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Di sottotitoli e di doppiaggi


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Da quel punto di vista, mica è detto che i sub siano fatti bene.

Come fai a saperlo prima?

Beh si. Ma se per il giapponese bisogna andare a fiducia, per le serie tv usa conoscendo un po di inglese ci si può accorgere dello scazzo ed integrare...

I sub sono comunque più vantaggiosi. C'è la possibilità di sbagliare solo la traduzione mentre per il doppiaggio c'è anche l'incognita della recitazione...

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Una volta che non sai quel che dicono, che importa la recitazione e come fai a capire se la recitazione è veramente adeguata?

Senza contare che a parte le opere più autoriali dove curano strettamente anche il casting preciso, anche i giapponesi cannano la recitazione o magari non azzeccano le voci, tipo quando ficcano il cast "vecchio" o mettono delle voci solo in base alla fama dei seiyuu.

Semplicemente non ce ne accorgiamo, e che ne rendiamo conto solo quando leggiamo le opinioni giapponesi in materia.

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Per quanto il doppiaggio italiano non sia il top del mondo come vorrebbe far credere e sia un' otre di autocompiacimento e spessp superficialità , ci sono doppiaggi italiani fatti anche bene.

 

Questa frase credo racchiuda tutta la verità della questione. In tutte e tre le parti di giudizio che contiene.

Edited by Shito
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Una volta che non sai quel che dicono, che importa la recitazione e come fai a capire se la recitazione è veramente adeguata?

Senza contare che a parte le opere più autoriali dove curano strettamente anche il casting preciso, anche i giapponesi cannano la recitazione o magari non azzeccano le voci, tipo quando ficcano il cast "vecchio" o mettono delle voci solo in base alla fama dei seiyuu.

Semplicemente non ce ne accorgiamo, e che ne rendiamo conto solo quando leggiamo le opinioni giapponesi in materia.

Sulla recitazione adeguata, posso dare un parere amatoriale, ma su quello si possono esprimere meglio i professionisti.

Nel caso guardassi un prodotto doppiato, la recitazione mi interesserebbe perché vorrei usufruire del prodotto offerto in modo più vicino all'originale.

Cosa che andrebbe fatta guardandosi l'originale senza nemmeno i sub, ma se non si può, si cerca di essere più vicini e le probabilità maggiori sono coi sub.

 

Se in quel caso la doppiatrice stessa marca il suo lavoro come indegno, possiamo essere certi che in quel caso la recitazione non è all'altezza. Quindi se io volessi seguire quella telenovela, la guarderei coi sub. So che anche i sub potrebbero scazzare, ma come detto in precedenza, ci sono minor probabilità.

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Sulla recitazione adeguata, posso dare un parere amatoriale, ma su quello si possono esprimere meglio i professionisti.

Nel caso guardassi un prodotto doppiato, la recitazione mi interesserebbe perché vorrei usufruire del prodotto offerto in modo più vicino all'originale.

Cosa che andrebbe fatta guardandosi l'originale senza nemmeno i sub, ma se non si può, si cerca di essere più vicini e le probabilità maggiori sono coi sub.

 

Di fatto, non puoi sapere se le probabilità sono maggiori coi sub, perchè dei sub inadeguati comunque inquinano una comprensione che non può certo essere ampliata da una recitazione originale che non saremmo in grado di contestualizzare, perchè 1) non sappiamo quel che sta dicendo, 2) non sappiamo se la recitazione originale esprima davvero il personaggio o sia il seiyuu che fa lo splendido col tacito avvallo del cast originale. Specie in casi in cui il personaggio non sia uno stereotipo ambulante.

Un esempio su tutti: Mamiko Noto.

 

Non è impossibile che gli stessi autori scendano ad un compromesso sulla scelta della voce per un personaggio semplicemente perchè non hanno a disposizione una voce ritenuta più adeguata. A quel punto come la recitazione aiuta la fruizione dell'opera originale? Altro discorso sarebbe il voler replicare l' "esperienza" originale vissuta dallo spettatore giapponese, ma perchè dovresti volerlo fare? Non sei il pubblico di riferimento e comunque non sei giapponese quindi la cosa è impossibile. Sia chiaro, questo non toglie nulla al fatto che da noi sia proprio la fruizione ad essere spesso cannata (e dovendo in teoria essere la stessa alla base del processo di localizzazione due domande uno se le fa anche) e le voci scelte spesso alla cazzo di cane, ma non è che a prescindere quello che fanno i giapponesi sia sempre perfetto o sempre ciò che volevano realmente fare.

Tempo fa mi parve addirittura di leggere come la Gainax avesse lodato la scelta del doppiatore italiano di Shinji Ikari, con un seguito (non so se vero o falso) di "E' meglio della voce che abbiamo utilizzato noi".

Certo, è UN caso (di cui purtroppo non ho saputo se vi siano state repliche) ma vuol dire che comunque anche i nipponici hanno dei problemi nella scelta delle voci.

 

Se in quel caso la doppiatrice stessa marca il suo lavoro come indegno, possiamo essere certi che in quel caso la recitazione non è all'altezza. Quindi se io volessi seguire quella telenovela, la guarderei coi sub. So che anche i sub potrebbero scazzare, ma come detto in precedenza, ci sono minor probabilità.

 

Non hai ancora spiegato però perchè nei dvd italiani dovrebbero esserci minori probabilità di una localizzazione cannata nei sub piuttosto che nel doppiaggio.

Edited by Fencer
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Miei primi 5cents:

 

Tempo fa mi parve addirittura di leggere come la Gainax avesse lodato la scelta del doppiatore italiano di Shinji Ikari, con un seguito (non so se vero o falso) di "E' meglio della voce che abbiamo utilizzato noi".

Certo, è UN caso (di cui purtroppo non ho saputo se vi siano state repliche) ma vuol dire che comunque anche i nipponici hanno dei problemi nella scelta delle voci.

 

Questa cosa venne riportata anche a me, ai tempi, ma visti i modi e le maniere e le fonti da cui mi venne riportata, ho sempre assunto fosse un'idiozia.

 

Mi è invece capitato di parlare a Parigi con un interno della GAiNAX (un producer), che mi fece i complimenti per Abesho dicendo che "anche se ovviamente non capiva l'italiano", i tempi comici erano così ben ricalcati che il ritmo era uguale e "si riusciva a capire ugualemente che era buffo". Poi abbiamo parlato di manzai, ovviamente. In effetti per Abesho mi ero proprio sforzato di riproporre/ricreare lo stile recitativo tipico del manzai, come nell'originale.

 

Detto questo, credo sia ingiusto a livello concettuale porre 'doppiaggio originale' e 'doppiaggio localizzato straniero' su uno stesso piano ontologico.

 

Mi spiego: certamente i giapponesi non sono infallibili, come nessuno lo è, ed è cosa certa che ogni produzione vada incontro a mille compromessi reali. Tuttavia, un originale è un originale, compresi tutti i frutti dei suo compromessi, e compresi tutti gli errori. E' un unicum. E' fondativo del canone di sé stesso, e sotto questo profilo (ontologico) è incriticabile: è quello che è perché lo è. Potrà piacere o non piacere, certo, ma è un altro piano di giudizio (di valore).

 

Quindi, a me davvero non importa perché due battute di Laputa, in giapponese, si siano volatilizzate. Sul copione ci sono, nell'audio no. Non ci sono mai state, nell'audio. E si noti che una di queste è in campo: un agente che risponde a Muska, visibilissima la bocca. Indovinate? Sono mute anche in italiano. Saranno stati errori dell'originale? Probabile (almeno nell'ultimo caso citato). Ma l'originale è l'originale, comprensivo di tutti i suoi errori, e va riprodotto come tale. Salvo che sia l'autore a chiedere un cambiamento, si intende. :-)

Edited by Shito
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Certo. Ma come può un italiano (che non può contare su sub o doppiaggio azzeccato) aumentare la propria fruizione e comprendere meglio un personaggio quando questo parla una lingua che l'italiano non conosce e di cui non può cogliere le sfumature?

Dalla recitazione dello stesso? Questo al massimo replicherà l'esperienza che lo spettatore giapponese ha avuto, ma a meno di stereotipi (stile la Kugimiya sulle tsundere) non aumenterà minimamente la comprensione che lo spettatore italiano avrà del personaggio in questione dato che di fatto..... non può. Al massimo può cogliere il tono o il timbro della voce (giovanile, anziano, biascicato, eccetera) ma mica è detto che questo rispecchi veramente le caratteristiche del personaggio. Ho fatto l'esempio della Noto non a caso: lei ha campato sulla notorietà che le veniva da Ai Enma, ma ha riportato lo stesso identico tono su altri personaggi su cui non c'azzeccavano una mazza con la stessa. Certo, è l'originale, ma ciò non toglie che scazzasse il personaggio così come era originariamente inteso, di conseguenza un italiano di non potendo cogliere ciò che viene effettivamente detto, come fa a capirne di più del personaggio in base alla recitazione? Potrebbe addirittura trarne conclusioni errate.

Non stiamo parlando di errori tipo il muto (che non sapendo in originale che cosa volessero dire, dall'alto di cosa uno può presumerlo?), stiamo parlando di affermazioni precise sul fatto che la recitazione aiuti la fruizione pur in assenza di doppiaggio adeguato e sub adeguati (che non per qualcosa, ma spesso sono l' 1:1 del parlato per fare prima a meno che qualcuno non segnali gli errori, o addirittura sono fallati alla base per traduzioni a capocchia ab origine).

Edited by Fencer
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Che avevi una genki che però parlava con il tono piatto di Ai Enma.

O un ragazzino che voleva essere comico, ma risultava comunque piatto stile Ai Enma.

Non è un caso che spesso venga considerata il tipico esempio di typecasting e che quando esce dal ruolo che le viene.... non sia proprio esemplare. Che ce l'abbiano messa non vuol dire che sappia renderlo per bene.

Quanti ad esempio hanno alzato il sopracciglio con la Toyosaki su Medaka?

Dubito tu possa arrivare a capirci qualcosa comunque, e abbia bisogno di fissarti su un particolare. Fa niente.

Edited by Fencer
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Ti sto chiedendo di che serie parli. Semplicemente non mi vengono in mente sue interpretazioni simili, infatti non è il suo ruolo stereotipico.

 

Quanti ad esempio hanno alzato il sopracciglio con la Toyosaki su Medaka?

 

Questo è ininfluente. Comunque lei è lì. Quindi è l'unico riferimento come voce per l'anime. Duh.

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Di fatto, non puoi sapere se le probabilità sono maggiori coi sub, perchè dei sub inadeguati comunque inquinano una comprensione che non può certo essere ampliata da una recitazione originale che non saremmo in grado di contestualizzare, perchè 1) non sappiamo quel che sta dicendo, 2) non sappiamo se la recitazione originale esprima davvero il personaggio o sia il seiyuu che fa lo splendido col tacito avvallo del cast originale. Specie in casi in cui il personaggio non sia uno stereotipo ambulante.

Un esempio su tutti: Mamiko Noto.

 

Non è impossibile che gli stessi autori scendano ad un compromesso sulla scelta della voce per un personaggio semplicemente perchè non hanno a disposizione una voce ritenuta più adeguata. A quel punto come la recitazione aiuta la fruizione dell'opera originale? Altro discorso sarebbe il voler replicare l' "esperienza" originale vissuta dallo spettatore giapponese, ma perchè dovresti volerlo fare? Non sei il pubblico di riferimento e comunque non sei giapponese quindi la cosa è impossibile. Sia chiaro, questo non toglie nulla al fatto che da noi sia proprio la fruizione ad essere spesso cannata (e dovendo in teoria essere la stessa alla base del processo di localizzazione due domande uno se le fa anche) e le voci scelte spesso alla cazzo di cane, ma non è che a prescindere quello che fanno i giapponesi sia sempre perfetto o sempre ciò che volevano realmente fare.

Tempo fa mi parve addirittura di leggere come la Gainax avesse lodato la scelta del doppiatore italiano di Shinji Ikari, con un seguito (non so se vero o falso) di "E' meglio della voce che abbiamo utilizzato noi".

Certo, è UN caso (di cui purtroppo non ho saputo se vi siano state repliche) ma vuol dire che comunque anche i nipponici hanno dei problemi nella scelta delle voci.

Secondo me abbiamo una diversa concezione di originale in questo contesto.

Io per originale intendevo il prodotto così com'è fornito chiavi in mano all'editore che poi lo andrà a localizzare.

Ed è su quello che il doppiaggio andrà a lavorare e dovrebbe cercare di avvicinarsi.

 

Che poi in principio, in madrepatria, durante la lavorazione si voleva introdurre certi aspetti ma si è dovuti scendere a compromessi, questo è interessante, ma non concerne il discorso che stiamo facendo.

 

Non hai ancora spiegato però perchè nei dvd italiani dovrebbero esserci minori probabilità di una localizzazione cannata nei sub piuttosto che nel doppiaggio.

L'ho detto prima. Nei sub c'è la possibilità di cannare la traduzione.

Invece nel doppiaggio c'è la possibilità di cannare traduzione, adattamento e/o recitazione.

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Certo.

 

Quelli erano solo i miei 'primi' 5cents (<- aaaaah, com'è nostalgico scriverlo!), ovvero metà dalle questione. ^^;

 

I restanti cinque rispondono all'altra metà della questione, ovvero tutto resto, ovvero:

 

Ma come può un italiano (che non può contare su sub o doppiaggio azzeccato) aumentare la propria fruizione e comprendere meglio un personaggio quando questo parla una lingua che l'italiano non conosce e di cui non può cogliere le sfumature?

Dalla recitazione dello stesso? Questo al massimo replicherà l'esperienza che lo spettatore giapponese ha avuto, ma a meno di stereotipi (stile la Kugimiya sulle tsundere) non aumenterà minimamente la comprensione che lo spettatore italiano avrà del personaggio in questione dato che di fatto..... non può. Al massimo può cogliere il tono o il timbro della voce (giovanile, anziano, biascicato, eccetera) ma mica è detto che questo rispecchi veramente le caratteristiche del personaggio. Ho fatto l'esempio della Noto non a caso: lei ha campato sulla notorietà che le veniva da Ai Enma, ma ha riportato lo stesso identico tono su altri personaggi su cui non c'azzeccavano una mazza con la stessa. Certo, è l'originale, ma ciò non toglie che scazzasse il personaggio così come era originariamente inteso, di conseguenza un italiano di non potendo cogliere ciò che viene effettivamente detto, come fa a capirne di più del personaggio in base alla recitazione? Potrebbe addirittura trarne conclusioni errate.

 

Credo che questo discorso sia: veritiero, onesto, sacrosanto.

 

Non solo una lingua in quanto tale va 'interpretata' (tradotta), ma così pure il suo modo espressivo, che è un codice e un canone espressivo tanto quanto il contenuto della lingua.

 

Ovviamente, come in ogni interpretazione/traduzione si può essere più o meno fedeli/ligi/prossimi all'originale, prediligendo una resa filolgica, oppure soppiantare l'originale con l'equivalente canone nostrano, prediligendo una resa meramente funzionale (dalla regia mi dicono si dica 'domesticata', ma non intendo usare questo lingo), ma resta è fatto cone una interpretazione c'è.

 

Il punto è che il doppiaggio localizzante è una cosa che, se ben fatta, serve. Ma non è un originale, quindi il suo valore sarà sempre e solo strumentale. Se un doppiaggio è fatto bene, nella resa del testo e nella resa della recitazione, se tutto ciò è assai fedele ma al tempo stesso interpretato quel tantino che serve a rende le cose "comprensibili pur nella loro salvaguardatà diversità contaddisintiva e formativa di un'altro mondo culturale", allora credo che quella sia l'opzione migliore per la fruzione di ogni opera audiovisiva straniera. Per la PRIMA fruzione, soprattutto, dato che poi a recuperare l'originale si fa sempre in tempo, se ne vale la pena (se l'opera è tanto bella da volerla approfondire, tipicamente).

 

Tuttavia, se un doppiaggio è malfatto, o 'non è fatto abbastanza bene', allora capisco che siano meglio i sottotitoli. Discomunicazione per discomunicazione, almeno è real. Se -da membro del pubblico- "non devo capire", allora voglio essere io a non capire sull'originale, e non sorbirmi l'incomprensione altrui (quella che ha prodotto il doppiaggio malfatto). Almeno, da solo, potrò *sperare* e soprattutto *sforzarmi* di avvicinarmi al canone di un'altra cultura, pur comunque non dovendo sopravvalutare questa potenzialità.

 

Di mio, ho cercato per esempio di avvicinarmi alla lingua giapponese perché ne sentivo il bisogno professionale anche e semplicemente nella resa recitativa delle battute.

 

Quindi mi sento di darti ragionissima, Fencer.

 

Parimenti direi che:

 

Doppiaggio ben fatto > sottotitoli ben fatti > sottotitoli mal fatti > doppiaggio mal fatto.

 

Che ne pensi di quest'ordine? :-)

Edited by Shito
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Doppiaggio ben fatto > sottotitoli ben fatti > sottotitoli mal fatti > doppiaggio mal fatto.

 

Che ne pensi di quest'ordine? :-)

Per me:

sottotitoli ben fatti > doppiaggio ben fatto > sottotitoli mal fatti > doppiaggio mal fatto.

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Ti sto chiedendo di che serie parli. Semplicemente non mi vengono in mente sue interpretazioni simili, infatti non è il suo ruolo stereotipico.

 

Questo è ininfluente. Comunque lei è lì. Quindi è l'unico riferimento come voce per l'anime. Duh.

 

........................... Cioè stai parlando della Noto così a muzzo senza aver presente di cosa si stia parlando e delle sue varie prestazioni (e sì che si sente in giro), e stai implicando che una tizia solo in quanto scelta come voce per un anime sia automaticamente la più adatta possibile e non possa essere stata scelta solo per popolarità presso i seiyuu fag o perchè si bomba il tizio del casting, nè possa capitarle di recitare in modo scrauso e\o piatto non riuscendo a rendere il personaggio così come lo stesso era concepito nell'opera di origine?

 

Vabbè va, hai ragione tu. Stupido io. Chiusa qui.

 

Secondo me abbiamo una diversa concezione di originale in questo contesto.

Io per originale intendevo il prodotto così com'è fornito chiavi in mano all'editore che poi lo andrà a localizzare.

Ed è su quello che il doppiaggio andrà a lavorare e dovrebbe cercare di avvicinarsi.

 

Che poi in principio, in madrepatria, durante la lavorazione si voleva introdurre certi aspetti ma si è dovuti scendere a compromessi, questo è interessante, ma non concerne il discorso che stiamo facendo.

 

Il discorso che si stava facendo non era sulla qualità dei sub e sulla possibilità che la recitazione originale o come l'originale aumenti le possibilità della fruizione del prodotto ad un italiano anche di fronte a dei sub possibilmente cannati?

 

L'ho detto prima. Nei sub c'è la possibilità di cannare la traduzione.

Invece nel doppiaggio c'è la possibilità di cannare traduzione, adattamento e/o recitazione.

 

Beh, l'adattamento c'è anche nei sub. Non li adattassero avremmo una costruzione del periodo particolare.

Quello che stavo dicendo da un po' è che il fulcro è la traduzione: a fronte di una traduzione cannata (che può succedere tanto nei sub quanto nel dub, dato che pur essendoci una fortissima probabilità che il direttore del doppiaggio abbia sforbiciato o reinterpretato qualcosa a suo uso e consumo, niente garantisce sulla qualità a monte del copione tradotto salva riconosciuta e provata professionalità di chi ci abbia lavorato) a cosa ti serve per la fruizione dell'opera così come era intesa ascoltare la recitazione originale?

Comunque potresti trarne delle considerazioni errate su personaggi e storia. Questo sempre inteso che cogliessi veramente la recitazione e le sue sfumature o tutto il resto.

 

Questo (riassumendo) per dire che secondo me non ha senso scorporare la recitazione da una traduzione ed un adattamento validi. Fottuti quelli, la localizzazione è da buttare pur avendo la possibilità di ascoltare la recitazione originale (che imho replica l'esperienza audiovisiva dell'originale come dicevo su, ma non aumenta il grado di fruizione, al massimo ci si titilla le orecchie a sentire il proprio doppiatore preferito che si fa dei numeri) perchè di fatto è impossibile comprendere l' opera

 

 

Parimenti direi che:

 

Doppiaggio ben fatto > sottotitoli ben fatti > sottotitoli mal fatti > doppiaggio mal fatto.

 

Che ne pensi di quest'ordine? :-)

 

Un doppiaggio ben fatto è preferibile a dei sottotitoli ben fatti certamente. Un doppiaggio e dei sottotitoli mal fatti per me non hanno ragione di esistere in quanto non funzionali alla fruizione dell'opera, indi mi limiterei a questo:

 

Doppiaggio ben fatto > sottotitoli ben fatti

 

Questo direi che in genere (salvo casi evidenti di propagazione dell'ignoranza da parte degli editori) indica la linea d'acquisto per me.

Edited by Fencer
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La Noto ha fatto altri PG come Enma Ai?

 

Comunque, che senso ha dire che la sua voce non era "giusta"? Quella hanno messo, fine.

 

Beh un altro esempio e' l'attrice che doppiava Chibiusa in Sailor Moon in giappone.

Riconosciuta dalla loro stampa come una voce mediocre e per niente adatta.

E nonstante questo se la sono ritrovata in tantissimi anime negli anni 90 in virtu' dei suoi "agganci".

 

Infine parlare di doppiaggio originale non ha senso perche' i personaggi animati non hanno voce propria. Al massimo si puo' dire che il doppiaggio giapponese e' il primo, ma in alcuni casi non e' neanche vero. Al momento mi sfugge il nome ma cera un anime giapponese che e' stato doppiato per primo in inglese e non ha mai avuto un doppiaggio giapponese. Non e' forse anime anche questo essendo prodotto in giappone, secondo canoni estetici e narrativi tipicamente giapponesi ?

Edited by Cobra
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Cioè stai parlando della Noto così a muzzo senza aver presente di cosa si stia parlando e delle sue varie prestazioni (e sì che si sente in giro), e stai implicando che una tizia solo in quanto scelta come voce per un anime sia automaticamente la più adatta possibile e non possa essere stata scelta solo per popolarità presso i seiyuu fag o perchè si bomba il tizio del casting, nè possa capitarle di recitare in modo scrauso e\o piatto non riuscendo a rendere il personaggio così come lo stesso era concepito nell'opera di origine?

 

O più semplicemente, ti ho fatto una domanda puntuale. In che anime Noto fa una genki con il tono di Enma Ai?

Io me ne ricordo diverse di abbastanza assertive (Yoko in Rinne, Yuri di Penguidrum, Rin di Mnewmosyne), nessuna simile come interpretazione alla protagonista di Jigoku Shojo.

 

Che a te non piaccia l'interpretazione di una doppiatrice in un'anime è indifferente. Se è l'originale, quello è, e quello si deve traslare in caso all'estero. Che non pensi ci stia con il personaggio del manga, non deve importare a nessuno a livello di adattamento.

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Infine parlare di doppiaggio originale non ha senso perche' i personaggi animati non hanno voce propria. Al massimo si puo' dire che il doppiaggio giapponese e' il primo, ma in alcuni casi non e' neanche vero. Al momento mi sfugge il nome ma cera un anime giapponese che e' stato doppiato per primo in inglese e non ha mai avuto un doppiaggio giapponese. Non e' forse anime anche questo essendo prodotto in giappone, secondo canoni estetici e narrativi tipicamente giapponesi ?

 

Probabilmente moltissimi. Chessò, The Last Unicorn penso sia stato solo export.

E per fortuna, perché quel film brilla per la sceneggiatura di Beagle, in caso di prodotto anche interno mi sa che l'avremmo salutata.

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Al momento mi sfugge il nome ma cera un anime giapponese che e' stato doppiato per primo in inglese e non ha mai avuto un doppiaggio giapponese. Non e' forse anime anche questo essendo prodotto in giappone, secondo canoni estetici e narrativi tipicamente giapponesi ?

 

La serie era Meitantei Holmes, co-produzione Rai/TMS, il cui doppiaggio italiano, per giunta , si inventava un dialogo su tre.

Forse per volere dei Pagot ( che erano i co-realizzatori della serie), non si sa.

Il doppiaggio giappo però l' ha avuto.

 

Incredibile cmq che qui al P-chan si criticano i doppiaggi jap, che sono sempre perfetti, inarrivabili , spendamente stupendi.

Due anni fa non l'avrei ritenuto possibile ciò. ;D

Edited by Zio Sam
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Il discorso che si stava facendo non era sulla qualità dei sub e sulla possibilità che la recitazione originale o come l'originale aumenti le possibilità della fruizione del prodotto ad un italiano anche di fronte a dei sub possibilmente cannati?

Non mi ricordo, ho perso il filo...

 

Beh, l'adattamento c'è anche nei sub. Non li adattassero avremmo una costruzione del periodo particolare.

Quello che stavo dicendo da un po' è che il fulcro è la traduzione: a fronte di una traduzione cannata (che può succedere tanto nei sub quanto nel dub, dato che pur essendoci una fortissima probabilità che il direttore del doppiaggio abbia sforbiciato o reinterpretato qualcosa a suo uso e consumo, niente garantisce sulla qualità a monte del copione tradotto salva riconosciuta e provata professionalità di chi ci abbia lavorato) a cosa ti serve per la fruizione dell'opera così come era intesa ascoltare la recitazione originale?

Comunque potresti trarne delle considerazioni errate su personaggi e storia. Questo sempre inteso che cogliessi veramente la recitazione e le sue sfumature o tutto il resto.

Ma tu per recitazione originale che intendi? Quella del doppiatore originale o la performance del doppiatore italiano che si avvicina a quella del doppiatore originale?

 

Questo (riassumendo) per dire che secondo me non ha senso scorporare la recitazione da una traduzione ed un adattamento validi. Fottuti quelli, la localizzazione è da buttare pur avendo la possibilità di ascoltare la recitazione originale (che imho replica l'esperienza audiovisiva dell'originale come dicevo su, ma non aumenta il grado di fruizione, al massimo ci si titilla le orecchie a sentire il proprio doppiatore preferito che si fa dei numeri) perchè di fatto è impossibile comprendere l' opera

Ma io ho detto che si deve scorporare la recitazione dalla traduzione?

 

Infine parlare di doppiaggio originale non ha senso

Più che altro, quando si parla di doppiaggio originale bisogna specificare cosa si intende, altrimenti nascono certi equivoci che poi stiamo a parlare del nulla...

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Incredibile cmq che qui al P-chan si criticano i doppiaggi jap, che sono sempre perfetti, inarrivabili , spendamente stupendi.

Due anni fa non l'avrei ritenuto possibile ciò. ;D

 

BITCHES AND WHORES: un argomento ben più importante di tutto il resto.

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Infine parlare di doppiaggio originale non ha senso perche' i personaggi animati non hanno voce propria. Al massimo si puo' dire che il doppiaggio giapponese e' il primo, ma in alcuni casi non e' neanche vero.

 

Originale è il doppiaggio con cui l'opera è venuta in esistenza, nel caso di soggetto originale in cui è anche la voce inscindibile del personaggio in quanto nato con la stessa, o è stata animata nel caso di soggetto derivante da manga o light novel. Il primo? Sì, direi di sì, ma non solo.

 

Cosa che non significa che quel doppiaggio sia oggettivamente perfetto in ogni sua singola parte e\o sia il 100% di quello che voleva l'autore originale senza compromessi di sorta (ad esempio se in futuro vorranno includere Cagalli in una serie di SEED dovranno cambiarle la doppiatrice perchè la Shindo non vuole più avere niente a che fare con Fukuda e mogliera). Può avere dei difetti e può soffrire di varie imposizioni.

 

Incredibile cmq che qui al P-chan si criticano i doppiaggi jap, che sono sempre perfetti, inarrivabili , spendamente stupendi.

Due anni fa non l'avrei ritenuto possibile ciò. ;D

 

Mai detto. Quello che ritengo una cagata è la superbia e la tracotanza senza senso di certuni che vanno a parlare di miglioramento assoluto dell'originale o pretendono di sapere cosa l'autore voleva dire senza averne prove concrete.

Il doppiaggio originale può avere dei difetti (che tra l'altro spesso noi non riconosciamo, aggiungerei) o delle voci piatte, ma a prescindere pensare che scempiarne i testi possa migliorarlo o che un tizio che non conosce l'autore o l'originale possa ritenere cosa sia appropriato mettere in questo o quel punto al posto del testo originale è veramente un delirio.

EDIT: Non penso proprio che un doppiaggio estero possa oggettivamente migliorare l'originale.

Non sono per principio contrario al fatto che la prestazione recitativa di un doppiatore, una volta inquadrato il personaggio, possa essere pari a quella del doppiatore giapponese. In due casi io personalmente ho trovato la prestazione migliore di quella originale e che calzasse meglio sul personaggio: la Liberatori nella prima serie di Full Metal Panic e in Fumoffu (non tanto in Second Raid, ma non mi va molto a genio quel doppiaggio, titolo di merito però per aver azzeccato le pronunce inglesi a quel che ho sentito) e Invernici su Shaka della Vergine (quando ce vo ce vo) salvo prestazione a capocchia durante una parte di un episodio di Hades (dove però ero largamente il migliore). Recitazione a parte però aveva il piccolo problema di sparare cazzate senza senso.

 

Ma tu per recitazione originale che intendi? Quella del doppiatore originale o la performance del doppiatore italiano che si avvicina a quella del doppiatore originale?

 

La recitazione dell'originale giapponese.

 

Ma io ho detto che si deve scorporare la recitazione dalla traduzione?

 

Uh... sì. Hai anche scorporato traduzione da adattamento.

 

"Nei sub c'è la possibilità di cannare la traduzione.

Invece nel doppiaggio c'è la possibilità di cannare traduzione, adattamento e/o recitazione."

 

 

Questa a me pare un'elencazione.

Edited by Fencer
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