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Anonimo (*lui*)

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Posts posted by Anonimo (*lui*)

  1. Curioso. Viceversa, la luce del giorno è rappresentata più gialla/arancione di quanto dovrebbe essere?

    Nel muto ero rimasto ai viraggi della pellicola durante o dopo lo sviluppo, molto più espliciti. Chissà se contrastare di più la ripresa dava visibili effetti diversi anche sul colore applicato in seguito.

  2. 3 ore fa, Shuji ha scritto:

    . Il nome della capretta e' Yuki, ok. Neve, ma Snowflake aka fiocco di neve italiano, e' un'invenzione inglese.

    (Basata sul nome originale del libro.

    Più che un'invenzione inglese, mi sembra più facile che sia una traduzione diretta dal tedesco, visto che la versione italiana dell'anime viene da quella tedesca e lì salvo stranezze la nomenclatura sarà stata adattata a quella del libro.

    Comunque appunto concordo con Shito: lasciare in giapponese i nomi/nomignoli alla fine stona inutilmente con il contesto. Volendo, il fatto che sia un'opera giapponese e non tedesca dovrebbe trasparire dalla trama ecc. Diverso sarebbe stato se Takahata o chi per lui avesse lasciato il nome della capretta in tedesco...

    ----

    Questione completamente diversa che mi è tornata in mente ora: risulta per caso che lo stile dei paesaggi e degli edifici di Heidi fosse ispirato a quello di una precedente trasposizione filmica austriaca del '65? (Indovinate da dove viene questa ipotesi! ;))

  3. Se me la citi in giapponese, no :happy:. Effettivamente non è una battuta a cui ho fatto particolare attenzione, comunque: non ho idea del motivo per cui collochi la produzione dell'episodio entro la trasmissione dell'ep.1 (o non ho capito la frase del tuo post precedente).

  4. Visto ieri sera su Rai 4, per puro caso, "Seoul Station", in primo luogo perché non conoscevo film d'animazione sudcoreani moderni. Incuriosisce che il suo regista sia in primo luogo un animatore che ha esordito poi anche nel cinema dal vivo: fra l'altro questo film sarebbe un prequel del live-action "Train to Busan" (che non ho visto). Genere del film: apocalisse zombie.

    I miei giudizi non daranno mai bene l'idea come quelli di Shuji, ma dirò che secondo me è un film che "trasuda rigidità". Ciò in parte nell'animazione -- c'è moltissima intercalazione digitale (almeno mi sembra) che va un po' a scatti, sebbene il risultato finale sia comunque di buona qualità -- ma anche nella sceneggiatura: linearissima e cinica. Qualche volta mi sembrava ci fossero lievissimi problemi di logica, ma potrebbe essere dovuto alla mia scarsa capacità di comprensione. (Nota a parte, leggermente spoiler:

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    quasi tutti i personaggi sembravano drammaticamente non in grado di esprimersi. Per esempio: sì, il contesto contempla una totale devastazione della società e i più personaggi non sono particolarmente acculturati: ma dopo che gli esseri in cui si trasformano tutti sembrano zombie e si comportano esattamente come zombie, possibile che nessuno riesca a pronunciare quella parola, anche solo per dare un'idea alla persona con cui sta comunicando e che non gli crede? O nell'universo del film nessuno dovrebbe avere idea dello zombie come archetipo? A me ha dato abbastanza fastidio :pazzia:)

    Il pregio di questo film chiaramente è la critica sociale sudcoreana, ed è giusto che questo merito sia riconosciuto. Ma la società sudcoreana dev'essere proprio banale (banalmente, tristemente divisa in "caste"), visti i temi che emergono e la rappresentazione dei personaggi. Già dopo aver visto solamente Parasite, si sa più o meno cosa aspettarsi. Ad esempio

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    quando una persona un po' su d'età (vogliamo dire un boomer?) si lamenta che lui ha più diritti degli altri perché lui lavora per questo paese bla bla bla, si può star certi che alla frase successiva tirerà in ballo i pericolosi comunisti come responsabili di tutto :sisi:

    (A tutt'oggi non riesco a capire perché in Corea del Nord non contrastino l'esposizione ai drama sudcoreani proiettando un paio di questi film di denuncia. Di sicuro la metà di chi pensa di disertare cambierebbe idea senza difficoltà :thumbsup:)

    Se non avete mai visto un film d'animazione sudcoreano "per adulti", dateci un'occhiata. Spero di trovare altre opere di questo regista (Yeon Sang-ho) per fare qualche paragone.

     

    EDIT: nel caso vi informiate, Yeon non è il primo regista di film d'animazione per adulti in Corea del Sud. Ad esempio mi ricordavo di aver letto di questo: https://en.wikipedia.org/wiki/Aachi_%26_Ssipak

  5. 2 ore fa, Shito ha scritto:

    (nota: c'è una scena dall'ep8, ovvero quando Asuka dirà "Omae mo... kuru no yo!", quindi alla prima messa in onda stavano probabilmente realizzando quell'episodio.

    Cioè? (dico: com'era adattata nel doppiaggio anni '90, magari che scena era...)

  6. Me lo ricordo, ma si era anche fatto notare che, dal modo in cui erano formulate le regole, con un po' di abilità nel copywriting (si dice così?) quasi qualunque film poteva rientrare.

  7. Più che venerazione di per sé, penso ci sia troppo divario fra chi pensa solamente a quello e chi tratta il doppiaggio con sufficienza a prescindere. Per dire, al cinema io vorrei vedere i cartelli del doppiaggio italiano verso l'inizio dei titoli di coda e non alla fine, 20 minuti dopo (vedi Babylon :grin:), quando in sala non c'è più nessuno, però il film è auspicabilmente più delle voci che lo doppiano.

  8. 47 minuti fa, Shuji ha scritto:

    Ha forse il secondo finale più del cazzo della Storia del Cinema Mondiale.

    Appena finito di vedere ed è lo stesso che ho pensato io.

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    E io sono uno che a volte apprezza i montaggi serrati di cose a caso!

    Però era una bella idea citare Arancia meccanica non con delle scene, ma con i cartelli rossi, verdi e blu alternati a richiamare i suoi titoli di coda (se si citava qualcos'altro non ho capito). E mettendo l'assistente di scena perfetto sosia di Kubrick nella prima scena in cui Nellie recita!

     

  9. Per Slayers non è l'esordio in streaming: è stato presente per qualche anno su Mediaset Infinity fino al 2016 (con edizione e sigle Mediaset, mentre su Italia 2 c'era doppiaggio Mediaset sopra il master originale, sigle comprese).

  10. Giusto per curiosità: sono passato sull'annuncio del preordine sul sito Dynit e si afferma che il video sul Blu-ray girerà a 29,98 fps. Mi sembra strano che non abbiano fatto la transcodifica dall'NTSC e mettano sui dischi il materiale che gli hanno mandato, così com'è. O magari è un semplice errore delle specifiche. A qualcuno sono mai capitati Blu-ray italiani che non girassero a 24 fps?

  11. Quando guardavo Heidi ho sempre sentito "zia Dete", come d'altronde ha senso visto che la versione italiana viene dalla tedesca e lì il nome sarà stato corretto! E ho sempre visto scritto Dete in riassunti, descrizioni ecc. finché non ho controllato ora.

    (Eppure nessuno ha mai scritto "Petar" al posto di "Peter", nonostante nel doppiaggio italiano sembri (almeno a me) pronunciato così :sweatingbullets:)

     

    Edit: Pure nelle descrizioni del primo episodio di Heidi caricato su Prime Video la zia si chiama Dete. O qualcheduno che si è occupato della ritraduzione dei sottotitoli ha idee diverse, o la breve descrizione di Amazon è stata copincollata da qualche forum...

  12. Strano, dando un'occhiata in giro si trova "zia Deith" in un po' di fonti italiane (forum e varie), per quanto minoritarie, ma non saprei proprio da dove si sia originata quella traslitterazione: Dete è tale in tutte le edizioni di Heidi, salvo prova contraria. In inglese, almeno a ricerca superficiale, non risulta proprio. Oltretutto mi pare strano interpretare デーテ in Deith a livello fonetico, per quanto non sia un nippofono.

    Nessuno ha voglia di chiedere lumi alla Dynit?

    P.S. Non sapevo che il nonno nel romanzo si chiamasse Alpöhi o Almöhi "in base alla versione" (?). Allora öhi in tedesco dovrebbe equivalere a "oji" in giapponese?

  13. (Non dovrei mettermi a ripensare alle stesse questioni ogni volta che emergono... :sweatingbullets:)

    Da parte mia, rispondendo a Shuji, direi che è "normale" o almeno comprensibile quando si guarda un film, magari per la prima volta, non focalizzandosi particolarmente su singoli elementi come la recitazione degli attori, la trama, la fotografia, la regia ecc. ma per "l'esperienza complessiva". Chiamerei esperienza complessiva quella che si cerca per farsi una opinione equivalente, in astratto, in una recensione ben scritta di tot righe: di quelle che includono illustrazione del soggetto, principali punti di forza e difetti e danno un'impressione credibile a chi deve scegliere se vedere il film o meno. Tutto questo probabilmente è vago o astratto o già sentito, ma se scrivessi di più non sarei più chiaro o originale... tanto più perché la mia cultura cinematografica non è enorme...

    Il discorso ovviamente è diverso per film che si vuole rivedere per studiarne ogni sfumatura.

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