. Il preludio alla tragedia. Si respira già molto l'aria di necessità e ricerca di affetto dei personaggi.

Non fa la differenza per il semplice fatto che oggi come al tempo quello che stabilisce il risultato finale è l'adattamento. Stavo solo puntualizzando che secondo me non è da considerarsi come un prodotto facente parte di quell'insieme di anime che arrivavano dall'Atlantico. Quel ''secondo me'' ovviamente non è certezza, ma non ho validi motivi per pensarla diversamente.

Tutto questo è eccessivo per ciò che ho scritto, nonostante siano tutte parole vere. Non si sta parlando di dar ragione a prescindere a nessuno. Non sono entrato nel merito del contenuto della traduzione (non ne sarei in grando, non potrei neanche farlo). Sto solo dicendo che ho più o meno presente il contributo che Francesco Prandoni ha dato a questo settore come professionista, e quindi che motivo avrei di dubitare del fatto che una traduzione da lui curata provenga o meno dall'inglese? Sulla base di cosa, di qualche parolaccia spinta? Non so Shuji, o hai realmente frainteso il senso di ciò che ho scritto oppure il tuo sembra un discorso giustissimo ma del tutto slegato da questo contesto specifico.

Roger, ti posso assicurare che non sono turbato. Ti prego di non vedere la mia risposta a un tuo dubbio come un attacco nei tuoi riguardi. La mia risposta era volta appunto nel tentativo di provare a chiarire un dubbio, null'altro.

Non ho capito, quali sono le tue perplessità? Come puoi ben vedere della traduzione si è occupato Francesco Prandoni, e quindi escluderei che i dialoghi della versione italiana del film si basino su una traduzione dall'inglese.

Ti dico, mi sembra improbabile. Nei credits della versione italiana del film viene menzionata la figura di Francesco Prandoni in veste di traduttore. Questa è l'informazione che ci è stata fornita dall'editore, ed è a questa che ci dobbiamo attenere. Poi, come ben sai la fase di adattamento dei dialoghi è un discorso a sé, ed è proprio in questa fase che si decidono le sorti dei dialoghi di un prodotto, ma il presupposto è che se è stata fatta una traduzione da una figura professionale apposita si prende come riferimento quella. In questo discorso sto dando per scontato che uno come Francesco Prandoni (che non è il primo che capita) abbia effettuato una traduzione a partire dall'originale giapponese, e sinceramente non vedo perché pensarla diversamente.

Non è stato sostituito alcun nome, è così anche in originale (mi ero posto anche io il dubbio quando rividi il film un po' di tempo fa). In quella battuta il manager credo si stesse riferendo a Jodie Foster, e credo alludesse alla scena di stupro nel film ''The accused''.

Non ho ancora aperto il video di Moccia (ho paura). Senza consultare il vocabolario. Complesso = fatto di più parti (in senso matematico) Complicato = di più difficile comprensione A volte è fastidioso quando vengono usati come sinonimi, questo perché non è che se una cosa è fatta di più elementi allora risulterà necessariamente più difficile da capire. Potrebbe semplicemente trattarsi di elementi di facile comprensione. Nel caso del film in questione se uno ha particolare difficoltà nello stare dietro a quello che accade a schermo le opzioni sono tre: 1) Non è abituato a fruire del medium cinematografico. 2) È ritardato. 3) Usa spesso Tik Tok.

Ma poi, a parte questa cosa verissima che dici, se anche fosse stato presente un libretto introduttivo all'opera, sarebbe cambiato qualcosa? Se una cosa fa schifo, fa schifo.

Sì, hai ragione. Sarà che questa volta sto assistendo al tutto mentre avviene, e la cosa mi fa effetto. Per dire, questo video è orripilante a tal punto da suscitare ilarità, e non è neanche minimamente la cosa peggiore che mi è capitata davanti. Lo scenario peggiore che mi è capitato davanti è quello di persone che non è che hanno visto un'altra scena, un'altra immagine, un altro significato... Hanno proprio visto un altro film.

Sto assistendo a uno scenario davvero allucinante. E' proprio vero che certa gente nelle cose ci vede solo quello che vuole vedere, e pur di non voler sembrare in torto è disposta ad autoingannarsi.

Sto mettendo un attimo in ordine dei pensieri che ho riguardo al film e all'autore che c'è dietro al film. Per dire, sono passate solamente tre ore dalla visione e ho già riconsiderato una scena, questo ha valore. Di mio ti invito ad andarlo a guardare, anche perchè leggerti è sempre un piacere e mi interessa sapere cosa ne pensi. Comunque sì, mi è sembrato privo di profondità. Ma su questo ci torno più tardi.

Commento post visione: è il film più insulso di Miyazaki.

Ecco, ora Fern è triste. È questo che vuoi?

Alcune puntate sono davvero una goduria.

Sono ancora un principiante.

Eh, mi hai appena ricordato una delle mie esperienze mistiche più particolari nel bel mezzo della notte. Della serie che quando la scena finisce ti "risvegli" e istintivamente inizi a toccarti dappertutto per capire se il tuo corpo esiste ancora.

Concordo parecchio. Per come è stato raccontato il tutto sarebbe stato decisamente più appropriato un documentario.

Se si salta a piè pari tutti i post di Fencer per una questione di tempistiche il voto cala di tanto?

Quello che Nagiko indossa in quest'immagine dovrebbe essere lo tsurubami nero.