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Rebuild of Evangelion


El Barto

  

57 members have voted

  1. 1. Come dovrebbe essere il finale di Rebuild of Evangelion?

    • Pirandelliano! (come la serie tv)
      5
    • Pascoliano! (come The End of Evagelion)
      4
    • D'Annunziano! (va tutto a p*ttan*)
      15
    • Non so
      3
    • MUUUUUUUUUUUU!!!
      24
    • Kyoshinhei! (NSD Non Siamo Degni!)
      6

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Il doppiatore di Taki in Kimi no na wa? Davvero? Che scemo, a riascoltarlo è una voce decisamente maschile. Evidentemente non ho ancora rivisto quella scena col giusto distacco^^'. Grazie a te della info:-)

Edited by Den-chan
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2 hours ago, Den-chan said:

Allo stesso tempo, Anno facendo così non ha favorito nessuna fazione per quanto riguarda le 'coppie possibili', ma ha dato un contentino a tutti (Shinji e Rei nei primi due film; Asuka e Shinji che si dichiarano, Mari e Shinji nel finale), anche se non so quanto potesse effettivamente fregargliene.

Dicesi essere dei grandissimi paraculi

2 hours ago, Den-chan said:

Cmq le possibilità d'interpretazione rimangono tantissime.

Tanto per cambiare

2 hours ago, Den-chan said:

Ho qui riportato solo quella che mi sembra più logicamente plausibile.

Esulando da questi discorso, stavo pensando che in generale nel Rebuild davvero non vengono approfonditi tutti i personaggi. Se il loro background (al di là delle modifiche fatte) non facesse riferimento (imho anche nella mente dello spettatore) alla serie originale, questi film starebbero mooolto meno in piedi.

e se no come farebbero a mungere ancora?

  • LOL 1
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48 minutes ago, Den-chan said:

Il doppiatore di Taki in Kimi no na wa? Davvero? Che scemo, a riascoltarlo è una voce decisamente maschile. Evidentemente non ho ancora rivisto quella scena col giusto distacco^^'. Grazie a te della info:-)

Più che altro il celebre "doppiatore bambino" che pece il Bimbo di Yubaaba in Sen to Chihiro, e da lì un sacco di ruoli per Ghibli (Markl in Howl, Sho in Arrietty). Anzi, IIRC prima ancora aveva doppiato Kirikù nella versione giapponese del suo primo film, localizzato (IIRC, ancora) da Takahata e distribuito in Giappone da Ghibli. :-)

Edited by Shito
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17 minutes ago, Shito said:

Più che altro il celebre "doppiatore bambino" che pece il Bimbo di Yubaaba in Sen to Chihiro, e da lì un sacco di ruoli per Ghibli (Markl in Howl, Sho in Arrietty). Anzi, IIRC prima ancora aveva doppiato Kirikù nella versione giapponese del suo primo film, localizzato (IIRC, ancora) da Takahata e distribuito in Giappone da Ghibli. :-)

Sicuramente. Ma in particolare l'associazione con il doppiatore di Taki non riesco proprio a vederla come 'casuale'. Nella prima, bellissima parte del film, oltre a Miyazaki e Takahata mi venivano in mente anche immagini di Kimi no na wa. In particolare un'inquadratura di una porta scorrevole mi sembrava identica a quelle molto usate da Shinkai nel suo film più famoso. E alla fine lo Shinji adulto si trova in una stazione dei treni (come Taki nel finale del suo film) vestito proprio come Taki, con la sua stessa voce e una ragazza. Piccole furberie per attirare il vastissimo pubblico di quel passato film? Forse. Oppure lo si voleva solo citare. Chissà?

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Ah, e i sottotitoli italiani degli altri 3 film non sembrerebbero tradotti da quelli in inglese.

In 2.22 c'è la Terza Unità! E il pattern blu al posto del diagramma blu! :°_°:

Comunque, ci sono diverse similitudini con la traduzione del doppiaggio Netflix, quindi credo se ne sia occupato Roberto Fedele.

Edited by Acromio
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On 8/14/2021 at 11:40 PM, Acromio said:

(I più attenti, forse, riconosceranno la mia voce... o forse no)

Sul tuo profilo cinguettante si dice: voice actor.

Please feel free to let me know about it if you care. :-)

Edited by Shito
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Visto a spizzichi e bocconi senza aver rivisto i precedenti.

Visivamente è bellissimo, le battaglie sono da sturbo.

La trama è completamente a cazzo di cane (soprattutto lo stravolgimento di asuka e il confronto con gendo).

L'unico modo in cui sta in piedi il tutto per me è interpretarlo +- come la saga di fate.

Inutile pensare di quadrare tutto sono storie separate con vicende diverse ma stessi personaggi.

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Questo è sempre lo scritto di uno che non ha visto i film, eh, quindi prendetelo per quel che è, ma...

...Anno Hideaki ha sempre usato "Evangelion" per raccontare sé stesso al pubblico, facendo un "collage" di narrazioni preesistenti, ma ricombinandole a mo' dei turbamenti e delle inquietudini della sua vita. Questa cosa l'ha dichiarata lui, varie volte e in vari modi. Dalle più sgradevoli ("Evangelion è uno show dove io mi masturbo sul palco e la gente sta a guardarmi" - sic) alle più metacinematografiche ("Quando quelli come me sono contenti di aver creato qualcosa di originale dopo un po' si rendono conto che no, anche quello l'avevano visto da qualche parte, perché il nostro immaginario è fatto di finzione. Quelli come me non possono creare nulla di originale"), e questa la mise poi in bocca a Kaworu in una scena aggiunta dell'ep24, alle più francamente oneste ("Evangelion è tutta la mia vita, c'ho messo dentro tutto quello che sono, tutti i personaggi hanno parte di me"). Il quadro è molto chiaro. Personalmente, dopo un po' iniziai a vedere Evangelion come un'opera fatta con materiali "di spoglio", avete presente, come l'arco di Costantino, che venne fatto in fretta e furia riciclando bassorilievi da opere precedenti "spogliate" dei loro fregi. Nella storia dell'arte non è poi così raro.

Torniamo ad Anno e a Evangelion. Quanto ho detto serve solo a enfatizzare il fatto che, questo è ovvio e inevitabile, Evangelion riflette sempre e comunque il modo in cui si sente Anno nel momento in cui la fa. Inizialmente la serie televisiva originale doveva essere la storia di "persone rotte che riescono ad aggiustarsi", e infatti era così. Qualcuno disse che nel corso di quel "concerto live" che fu la realizzazione della serie, l'autore aveva fatto personaggi così tanto "rotti" che aggiustarli era diventato impossibile, ma in qualche modo, anche senza tempo e senza soldi, la serie finiva così: con una "risoluzione" positiva (e metacinematografica). Sappiamo quel che accade, nel breve male e nel lungo bene. Ma quando si fece il remake cinematografico del finale televisivo, lo stato mentale di Anno era molto cambiato. Una forte discomunicazione con quel pubblico di cui lui si sentiva in qualche modo parte, una sorta di "primus inter pares", gli causò un forte rigurgito di depressione. Ne venne fuori un finale cinematografico realmente diverso giusto per quel pezzettino aggiunto (ONE MORE FINAL) che è davvero molto pessimistico, finisce con la ragazza che il ragazzo non riesce ad amare (figurarsi recuperarla) che gli dice "che schifo", ok. A parte quel pezzettino aggiunto, tutto il finale è identico a quello che era stato "decomposto" in TV, il suicidio (il mondo che finisce) è stato comunque rifiutato. Tuttavia, il finale cinematografico ci mostra un protagonista molto, molto più abbietto della serie TV. Ma in realtà è tutto più sordido. Lo è proprio la narrazione. Perché Anno in quel periodo si sentiva così, e chi ha visto le sue telefonate alle enjokousai forse capirà (sono un bonus del BD-BOX jpn, non so se saranno anche in quello italiano). Mille mille volte Anno aveva detto di avere fatto Magokoro "solo per lo staff", "come ringraziamento a chi l'aveva seguito", cose simili. Se ci si pensa, si vede tutto.

In ogni caso, l'originale EVANGELION era la storia di un ragazzino traumatizzato dall'abbandono genitoriale e psicologicamente rotto che cercava di risolversi, ovvero di uscire da suo empasse di crescita, esattamente come Anne. Tutto qui. Ovviamente sappiamo che in un intervista del 1993 su Animage (o Newtype? Uff, l'anno scorso avrei saputo dirvelo con certezza) Anno listava Anne nella sua "top ten anime". I più attenti ricorderanno che l'anziano macchinista di colore del Nautilus è un omaggio a Matthew Culberth ("sou sa naaa"). Ormai tutti sapranno che il motto della Nerv passa da Browning alla Montgomery a Takahata per poi arrivare ad Anno. Evangelion è un'opera di spoglio. Tutti a blaterale di "Devilman più Ideon diviso due uguale Evangelion" solo perché Sadamoto scrisse così nell'intervista acclusa alla (sola) versione Deluxe di Der Mond, e solo quella è stata tradotta (in inglese) ma ok, Anno aveva dichiarato cose molto più esplicite molto prima. Cose per lo più sconociute ai sapientoni occidentali semplicemente perché sono fonti coeve all'opera che nessuno ha mai davvero recuperato. Eppure Anno diceva chiaramente (tipo) che dopo avere letto il finale manga di Nausicaä "voleva solo fare quello in animazione". E l'ha fatto, in fatti (sì, le allitterazioni sono tutte volute, ma spontanee). Rei e Shinji nel mare di LCL sono palesemente Nausicaä e Selm nel meta-mondo mentale all'interno del bozzolo di bava di Ohm. Mi pare ci fossero persino delle battute identiche, come è tipico di Anno. E del resto tutto il trauma infantile di Asuka è preso da Kshana bimba. Evangelion è un'opera di spoglio, con le infinite "citazioni" a le cose degli Anderson (UFO e SPACE:1999), e poi tutte le cose che vengono da Clarke e il suo "retelling" di James P. Hogan e beh... sappiamo. Se iniziamo a parlare di Komatsu Sakyo arriviamo alla Rebuild (Voyager, Sayonara Jupiter, ecc).

Quando Anno iniziò la Rebuild, aveva inanellato una serie discretamente lunga di progettini giocattolo. Problemi societari gli imponevano quasi di abbandonare la nave GAiNAX, e in più s'era sposato. Quindi, in questa nuova fase, il progetto originale della Rebuild, e dovevano essere solo tre film, parte così. Anno si imbarca nel progetto un po' come occasione commerciale (WEVANGELIWON, lol), un po' come tentativo di "riraccontare quella storia di crescita" ora che era davvero cresciuto un po'. Ed è esattamente per questo che il primo film è quasi un ricalco infiocchettato del "primo nucleo narrativo" dell'originale. Il cambiamento inizia dal secondo, dovendo poi arrivare a nuove sorti nel terzo e ultimo film che non è stato.

Quello che accadde, è che nel fare il terzo film, Anno sentì di esserci "ricaduto dentro con tutte le scarpe". E aveva ragione, suppongo, perché aveva fatto prima la stessa bambinanta, e poi una bambinata ancora più bambinata, pur avendo introdotto il personaggio avatar della moglie (l'elemento di cambiamento che cade nella vita) ibridizzata con Haruhara Haruko ("nyan") perché ha chiesto a Tsurumaki di di creargli un modello di "fidanzata sorella maggiore". Del resto, la "Fraternity" viene dal ciclo della Strumentalità dell'Umanità (Cordwainer Smith). In ogni caso, e francamente lo capisco, Anno non ce la fa. A fare il terzo film. Non ce la fa perché intanto sono passati anni (non mesi come per la serie originale) e davvero non è più "sincronizzato" con quel tipo di narrazione, dico a livello di vita. Quindi butta tutto all'aria e fa un terzo film, non ultimo, che è a tutti gli effetti un nuovo film. I legami con i due precedenti sono tanto per non chiamare l'opera incompleta.

Pensateci: a tutti gli effetti il terzo film potrebbe essere quello che succede tot anni dopo "che schifo". Tanto anche quello fu un Third Impact abortito, no? Una ricreazione del mondo ad opera del bambino in fase orale che è andata male, il solito coitus interruptus. Quindi? Quindi il terzo film della Rebuild è semplicemente il film che racconta di Anno che si sente ormai "ingabbiato" in Evangelion stesso, che non riesce più a vivere il suo mondo infantilizzato con un minimo di serenità, e che si sente tutti contro. Come dire, Takaya Noriko? Ah, sì, è la stessa cosa.

Dopo il terzo film fu ancora peggio. Perché come al solito, mettendo sulla pellicola tutti i suoi turbamenti in una sorta di tentativo autoterapico le cose vengono fuori. Come sappiamo Anno ha dovuto fare parecchie altre cose, ovvero andare ancora un pochino avanti nella sua vita, prima di poterne raccontare un altro stadio. Che è esattamente il quarto e ultimo film che è uscito quest'anno, no? Di nuovo "un altro film". Sì, le trame vengono fatte concludere, ma di fatto si racconta altro, no? Quanti anni erano passati anche solo dal precedente? E un autore che si racconta narrando, potrebbe non essere cambiato? Impossibile. Quindi è del tutto inutile cercare coerenza narrativa: la Rebuild è diventata a sua volta un'opera di spoglio del precedente Evangelion, dove pezzi di trama e personaggi noti servono ad Anno per raccontare "l'adesso" della sua vita - come sempre.

Gli otaku come Anno spesso vivono nell'ambivalenza del bisogno di sentirsi capiti e la paura di essere fraintesi. Sono in genere molto taciturni e scontrosi, da vecchi anche burberi, sino a quando non si aprono le bisacce e ne viene fuori un fiume in piena. Tutto molto tipico.

Ma perdonatemi, non ho visto i film, non so di cosa parlo, saranno di certo tutte sciocchezze. :-)

Ma, occavolo, ho scritto un articoletto serio su Evangelion, come faccio a rimediare?

Ah, certo, Team Asuka o Team Rei?

Ma secondo voi Kaworu ha un sentimento romantico o solo affettivo nei confronti di Shinji?

Chi vincerebbe tra l'UnitàPrima e lo ShinGetter?

Ecco, ora sì. Cose grosse.

Edited by Shito
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9 hours ago, mtpgpp said:

Visto a spizzichi e bocconi senza aver rivisto i precedenti.

è meglio se il film lo guardi come un film...

7 hours ago, Shito said:

Ma perdonatemi, non ho visto i film, non so di cosa parlo, saranno di certo tutte sciocchezze. :-)

in una sola tua frase, quella quotata, è esattamente così.

sei perdonato mobbasta però perchè la stai tirando davvero per le lunghe.

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1 hour ago, Godai said:

Ma comunque la Rebuild è sempre stata pensata come quadrilogia sin dall'inizio. Da dove esce sta storia che il terzo doveva essere l'ultimo film?

Nella 'dichiarazione di intenti' di Anno fatta ai tempi del primo Rebuild, terza e quarta parte dovevano uscire insieme. Secondo un'intervista a Tsurumaki che ho letto in questi giorni, inizialmente fino alla parte 1 del terzo film si doveva seguire più o meno la serie TV (come fatto per il primo film), pur con delle differenze come la già programmata introduzione di Mari (personalmente, non credo che fin dall'inizio fosse un avatar di Moyoco, non sapevano proprio bene cosa farne), mentre la seconda parte del terzo doveva portare a una conclusione inedita. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo... Anno!^^

Edited by Den-chan
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1 ora fa, Godai ha scritto:

Ma comunque la Rebuild è sempre stata pensata come quadrilogia sin dall'inizio. Da dove esce sta storia che il terzo doveva essere l'ultimo film?

Erano sempre quattro, ma ai tempi del primo annuncio (2006) si parlava di un'uscita contemporana degli ultimi due (e anche che se la sarebbero sbrigata in... due anni :grin: :grin: :grin: :grin:)
 

(A proposito, visto che nessuno lo ha ancora fatto, chiedo non ironicamente un minuto di silenzio per le povere anime che non ce l'hanno fatta a vedere la fine 🙏🙏🙏) (1 like = 1 otaku redento sulla via di Ube, prefettura di Yamaguchi)
spacer.png

Edited by El Barto
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 Cmq concordo che la Rebuild non sta narrativamente in piedi, esattamente come la serie originale. Solo che la Rebuild dipende dalla prima, non è invece il contrario. Al massimo (teorie del loop a parte^^) la Rebuild dà una conclusione 'tematica' della serie originale, ma anche questo è relativo, dato che i contenuti base sono gli stessi. Qui abbiamo 'l'aggiornamento' (più positivo) del pensiero di Anno, oggi anziano e sposato. Poi, tornando al punto di vista narrativo, stavo pensando che la prospettata ipotesi di realizzare un midquel tra 2.0 e 3.0 (tra l'altro pensavo che il distacco tra i primi due film e i secondi due viene inoltre amplificato dal diverso Aspect ratio) fa un po' sorridere. Cioè, cercare di tappare un buco di trama in un'opera che finisce (di nuovo) sfondando la quarta parete, non so quanto senso possa avere... Diverso sarebbe se ci fosse magari una scena finale ambientata, che so, nel mondo post NTI dopo che Mari va a prendere Shinji, per mostrarci la conclusione 'narrativa' (come ho già spiegato, io interpreto l'ultima scena di 3.0+1.0 come un qualcosa 'a parte'). Se questo film fosse di Tsurumaki, lui potrebbe con questa scena - magari post credits- dare una conclusione più 'concreta', mentre Anno avrebbe dato quella 'tematica'. Già così qualche conto in più tornerebbe (e avremmo anche qui un doppio finale!). Comunque sia, l'Eva più coerente in assoluto resta quello del manga di Sadamoto:-) Peccato che preferisse Rei ad Asuka (eggià, sono Team Asuka^^').

Il 3.333 se lo tengono, cmq, anche se dovesse uscire da noi. Non sono attrezzato col 4K e il BD mi va benissimo, e non m'importa di modifiche e migliorie fatte dopo quasi dieci anni. Se poi diventasse davvero come GITS 2.0 allora addio! Manco con un bastone di tre metri lo toccherei.

Edited by Den-chan
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1 hour ago, Den-chan said:

la Rebuild non sta narrativamente in piedi, esattamente come la serie originale

5 anni fa...

Quote

Gundam can be enjoyed through various works, and it would be nice if Eva can develop in the same way

https://fullfrontal.moe/khara-10-part-2/

quindi non c'è da preoccuparsi. le toppe arriveranno, nel frattempo anno voleva completare il racconto della sua esperienza e l'ha fatto.

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2 hours ago, Den-chan said:

Peccato che preferisse Rei ad Asuka (eggià, sono Team Asuka^^').

Beh oddio per come finisce il manga Team Rei mica tanto... E' un discorso di maturazione anche lì, il bambino si stacca dalla figura materna per cercare una figura femminile con cui accoppiarsi.
Comunque sono d'accordo, l'Evangelion più coerente di tutti è quello di Sadamoto, anzi, dovrei rileggermelo tutto per curiosità.

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Gara: tutto giusto. In realtà, già in EoE la brava Rei è ridotta prima a una figura materna che sente e tace gli sbraiti del figlio immaturo con la fidanzatina designata (dentro al tram, hai presente), e poi è veramente la madre del "ritorno all'utero" di Lilith, ovvero Selm come dicevsmo, dalla quaele Shinji deve nuovamente scegliere di distaccarsi (fisicamente, sono fusi!) per rinascere. Infatti, dopo il distacco la figura di Rei trasfigura in quella di Yui con la famosa battuta "Basta così? Ah, sono contenta per te." - la stessa che Shinji "sente" nell'analoga situazione nell'ep16, se ben ricordo, prima di venire "ripartorito" dall'UnitàPrima (al risveglio sentirà Rei pronunciare le stesse precise parole e sgranerà gli occhi), e poi ancora la stessa cosa accadrà nell'ep19-20, dove Shinji si fonde si discioglie nel liquido amniotico materno, e non vuole tornare alla realtà dopo esservisi  fuso - proprio come Yui 14 anni prima, sempre per sua volontà, come Ritsuko non sa ma allude: "un fallimento", "non vuoi tornare, Shinji?".

In realtà ci sono rimandi di testo alla precisa parola in tutto il testo di tutto l'originale, è per questo che ho voluto, e credo sia valsa la pena(per me), ripassarci sopra per benino,a modino, da precisino. Ino ino ino. :-D

Den-chan: e sì, non so se Sadamoto preferisse Rei. L'avrà anche dichiarato. Sicuramente ha dato molta consistenza anche a quel personaggio, tutta la dinamica del "tocco delle mani" viene portata avanti con grande precisione, fino a Gendo che tocca le mani di Shinji neonato.C'è da dire che Sadamoto è sposato da molto prima di Anno. In ogni caso, Sadamoto non è parziale, lo scambio muliebre di Asuka salvata da Shinji dagli Eva Seriali credo spazzi via ogni discorso di team qua e team là: la dinamica dei personaggi è quella che è.

Edited by Shito
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11 hours ago, Roger said:

è meglio se il film lo guardi come un film...

 

Intendevo visto tutto ma a botte di 30/40 minuti... Purtroppo in questo periodo (bimba piccola + vacanze) un periodo più lungo mi è ostico...

A settembre magari me li risparo di fila.

 

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@Gara: io il manga lo vorrei ritradotto (lo dico giusto perché su di esso rompo raramente le scatole^^). Comunque non mi riferivo alla 'ship', ma al fatto che Rei è molto più accurata e definita nel manga. Pur non contraddicendo gli elementi più 'mistici' tratti dall'anime (perché per Anno il personaggio si era 'concluso' già nel sesto episodio, tant'è che poi lo ha riutilizzato in maniera diversa nel prosieguo della narrazione), Sadamoto ne evidenzia l'aspetto umano in maniera anche migliore di come è poi stato fatto nel Rebuild. Per contro Asuka risulta estremamente sacrificata, nonostante qualche bella scena come l'allenamento per il sincronismo, il salvataggio da parte di Shinji nello scontro con gli Eva Seriali  o l'incontro finale sempre con Shinji nel mondo 'ricreato'.

Edited by Den-chan
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38 minutes ago, Shito said:

In ogni caso, Sadamoto non è parziale, lo scambio muliebre di Asuka salvata da Shinji dagli Eva Seriali credo spazzi via ogni discorso di team qua e team là: la dinamica dei personaggi è quella che è.

Sai che non lo so? Concordo che quella scena sia fantastica, ma fa un poco a pugni con il successivo Perfezionamento che nel manga vede Asuka trovarsi davanti la figura di Kaji che gli fa abbassare l'A.T.Field. In quella scena (non mostrata in nessun modo in EoE, dove comunque Asuka era centralissima al di là di ogni dubbio, specie in relazione a StupiShinji) doveva esserci Shinji, imho. Inoltre non so se ti ricordi quando in precedenza Asuka si spoglia davanti a Kaji: da lì ho sempre avuto l'impressione (e anche Kaji sembrava stupito, nella stessa scena) che nel manga la sua 'cotta' (pur rimanendo 'da ragazzina') fosse ben più seria rispetto all'anime. Certo, nell'ep 22 DC all'inizio c'era una scena in qualche modo simile, ma sembrava più in relazione al bisogno di riconoscimento di Asuka che ai suoi effettivi sentimenti. Concordo comunque che alla fine Sadamoto rispetti i 'ruoli', ma mi pare farlo in maniera un poco 'forzata', ecco (anche alcune scene-chiave della serie riguardanti la relazione tra Shinji e Asuka sono state rimosse nel manga).

Cmq mi fa specie che proprio nel Rebuild (così torno astutamente in topic^^') i sentimenti di Asuka (che in questo caso Kaji non se lo calcola proprio manco di striscio) siano stati resi così palesi, nonostante non sia stata trattata proprio benissimo (grazie Anno per averla fatta diventare un essere artificiale come Rei, te possino!:crying:).

Edited by Den-chan
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