Jump to content

Amiga World


Recommended Posts

Il mio primo computer fu l'Amiga 500, acquistato a fine Agosto del novanta, nel negozio del "ladrone", che ti faceva le copie dei giochi a 15 mila lire.

Ricordo ancora la forte emozione di quando comprai l'espansione di memoria da 512kb, erano kb?

 

I 14 dischetti di Monkey Island II.

Link to comment
Share on other sites

Il mio primo computer fu l'Amiga 500, acquistato a fine Agosto del novanta, nel negozio del "ladrone", che ti faceva le copie dei giochi a 15 mila lire.

Ricordo ancora la forte emozione di quando comprai l'espansione di memoria da 512kb, erano kb?

 

I 14 dischetti di Monkey Island II.

 

Si erano kb, i famosi 512kb di Fast memory, che velocizzavano anche l'accesso della cpu in quanto non condivisa dai chip custom. Poi ci sono stati il mega di chip memory etc etc :fash1:

 

 

Io ho avuto in successione;

A500+espansione

A2000b+ scheda a2620b on fpu +mmu + a2091hd con hd da... 40mb :pazzia:

A4000/040 con espansione di memoria (e non ricordo cos'altro, oltre all'hd, questo l'ho ancora funzionante).

Link to comment
Share on other sites

:giggle:

Questa me l'ero dimenticata

 

L'amiga 4000 mica me la ricordo.

Vagamente il 2000, molto vagamente.

Ricordo molto bene la 600 e soprattutto la 1200, che aveva i giochi con la grafica più figa.

 

Il 1200 con il 4000 condivideva il chipset AGA, quindi la medesima 'grafica' :discobongo:

Non ricordo se il 1200 usasse una versione EC del 68020.. il 4000/40 usava il motorola 68040 oppure il 68030 in versione EC

Link to comment
Share on other sites

"Warning, intruder, warning intruder"

 

:pfff:

 

Purtroppo poi con me cadi male; sono sempre stato amante delle macchine polifunzionali, piuttosto che delle console.

 

Ad esempio non ho alcun problema nel dire che la gestione degli sprites, sopratutto dimensione il numero di essi, era superiore nel Megadrive rispetto che ad Amiga ECS-based, mentre cio' che era possibile fare con il Copper e le copperlist altre macchine non potevano fare. Cosi' come sistemi di visualizzazione di immagine come il famigerato HAM, poi HAM8, non erano disponibili su altre macchine, e con il DCTV usandone un derivato si potevano fare cose eccellenti con l'uscita in composito della macchina. (Tanto che ai tempi la gestione dell'immagine cosi' conforme al video aveva fatto la differenza di utilizzazione della macchina a livello professionale nel video, un po' come per l'utilizzo di Scala Tv nella realizzazione di titoli che personalmente ritengo ancora imbattibili per gestione, tanto che con framebuffer 24 bit Impact Vision IVS un mio amico aveva realizzato la gestione video di diversi programmi tv per Mediaset, come un'edizione di un programma di Bongiorno, per poi 'agli inizi' realizzare e registrare le 'famose' animazioni dei loghi delle 3 reti fininvest).

 

Questo senza considerare l'avanzato sistema di gestione ARexx, di comunicazione inteprocessi, che in un'epoca in cui 'multitasking' non era altro che associato al preemptive di Unixiana memoria, permetteva di realizzare mega-applicazioni con uno script che gestiva tutte le funzioni di programmi anche del tutto differenti (tanto che ala fine il software di gestione dei controller step-1 delle macchine Umatic 3/4 e BVU alla fine erano gestite da script Arexx che controllavano, nel caso di 3D, il rendering, la visualizzazione e l'insert dei singoli frame).

 

Era la 'macchina video' per eccellenza, se la 'gestione C' ( troppo dire il nome per esteso) non avesse tardato all'inverosimile con l'upgrade dei chip custom, non so come sarebbero le cose allo stato attuale. Purtroppo, le cose sono andate come sono andate.

 

Su Amiga ci ho fatto veramente un po' di tutto :rotfl:

 

A livello di videogames, per Amiga, ci sono state delle punte di eccellenza, case come Cinemaware, Psygnosis, Team17

 

Defender of the Crown, Shadow of the Beast sono ad esempio due titoli che hanno fatto la differenza per il periodo.

 

Le macchine orientate per i videogames, come il megadrive, il pc engine gt, il neo geo, avevano tutte una caratteristica in piu' rispetto all'amiga che era una maggiore flessibilita' della gestione degli sprite. E in un epoca in cui il 3d era inesistente, tale caratteristica rendeva piu' facile per tali macchine le trasposizioni dei platform-beatm'em up-shoot'em up che andavano per la maggiore nelle sale. Si, c'erano i Blitter Objects, ma c'erano limitazioni.

 

Anche se ad esempio ricordo QUESTO VG: Sword of Sodan che a livello di programmazione mostrava che si potevano fare ottime cose anche sul comparto della programmazione ed uso degli sprites.

 

Altri tempi.

Link to comment
Share on other sites

Ah, caspita rispetto ad alcune console dimenticavo la non disponibilita' fino al cd32 di un sistema di gestione chunky pixels rispetto che il planar-bitplane adoperato su amiga, che per alcuni videogames sarebbe stato un qualcosa in piu'.

 

Ne e' passato davvero di tempo se inizio a dimenticarmi ste cose. :giggle:

Link to comment
Share on other sites

Ah, caspita rispetto ad alcune console dimenticavo la non disponibilita' fino al cd32 di un sistema di gestione chunky pixels rispetto che il planar-bitplane adoperato su amiga, che per alcuni videogames sarebbe stato un qualcosa in piu'.

 

Ne e' passato davvero di tempo se inizio a dimenticarmi ste cose. :giggle:

E infatti il cd32 ERA una console, anche se sfruttata veramente al minimo (il 90% del parco titoli sono una pedissequa riproposizione dei titoli su floppy, magari con audio da cd o una presentazione in fmv. O anche no). L'akiko poi, chi l'ha mai usato? (il chunky-to-planar qualcuno era riuscito a implementarlo su ocs/ecs (Gloom)). E dire che per spingere la macchina sarebbe bastato che la C di prima buttasse fuori un lettore cd per il 1200 con l'akiko integrato, ne avrebbero giovato entrambe le macchine.

Edited by formatted_brain
Link to comment
Share on other sites

Personalmente, non credo che abbia senso paragonare un home computer come l'Amiga con una console come il NeoGeo, comunque.

 

A mio avviso, già solo il farlo denota una scarsissima conoscenza di uno dei due, o di entrambi.

 

Non si tratta, chiaramente, di una questione tecnologica. L'interesse tecnologico, per quanto mi riguarda, sta sempre a zero.

 

Si tratta al contrario di una varianza di estrazione, di finalità e di collocazione subculturale che determina una differenza tanto profonda da rendere le due entità del tutto imparagonabili.

 

A cosa varrebbe dire che il NeoGeo nasce da una board arcade della ADK? A cosa varrebbe disquisire sulle diverse modalità di accesso alle memorie, e a ciò che queste comportavano?

 

A niente.

 

La varianza è sempre quella subculturale.

 

L'immagine sottostante, che non viene da un libro della GAiNAX ma dalla mano di 'NeoGeoHakase' (impiegato alla SNK), descrive il NeoGeo meglio di mille parole.

 

20100225_01.jpg

 

E' nelle atmosfere abuliche ma cariche di entusiasmo di una Osaka di questo tipo che c'è l'anima del NeoGeo.

E non provatevi a dire che sia girella questa, perché da bambino Osaka manco sapevo cosa fosse.

E ci sono stato la prima volta che avevo poco meno di trent'anni.

 

Ma sapete, quando andai ad Abenobashi, dopo aver trovato il tempietto di Abe no Seimei a Abenosuji, dopo aver fotografato quelle scritte di 'sicurezza innanzitutto' sulle cancellate della 'ristrutturazione urbana', poi andai di filato fino a Esaka, dove la NeoGeoLand era stata rasa al suolo per fare posto a un parecheggio. Lo spirito di Sasshi era con me, il demonietto è chiaramente l'avatar di Billiken, "The god of things as they ought to be".

 

Questo è il NeoGeo.

 

100305_01.jpg

(trad: "Portiamoci a casa i giochi tosti.")

 

 

Suppongo che l'Amiga abbia a che fare soprattutto con un'Inghilterra che tentava di ritagliarsi una fetta di mercato nell'ambito del microcomputing che stava diventato personal da un lato, console dall'altro (a sua volta, a latere del mercato arcade).

 

Come dicevo, non esistono 'periodi' per queste cose, ma 'luoghi e tempi'. La globalizzazione è una balla recente, del resto.

Edited by Shito
Link to comment
Share on other sites

No, allora.

 

Quando si tratta di 'mezzi tecnologici' non si può partire in quarta e cercare di far passare tout court un discorso come il tuo.

 

E' alla fine incredibile come si ritorni sempre sullo stesso piano, quello che è fondamentale conoscere i meccanismi che determinano talune forme di espressione, mentre per te è solo la forma finale espressiva ad essere fondamentale.

 

Com'e' possibile che una cosa escluda l'altra, per te quasi necessariamente.

 

E parliamo di un'era specifica in cui non vi erano i grandi 'studios' e proveniamo anzi da house-factory o da singoli che realizzavano un po' tutto, compresa la colonna sonora, come nel 1983 Paul Norman realizzo' il 'suo' Forbidden Forest su un c-64, o se possibile un ancora piu' inquietante Aztec Challenge; Defender of the Crown, primo game realmente a '16 bit' per Amiga, usciva soltanto due anni dopo circa.

 

Parliamo di un periodo in cui e' impossibile ed irrealistico isolare nettamente tecnica e risultato finale.

 

Nel caso specifico è ancora più evidente un discorso applicabile ad esempio alle automobili; per avere argomenti di discussione e di critica ci si basa sui dati con i quali le auto si presentano, per te invece avrebbe più valenza l'aspetto fruizionale e passivo, delle "entità" quasi esistenti a prescindere dalla stessa realtà tecnica.

 

Il tuo è un onorevole punto di vista, ma la discussione in ambito di pc e console non può prescindere dalla conoscenza del mezzo che attua e con il quale talune cose sono realizzate.

 

Inoltre, in questo topic si e' aperta una discussione su Amiga, che significa ambo le cose, intrattenimento e computing; l'ho anche detto in precedenza, a me e' sempre interessato piu' il lato computing che permetteva di realizzare e non stare nel guado della fruizione passiva.

 

E a dire il vero ho cercato scritto qui da qualche parte la parola NEO GEO e mica l'ho trovata.

 

A te ad esempio ho idea sia sfuggita e non abbia vissuto, considerando le tendenze console ed Apple--centriche, tutto il discorso di estrema creativita' della "scena"; su Amiga si sono realizzate con le copperlist cose che i pc tuttoggi si sognano (lasciamo perdere i mac).

 

Poi, ahime', Amiga e' sempre piu' diventato solo software/SO, e l'hardware non e' stato coerente con le aspettative e i progetti ormai accantonati.

 

Il neogeo puo' essere qualunque cosa, e non mi pare che alla fine in un topic chiamato 'amiga world' se ne voglia parlare granche', ma e' decisamente irrealistico scrivere che Amiga abbia a che fare con "un'Inghilterra che tentava di ritagliarsi una fetta di mercato nell'ambito del microcomputing che stava diventato personal da un lato, console dall'altro (a sua volta, a latere del mercato arcade)."

 

Gia' il 'tentava' denota scarsa conoscenza dei fatti, in quanto Amiga almeno fino a circa il 96-97 era ad esempio la piattaforma di elezione per la realizzazione di contenuti video; il Video Toaster di New Tek non me lo sono sognato io, l'espansione del software di modellazione e rendering allegato che poi e' diventato Lightwave non me lo sono sognato io, ne' se lo sono sognati Spielberg e vari altri quando con arrays di Amiga realizzarono l'effettistoca e il montaggio di Babylon V, come di Seaquest. Il videotaster poi aveva funzioni avanzate di trimming video, vettorscopio e wave form monitor, compreso framebuffer a 24bit a costo singolo paragonabile a quello di un'attuale pc ultrapompato.

 

Che senso ha parlare di 'tentava di ritagliarsi una fetta di mercato', quasi facendo sembrare la penetrazione di mercato di Amiga qualcosa di nicchia che non era.

 

E al di la' di determinate diffusioni di estetica orientale esteriorizzata in vari setup di videogame di tipo arcade, Amiga, Atari e i PC poi avevano ben piu' di una fetta di mercato, internazionalmente assi superiore a quella della macchina in questione. Sempre, ovviamente, software a parte.

 

(Anche se da diversi anni a questa parte poi, il sempre piu' netto spostamento verso la grafica vettoriale principalmente, ha 'limato' per taluni software una certa 'importanza' realizzativa nipponica di allora; sia per questo sia per cambi reali e concreti di realta' ed organizzazione lavorativa)

 

E soprattutto continuo a non comprendere per quale curioso motivo, ove io riconosco e l'ho detto in precedenza, l'influenza nel mercato e nella produzione di determinati elementi provenienti da oriente, pare invece che debba essere totalmente assente una valenza occidentale a riguardo.

 

Neogeo ha avuto molta importanza nel mercato nipponico, meno altrove, altre macchine molto belle come il Dreamcast hanno avuto rilevanza, ma limitata, allo stesso modo ancora l'ormai famoso 3DO che comunque era in orbita nipponica non ha avuto un gran successo, nello stesso periodo la certo poi non cosi' americana Atari introduceva il Jaguar che e' stato un flop. Fino poi ad arrivare al Satun e infine alla Playstation.

 

SE il chipset di Amiga fosse continuato ad essere sviluppato, con continuita', e per l'ambito personal computing cosa unica con un sistema operativo realmente multitasking di tipo preempetive anche se allora senza protezione di memoria, oggi non so mica come starebbero le cose.

 

Amiga ha introdotto nel personal computing tutta una serie di concetti che allora gli altri sistemi sognavano; Il MAC era un giocattolino su cui scrivere e grazie al cui sistema di gestione dei font ha fatto si che venisse specializzato per il desktop publishing, ma prima della 'morte' del progetto NeXT di Steve Jobs e l'avvicendamento del SO NexStep nel nuovo Os Apple, non aveva un reale multitasking di tipo preemptive ma cooperativo.

 

Gli atari ST andavano per la maggiore per l'utilizzo con i sequencer midi, visto che per via delle porte MIDI era stato realizzato quasi ogni ben di dio di software di gestione relativo.. mi ricordo ancora il famigerato Cubase di Steinberg.

 

Le schede di espansione con slot ZorroII, cosa incredibile per allora, avevano gia' caratteristiche di auto-configurazione e plug and play; ove nei PC tale caratteristica si e' avuta assai piu' in la' nel tempo.

 

I 25 canali di DMA, anche per gli accessi dei chip custom, in un architettura con una cpu quasi completamente slegata dalla stretta dipendanza dalla CPU.

 

E torniamo al discorso iniziale; Amiga IN SE', per realizzazione ed hardware integrato con il sistema operativo, rappresentava una 'visione' delle cose, Il Neogeo e le console, in piu' avevano una ottima gestione dei vari elementi 'sprite' e questo facilitava non poco la riproduzione e la realizzazione di giochi arcade, quelli dell'epoca.

 

Alla fine penso che comunque tutto si risolva nel solito rovesciamento di prospettive; Amiga era un computer, allora, dalle caratteristiche uniche, che permetteva a chi lo volesse di usarlo come piattaforma per la realizzazione di molte cose. Le console alla fine rimangono un mezzo di fruizione passivo. L'una cosa non esclude soggettivamente l'altra, di per se'.

Link to comment
Share on other sites

Ah, caspita rispetto ad alcune console dimenticavo la non disponibilita' fino al cd32 di un sistema di gestione chunky pixels rispetto che il planar-bitplane adoperato su amiga, che per alcuni videogames sarebbe stato un qualcosa in piu'.

 

Ne e' passato davvero di tempo se inizio a dimenticarmi ste cose. :giggle:

E infatti il cd32 ERA una console, anche se sfruttata veramente al minimo (il 90% del parco titoli sono una pedissequa riproposizione dei titoli su floppy, magari con audio da cd o una presentazione in fmv. O anche no). L'akiko poi, chi l'ha mai usato? (il chunky-to-planar qualcuno era riuscito a implementarlo su ocs/ecs (Gloom)). E dire che per spingere la macchina sarebbe bastato che la C di prima buttasse fuori un lettore cd per il 1200 con l'akiko integrato, ne avrebbero giovato entrambe le macchine.

 

Gli amighisti si riconoscono da come si rivolgono alla C senza manco nominarla :giggle:

 

Per il resto, sia il cdtv che il cd3d in realta' volevano anche essere comunque qualcosa di piu' slegato dal computing e legato ad ambienti come il salotto, specie nel vagheggiamento della realizzazione del 'famigerato' allora settore di 'set yop boxes' che doveva essere chissa' cosa, e per il quale la Filips aveva messo in campo l'altrettanto famigerato 'CDI' interactive.

 

 

 

Me ne sono ricordata un'altra :giggle:

 

AMIGA VISION, il famigerato sistema autore, una delle *primissime* volte allora in cui si parlava di applicazioni object oriented e soprattutto di MULTIMEDIA :giggle:

 

http://www.youtube.com/watch?v=u7KIZQzYSls

 

Incredibile...

Link to comment
Share on other sites

A te ad esempio ho idea sia sfuggita e non abbia vissuto, considerando le tendenze console ed Apple--centriche, tutto il discorso di estrema creativita' della "scena"; su Amiga si sono realizzate con le copperlist cose che i pc tuttoggi si sognano (lasciamo perdere i mac).

Ehi ehi, adesso i lontani discendenti delle copperlist direi che siano OpenGL e i custom shader, e quelli ce li hanno tutti :P

E se vogliamo parlare di "cosa si poteva fare in casa", Amiga era sicuramente molto più hacker-friendly ma pochi anni dopo il gioco bestseller mondiale (dal '93 al 2002) venne scritto su un Mac da quattro persone grazie a Hypercard e Quicktime ;)

 

SE il chipset di Amiga fosse continuato ad essere sviluppato, con continuita', e per l'ambito personal computing cosa unica con un sistema operativo realmente multitasking di tipo preempetive anche se allora senza protezione di memoria, oggi non so mica come starebbero le cose.

Detto da uno che con Amiga ha avuto, purtroppo, ben poco a che fare: probabilmente un po' meglio.

Ma la maledizione del VHS ci perseguiterà fino alla fine dei secoli....

Edited by werner
Link to comment
Share on other sites

Volevo fare dei quote, ma alla fine sono talmente d'accordo con quanto scritto da Shuji e FB che non oso...

 

La Commodore cmq era americana, l'Amiga fu sviluppata da alcune persone nel territorio della California, al confine con il Messico. Il progetto fu sottoposto a Commodore, la quale, in cerca di un successore del C64, pensò bene di rilevarlo... Dopo poco tempo però licenziò i creatrori dei chipset e si dice che lo sviluppo venne ritardato proprio da questa scelta (o forse i creatori se ne andarono perchè C non voleva proseguire con lo sviluppo...).

 

I Chipset Aga arrivarono troppo tardi per salvare una macchina che avrebbe potuto dare ancora molto... D'altronde erano tanti i punti di forza Amiga rispetto ad Apple o Pc-Compatibili che ancora mi chiedo perchè sia andata a finire così...

 

Cmq Qui la storia è ben raccontata.

 

La mia storia con Amiga inizia nel 1991, quando stanco di non riuscire a creare grafica decente su macchine DOS, decisi di acquistare un barattolo che almeno mi permetteva di giocare a tanti bei giochini che acquistavi a 5000 lire al dischetto. Ricordo che quando andammo nel negozio della mia città, mio padre, da vero mercante, riuscì a contrattare l'acquisto del monitor dell'Amiga usato che veniva utilizzato in negozio per le dimostrazioni... :lolla:

 

L'impatto fu sorprendente, se si pensa che dopo il Vic 20 avevo avuto un PC CGA per imparare un po' di dos, basic e schifezzuole varie... (cosa che mi tornò utile a Ingegneria, quando nel corso di informatica ti obbligavano a programmare in Fortran e a conoscere il Dos)...

 

By the way, acquisto il Deluxe Paint e inizio finalmente a fare quello che volevo... della sana grafica... il software lo conoscevo veramente bene, ed era proprio flessibile, permettendoti di fare cose che su altri sistemi erano impensabili...

 

Nel 92 arrivo all'università di Bologna, facoltà di Ingegneria Meccanica. Lì conosco uno dei miei migliori amici di sempre, lui programma su Amiga, io faccio grafica... decidiamo di sviluppare un videogioco. Si tratta di un platform a scorrimento orizzontale, nulla di incredibile, ma un inizio... In pratica, il protagonista doveva percorrere 30 livelli con Boss finale. Il Boss era un docente di uno dei corsi di Ingegneria... In pratica il gioco di ingegneria meccanica... sprite da 32x32, 32 colori con fondale fisso. Il mio amico sviluppa anche una tool per permettermi di creare i livelli e altro. All'epoca usava Amos, sebbene avesse qualche limitazione.

 

Il gioco in sè non era granchè, e tra l'altro nemmeno molto originale, ma l'avevamo vissuto come un inside joke di Ingegneria. In ogni caso finito il primo livello dedicato ad Analisi Matematica 1, abbandoniamo.

 

Nel frattempo era infatti uscito l'Amiga 1200, quindi anzichè dedicarci ad implementare il vecchio gioco decidemmo di svilupparne uno nuovo per questa nuova macchina. Con l'acquisto del 1200 (convinci mio padre che non buttavo via soldi) e del Deluxe Paint 4.5 che sfruttava l'AGA iniziarono le meraviglie e i dolori. Le meraviglie perchè potevamo osare di più, i dolori perchè usciva talmente poco di dedicato che sembrava che le Software House non si fossero accorte della novità.

 

Il programmatore inizia a programmare in C e in un altro linguaggio dedicato ad Amiga (Blitz Basic). Crea un motore in grado di muovere un sacco di sprite e con un parallasse ad 8 livelli, creiamo un nuovo gioco. Stavolta si tratta di Gatto a cui un malvagio dottore ha sottratto i suoi giochi.

 

L'animazione di Clutch mi portò via parecchie notti, e ricordo che durante le vacanze natalizie passai talmente tanto tempo a disegnare e a verificare le animazioni che alla fine non riuscivo più a percepire le profondità e dovetti sospendere i lavori...

 

Le animazioni erano tutte fatte a mano!!! e ne avevo sviluppate una marea... il gatto in questione poteva fare di tutto, oltre alle cose base, avevo sviluppato animazioni il più naturali possibile, ispirandomi a Prince of Persia per la mancanza di stacchi tra un frame e l'altro... In particolare mi ero dedicato alle morti (:lolla: ) e alle animazioni di attesa (giocava con i giochi che recuperava, si leccava, si acciambellava e varie altre)... La forma del gatto veniva via da Felix the Cat o anche da Sonic che all'epoca andava alla grande...

 

Devo dire che ero molto soddisfatto...

 

Facciamo la prima demo giocabile. Clutch girava per un livello, con le animazioni quasi complete... Una soddisfazione...

 

Mandiamo la demo a TGM ricevendo la nostra bella recensione positiva...

 

Poi basta... il programmatore perde interesse perchè ormai aveva dimostrato quello che sapeva fare, e io di conseguenza smisi di sviluppare la grafica per un progetto morto...

 

Nel 95 partecipammo ad un convegno dedicato agli sviluppatori Amiga (IPISA) penso organizzato da Cloanto (la sviluppatrice di Personal Paint), lì conoscemmo altri programmatori Amiga che cercavano grafici e aiuto per la loro versione di Warcraft per Amiga... splendido. Partecipammo anche lì, ma il progetto si arenò, facendomi perdere altro tempo per sviluppare animazioni in 16x16 e grafica per i fondali...

 

Sono gli anni in cui iniziano ad uscire i primi giochi 3D per Amiga, dimostrando che forse qualcosa si poteva fare. Pochi ricordano Breathless, splendido clone di Doom... Uno degli sviluppatori adesso è amministratore/moderatore di NKGCommunity.

 

Ho adorato quel gioco... anche perchè dimostava la non inferiorità di Amiga 1200 ai PC dell'epoca. Un buon programmatore poteva ottenere anche quello.

 

Nel corso di quegli anni la mia macchina si è dotata, prima di un HD 2,5" da 40 Mb, poi di un HD 3,5" da 500 Mb (installato modificando l'interno del case dell'Amiga) poi di un lettore CD esterno (facendo passare i cavi attraverso la fessura della porta Pcmcia...) Come schede aggiuntive ho avuto una scheda di memoria con 4 Mb fast e poi nell'estate del 96 acquistai in Germania (pagando con vaglia internazionale, il primo ad usarlo nel mio ufficio postale) una scheda accelleratrice della Blizzard con su il 68030... Quando arrivò il pacchetto scoprii però che mi avevano spedito la scheda con il 68060 a 50 Mhz!!! Praticamente una scheda che allora costava circa 1.500.000 Lire contro l'altra che ne costava 350.000!!!

 

Ovviamente feci finta di nulla. Dovetti alzare l'Amiga con dei supporti torniti perchè la scheda non permetteva di chiudere lo sportello e il processore toccava la scrivania. La attrezzai con un banco da 16 Mb di fast e rullavo alla grande...

 

Altri accessori, ovviamente lo scanner e la scheda di acquisizione video esterna, che sfruttando l'Ham permetteva una discreta quailità, peccato per l'HD miserrimo rispetto ad oggi...

 

Ho tenuto l'Amiga sulla scrivania, fino a quando mi sono trasferito nella mia casa. Adesso giace in uno scatolone nella soffitta di miei, ma l'HD è installato nel mio PC e funziona ogni cosa con UAE. Purtroppo non riesco ad estrarre dal disco la grafica del gioco. Non ci sono riuscito in alcun modo, perchè sapete... il mio amico vorrebbe farne una versione per i cellulari, visto che adesso fa il programmatore per lavoro...

Link to comment
Share on other sites

Ehi ehi, adesso i lontani discendenti delle copperlist direi che siano OpenGL e i custom shader, e quelli ce li hanno tutti tongue.gif

E se vogliamo parlare di "cosa si poteva fare in casa", Amiga era sicuramente molto più hacker-friendly ma pochi anni dopo il gioco bestseller mondiale (dal '93 al 2002) venne scritto su un Mac da quattro persone grazie a Hypercard e Quicktime wink.gif

 

Cosi' a occhio le OpenGL non hanno granche' a che fare con il discorso della programmazione del Copper; i custom shader non li conosco e non saprei dire.

 

Per il resto infatti il prezzo del software fatto col c*lo lo paghiamo noi con i sempre piu' frequenti aggiornamenti hardware, a coprire incapacita' croniche dei programmatori, i tempi sempre piu' stretti per le realizzazioni e il dover rendere del codice il piu' possibile portabile (l'assembler penso la stragrande maggior parte dei programmatori manco sappia bene cosa sia). :thumbsup:

 

Detto da uno che con Amiga ha avuto, purtroppo, ben poco a che fare: probabilmente un po' meglio.

Ma la maledizione del VHS ci perseguiterà fino alla fine dei secoli....

 

Beh, il discorso e' simile ma un po' differente.

 

Sony, con il beta, aveva fatto il grosso errore di esigere royalties troppo elevate per chi realizzasse nastri per quello standard. In quel 'cul de sac' si e' infilato il VHS praticamente gratis e con un parco sempre crescente di pornazzoni, e non c'e' stata piu' lotta.

 

MA quello standard Sony non l'ha mica ucciso, l'ha poi evoluto nei sistema Beta professionali con nastro da mezzo pollice, che è tutt'ora adoperato. Questo e' un po' l'errore in cui cadono molti.

Difatti molti pensano che Sony ci abbia rimesso le penne con il Beta, mentre poi nelle sale di produzione di contenuti video e' da allora che tra Umatic da 3/4 di pollice e BVU, il Beta domina gli ambienti professionali.

 

Il discorso per Amiga e' differente infatti.

Amiga ai tempi era realmente, per via dei canali DMA cui i chip custom potevano accedere alla memoria di sistema, un vero computer multimediale quando questa parola in realta' non era neanche stata scritta. Forse se ne parlava proprio nel manuale di Amiga Vision citato prima.

Era qualcosa completamente in anticipo sui tempi, e sfiga volle che alla fine fosse la Grande C a venderla.

Cosi' quel sistema cosi' innovativo venne spinto come console e per i videogames, mentre poi 'altri' che non erano la C ne capirono il potenziale e lo usarono per scopi professionali.

 

SE Amiga avesse avuto alle spalle una dirigenza che avesse avuto un briciolo di cognizione di causa, avrebbe investito nell'aggiornamento dei chip custom molto prima e con maggiore convinzione; il risultato e' stato che Amiga alla nascita era totalmente innovativo, arrivato all'incarnazione con AGA si trovava a rincorrere le varie VGA del periodo, in termini di risoluzione.

 

SE ai tempi dellìintroduzione dell'AGA fosse stato introdotta la Vera generazione successiva, il AAA (primo sito trovato; http://www.amigahist...k/amigaaaa.html ) oggi Amiga ci sarebbe ancora.

Link to comment
Share on other sites

La nuova "commodore" è solo un'operazione commerciale, tempo fa avevo visto in giro un lettore mp3 commodore che era sempre un rimarchiato.

 

mi pare fosse questo:

 

http://www.ciao.de/Commodore_MUSE_4__2318152

 

http://www.gadgetblog.it/post/3230/commodore-evic-lettore-mp3-da-20gb <-- questo era + figo solo per il nome :fash1:

 

E' lo stesso concetto della lotus in F1, giusto per riprendere un nome conosciuto anni 70-80, è la moda

Link to comment
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.

×
×
  • Create New...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use.