Anonimo (*lui*)
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L'hai sempre visto in giapponese? Il doppiaggio è quello del '99 (milanesissimo): personalmente credo sia complessivamente fedele se l'errore più evidente è quello rivelato da Garion. In generale privilegia l'immediatezza dei dialoghi (e forse inserisce un po' di volgarità in più? Già una delle prime battute, quella dei ragazzi che escono dal concerto, è una mitica "che vaccata!").Anche a livello di recitazione e mix si sente che è un lavoro di una volta () ma a me onestamente è piaciuto di per sé.
Comunque vai, e cogli più reazioni del pubblico all'uscita di me! Io ho notato molto interesse e discussioni all'uscita, ma purtroppo ero di corsa
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Grazie del link!
Personalmente non ho molto da dibattere, ma aggiungo una cosa partendo del post di Garion. Al finale di Perfect Blue ho ripensato dopo, anche a partire dall'articolo di Shito sul Bokura no Kakumei. Non concordo sul fatto che sia ingiustificabile, anche perché si vede che è trascorso un certo tempo rispetto agli eventi principali (Mima guida, le infermiere di una certa età la riconoscono e quindi possibilmente ha raggiunto un livello più elevato/"nazionalpopolare" di popolarità?) e un po' di rielaborazione del trauma può essere avvenuta implicitamente; però in effetti la scena sarebbe potuta essere meno diretta...? Non mi aspettavo che in originale l'ultima battuta fosse leggermente diversa (giudicando solo dall'animazione mi sembrava credibilissima la versione italiana) ed effettivamente la resa di Garion migliora un po' l'effetto.
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Eh, anche per me sembrerebbe facile accorgersene, ma ormai deduco che non è così... E poi, pure negli anni '70-'80 ce n'erano una marea, però almeno lì c'era la giustificazione che rifare dei titoli fotografati a mano era effettivamente difficile!
Perlomeno il livello qui era molto superiore alle risibili postproduzioni per Italia 1, con Akemi Takada che diventava "Terada" e simili. Naturalmente non posso controllare che i nomi fossero traslitterati correttamente, ma credo di sì.
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Come mio giudizio non richiesto, lasciatemi dire che Perfect Blue funziona ed è deterministico il giusto ma non troppo, i quali probabilmente sono ottimi complimenti. E direi che lo stesso valga per il doppiaggio italiano.
Troppo poco? Va be', per le recensioni serie ci si riferisca ad altri.
Cosa da segnalare: è la prima volta, per quanto riguarda un film anime, che vedo un rullo titoli di coda interamente rifatto in italiano. Attenzione a non viziare lo spettatore con queste scelte tanto corrette quanto nostalgiche. (Ne sono talmente stupito da passare sopra a un paio di errori di battitura!).
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In effetti c'è più gente di quanta mi aspettassi (seconda e ultima proiezione nel mio cinema di zona).
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Decisamente non era una domanda stronza, Shuji, visto il tuo obiettivo. Avevo idea che potesse trattarsi di un contenuto non messo volutamente, appunto, e capisco il discorso sul "funziona e basta" senza voler mettere per forza certi temi. (So che in particolare nel cinema commerciale di serie B questo principio era interpretato dai produttori come "fai un film il più simile possibile a quello là (statunitense) che ha avuto successo quest'anno, altrimenti non sono sicuro che funzioni": immagino e spero che nel fumetto ci fosse più apertura alle nuove idee ).
Sulla domanda finale: sei passato dal verbo "aver sentito parlare" a "conoscere", e il primo è il più valido anche per me nella maggioranza dei casi - parlando di cose vecchie e nuove indifferentemente; quindi non ho presente (buona) parte di ciò che è uscito sul Corriere dei piccoli.
Della testata c'è l'archivio non completissimo (in alcuni numeri saltano delle storie per questioni di diritti, altri mancano proprio) sull'Internet Archive. Una volta mi ero sfogliato quasi tutti gli anni 1986/87 e qualcosa degli anni circostanti per una ricerca sui palinsesti TV e ho presente meglio quello che c'era in quel periodo, es. i fumetti di Grazia Nidasio e qualche pezzo di un manga edito lì e mai ristampato poi. Ma appunto la mia eventuale conoscenza approfondita è a sprazzi e per puro caso. (Su Piccolo Zeus c'è ovviamente un articolo sul sito che ti consigliavo io (e Den-chan): https://www.giornalepop.it/piccolo-zeus-un-fumetto-da-riscoprire/ anche se non menziona il fatto che fosse un "cult" gay. )
EDIT: Mi è venuto in mente che il manga era tale Lady Love, sul balletto classico. C'erano pure i Ronfi, di cui mi sfugge l'autore e ricordo che da piccolo avevo visto sempre e solo album da colorare e singole illustrazioni e non pensavo ne esistessero storie complete
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No, onestamente non saprei. Non penso che si tratti di fraintendimenti di fumetti neri anni 60/70 conosciuti o Bonelli o di Topolino; o, boh, di qualche episodio di Alan Ford (l'erotico non conta, direi)... considerando che Valentina non mi pare, se parli di grande diffusione non mi vengono molte alternative. Sarebbe divertente se fosse materiale consigliato dalla Chiesa.
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Shuji: grazie per il contributo. Conterà il fatto che la mia famiglia non è praticante in senso religioso. :) Ma resto convinto che in fondo si trattasse appunto di due contesti valoriali generali, di cui uno aveva una maggiore potenza di fuoco per questioni di abitudine.
Sul P.S. mi riservo la risposta qualora spostiamo tutta questa divagazione altrove. Ti assicuro comunque che conoscevo il Vittorioso prima che lo menzionassi tu. E poi io ti ho consigliato tutto il sito, ci sarà pur qualcosa che non conosci
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3 ore fa, Shito ha scritto:
La vera risposta ai "muri di testo " (sembra una carta di Magic The Gathering) è la perforazione dell'acume semantico. Per esempio, qui l'assonanza concettuale tra "perforazione" e il significato primo di "acume" è intesa. Ci sono fatti linguistici che si sedimentano nel subconscio del lettore più ingenuo, anzi soprattutto nel suo. Göbbles lo sapeva.
Magari ti fraintendo, ma secondo me così si passa dall'argomentare al "meta-argomentare", e soprattutto al fare la gara a chi è più bravo/a a spaccare il capello in quattro e in sedici e a chi si stufa prima. E finiscono per perdere valore i concetti su cui si dibatte. Fa eccezione il caso in cui ci sono degli assiomi/basi che c'è comune accordo a non decostruire (es. nelle scienze, in parte della filosofia).
Alle posizioni di principio espresse in maniera rigorosa (es. per la girella: "Tutte le edizioni e postproduzioni italiane esistite vanno preservate per quanto possibile, a prescindere da fedeltà, affezione/interesse personale e qualunque altro fattore") non si può ribattere spaccando il capello, il dibattito si abbrevia a chiarire le rispettive posizioni e a prenderne atto.
31 minuti fa, Shuji ha scritto:Il punto e' diverso.
Una cosa e' una propaganda di parte.
Altra e' qualcosa non riferita ad un ideologia ma ad uno o ad un insieme di valori
Non so se la distinzione tra i campi sia così netta... Comunque probabilmente ho sovrapposto la matrice culturale generalmente socialista (già primo '900), che è più vicina a un "insieme di valori" meno formalizzati come dici, con quella comunista. Ho qualche dubbio che le riviste per la gioventù comunista fossero definibili propagandistiche, ma non le ho presenti in dettaglio.
... Ah, ho ritrovato un riferimento: https://www.giornalepop.it/i-fumetti-comunisti-del-pioniere/ Tutto il sito è molto interessante per questo campo di argomenti, te lo consiglio (è da lì che ho saputo del Vittorioso, dei giornali a fumetti anni '30 ecc.).
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(Infatti l'unica vera risposta ai muri di testo è rivendicare esplicitamente di essere dei coglioni, o meglio sostenere coerentemente posizioni di principio che potrebbero essere ritenute ingenue. Sicuramente questo forum mi ha insegnato qualcosa! )
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Curiosi salti concettuali in questo topic Giusto per associazione di idee, dall'altra parte mi sembra che anche il PCI avesse le sue riviste (tipo "Il Pioniere"? o non aveva fumetti?), ma non penso che loro criticassero in particolare Topolino o certi modelli: per un certo periodo avevano pensato concettualmente che il fumetto fosse proprio diseducativo, poi hanno voluto farlo e divulgarlo a modo loro.
Direi che questi tentativi di "educazione delle masse per sottrarle a modelli banali" in Italia hanno avuto origine o cattolica o socialista (aveva quest'ultimo orientamento pure il primo Corriere dei piccoli) (e da lì comunista), a pari merito
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(Non preoccuparti Kevin, mi riferivo impropriamente alla spiegazione di Shito. Cosa accade materialmente nella scena, me lo sono spoilerato involontariamente io anni fa )
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(Sottolineo le righe che ho aggiunto prima, in specie quando si tratta di "contesti". Ci penserò, comunque )
(Tanto per OT, e a memoria, ho visto per la prima volta ieri sera Porco Rosso nelle giuste condizioni precarie - in italiano ma con amplificazione pessima e quindi un terzo dei dialoghi incomprensibili, più sottotitoli in inglese estremamente riassuntivi a cui si appigliava chiunque non lo avesse già visto - e sicuramente mi sono perso quasi tutto ciò che non sia "A poi B poi C". Ma perlomeno bisognerà cambiare topic.)
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Beh, Shito, qui non mi anticipi come va a finire (che Kiki e Jiji non si comprendono più) bensì il significato. E se a contare è solo quello, è un problema che io legga la tua spiegazione prima che mi sia fatto la mia idea.
(Poi io concordo con Eymerich, ma sono anche estremamente scettico sulle mie capacità di comprensione.)
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(argh, gli spoiler! Qua c'è un tizio che di media recupera un Ghibli all'anno e ci vorrà un po' perché arrivi a Kiki! )
(argh^2, gli OT!)
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Sul discorso delle vendite in generale: un'opzione è fare i cofanetti home video come i libri "commerciali", dei quali è normale si stampino buone tirature, si vendano pochissime copie, la gran parte vada al macero e un po' di editori si sostengono lo stesso. Considerato che la carta costa più della plastica, perché non è questo il comune modo di fare? O lo è ma non lo sappiamo? (Questa è tanto una trollata quanto una domanda seria!)
Sulla girella ecc. ecc. direi che conta il fatto che ad es. È quasi magia Johnny è stato replicato molte volte ai primi anni 2000, e in generale mi sembra che la gente all'epoca fosse particolarmente abituata a registrare dalla TV. Se la girella è disponibile in abbondanza, alle aziende è sensato chiedere qualcosa di inedito e non facilmente accessibile. "Oggi" che la girella resta bloccata a nastri televisivi che non ci sono più i diritti per trasmettere e alle VHS, mi pare comprensibile si voglia salvarla dall'oblio.
Concludo l'intervento ricordando che la R in Daitarn c'era pure nella sigla storica, e il vero passaggio è stato da "Daitarn III" a "Daitarn 3".
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Io contribuisco dicendo che fino al messaggio di Shuji pensavo si parlasse di Sofia Coppola anziché di Francis Ford.
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34 minuti fa, ryoga ha scritto:
Che i francesi usino "lady" è meno credibile rispetto a che lo abbiano usato i giapponesi
Verrà certamente dai giapponesi, ma se chi ha prodotto in Francia un film originale (basato su tale storia) ha scelto tale titolo, l'ha registrato e utilizzato per la proiezione in pubblico, quello è il titolo originale del film, perlomeno in Francia Idem l'LP sonorizzato dai Cavalieri e da Vito Tommaso e realizzato interamente in Italia ha per titolo originale "La storia di Lady Oscar" e così via.
P.S. Se un'opera è una co-produzione, direi che i titoli originali, e volendo anche le edizioni originali (doppiaggio ecc.) possono essere più di uno. Es. sono titoli ed edizioni originali tanto "Sherlock Holmes" (o "Il fiuto di Sherlock Holmes") con i dialoghi sul muto e Moriarty con l'accento torinese quanto "Meitantei Holmes" col suo doppiaggio regolare, perché è una coproduzione italo-giapponese.
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Roger, credo ci sia una tendenza a sostituire i titoli internazionali con quelli originali che però resta a mezzo guado. Per dire, sul sito della TMS impostato in inglese la serie è indicata "LADY OSCAR" (tutto in maiuscolo, ma probabilmente la cosa non ha importanza: alcuni altri titoli lo sono e altri no senza logica apparente) con titolo originale indicato a parte: https.://www.tms-e.co.jp/global/alltitles/1970s/028101.html.
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Riassunto giusto, anche se appunto va ricordato anche il film dal vivo. Wikipedia mi dice che quella è una co-produzione franco-giapponese, quindi in quel caso Lady Oscar e ベルサイユのばら sono entrambi titoli originali.
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16 minuti fa, Roger ha scritto:
chi è lady oscar?
la rosa di versailles?
o le rose?
chissà.
Ma non ti ricordi? È quel film francese un po' assurdo da cui per qualche motivo hanno tratto un anime molto migliore (eh, i giapponesi avevano l'occhio attento sul meglio che usciva in Europa!). La rosa o le rose invece cosa sono?
(non linciatemi, nella mia mente suonava bene!)
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reazione spontanea: chi lo compra? chi lo compra? chi lo compra? (... ripetere in loop)
reazione puntigliosa:
2 ore fa, Chocozell ha scritto:- CD Album La storia di Lady Oscar, per la prima volta su Compact Disc il mitico 33 giri con la storia narrata da Luigi La Monica e con le voci di Cinzia De Carolis e Massimo Rossi. Accompagnano il racconto le canzoni inedite de I Cavalieri del Re e di Vito Tommaso. Il disco raccoglie inoltre tutte le canzoni complete, inclusa la sigla televisiva storica, tutte composte da Riccardo Zara
Sicuramente le canzoni non sono inedite, anche per il semplice fatto che l'album è una riedizione, ma sono comunque state ristampate a parte . Vero che l'intera audionarrazione mixata ad oggi esiste solo in LP dell'82 e in cassetta degli anni '90, ma... sicuri che buona parte di chi la voleva ascoltare non abbia già recuperato il vinile da anni, visto che a quanto pare ne vennero stampate molte copie che hanno continuato a girare per decenni? e che i restanti magari comprerebbero solo quel CD e non tutto il cofanetto?
Non riesco a capire se sragiono io o loro. Aiutatemih (cit.)
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(Continuo a trovare curioso (e bello) che Animeclick dia i coupon, di fatto, a chiunque passi per la notizia sul loro sito e non ad esempio solo agli utenti registrati.)
Quanto sia lo sconto dipenderà dal singolo cinema o catena, credo. Dove penso di andare io le proiezioni evento dovrebbero costare sugli 11-12 euro: magari si scenderebbe ai 9 circa delle proiezioni regolari, sempre che aderiscano.
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Non sarebbe male (anche se non ho idea di cosa sia il "metodo di duplicazione che usavano per l'edicola a contatto").
Io proporrei più modestamente di distribuire i film anche in cofanetti Super 8: la qualità è più dignitosa della VHS, e basta usare una pellicola meno... ehm... truffaldina (eufemismo) della terribile Kodak degli anni '70 perché duri nel tempo
Yamato Video - News
in Anime & Manga
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Ma no Shuji, fallo per le reazioni del pubblico!
(a meno che tu debba spendere 20 euro in un cinema di catena: in tal caso fai bene ad evitare!)