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Scrittura creativa


harlock

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Un mio "pallino" è quello di poter un giorno riuscire a scrivere un testo (romanzo, sceneggiatura, fumetti, ecc.) e possibilmente di riuscire a presentarlo a qualche editore ed infine vederlo pubblicato.

 

Da quando c'è internet e i vari blog questa "mania" di scrivere è diventata "pane quotidiano" per tanti appassionati.

 

Ahimè ho alcune lacune stilistiche dovute al fatto che non ho mai avuto una professoressa "seria" d italiano alle superiori... :goccia: :muro:

 

Meno male che per la grammatica ho avuto una maestra in gamba alle elementari e alle medie alcune prof decenti. Tanto da dover correggere alcune ex-colleghe insegnanti d'italiano... :pfff::snob:

 

Come dicevo ho delle idee, ma il mio stile è da migliorare (anche se mi dicono che è abbastanza buono) e me la cavo nel redigere testi brevi e lettere varie: avendo fatto degli studi commerciali e avendoci anche lavorato, riesco ad adoperare un linguaggio abbastanza tecnico.

 

Non ho mai trovato un corso serio di scrittura creativa, e in commercio si trovano tantissimi manuali, ma ho letto tante recensioni più o meno altalenanti.

 

Ecco i libri che ho acquistato finora:

 

-"Elementi di stile nella scrittura" di William Strunk jr (a cura di Mirko Sabatino) Dino Audino Editore (2008)

-"The Elements of Style" di William Strunk jr e E.B. White (è l'originale del libro di cui sopra)

 

Quello sopra citato è un libro di grammatica e stile pubblicato nel 1959 da White in cui ha "espanso" un libretto del 1918 del suo prof Strunk. Questo testo è consigliato da tanta gente famosa, uno per tutti Stephen King.

 

-"On Writing - Autobiografia di una mestire" di Stephen King (Sperling 2001)

L'ho letto, è scritto molto bene in maniera molto scorrevole, ma purtroppo non dice praticamente nulla di "pratico" solo qualche consiglio e una buona bibliografia.

 

-"SCrivere Fumetti" di Diego Cajelli (Puntozero 2001)

-"Professione Sceneggiatore" di Sergio Badino (Tunué 2007)

-"Scrivere fumetti e graphic novel" di Peter David (Dino Audino Editore 2010)

-"Writing for comics" di Alan Moore (Proglo Edizioni 2007)

-"L'arte della narrativa" di David Lodge (Bompiani 1995)

 

Stavo dando un'occhiata nei vari store on-line per qualche testo più "completo" o magari un buon libro di grammatica o di composizioni in cui trovare esempi, consigli, "frasi fatte", nonché degli schemi riassuntivi o di controllo tipo le varie figure retoriche e il loro utilizzo.

 

Per esempio quando ero all'università i nostri lettori d'inglese ci diedero un sacco di materiale per le composizioni con alcune "frasi fatte" o ricorrenti da utilizzare in una composizione. Magari riuscissi a trovare qualcosa del genere in italiano!

 

Come editore dedicato all'argomento ho trovato questo: Dino Audino Editore.

Nel suo catalogo ho notato questi libri:

 

-Come scrivere una grande sceneggiatura di Linda Seger;

-Lezioni di scrittura creativa Gotham Writers' Workshop;

-Il libro delle idee per la scrittura di Jack Effron.

 

 

Altri libri che sembrano interessanti sono:

 

-"Esercizi di stile" di Raymond Queneau

 

-"Il mestiere di scrivere" di Raymond Carver

 

-"Manuale di scrittura creativa" di Roberto Cotroneo

 

-"Corso di Blog Writing (Appunti in tema di scrittura creativa per blog letterari)" di Maurizio Barbarisi

 

Qualcuno di voi li conosce? Ho letto che sono dei buoni manuali, alcuni sono anche dei classici (Queneau e Carver) ma non saprei se sono sciò che mi serve... :goccia:

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La Poetica di Aristotele è molto importante, non mi puoi saltare i fondamentali. Lascia stare i manuali scritti da individui raccapriccianti e tristissimi che sono la negazione stessa della letteratura come Cotroneo, Baricco, Cajelli ( :goccia:) e compagnia cantando, altrimenti rischi di fare la stessa (brutta) fine di viventi monocellulari come, chessò, la Avallone o Pennacchi.

Modificato da scrofaincalore
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Nonostante sia io che Anoint ci dilettiamo di scrittura, temo di non poterti essere d'aiuto, visto che non ho mai nemmeno pensato di comprare un manuale di questo tipo. >_<

 

Il mio unico consiglio è: prova a raccontare una storia.

A te stesso, a un bimbo, a un'altra persona ... fare il Master a un GdR qualunque aiuta molto, in questo.

 

Una volta che inizi a raccontare storie scoprirai di non poter sopporatare certi cliché, di amarne altri, di prediligere personaggi fatti in un certo modo, di voler tentare generi che non ti riescono comodi e soprattutto di voler tenere il lettore/spettatore/giocatore lì, appeso alle tue labbra, fino alla fine.

 

Ovviamente, leggere molti buoni libri, magari anche di autori che raccontano in maniera eccellente quello che è parte del nostro immaginario, aiuta moltissimo ... ma sono certo che questo già lo sai.

 

Per il resto, parti dal semplice, non mettere personaggi che non servono a nulla, mantieni coerenza e chiarezza.

Il resto è tutto nelle tue mani. :thumbsup:

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Su consigli tipo "leggi, leggi e leggi" oppure "scrivi, scrivi, scrivi" vi pregherei di sorvolare: sono quanto meno scontati.

 

A me come detto servirebbe un buon manuale di grammatica italiana o di stile per non incorrere in certi "trabocchetti", o per poter essere consapevole di cosa scrivere e come. Tipo i libri che ho citato.

Lo so benissimo che le frasi più semplici sono più funzionano: soggetto+verbo+complemento.

 

Un prontuario di frasi mi farebbe comodo. :thumbsup:

 

Es. "In riferimento a"; "nonostante quanto detto", ecc.

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Su consigli tipo "leggi, leggi e leggi" oppure "scrivi, scrivi, scrivi" vi pregherei di sorvolare: sono quanto meno scontati.

 

Non ho detto "scrivi, scrivi, scrivi", ma "allenati a raccontare una storia", che è una cosa differente e molto più difficile di quanto si pensi comunemente.

Intendevo PARLA e RACCONTA a qualcuno una storia qualunque, di una lunghezza qualunque e inventa mentre parli.

Ti assicuro che sentirsi dire stronzate è uno dei modi più efficaci e veloci per farsi uno stile narrativo. :thumbsup:

 

A me come detto servirebbe un buon manuale di grammatica italiana o di stile per non incorrere in certi "trabocchetti", o per poter essere consapevole di cosa scrivere e come. Tipo i libri che ho citato.

 

1) La grammatica italiana ormai la trovi in manuali di ogni forma e misura. Non dovrebbe essere difficile trovarne uno che ti piace. Per le lingue straniere mi sono sempr trovato bene con i volumentti della Avallardi: piccoli, poco costosi, chiari e completissimi. Mi pare che quello di grammatica italiana avesse la copertina bianca. :sisi:

 

2) Essere consapevole di cosa scrivi dipende da te e non da un manuale. Quello ti dirà smeplicemente "sii sempre consapevole di cosa scrivi". E grazie al cazzo! :lolla:

 

3) Il come scrivere è un altro paio di maniche e, come dicevo, sulla manualistica in questo senso non posso aiutarti. :goccia:

 

Lo so benissimo che le frasi più semplici sono più funzionano: soggetto+verbo+complemento.

 

Non hai capito.

Stavo facendo un discorso un pochettino più complesso, riferito al narrare.

Mi riferivo alla semplicità dell'intreccio, non all'elementarità della forma grammaticale.

 

Un prontuario di frasi mi farebbe comodo.

 

Quello si trova di sicuro, anche se mi sfugge la sua utilità. :lol:

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Scusa ma non ti seguo più: tu vuoi scrivere utilizzando un campionario di frasi fatte e pre-compilate? :pazzia:

Il bello di qualsiasi forma narrativa è l'uso ragionato della licenza poetica e il piegare lo stile ad ogni esigenza e tipo di storia che si vuole raccontare facendosi anche beffe della grammatica ufficiale.

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Un prontuario di frasi mi farebbe comodo. :thumbsup:

 

Es. "In riferimento a"; "nonostante quanto detto", ecc.

 

 

Spero tu sia ironico, uno che davvero pensa di usare un prontuario sarebbe un pessimo redattore di giornalino scolastico.

 

Figuriamoci scrivere libri veri. Per i quali ci vuole abilità di scrittura e ispirazione poetica ( che non è solo desiderio di scrivere ).

 

A mio parere, già da come imposti il problema sei a piedi. Per migliorare il tuo uso della lingua casomai studia latino o una qualsiasi lingua straniera, in modo da prendere consapevolezza della struttura della propria confrontandola con l'altra.

 

Alla fine da gli stessi risultati che lo studio dell'italiano, solo essendo di una lingua straniera è più fattibile perchè più interessante. Alla fine l'italiano lo conosci troppo bene epr non trovare noiosi dei manuali.

 

 

Non irrigidire il tuo linguaggio e leggi anche buona letteratura, leggine molta. Tra 2-3 anni forse potrai cominciare a lavorare su un tuo stile.

 

 

 

- Nel frattempo buttare giù pensieri e idee, trame. Anche se in modo confusionario e da rivedere da cima a fondo non è male.

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- Nel frattempo buttare giù pensieri e idee, trame. Anche se in modo confusionario e da rivedere da cima a fondo non è male.

 

Questo lo sto già facendo. ;)

 

Giusto a scanso di equivoci: ho una laurea in lingue straniere (inglese e francese); ho insegnato alle medie e alle superiori.

 

Quello che intendevo io era un "manuale di soccorso" da utilizzare "quando non ti viene una parola o un'espressione" o magari un'alternativa migliore per non ripetere la stessa idea con le stesse parole.

Più che "frasi fatte" intendevo "espressioni comuni": tipo i "connectors and modifiers" inglesi.

Vi faccio un esempio di "intensificare uno stato": si possono usare:

-chiaramente; ovviamente, certamente, senza bisogno di dire, come tutti sanno.

Cinque espressioni avverbiali per dire la stessa cosa.

Altro esempio:

-in particolare, specialmente, soprattutto.

 

Spero di essere stato chiaro... :goccia:

 

edit: ho trovato questo sito. E' ciò di cui parlavo, solo che lo vorrei in formato cartaceo e magari un po' più completo.

 

@Erik: non ce l'avevo con te, parlavo in generale. So benissimo cosa intendi. ;)

 

Un'altra cosa: riguardo Baricco, che è considerato tra i migliori scrittori italiani del momento avrei qualcosa da ridire sul suo stile "sgrammaticato"... :thumbdown:

All'università una prof di francese ci fece tradurre un brano da un suo libro. A parte che aveva estrapolato un periodo "a casaccio", ma non si capiva un'acca di cosa stesse dicendo in un italiano che dire "assurdo" è dire un eufemismo! :muro:

Tant'è che io e i miei (le mie, forse è più indicato) compagni siamo impazziti a trovare una traduzione decente del brano!

Modificato da harlock
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:lolla: E' da sta mattina che penso a questo libro, in particolare a quando affronta il tema della tecnica di scrittura e si "confronta" con i mostri della narrativa americana, non riesco a ricordare la citazione esatta e non mi fa di "liberare" il libro dal suo scaffale, in sintesi dic:"Qualsiasi cosa abbiate letto su come scrivono King, Follett. Grisham, etc Lasciate perdere perché con tutta probabilità non siete come loro". :°_°:
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A volte la magia funziona- Lezioni da una vita di scrittura.

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Se non l'hai ancora letto, e stai cercando un manuale che tratta dalle modalità di ispirazione al modo corretto di generare un costrutto per catturare l'attenzione del lettore, questo testo non dovresti perderlo, al di la che ti piacciano o meno i romanzi dell'autore.

 

Uno scrittore deve avere due grandi doti: saper sognare, credendo fino in fondo ai propri sogni, e saper condurre con pazienza il lavoro più faticoso e razionale della ricerca e della costruzione del romanzo. Solo allora, quando si raggiunge il punto di equilibrio tra ispirazione e tecnica, tra fantasia e concentrazione, "la magia funziona", e il romanzo cattura il lettore. Questo, in sintesi, il segreto che ha spinto Brooks ai vertici delle classifiche di tutto il mondo e che adesso lo stesso autore vuole insegnare. "Qualche volta la magia funziona" è soprattutto la storia di un sogno divenuto realtà, quella di un avvocato che ha deciso di lasciare la professione legale per inseguire la propria vocazione.

 

Qualcuno di voi l'ha letto? E' un manuale o un romanzo? O qualcosa tipo il libro di King che ho citato, perché se è come quello di King ne faccio volentieri a meno... :goccia:

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A scanso di equivoci non è un manuale di scrittura, si avvicina di più ad un'autobiografia in cui l'autore ripercorre la strada che lo ha portato a diventare scrittore, soffermandosi anche sul processo creativo. Adesso, andando a memoria, mi pare ci sia qualche capitolo dedicato all'argomente ma non di più e comunque è affrontato da un punto di vista abbastanza personale, insomma parla del suo metodo per raccogliere le idee e metterle su carta.

Mi viene in mente quando parlava della ricerca dei nomi, all'inizio dormiva con carta e penna vicino al letto in modo da mettere subito per iscritto delle idee che potevano venirgli, poi decise che se l'idea non riusciva ad arrivare alla mattina successiva probabilemte non era abbastanza buona.

 

 

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E' vero, una delle 'regole' non scritte e' che un'idea, se funziona, e' buona alla prima.

 

Intendiamoci, non parlo poi di possibili aggiustamenti di forma, ma proprio dell'idea base; buona alla prima, se si vede che e' necessario fare delle modifiche, specificazioni, non funziona.

 

Anche perche' se un'idea di base non funziona gia' per il suo autore, che deve 'spiegarsela', i lettori a maggior ragione faranno fatica a percepirla come tale.

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Capito. Allora è come il libro di King che parla, parla, ma non dire niente (o quasi).

Stando al suo "metodo" lo scrittore dovrebbe fare tipo il lavoro d'ufficio e dedicarci ogni giorno, per esempio. dalle 8 alle 13 a scrivere raggiungendo circa 50 pagine!!!

Va bene che a lui sembra che lo paghino a parola visti i "mattoni" che pubblica, ma per me il processo creativo è molto diverso!

 

Per chi fosse interessato ecco alcuni miei difetti: sono molto pigro, perfezionista (direi quasi pignolo) e ciò mi porta ad organizzarmi sempre il lavoro in metodo molto "schematico" e non mi piace ripetermi (se non è strettamente necessario o per chiarire). Non scriverei mai un romanzo tipo "La gelosia" di Robbe-Grillet tanto per intenderci. Al contrario trovo molto scorrevoli autori quali Gaiman (il mio preferito) e Peter David che sanno ben dosare narrazione e dialoghi senza risultare mai banali. Inoltre dimostrano che per narrare una buona storia possono bastare cento pagine invece di mille!

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Capito. Allora è come il libro di King che parla, parla, ma non dire niente (o quasi).

Stando al suo "metodo" lo scrittore dovrebbe fare tipo il lavoro d'ufficio e dedicarci ogni giorno, per esempio. dalle 8 alle 13 a scrivere raggiungendo circa 50 pagine!!!

Va bene che a lui sembra che lo paghino a parola visti i "mattoni" che pubblica, ma per me il processo creativo è molto diverso!

 

Per chi fosse interessato ecco alcuni miei difetti: sono molto pigro, perfezionista (direi quasi pignolo) e ciò mi porta ad organizzarmi sempre il lavoro in metodo molto "schematico" e non mi piace ripetermi (se non è strettamente necessario o per chiarire). Non scriverei mai un romanzo tipo "La gelosia" di Robbe-Grillet tanto per intenderci. Al contrario trovo molto scorrevoli autori quali Gaiman (il mio preferito) e Peter David che sanno ben dosare narrazione e dialoghi senza risultare mai banali. Inoltre dimostrano che per narrare una buona storia possono bastare cento pagine invece di mille!

 

 

Giusto per precisione. Il libro che ti ho proposto non è come "On Writing", altrimenti non te lo avrei segnalato. Pur con tecnica da romanziere, per evitare di scrivere un "manuale" di cui pochi avrebbero fruito, il libro di Brooks si concentra sia sugli aspetti "creativi" in tema di idee, che in veri e propri capitoli dedicati all'arte della scirttura. I primi due esempi che mi vengono in mente sono lo scrivere evitando tassativamente l'uso di avverbi e la descrizione fisico-ambientale delle situazioni, da sostituire con la "descrizione attraverso l'azione".

 

Una lettura consigliata secondo me, se ho ben capito quello che stai cercando, pur senza essere un manuale tu-cùr..

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Capitano stellare,

 

dalla mia, molto limitata esperienza, posso consigliarti tutto lo scibile di Will Eisner, e i libri di Scott McLoud, primo fra tutti "Capire il Fumetto", che anche se non risolveranno il tuo problemino tecnico, potranno fornirti una base solida, per sapere bene dove mettere i piedi, visto e considerato che chiunque si ritiene in grado di poterlo fare, scontrandosi poi con mille spigolature, di forma, contesto e messaggio. Servono ritmo, scansione dei dialoghi, USO dei dialoghi, didascalie e quant'altro, per dare struttura alla tua storia.

 

...Ma di preciso cos'è che vuoi fare ?

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