Mi sono accorta che un certo numero di fumetti che acquisto, o che ho acquistato in passato,non e' giapponese, ma ne mantiene l'impostazione delle tavole o lo "spirito" delle storie. Non solo, piu' banalmente, Witch o Winx (che pur restando successi sono gia' vecchiotte) ma anche altri titoli.
Quali sono le peculiarita' mediate dal fumetto giapponese a quello italiano, per esempio?
C'entrano anche i primi "esperimenti" dei fumetti italiani di Astrorobot, Bia, Candy Candy, Kyashan, oppure sono da considerarsi operazioni mediocri ricordate solo da girellari?
In questi giorni, ho letto i primi due volumi di Heartstopper (opera dell'inglese Alice Oseman) e mi sono sembrati molto simili ai tankobon. Tranne per il prezzo esorbitante (e' difficile credere che un pubblico giovane si compri, nuova, tutta la serie). 17 euro a volume puo' andar bene per dei romanzi, non per un ciclo di fumetti.
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Heartstopper, i due protagonisti divenuti adulti. La saga a fumetti parla della presa di coscienza e del risveglio sentimentale di due ragazzi. Sono una coppia assolutamente normale e la storia va annoverata tra gli shonen ai, priva di scene spinte atte a gratificare il pubblico.