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Di sottotitoli e di doppiaggi


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Quello che mi infastidisce un bel po' del mondo dei doppiatori, come in altri mestieri del resto, è il circolo chiuso di nonni, padri, figli, nipoti e zii. Una volta ad una sorta di mercatino ad un locale a Roma c'era anche un incontro con traduttori e doppiatori (c'era anche Shito, non so se ricorda) e uscì questo discorso perché Ward aveva la figlia piccola con sé e disse che doppiava, e allora giustificò questa "tendenza familiare" con il fatto che spesso i doppiatori si portano i figli in sala mentre lavorano e quando capita che un bambino non si presenti al turno, spesso per coprire il buco ci mettono il figlioletto che aspetta che i genitori finiscano il lavoro. Così si inizia ad entrare nel mondo e via discorrendo.

Non ci ho mai creduto molto a dire il vero.

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In realtà, senza arrivare alle coincidenze che raccontava Ward, credo sia normale che quando si parla di lavori artigianali spesso i rudimenti li si impari in casa, semplicemente perché ci si vive in mezzo. E' una cosa molto tipica dei mestieri 'di bottega'. Quindi è ovvio, direi inevitabile, che i figli delle persone che fanno questo lavoro spesso abbiano -da piccini- occasione di principiarlo. Per contro, ci sono molte persone che entrano in questo settore per passione, perché hanno studiato recitazione, perché recitavano in teatro o in TV, o proprio perché volevano fare i doppiatori. Conosco esempi di tutti queste tipologie. Non credo che il mondo del doppiaggio, almeno per come l'ho conosciuto io, sia 'mafioso'. Questo perché si tratta di un lavoro 'a cottimo', e temporizzato. Ogni direttore di doppiaggio vuole in primis una cosa: chiudere il turno, e chiuderlo bene. Quindi, ogni doppiatore deve innanzitutto essere: capace. Altrimenti il turno non si chiude o si chiude male. Credo che questa 'necessità economica' abbia creato una certa meritocrazia reale, in questo lavoro. Se funzioni, funzioni. Se non funzioni, puoi essere figlio di chi vuoi tu, per simpatia ti concederanno magari un provino o una particina di prova in un brusio, ma se non funzioni, non funzioni. ^^;

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In realtà, senza arrivare alle coincidenze che raccontava Ward, credo sia normale che quando si parla di lavori artigianali spesso i rudimenti li si impari in casa, semplicemente perché ci si vive in mezzo. E' una cosa molto tipica dei mestieri 'di bottega'. Quindi è ovvio, direi inevitabile, che i figli delle persone che fanno questo lavoro spesso abbiano -da piccini- occasione di principiarlo. Per contro, ci sono molte persone che entrano in questo settore per passione, perché hanno studiato recitazione, perché recitavano in teatro o in TV, o proprio perché volevano fare i doppiatori. Conosco esempi di tutti queste tipologie. Non credo che il mondo del doppiaggio, almeno per come l'ho conosciuto io, sia 'mafioso'. Questo perché si tratta di un lavoro 'a cottimo', e temporizzato. Ogni direttore di doppiaggio vuole in primis una cosa: chiudere il turno, e chiuderlo bene. Quindi, ogni doppiatore deve innanzitutto essere: capace. Altrimenti il turno non si chiude o si chiude male. Credo che questa 'necessità economica' abbia creato una certa meritocrazia reale, in questo lavoro. Se funzioni, funzioni. Se non funzioni, puoi essere figlio di chi vuoi tu, per simpatia ti concederanno magari un provino o una particina di prova in un brusio, ma se non funzioni, non funzioni. ^^;

 

Ok, grazie della risposta è un altro punto di vista ha senso, anche se certi alberi genealogici non passano inosservati. 

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  • 4 weeks later...

Ah, sempre le stesse storie, no?

 

Poi in genere sulla rete queste cose si autoalimentano. Le persone vogliono avere qualcosa da dire, qualcosa con cui apparire esperti e darsi un tono. Nulla è meglio di una scemenza molto gridata, per attaccarcisi ancora a grappolo, e ciarlare, e ciarlare senza sapere.

 

Tipo: l'immagine di 'sta ascendendo'. Si, c'è un mistico castello fluttuante che sta ascendendo più e più in alto nel cielo. Che problema c'è nell'uso del verbo 'ascendere', per di più in un simile contesto? Non c'è mica un omino che sale le scale. ^^;

 

Il problema, come al solito, è nella testa di chi guarda qualcosa non per capire, ma per sentirsi proprio in gamba - a prescindere.

 

Tutte le immagini riportare non hanno alcun problema. Di italiano, dico. Hanno problemi per le persone che dicono OMG, NON SI DICE COS', NON LO DICE NESSUNO!

 

Tipo, Kiki lì sta chiedendo al padre se le permette di prendere la sua radiolina, che Kiki gli "ruba" sempre, ma stavolta se gliela concede per il viaggio, un viaggio lungo un anno. Non è che dice "me la dai" (poi te la rendo).

 

Ma che senso può avere stampigliare un dialogo, per lo più spesso malamente trascritto, su un'immagine statica - come una didascalia? Non ha senso.

 

Un dialogo è una cosa che si intende essere sentita recitata come è stata recitata, su una scena, che ha un senso, un contesto, dei sottotesti e dei non detti.

 

Si può giudicare uno stralcio di dialogo decontestuallizzato? E con la spocchia di giudicare solo quello stralcio, con la pochezza di "aaaah, una ripetizione di parola, E' BRUTTO!"

 

Facendo cose simili le persone dimostrano solo la loro stupidaggine, secondo me. ^^

Edited by Shito
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In Giappone dopo le 24 esistono anche le 25, per dire. Basta vedere una scaletta di programmi televisivi. Ponpoko è ambientato in Giappone, ovviamente la cronista sta proprio dicendo "zero e venti". Per noi risulta strano, per un giapponese no. Forse c'è gente che dovrebbe smettere di vedere film stranieri, tanto non sembrano interessati a ciò che è diverso. Pensa te se tocca poi ad un "nazionalista imperialista razzista" come me far notare questo...

 

Adattamento-05-e1459169817783.jpg?resize

 

Il fatto che in giapponese esistano cose come teineigo, keigo e kenjougo può anche essere ignorato dallo spettatore, ma visto che sono estremamente caratterizzanti della lingua nonchè dei rapporti tra le persone, non è che si possano ignorare quando si traduce. A meno che a qualcuno non interessi mantenere le caratterizzazioni dell'autore.

 

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Più volte mi sono capitati testi in cui una parola veniva ripetuta più volte. L'insegnante giapponese del corso ci ha detto che è normale, che sa che in italiano suona brutto, mentre per loro non è un problema la ripetizione. Se poi si vuole migliorare il testo... ops si sta prendendo una brutta china o sbaglio?

 

Adattamento-07-e1459169909949.jpg?resize

 

Che la frase sia contorta è vero, ma che addirittura si affermi di non capire il significato... e si ha il coraggio di mettersi a scrivere articoli?

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O perché Antoine de Saint-Exupéry si è permesso di scrivere tre volte di fila "bien sûr, dit le renard", proprio identicamente. Quando poteva usare tre modi di dire diversi, che è molto PIU' BELLO. Per fortuna le traduzioni italiane hanno MIGLIORATO il suo testo, rendendo diverse le tre frasi uguali.

 

O perché Takahata ha messo un haiku che parla di pioggerlla quando nel film c'è una nevicata.

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  • 2 weeks later...
Il doppiaggio è sbagliato, pioggia di critiche per Paramount Channel

Nel mirino di tanti telespettatori infuriati la nuova versione delle voci nella trilogia Il Padrino

 

Michele Ardengo - Sab, 23/04/2016 - 16:14

 

A causa di un non meglio precisato errore tecnico ieri sera in onda su Paramount Channel, nuovo nato nella piattaforma del digitale terrestre, è andata in onda la seconda parte della trilogia de Il padrino con un doppiaggio completamente nuovo che ha snaturato i protagonisti del capolavoro di Francis Ford Coppola così come li abbiamo sempre ascoltati.

 

Per questo motivo la pagina Facebook del canale è stata invasa da commenti che criticavano la scelta di questa messa in onda, con parole non proprio lusinghiere né per i nuovi doppiatori, né per i responsabili della programmazione.

 

"Il doppiatore di Moschin/Fannucci parlava in un bidone vuoto?? Non si è capita una sola parola......La voce di DeNiro poi è un oltraggio al pudore.......E storpiano pure il cognome di Tom!!! Ma che vi siete fumati??? La maggiorana???La freddezza, il tono basso e fermo di Michael Corleone sostituita da una voce da venditore di pannolini!!! Bleah!!!!" scrive Daniela, mentre Luca rincara "Che orrore il nuovo doppiaggio non si può sentire....meno male che ho il dvd".

 

I delusi sono in tanti, ma la delusione è stata presto sostiuita anche dalla disperazione di alcuni telespettatori, come Mark, che scrive: "Ho cambiato canale per disperazione, non ce la facevo a vedere il film e sentire quel ridoppiaggio orrendo...".

 

Una situazione a cui il social media manager del canale ha dovuto far fronte, rispondendo - lodevolmente - quasi a caso per caso, rassicurando i telespettatori e chiedendo scusa per quanto successo, fino al messaggio che in molti si aspettavano: "Ciao a tutti, ci dispiace molto leggere i vostri commenti, ma per motivi tecnici questa sera abbiamo mandato in onda la versione con il nuovo doppiaggio ufficiale. Siete tutti invitati a tornare sul 27 domenica 24 aprile, in occasione della trilogia in maratona de "Il Padrino" i tre episodi saranno trasmessi con il doppiaggio originale."

 

Il letame è piovuto qui:

 

http://www.facebook.com/ParamountChannelItalia/photos/a.1558521491133021.1073741828.1512332005751970/1604370003214836/

 

Ora mi verrebbe spontaneo domandarmi se ha senso fare tanto casino per la milionesima replica di questo film, di cui il vecchio doppiaggio è reperibilissimo legalmente o meno. Ma forse è stupido cercare un senso nell'integralismo.

 

E Paramount che si genuflette pure.

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Non ho idea sulla bontà o meno dell'adattamento del doppiaggio storico della saga ma ,se questo fosse corretto, un ridoppiaggio servirebbe alla Paramount unicamente per questioni di diritti (e/o per l'audio in 5.1,evidentemente non riproducibile dalle vecchie piste) . Se (e sottolineo SE) il problema sta nella scelta delle voci e nella recitazione,beh i telespettatori avrebbero tutto il diritto di lamentarsi,IMO. (Idem dicasi per il ridoppiaggio della trilogia di Indiana Jones che,effettivamente,è orripilante) . Per la serie "A noi andava bene quello vecchio,nessuno v'ha chiesto di rifarlo nuovo". D'altronde,ieri come oggi,il cliente ha sempre ragione (soprattutto quando minaccia di cambiare canale a causa di un ridoppiaggio che fino a ieri nessuno sospettava esistesse) . 

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Ti ringrazio Shuji, l'avevo proprio perso.

 

Sento differenze di caratterizzazione, ma non conoscendo l'originale o la scena, è davvero difficile dire cosa sia più corretto.

 

Si riesce a trovare uno spezzone audiovisivo con la scena in originale? Altrimenti non si può giudicare nulla...


 

I due doppiaggi hanno lo stesso testo.

 

 

EDIT:

 

Mi sa che l'ho trovata (non ho mai visto il film, ero alla cieca):



Adesso ascolto pezzo-pezzo e mi faccio un'idea. ^^

Ok, è palese che è il ridoppiaggio è molto migliore.

Per quanto sia -a mio giudizio- ancora viziato dai tipici difetti del doppiaggio italiano, ovvero sovraenfasi, voci troppo chiare e pulite nelle scene, presenza vocale eccessiva, è comunque molto meno del vecchio doppiaggio. Il vecchio doppiaggio recita per rendere fascinosa ogni battuta, ogni parola. Il nuovo doppiaggio migliora, con una migliore aderenza vocale all'originale, ma anche con una migliore aderenza recitativa: Brando "se la tira" facendo il finto vago, lo si vede nel tono della voce originale, e anche nella gestualità. Questa cosa è antiteticamente resa nel vecchio doppiaggio, mentre è seguita nel nuovo doppiaggio.

 

Che ne pensate?

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Non ho idea sulla bontà o meno dell'adattamento del doppiaggio storico della saga ma ,se questo fosse corretto, un ridoppiaggio servirebbe alla Paramount unicamente per questioni di diritti (e/o per l'audio in 5.1,evidentemente non riproducibile dalle vecchie piste) . Se (e sottolineo SE) il problema sta nella scelta delle voci e nella recitazione,beh i telespettatori avrebbero tutto il diritto di lamentarsi,IMO. (Idem dicasi per il ridoppiaggio della trilogia di Indiana Jones che,effettivamente,è orripilante) . Per la serie "A noi andava bene quello vecchio,nessuno v'ha chiesto di rifarlo nuovo". D'altronde,ieri come oggi,il cliente ha sempre ragione (soprattutto quando minaccia di cambiare canale a causa di un ridoppiaggio che fino a ieri nessuno sospettava esistesse) . 

 

Il punto alla fine è sempre sul tipo di discorso si voglia fare. La pigrizia o addirittura l'intolleranza di una parte del pubblico italiano (spesso quello più casinista sui social network, dove possono delirare senza rischio di dover davvero imbastire una discussione come accadeva ai tempi d'oro dei forum) davanti a qualcosa che non conosce è risaputa, inutile stare lì a commentarla per l'ennesima volta. Anche perchè si sa oramai che non è niente di che, ogni tanto c'è questa insorgenza del problema e in ogni caso SE l'adattamento non era valido uno ha comunque il diritto di restare nella sua mediocrità nostalgica.

 

L'unico discorso che si possa fare escludendo le opinioni del pubblico è quale sia il miglior doppiaggio come localizzazione e\o come recitazione e vedere quale oggettivamente faccia meglio il suo lavoro come adattamento della versione originale.

Considerato che i due doppiaggi pare abbiano pure lo stesso testo, direi che la questione alla fine non è così grave come in altri casi e rimane da vedere la recitazione come si attaglia all'originale (anche se a mio flebile ricordo mi pare di aver avuto grossi problemi a capire che dicesse De Niro nel secondo film, ma l'ho visto di sfuggita secoli fa), cosa però che possono fare più che altro i cineasti esperti, non certo il primo zozzone che spruzza la sua bile su facebook (in generale). Quelli per miracolo sanno dire "voce diversa da quella a cui sono abituato, cacca!".

Indi... mah, mi pare una situazione abbastanza normale, niente di devastante. Ce lo si poteva aspettare parlando di social network (che vorrei ricordare essere per la maggior parte una fogna a cielo aperto).

 

Sul fatto che Paramount si sia genuflessa, beh, sono d'accordo: questi alla fine devono vendere e d'altro canto nessuno viene realmente danneggiato dal fatto che ritrasmettano con doppiaggio vecchio, se non piace basta cambiare canale. Nessuno ti obbliga a pagare per vedere. Si dovesse pagare se ne potrebbe pure discutere, posto che il principio per me è che la roba dovrebbe essere trasmessa con il doppiaggio che meglio rende l'originale.

Ma spesso sono gli stessi addetti ai lavori a non sapere quale sia, quindi amen.

Edited by Fencer
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  • 1 month later...
  • 1 month later...

Vi prego, ditemi che non ho letto davvero questa frase

"Istruzioni: provate a ritradurre in inglese frasi particolari del film doppiato (non avendolo mai sentito in lingua originale)! Se la frase ritradotta in inglese risulta poi essere molto vicina o addirittura identica alla frase originale vuol dire che il lavoro di adattamento fa schifo!"

 

La fonte.

 

**********

 

E aggiungo anche questo.

 

Leggere minchiate di tale portata fa male al cuore, davvero...

Edited by Acromio
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OK, ma dire che Your father’s lightsaber. This is the weapon of a Jedi Knight. Not as clumsy or random as a blaster. non significhi effettivamente È la lightsaber di tuo padre. Questa è l’arma di un cavaliere Jedi. Non è brutta o imprecisa come un blaster. può voler significare solo due cose:

 

1) il tizio in questione non sa l'inglese;

2) il tizio in questione è un fanboy del fu Maldesi e dei suoi adattamenti*.

 

Personalmente ritengo che l'opzione più probabile sia la seconda. Ma ci sono prove indiziarie che dimostrano come anche la prima non sia impossibile.

 

*adattamenti così imprecisi e arbitrari da far sembrare fighi e fedeli al 100% quelli di Bassanelli (che, opinioni personali a parte, ha più volte e apertamente dichiarato di """"""""""abbellire"""""""""" i dialoghi quando gliene si presenta l'occasione).

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3) il tizio in questione non sostiene che la traduzione da tre proposta non è corretta dice solo che la versione italiana ha "migliorato" l'originale

 

Se non l'hai capito appartiene alla scuola "W le invenzioni se in italiano suonano meglio" (a parer suo)

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