Jump to content

Anonimo (*lui*)

Pchan User
  • Posts

    924
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    4

Posts posted by Anonimo (*lui*)

  1. Non ho molta confidenza con la serie, ma se "mokkori" comparisse solo come onomatopea, il "driz!" che a quanto mi sembra era usato nella vecchia edizione del manga mi sembrerebbe una buona idea: significato giusto, ha anch'esso aspetto di onomatopea e soprattutto mi piace e funziona. :thumbsup: Però la cosa è diversa se compare durante i dialoghi. Qualche frase di esempio in giapponese / tradotta?

  2. Interessante, però onestamente ti devo chiedere: "la gente" chi? "Autori" d'essai, o produzioni anche per un pubblico più vasto magari a medio/basso budget, o anche a grandi investimenti? Esponenti della critica cinematografica (se esistono)? Tutti/e costoro? ;)

    ("L'anno scorso a Marienbad" era quel film con continue carrellate in mezzo a una sala in cui si origlia e spia gente durante una festa e il tutto dà un senso di enigma, o mi sto paurosamente confondendo...?)

  3. Beh, per la serie non esiste un solo doppiaggio, quello storico? Non saprei perché sia importante specificare che ci siano tutte le musiche originali, a meno che nell'edizione finora usata fosse stato tagliato qualcosa per motivi tecnici o legali...

  4. 17 ore fa, Godai ha scritto:

    Io invidio chi è riuscito a dargli un senso anche nell'ottica del solipsismo di questo film, anche con le lenti che possiamo avere noi che abbiamo dimestichezza con l'uomo, il regista e la filmografia, io fatico a capire cosa ha voluto comunicare. [...]

    Aggiungo la possibilità che si tratti di nuovo della questione dell'escapismo dalla realtà e della necessità di prendersi delle responsabilità nel mondo reale, tipo Howl :thumbsup: Sulle prime due opzioni che citi sono un po' perplesso, mi sembrano degli inserti eccessivi della biografia di Miyazaki come autore; magari li troverei più giustificati se Mahito fosse mostrato avere un animo particolarmente artistico, mentre (a meno che mi dimentichi qualche scena) questo aspetto non mi sembra sviluppato.

  5. Shuji: però non c'è stato qualche caso in cui si evitava di dare i diritti per la lingua originale nelle edizioni estere per evitare problemi di "reverse import"? Pensavo fosse così ad esempio per "Carletto il principe dei mostri" citato nel messaggio.

  6. 3 ore fa, Armandino-san ha scritto:

    Complesso = fatto di più parti (in senso matematico)

    Complicato = di più difficile comprensione

    (Avrei risposto identicamente, Armandino, ma io non faccio testo in quanto matematico per laurea... Devo finire di guardare il video di Moccia; per i primi minuti concordo abbastanza (e fin lì mi è chiaro a parte le improprietà del lessico).)

    (E Wikipedia mi ha pure informato che il signor Iwai propose a Toshio Suzuki una sceneggiatura originale per il Ghibli. I gradi di separazione sono sempre troppo pochi! :pazzia1:)

     

  7. 1 ora fa, Shito ha scritto:

    Intendi La bergère et le ramoneur? ;D

    Quello che (almeno l'ultima volta che avevo controllato) da quando esiste Le Roi et l'Oiseau gli autori si rifiutano di distribuire perché "è incompleto" e quindi è irreperibile a qualità decente a chiunque sia più giovane di Miyazaki e Takahata? :grin: (salvo forse che ai soliti collezionisti esclusivisti che avranno un 35mm a degradarsi sullo scaffale...)

  8. 33 minuti fa, Shuji ha scritto:

    Non ho capito.

    Cmq, sappi che in MA ci sono anche interazioni della protagonista tra diversi livelli anche temporali, così come diverse scene sono esplosi di fotografie e illustrazioni, tendenzialmente ukiyoe

    Interessante. Volevo solo dire che una rappresentazione simbolica/allegorica può risultare più o meno coinvolgente e stimolare a più o meno riflessioni (anche al di là dall'intento del film stesso, magari) a seconda del vissuto personale; il che è un piano diverso dalla capacità di trasmettere efficacemente l'interpretazione che intendeva chi scrive e dirige. Ovviamente il primo piano corrisponde a "farsi film in testa" e importa meno, però magari a qualcuno può piacere un film perché particolarmente congeniale alla sua fantasia.

     

    A parte, visto che hai citato la scritta dantesca: ho letto di qualcuno che a partire da quella andava in cerca di altra simbologia cattolica, e vedeva ad esempio nei pellicani l'immagine di sacrificio. Se ciò fosse vero, si potrebbe dire che la scritta non sia accessoria ma serva a rimandare al contesto di riferimento...? Ci sono mai stati rimandi cristiani del genere nelle opere di Miyazaki, visto che non ricordo di aver letto nulla a proposito in passato?

  9. Non ho visto Millennium Actress, e da come lo descrivi sarà preferibile da un punto di vista comunicativo, mentre il fattore "evocativo" probabilmente è più personale.

    (Se si parla di surrealismo mi viene da fare una battuta un po' assurda e adatta all'una di notte in cui la scrivo: film surrealista è uno adatto a essere visto in sala quando si è in leggero dormiveglia, rannicchiati/e sulla poltrona in posizione fetale, possibilmente dopo aver tolto le scarpe e essersi dotati/e di coperta se fa freddo. >_< Per curiosità, a voi è capitato di vedere qualcuno/a (più verosimilmente qualcuna) in questa posizione in sala? A me sì, e non solo in questa occasione. Probabilmente Il ragazzo e l'airone, grazie appunto al suo valore surrealista, si presta particolarmente allo scopo. Di sicuro quando ripenserete a un film che avete guardato in questo modo, vi sembrerà più facilmente un capolavoro :grin:)

  10. Shuji: fortunatamente io prendo cantonate su qualunque cosa (a parte, di solito e altrettanto fortunatamente, sul significato del lessico)... Ovviamente concordo in generale; nel caso specifico, mi è venuto da pensare soprattutto a La città incantata / La sparizione di Chihiro e Sen (mi viene più naturale il titolo italiano per deformazione wikipediana) perché l'ho visto per la prima volta seriamente abbastanza di recente.

    Di sicuro c'è almeno qualcuno che ha visto Il ragazzo e l'airone con poche o nessuna conoscenza pregressa, e magari lo userà come tara sul resto della produzione di Miyazaki. Come io e tanti altri abbiamo scoperto Celentano con Adrian. :thumbsup:

    (Shito: l'importante è ricordarsi che tali affermazioni si fanno soltanto alla fine delle discussioni e quando tutti/e si stanno già ripetendo da un po' :thumbsup:)

  11. (A parte tutto, per cronaca, ho cominciato a notare un po' di opinioni negative sul film anche in altri lidi: alcune rispondono alla tristissima categoria "guardatemi, ho il coraggio di usare il termine "cazzata"/"cagata" mentre voi no! quindi sicuramente voi siete schiavi del conformismo informativo, mentre io sono come l'eroico Fantozzi al cineforum che parla come mangia!", altre rispettano la differenza di opinioni sul soggetto. Ammetto che all'inizio mi era sembrato che le critiche negative fossero quasi esclusive di questo luogo, ma fortunatamente ci sono ancora i dibattiti.

    Mi accorgo anche che non avevo fatto abbastanza attenzione alle "parentesi aperte ma non chiuse in sceneggiatura".)

  12. Film visto, senza aver letto commenti critici a parte questa discussione e pochi giudizi vaghi. Segue commento disordinato e banale, ma che come mio solito ha richiesto troppo tempo...

    Devo dire che mi ha incuriosito e mi è sembrata un'opera discretamente ambiziosa, o perlomeno una in cui Miyazaki tenta di "rilanciare al rialzo": più o meno quello che ci si aspetta (o perlomeno, che ci aspettiamo noi con a disposizione qualche anticipazione aggiuntiva rispetto a un disegno a pastelli zoomato) ma più rimandi, più simboli ecc. Mi viene da domandarmi se Miyazaki si fosse aspettato di scatenare qualche dibattito interpretativo di grande portata o se consideri Il ragazzo e l'airone più o meno di pari "difficoltà" per il pubblico* rispetto a, per dire, La città incantata... o a Mononoke (che non ho ancora visto al pari di Laputa e qualcos'altro); o se sia tutta una questione di mie percezioni falsate.

    (* giapponese, diciamo; comunque un pubblico che conosce discretamente le opere di Miyazaki ma non ne è un "otaku" sfegatato.)

    Il possibile paragone con Adrian che è emerso in precedenza probabilmente non è così insensato, alla fine, anche se chiaramente queste due grandi opere dell'ingegno umano si distinguono per il diverso stile espressivo di Celentano e di Miyazaki. Diciamo che io tendo a "nobilitare" Adrian appunto in quanto opera dalle grandi ambizioni comunicative e autocelebrative allo stesso tempo, e quindi questa caratteristica non è un problema. :thumbsup:

    A livello tecnico chiaramente non saprei dire come siano intercalate le scene, ma non mi sono sembrate fastidiose. Potrei dire che si vedevano differenze di "mani" in animazione tra una scena e l'altra, ma è una banalità ancora maggiore della mia media.

     

    (Doppiaggio: confermo la mia impressione di quando guardavo il trailer che ogni tanto, soprattutto all'inizio, emerga qualche cadenza degli interpreti; aiuta il fatto che le scene presenti nel trailer sembrano avere in parte lo stesso doppiaggio. Sarò io che ho una visione antidiluviana dell'"impostazione" vocale, che impiego un po' ad adattarmi alle voci... va be'. Nell'adattamento forse c'era qualche minuscola "rigidità", di nuovo quasi tutte nella prima parte ma nulla di che.)

    Edit:

    Nascondi Contenuto

    c'è stata una battuta abbastanza legnosa che in aggiunta mi ha dato da pensare un momento, come se il "come dovevano" fosse un "come dovevamo" letto erroneamente... ma non ricordo più in quale scena! :muro:

     

    (Visto in sala discretamente affollata di bambini e giovani e adulti che commentavano durante la proiezione e nell'intervallo ognuno a suo modo, fra le cui affermazioni si segnalano un "ci sono sotto le linee temporali o qualcosa del genere!"

    Nascondi Contenuto

    che spiegava le corrispondenze tra persone dei vari mondi prima che ci arrivasse il film

    , un "mi sembrava di aver capito qualcosa poi ho sentito

    Nascondi Contenuto

    "[Mahito] significa "sincero"! In effetti hai un odore di morte" [non così ma all'incirca]

    ... ah, ok, non ho capito niente" e un bel po' di espressioni di stupore.)

  13. Più che altro è strano che la cartella stampa lo sbagli quando il romanzo è uscito in italiano col titolo corretto e pure Wikipedia traduce correttamente. Va be', capita. (Per dire, leggermente in OT, un articolo introduttivo su Miyazaki uscito qualche giorno fa su testata solitamente accurata ha definito Takahata "talentuoso animatore", quando appunto bastava copiare da Wikipedia.)

  14. Curioso:

    Il 1/1/2024 Alle 23:28, Shuji ha scritto:

    La questione del libro passa totalmente inosservata in quanto qui manco si sono presi la briga di mettere un cartello sul titolo dell'ultimo libro in evidenza che il protagonista mette nella cartella.

     

    1 ora fa, Lord Gara ha scritto:

    E in effetti pure il cartello nel film lo riporta come dici tu quando viene sfogliato il romanzo... Mea culpa.

    ll titolo originale compare in più punti o girano due copie con diverse postproduzioni?

  15. 10 ore fa, Shuji ha scritto:

    E' un immagine singolare quella qua sopra dato che in realtà i russi tendono a non mostrare i denti quando sorridono, per loro e' qualcosa di ... Falso.

    Interessante, direi che abbia senso a giudicare dalla trama (per effetto di un incantesimo la protagonista diventa un'approfottatrice - "una strega anche di personalità oltre che di professione"!).

     

    Edit: Già che ci siamo, per te risponde alla tradizione russa l'immagine dell'acqua nell'antro della strega che fa crescere le corna ai caproni? >_<

×
×
  • Create New...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use.