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Shito

Pchan User
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Everything posted by Shito

  1. Mi sono sempre chiesto perché – secondo fonti multiple e in lingua – Anno si fosse così "depresso" dopo aver completato Nadia. In fondo, aveva centrato il suo obiettivo dichiarato: "Riportare l'idea della morte nell'animazione giapponese per bambini". Un regista come lui, che aveva debuttato della bolla autoriale dell'anime boom chiamata "OVA", ma che era cresciuto con prodotti animati nazionali seriali uali appunto quelli di Tomino, aveva un simile pensiero. È comprensibile. Proprio nel centrare questo bersaglio, Nadia è forse l'opera migliore di Anno. IN fondo, un otaku è un bambinone, quindi forse si esprime al meglio nel parlare ai bambini veri? Uno dei due rivendicati mentori di Anno direbbe certamente di sì. Forse anche Yamaga concorderebbe, a giudicare dalla sua porta scorrevole in alluminio. Ma allora perché tanto svilimento post Nadia? Alcuni dicono per certi picchi bassi raggiunti dalla parte aggiunta prima dell'ultimo capitolo/bloccodiepisodi maniacalmente curati da Anno, ma non so, non mi pare convincente. La cosa più vicina alla fonte autentica sembra riferirsi al fatto che alla fine Anno voleva fare "animazione degna" per i suoi coetanei, animazione per la quale i suoi coetanei non avrebbero dovuto vergognarsi come lui in piscina quando diceva che guardava SailorMoon. In questo senso, Evangelion è stato davvero un fallimento epico. Alla fine, un otaku rimane un otaku. E come dice Misato a Ritsuko dinanzi ai caffè notturni nell'episodio9: "Non siamo affatto cambiati. Non riusciamo a crescere."
  2. La tua è un'osservazione che ricevo volentieri. Leggendo il mio ultimo post, qualcuno mi ha scritto "stai diventando socratico", anche se in effetti io stavo pensando a Eboshi: "Alle donne è stata data tutta la preparazione possibile. Poi ognuno si salva da sé."
  3. Giusto. Intelligente. Il tuo ricorrere a strumenti digitali per tradurre. Infatti è il motivo per cui posto a volte cose in lingua, e vaghi sprazzi di indirizzo. Perché un genitore come te saprà di certo bene che gli omogeneizzati, la pappa pronta, serve ed è buona per i bambini veri e piccini, ma cosa otterremo allevandoci gli adulti? Ciò che va coltivato è l'interesse umano, con sprone intellettuale e pungoli. Plato diceva che la filosofia non si può insegnare, solo innescare.
  4. (Watch on YouTube) In un modo o nell'altro, questo è sempre l'anello mancante tra "A princess from Mars" (John Carter), "Conan the Barbarian" e "Masters of the Universe". Tornando a Blackstar, io penso che: 1) il protagonista John abbia tratti somatici amerindi e paramenti indios; 2) sia il prototipo soprattutto del successivo Marshall Bravestarr; 3) nella serie di Blackstarr ci sia molto Tolkien; 4) ci sia ovviamente anche un po' dello Snow White disneyano; 5) l'albero dei nanetti rosa sia un po' Yggdrasil.
  5. Segui il coniglio con l'orologio nel panciotto fin giù nel suo buco, dai! Uscì nel 1993. Era praticamente una grossa fanzine, diciamo un fanbook. Si veda chi erano questi "fan". ■インタビュー ・富野由悠季 ・山賀博之 ・井上伸一郎 ・内田健二 ・北爪宏幸 ・出渕 裕 (イラスト寄稿も有り) ・鈴木敏夫 ・永島 収 ・押井 守 ・幾原邦彦 ・ゆうきまさみ(4コママンガ寄稿も有り) ・庵野秀明 ■寄稿者(イラストを含む) ・あさりよしとお ・大月俊倫 ・會川 昇 ・早見裕司 ・此路あゆみ ・鶴田謙二 ・サムシング吉松 ・藤田幸久 ・ことぶきつかさ ・むっちりむうにい ・ふくやまけいこ ・美樹本晴彦 ・結城信輝 Essenzialmente, nel 1993 Anno Hideaki chiamò a raccolta una generazione di nuovi autori per mettersi intorno al suo mostro sacro, Tomino ovviamente,e discutere con lui del film che aveva segnato – per quella generazione – la "fine della giovinezza" iniziata col primo Gundam. Ah, sai come si chiamava l'inserto dei LD di Eva? Comunque, il fanbook del Char al contrattacco sarebbe stato poi ristampato nel 2022-2023. Non serve dire con chi ne parli tanto. https://www.cinematoday.jp/news/N0133975
  6. Una traccia per te: "Gyakushuu no Char Tomo no Kai".
  7. 凄いゲームを、連れて帰ろう。
  8. Sottoscrivo tutto quello che hai scritto. L'ho trovato un film interessante perché mi è parso tutto sommato onesto. Che non è poco. Mai poco.
  9. + = ovvero, in questo caso: se diamo conto a McLean il film avrebbe dovuto intitolarsi "The Jester". Almeno si citava Buddy Holly. Ho trovato la pellicola interessante e foriera di riflessioni. OMAKE: In un modo o negli altri, "Quant'è bella giovinezza, che sì fugge, tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia. Di doman non v'è certezza."
  10. Una selezione degna di un intenditore (polisemia intesa)
  11. Idem. Fare correzioni degli acetati lo chiamavamo "sgarzare le pellicole". E per le correzioni delle correzioni di bozza si scriveva sulle ciano "OK VIVE". :-)
  12. Capisco cosa intendi (forse), e sì, più che un vero parallelismo è solo un assonanza su certi punti cardine della narrazione e della narrativa. Per dire, cambiando la lotta con la letteratura direi che lo stesso era anche "Finding Forrester".
  13. + + = ovvero: ma tanto è sempre e solo: ossia:
  14. Un amico mi aveva passato ieri un annuncio. Senza nulla leggere, gli avevo risposto: Sembra una cosa di Tsurumaki il flcl2 che avrebbe dovuto essere anzi Tsurumaki che fa Macross. ---- Ma, wow - è davvero di Tsurumaki! Per voi: "Il cielo non è sopra la testa, si trova sotto ai piedi." Mi pare che la keyword qui sia "honmono" (autenticità, "the real thing"). Ah, c'è la classica battuta di Tsurumaki "mada kodomo ja!" (sei ancora un bambino!) Prima c'è il tizio che si volta e si presenta tale e quale a Nagisa Kaworu, forse con la stessa voce? (Ishida Akira) Abbiamo la lavanderia a gettone tanto cara a Enokido. Ah, la pronuncia del titolo è "Jikuaks". Tipo, "ghéndo, non gèndo – miiàghi, non miàg – caóru, non cauòru – hàul, non óul". Tipo, eh. BTW: La canzone comincia con: "Just wild beat communication, mentre la pioggia batte, i colori non non sbiadiscono, i forti sentimenti voglio comunicartelo col corpo, tonight!" Wow, una cosa quasi D'Annunziana, pioggia nel pineto, trabocco turchino, Alcione e cose, eh? Infatti è una bambinata. E infatti. Tipo Porco Rosso, ché la barca di Gina si chiama davvero "Alcione". Non scherzo, sono abruzzese. A un certo punto, in quella stessa canzone si cantava "Anta no manazashi mamoritai...", ovvero "vorrei proteggere il tuo sguardo". Era davvero già il mondo dei bambini,d egli orsetti con la neve da spolverargli via, cose così. Eppure partivamo da qui: Per arrivare alla stessa scena, con praticamente le stesse battute, con Touji che picchia Shinji fuori dalla scuola (ep.4). Ma lì il "robottone" era già la mammina nella cameretta del bambino chiamata "mondo che vorrei". Ridateci Ninamon. AMAI/KARAI SUGOI/ATARIMAE KODOMO/OTONA
  15. Tieni presente che il tipo di banalità del mondo antagonista dipende dal livello di idealismo legato all'età del protagonista.
  16. Due pensieri: Ralph Macchio era davvero giovane. La sua voce, quella originale e vera, lo tradisce quanto i suoi occhi. Ma i suoi occhi tradiscono anche un talento stellare. L'insicurezza nervosa che esprime in queste scene è perfetta. Anche questo film er del tutto incomprensibile, per noi italiani, nei suoi anni. Era ovviamente la versione adolescenziale di Rocky, ma le questioni razziali-sociali americane (lui portoricano, l'altro giapponese, lei bionda e pure i "cattivi" tendenzialmente "caucasici") ovviamente non ci appartenevano. Ma alla fine (OMAKE!): ...la cosa buona e universale è che l'unico cattivo stronzo è il vecchio, non i giovani. Anche i giovani indottrinati al "male" si vergognano, chiedono scusa, vorrebbero essere leali. Difatti, con tutto che a Okinawa ci sono stato ecc ecc, per me l'unica scena valida del sequel è il prologo:
  17. Fanno riuscire al cinema The Karate Kid. Spero aggiornino il titolo italiano a "Per vincere l'altroieri". Io sono un fan di Morita Noriyuki. Per me è ancora il migliore che c'è (in giro): Anche Joe Esposito non scherza.
  18. "Guarda che noialtri no siamo mica paladini della giustizia". L'unico peccato p che Ootsuka Yasuo non ci sia più. :-(
  19. Credo che la vecchia sede sia già chiusa, forse da un mesetto, per "trasloco". :-) https://vigamus.com/info/
  20. Bigger, Badder, Better? Come forse saprete, il nostro partner ViGAMUS cambia pelle, e a fine mese rinasce in un nuovo spazio, ora centralissimo nella città di Roma, col nuovo nome di GAMM. Per "festeggiare" la chiusura di un ciclo, abbiamo fatto stampare dieci copie del nostro libello in formato "oversized" (un effettivo A4). Chi scrive trova il risultato più grossolano e meno elegante dello standard, però è vero che la lettura è facilitata, specie nel listino. Tra copie autori e amici, cinque sono andate via, altre cinque ne restano. Se qualcuno ne volesse una, prezzo (27+3€) e indirizzo PayPal (neogeobible@gmail.com) sono sempre gli stessi. Anche la svogliata P.R. non cambia, infatti sto scrivendo io.
  21. Così poco amore per Choukousenki Kikaioh. :-( Tutto quello che dici di Kawamori Shouji è vero e giusto. Da amante del SUPER VALKYRIE della Takatoku, che non potei permettermi neppure nella versione presumibilmente camuffa/pezzotta comparsa nei giocattolai di terz'ordine qui da noi nei '90, lo capisco bene. Ancora, credo che Kawamori sia stato un intellettuale della sua generazione di proto otaku. Simo proprio sul confine, con lui e Mikimoto, tra generazione Zero e generazione Uno. Nella mia lettura delle cose, la sua riflessione è sempre stata a cavaliere di scienza e destino, ragione e sentimento, che manco la Austen. Ovviamente c'era già tutto in Macross, si capisce. Misa è la Amuro femmina che tutti sappiamo, Ming Mei è il crollo del loli idol boom che manco le TopLEss tanti anni dopo (credo che il nome di Lal'C venga da C'mell, btw, per chi si ricorda di Cordwaner Smith, della Fraternity e di Atomsk), ma MAxmillian e Millia la dicono ancora più lunga di Jean Roque Lartigue e Nadia Ra Arwall. A parte questo, passando per Daicon III e IV e Uruseiyatsura2 (che dicono la stessissima cosa, nausea e crepuscolo e morte per paralisi e rinascita, altro che Endless Eight), mi piace pensare al pensiero di Kawamori Shouji come Macross -> Escaflowne -> Arjuna. Tipo.
  22. A nessuno importa che sia avanzato. La tecnologia si vende come comodità e ammazzatempo. Noia e pigrizia sono ciò che la fa vendere. Anche il sense of wonder tecnologico è morto da tempo. Chi dice il contrario ci vuole credere, ma mente al suo ego.
  23. https://www.startmag.it/innovazione/apple-vision-flop-cupertino-ha-i-magazzini-pieni-di-visori-cessa-la-produzione-proprio-sotto-natale/ La semplice verità è che il mondo ha già dimenticato l'esistenza di un prodotto di cui non sentiva alcun bisogno, né per il quale abbia poi trovato alcuna utilità.
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