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Sword Art Online


Alex Halman

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  • 3 weeks later...

Ammetto che gli ultimi 10 siano un po' il tallone d'achille della serie, ma il problema non è Asuna lì, è la malefica imouto-nonimouto, comunque c'è di buono che tanto la coppia non vacilla mai e quindi l'amore vince sempre sull'odio e sull'invidia.

KIRITO E INVINCIBILE

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Asuna in blu ci perde.

Ma fanno un oav post ALO e finalmente vanno vedere per bene Silica?

Ma già nell'eventuale serie post-ALO, Asuna e gli altri (che formano una Gilda) rimangono su ALO mentre Kirito finisce in un altro gioco (GGO). Non può essere l'annuncio della nuova serie?

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Non posso che straconcordare con Ryudo.

E aggiungo che nemmeno chi non ha mai fato endgame in un MMO può capire.

Tanti, troppi feelings.

Comunque concordo che dopo il botto della 14 c'è un calo notevole nella qualità dell'opera, anche se il giudizio complessivo resta più che buono e aggiungo che fin d'ora i BR me li catto tutti!!!

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Siccome di SAO s'è detto tutto e il contrario di tutto vi scrivo qua sotto i miei pareri ragionati.

Se vi va di darmi una risposta seria mi fate contento, se volete solo trollare lasciate perdere e facciamo tornare questo thread nel dimenticatoio in vista della seconda serie.

 

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Succede ogni tanto che ci sono quegli anime che praticamente qualsiasi persona che tu conosca definisce come brutto, orrendo, un aborto, terrificante e qualsiasi altro aggettivo negativo vi possa venire in mente ma tu sei comunque attratto da quest'anime.
Insomma, parliamoci chiaro, Sword Art Online per qualsiasi giocatore che venga dai MMO è la manna, un anime fantasy ambientato in un MMO.
Detto così sembrava il classico average fantasy anime adeguato alle mode del XXI secolo, aggiungici qualche tipella carina, il classico eroe chiamato a salvare il mondo e il gioco è fatto, insomma, ho visto roba ben peggiore e altri anime universalmente riconosciuti nella comunità del Plus come brutti (vedi Angel Beats) si sono poi rivelati più che godibili.
 
Personalmente ho un concetto estremamente basico dell'animazione che non per forza deve tentare rocamboleschi arzigogoli creativi per consegnare allo spettatore un'opera in grado di intrattenerlo, anzi, molto spesso questo crea prodotti di difficile fruizione che non fanno altro che annoiare, poi certo, bisognerà per forza incensarli perchè OMG QUEL REGISTA, OMG QUELLO SCENEGGIATORE, OMG IL MONTAGGIO ANALOGICO, L'OCCHIO DELLA MADRE!!! e così via discorrendo pena la lapidazione in sala mensa.
Molto meglio, per come la penso io, rielaborare i classici clichet che funzionano lavorando più che sulla sceneggiatura sull'ambientazione e sui personaggi, ne è un palese esempio attuale Magi, di cui forse parlerò più avanti, e spero anche SAO.
 
Ma andiamo con ordine e presentiamo l'opera copipastando direttamente da Wikipedia.
SAO è tratto dall'omonima serie di light novel di Reki Kawahara ed è distribuito da Aniplex (Angel Beats, Full Metal Alchemist...) dietro produzione di A-1 Pictures (Valkyria Chronicles, Anohana...) e consta di 25 episodi, attualmente sta venendo pubblicato sul mercato home video nel quale sta stampando moneta pesante (30000 e rotte copie il primo Bluray) ed è stato recentemente acquistato da Dynit in collaborazione con RAI4.
Come anime è balzato all'onore delle cronache per un plot twist verso metà opera che ha fatto cadere le palle a molti e per il tentacle rape (seh vabbeh).
Come sarà quindi questo SAO?
Attualmente non lo so, sono al terzo episodio, ma vi posso fare una rapida sinossi di come inizia.
 
Grande entusiasmo in tutto il mondo (ricordiamo che nel 99% degli anime tutto il mondo equivale al Giappone e se va bene anche gli USA e la Germania) per l'uscita di Sword Art Online, il primo MMO che utilizza l'interfaccia NerveGear (infatti è stato creato dal creatore di questa interfaccia che prima era inutile *sospett *sospett) un elmetto che permette di essere completamente immersi con tutti e cinque i sensi in un mondo virtuale.
Per ora esistono solo 10000 copie del gioco e solo 10000 utenti sono riusciti attraverso le solite interminabili file in perfetto stile nippone ad accaparrarsi una copia del gioco, ma ancora più fortunati sono stati i beta testers che hanno potuto provare in anteprima il rivoluzionario MMORPG.
E così il nostro protagonista, Kirito, indossa il suo NerveGear, e si immerge nel mondo di Sword Art Online con il suo avatar dal look ficherrimo.
In questi primi minuti chiunque abbia giocato a un MMORPG (e per quanto mi riguarda soprattutto per chi ha giocato FFXI) viene letteralmente investito da una vagonata di citazioni: c'è tutto, la città-lobby, il tipo che si broccola la tipa facendole da mentore (asd e pure lol non vi rovino la sorpresa), il niubbo che approccia Kirito chiedendogli di spiegargli come si gioca.
 
Il buon Kirito con un po' di ritrosia (si è il classico personaggio introverso-possibilepassatoemo-odioilmondoechilopopola che ringraziamo sempre molto Hideaki Anno per avercelo regalato con Evangelion) gli insegna le basi del gioco, si cazzeggia a uccidere un po' di mob base fuori dalla città e si passa il tempo, insomma, fino a questo momento è tutto come nei primi minuti di FFXI, quasi mi scendeva una lacrimuccia di nostalgia.
Però a giocare ci si stanca e dopo un po', quale rimedio migliore per non distogliere il tempo da una attività fondamentale come il grinding, che ordinare una pizza? Mica vorremo perdere tempo in cose come mangiare, dormire, curare la propria igiene personale? Insomma la pizza sta arrivando, tempo di un veloce logout... Ma dov'è il pulsante di logout? Ohibò, manca il pulsante di logout in un gioco che giochi attraverso una interfaccia che, fondamentalmente, ti rende un vegetale nel mondo reale (quindi non puoi toglierti l'elmetto di tua sponte), insomma è un bel problema, sicuramente un bug del day one (e la beta che minchia l'hanno fatta a fare?! Molto FFXI-style), chiamiamo un GM! I GM non rispondono (molto UOL-style)... Uhm, è un problema... TELEPORT!
 
Tutti i giocatori vengono radunati nella piazza della città principale dove una minacciosa figura appare colando letteralmente dal cielo. E' il Creatore del Gioco.
Riassumo brevemente: "Ciao, voglio fare un gioco con te".
Avete già capito dove andiamo a parare: i giocatori non possono scollegarsi dal gioco, se qualcuno rimuove l'elmetto al giocatore, l'elmetto gli frigge il cervello e muore, se un giocatore finisce gli HP nel gioco, l'elmetto gli frigge il cervello e il giocatore muore, l'unica possibilità è arrivare fino al centesimo livello del gioco, sconfiggere il boss finale e finire il gioco... Più facile a dirsi che a farsi, fosse Final Fantasy XI probabilmente servirebbero un paio d'anni, fortunatamente SAO e più semplice e soprattutto il creatore è stato così intelligente da non mettere come classe il mago (anche perchè altrimenti non si chiamava Sword Art Online) quindi insomma, bella inculata.
 
La trama di Sword Art Online è divisa in due archi narrativi che coincidono con le prime due light novel della serie: Sword Art Online e Alfheim Online e questo, diciamocelo, oggettivamente rappresenta il principale punto debole della serie, non c'è punto di vista che tenga, sfortunatamente è un dato oggettivo; spiego meglio.
 
Gli eventi narrati in Sword Art Online sono quelli riguardanti il MMO dove se muori, muori davvero e rappresenta quello per cui, secondo me, questa serie ha spopolato e in Giappone miete decine di migliaia di copie vendute: lo spettatore è assolutamente al corrente del fatto che il protagonista, in virtù del suo ruolo di protagonista, la scamperà sempre, ma non di meno c'è sempre una notevole tensione che si riassume in "omg e ora cosa succede?".
Le prime 14 puntate riescono sempre a sorprendere in un modo o nell'altro, magari lo fanno in modi un po' gratuiti, a volte anche malamente (leggi: il colpo di scena lo vedi arrivare da inizio episodio) ma le avventure di Kirito attraverso Aincrad lasciano sempre allo spettatore la voglia di sapere cosa succederà nell'episodio successivo.
Altra ventata di freschezza in questo genere (che alla fine è il classico genere dove il protagonista buono, magari leggermente emo, ma buono e generoso combatte le forza del male e alla fine si trova pure la ragazza) è rappresentata da Asuna, la protagonista femminile che appare in pianta stabile dal sesto episodio e, senza ammorbare lo spettatore con i soliti triti siparietti da "sono-innamorata-di-lui-ma-ho-un-lampione-in-culo", nel giro di altri quattro episodi (dieci su venticinque quindi), si fidanza con il protagonista.
Ora, sarà che il sottoscritto è un inguaribile romanticone ma davvero questa è una delle cose che più mi è piaciuta di SAO: il non doversi sorbire i soliti triti siparietti, tanto lo sappiamo tutti che alla fine si mettono insieme, quindi tanto vale lo facciano subito e si aggiunga pure la dimensione della vita di coppia alla storia, storia che appunto raggiunge il climax con la fine del circlo ambientato ad Aincrad nel quale Kirito sconfigge il Kayaba e vince con un finalone da fine del mondo dove non si capisce se vince o meno per davvero (ma si che vince, c'ha il modificatore del protagonista, l'avevo detto sopra) e quindi siamo tutti lì che versiamo lacrime virili (nemmeno troppo virili) mentre Kirito e Asuna contemplano melancolicamente il mondo di SAO che si sgretola sotto i loro occhi nell'incertezza di quello che li attenderà dall'altra parte.
 
Come dicevo, insomma, ma credete davvero che i protagonisti possano morire A META SERIE?! Ma non scherziamo.
Scopriamo dunque che, benchè il duello con il bossone finale sia finito con Asuna sconfitta (quindi in teoria morta) e Kirito che si sacrifica per sconfiggerlo in un'ondata di virile sprezzo per la propria vita, Kirito è sopravvissuto (insomma, è un gioco e il boss finale c'aveva i privilegi da GM, comodo no?) anche Asuna è sopravvissuta ma un piccolo problema si frappone tra la coppia e la possibilità finalmente di dar sfogo a tutti gli istinti che non hanno potuto soddisfare nel gioco (più o meno, insomma, diciamolo, non è la stessa cosa)... Asuna è ancora intrappolata da qualche parte, collegata al NerveGear.
Nel frattempo, senza nemmeno troppe cerimonie, scopriamo che Kirito c'ha una sorellastra, pure bona, e che questa è pure innamorata di lui, per la gioia di tutti gli affetti da siscon.
Ecco, iniziamo con la prima cosa che mi ha fatto cadere le braccia: che senso ha inserire un triangolo in una coppia stabile e consolidata che non ha mai vacillato ma ci ha pure regalato le bucoliche puntate di Casa Kirito?
In una parola fanservice, quello becero, quello che ammè non piace, quello che poi quando dici che ti piacciono gli anime la gente ti guarda sempre facendo quel verso di consenso che però cela un malcelato schifo, come se stessero parlando con uno che ha appena ammesso di eccitarsi guardando gli animali copulare.
Insomma, primo punto negativo, ma torniamo alla storia.
Grazie a dei reduci da SAO, Kirito viene in possesso di uno screenshot di un nuovo MMO, Alfheim Online, in cui, sulla cima del mega dungeon, sta... ASUNA.
Come mai? Cosa si cela dietro questo plot twist?
La risposta è molto semplice: il perfido Sugou, lacchè del padre di Asuna e presidente della RECT, la casa che manda avanti ALO (acronimo di Alfheim Online).
Anche qua, diciamo che dopo il misterioso Kayaba Akihiko e la sua volontà di mettere alla prova lo spirito umano catapultandolo in un videogioco, trovarsi davanti come boss finale un salary man fuori di melone che si pastrugna la donna del nostro Kirito mentre questa è in coma... Non depone a favore dell'opera.
Ma tranquilli, questo arc può ancora peggiorare: Kirito dunque si lancia dentro ALO per salvare Asuna ed entrato nel gioco scopre che, essendo ALO derivato fondamentalmente dal codice di SAO, ha mantenuto tutte le sue stats, quindi è automaticamente il meglio figo del bigonzo; vabbeh, mancano 10 puntate o giù di lì alla fine e una settimana di vita reale per salvare Asuna da un matrimonio organizzato con il pervertito di cui sopra quindi non c'è tempo da perdere a grindare, possiamo ancora sopportare il fatto che, anche questa volta, Kirito è il top tra i top.
Possiamo sopportare meno la nuova controparte femminile, Leafa, che nel giro di un paio di episodi scopriamo essere... la sorellastra di Kirito.
Davvero, perchè?! Non ce n'era bisogno, andava tutto così bene, perchè ammorbarci con l'amore non corrisposto della sorellastra per Kirito?!
 
Aggiungiamo inoltre che ALO è un videogioco a tutti gli effetti, se muori respawni dopo pochi minuti quindi viene a perdersi tutta quella tensione che aveva accompagnato le prime quattordici puntate, e questo, ve lo assicuro, si accusa.
Vabbeh, comunque sappiate che alla fine Kirito salva Asuna, sconfigge Sugou e vissero tutti assieme felici e contenti.
Detto così sembra una merda ma fidatevi che il finale resta sufficientemente d'impatto da lasciarvi soddisfatti e con il sorriso sulle labbra.
 
Dunque, terminata questa sinossi che ormai ha superato le 1000 battute stando a Wordpress, torniamo all'interrogativo: RAI4 e Dynit hanno fatto bene?
La risposta è una e una soltanto: si.
Sebbene il secondo arc sia drammaticamente inferiore, le prime quattordici fidelizzano lo spettatore sufficientemente a mettere in secondo piano le evidenti lacune dell'arc di Alfheim e continuare per vedere come finirà la storia di Asuna e Kirito.
Aggiungiamo inoltre che questa serie strizza parecchio l'occhio agli stilemi classici del JRPG quindi, se siete appassionati del genere, troverete tutta una serie di citazioni più o meno telefonate che, se colte aggiungono ulteriore valore all'esperienza.
Ulteriore valore lo troverete se siete, o come me siete stati, giocatori di MMORPG: tutta la serie coglie perfettamente la dimensione di vita del giocatore di MMORPG e le situazioni in cui si va a trovare, in un mondo dove la vita di gioco si sovrappone e si interseca con quella reale, dove per alcuni il gioco è una semplice valvola di sfogo mentre per altri una via di fuga dalle difficoltà della vita, dove anche l'umilissimo Signor Nessuno può assurgere con impegno e abilità al grado di Nobile Guerriero rispettato e venerato. Via di fuga che poi molto spesso diventa ossessione, in un mondo virtuale dove le relazioni diventano col tempo sempre più reali e le coltellate alle spalle e i comportamenti opportunistici diventano non dico all'ordine del giorno ma quasi perchè, alla fine, è solo un gioco, e basta cliccare su "log out" per scappare anche da quel mondo quindi le persone si sentono molto meno responsabilizzate verso il prossimo che nella vita reale.
E se non si potesse cliccare su "log out"? SAO ci fornisce un interessante what if dove abbiamo gli eroi, i buoni, che lottano con le unghie e con i denti per sconfiggere il gioco e tornare alla realtà, i miti che alla lunga si creano una vita reale nel mondo virtuale e i lamer che semplicemente se ne strafregano e vivono nella più completa anarchia perchè tanto "questo è un gioco, chi ve lo dice che sia vero che se muori nel gioco muori davvero?!".
 
Sword Art Online dunque non sarà il più bell'anime dei nostri tempi, menchemeno il miglior anime del 2012, ha sicuramente dei difetti, tanti, ma riesce con successo ad intrattenere lo spettatore per la bellezza di venticinque episodi e anche a proporre qualcosa di nuovo sebbene quel qualcosa di nuovo sia concentrato tutto nei primi quattordici episodi di cui la serie vive inevitabilmente di luce riflessa.
 
E' una serie che ha tantissimo potenziale, potenziale che, purtroppo, in Italia andrà comunque sprecato in gran parte perchè è un anime che ha la sua forza commerciale in un segmento d'età tra i 14 e i 25 anni, segmento che, sempre in Italia, sarà difficile che compri le uscite home video come si è visto dalla levata di picche su Animeclick all'annuncio della sospensione dei fansubs italiani a seguito dell'acquisto dei diritti con i soliti nabbacci che urlavano AHHHHH L'AVETE FATTO APPOSTA, POTEVATE ANNUNCIARE L'ACQUISTO DOPO CHE AVEVAMO FINITO DI SUBBARLO!!! MALNATI!!! Tristezza, tanta, tanta, tristezza per queste giovani generazioni che non sanno nemmeno che i sub inglesi sono ancora comodamente disponibili, devo dedurre che questi giovani stiano crescendo sempre più ignoranti circa la lingua della Perfida Albione?
 
Parlando della trasmissione televisiva invece, come sempre, è ostacolata dalla scellerata idea di RAI4 di mandare in onda anime in seconda serata (dove i liceali è difficile che abbiano accesso alla televisione) o la domenica mattina (dove mi auguro gli adolescenti siano troppo impegnati a recuperare dai bagordi del sabato sera).
Saranno comunque i dati di vendita a parlare per Dynit e lo share per RAI4, il sottoscritto ad ogni modo riconoscerà l'impegno del duo italiano comprano i Bluray perchè, a mio avviso, è una serie che comunque merita, in vista della inevitabile seconda serie che raccolga le altre light novel.

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@Lord Gara: Risposta meno trollica per i miei soliti standard perché il tuo è una bel post è in buona parte lo condivido anche.

 

Sia chiaro, quando si parla male di un anime spesso dipende anche da cosa ti aspetti da esso, diciamo che SAO era una serie pompata con un hype de peso massimo, non come una scartina inutile, quindi le critiche diventano più feroci anche per questo.

 

Prima di proseguire, piccola nota, credo che quando scrivi

 

 

La trama di Sword Art Online è divisa in due archi narrativi che coincidono con le prime due light novel della serie: Sword Art Online e Alfheim Online

 

sia da intendere in senso lato e non come numero di volumi, a fare i precisini scassaminchia SAO sarebbe contenuto tutto nella prima novel come storia base, ma poi ci sono le side story, inserite nell'anime in ordine cronologico come eventi nella storia non come ordine di pubblicazione, che sono prese dai volumi 2 e pure dall'8 (l'omicidio dentro le mura) mentre ALO è diviso tra i volumi 3 e 4... quindi in 25 episodi ci hanno fatto stare circa 5 novel... questo ha portato a inevitabili tagli e soprattutto dato che hanno inserito anche le side story queste appaiono poco integrate con il resto della serie, non è che sia un difetto enorme ma si poteva anche fare lo sforzo magari di non mettercele tutte e raccordare meglio il tutto con parti anime original, direi che nei primi 14 episodi questo è il problema più grosso perché per il resto hai ragione, la storia trama è buona e se Kirito è fin troppo sgravo (ma almeno non se la tira, ottima osservazione la sua quando dice che la forza in un gioco dipende solo da semplici statistiche non c'è niente di così lodevole) Asuna è davvero un bel personaggio che come giustamente fai notare evita di ammorbarci per tutta la serie con atteggiamenti da tsundere inutili e in pratica... gliela dà senza tante storie :giggle: (ad avercene di più di protagoniste così  :°_°: ) certo... poi hai l'inconveniente di trovarti con una figlia tamagotchi ma son dettagli :lolla: Certo... devi soprassedere sul fatto che questa qui da povera cocciolotta spaventata incapace di mettere il naso fuori dalla prima città poi diventi una guerriera che Saber le fa una pippa ma vabbè.

 

Però appunto come ammetti pure tutto nella seconda parte si fa di tutto per mandare in vacca tutto quanto, fai bene a far notare come il triangolo qua non c'azzeccasse una fava, semplicemente con Asuna declassata a povera pucciola da salvare dovevano mettere al fianco dell'eroe un altra tizia e si son inventati la fake-sister incestuosa (ma almeno fosse stata davvero sua sorella  :°_°: ) che però non ha mai avuto manco mezza possibilità perché per lui c'è solo Asuna quindi... senza contare che nel finale ci piazzano pure di nuovo Lizbeth come pretendente quando doveva essersi messa già il cuore in pace subito dopo il recupero della cacca di drago e qui pure si vede come una storia che doveva essere chiusa con SAO è stata allungata forzosamente visto il successo riscontrato con tutte le magagne del caso.

 

 

 

E' una serie che ha tantissimo potenziale, potenziale che, purtroppo, in Italia andrà comunque sprecato in gran parte perchè è un anime che ha la sua forza commerciale in un segmento d'età tra i 14 e i 25 anni, segmento che, sempre in Italia, sarà difficile che compri le uscite home video come si è visto dalla levata di picche su Animeclick all'annuncio della sospensione dei fansubs italiani a seguito dell'acquisto dei diritti con i soliti nabbacci che urlavano AHHHHH L'AVETE FATTO APPOSTA, POTEVATE ANNUNCIARE L'ACQUISTO DOPO CHE AVEVAMO FINITO DI SUBBARLO!!! MALNATI!!! Tristezza, tanta, tanta, tristezza per queste giovani generazioni che non sanno nemmeno che i sub inglesi sono ancora comodamente disponibili, devo dedurre che questi giovani stiano crescendo sempre più ignoranti circa la lingua della Perfida Albione?

 

Questa parte è tanto triste quanto vera... leggere certe sparate veramente mi disgusta, soprattutto quelli che poi prendono per il culo chi compra vantandosi di quanto son furbi loro... dico, se Dynit facesse edizioni di merda con doppiaggi tipo Kaze capirei anche ma siamo lontani anni luce e poi se non ce la fai ad aspettare ci stanno sempre i sub eng, possibile siano tanto IGNORANTI da non saper leggere qualche riga di sottotitoli?

 

Per la trasmissione TV mi pare che l'anime morning sia ora spostata alle 11 passate quindi non dovrebbe essere un problema... concorrenza della Santa Messa a parte  :°_°:

Edited by Alex Halman
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Se è alle 11 è solo spettacolo!

Si ovvio che io la trama la intendevo riferita all'anime perchè appunto mi pare di capire che debbano ancora arrivare alla parte di Gun Gale (dove però mi pare di capire che non ci sia Asuna che resta a giocare ad ALO) e poi il finale con Alification o Alicization o come cavolo è (dove spero si riformi la coppia).

Io davvero non ho capito la necessità di inserire Leafa e il triangolo inutile, davvero, potevano mettere come comprimario il simpatico niubbo, o qualche personaggio nuovo ma che non ci dovesse per forza fare il triangolo-che-non-è-un-triangolo.

Comunque sono molto curioso di vedere che combinerà Obi Wan Kayaba nei prossimi arc...

Sull'hype non ne sapevo niente, immagino sia uno di quei casi dove gli anglosassoni dicono che ignorance is bliss

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Alicization, altra serie dove ci sono discreti spunti ma... si vedrà.

 

Il perché del triangolo... c'era qualche accenno già nella prima novel (o meglio, nelle "espansioni", con un'altra che s'innamora del bel tenebroso, Liz o come si chiama, e tralasciamo Silica); che sia dovuto al fatto che Kawahara Reki ha voluto seguire una moda affermatasi dopo la stesura della prima novel (che è del 2002, mentre le altre salvo - credo - le espansioni sono state scritte dal 2009 in poi)?

Edited by Albrechtseele
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Ma come dicevo secondo me è per introdurre (malamente) un po' di fanservice per i lettori più pruriginosi utilizzando poi la cosa come cassa di risonanza a costo zero tramite le solite doujinshi/fanfiction da cui questi esseri subumani traggono nutrimento

Edited by Lord Gara
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Sì, e pare che la cosa sia andata "bene" da quel punto di vista.
 
Riporto dalla postfazione dell'autore al terzo volume di SAO (Fairy Dance 1, insomma, la prima parte di ALfheim Online o ALO):


Furthermore, I am sorry for another new heroine appearing, I am truly sorry. I believe that everyone too is gradually sensing the unpleasant trend...perhaps from now on the same kind of development... No, however, after thinking about it, Accel is like that too. It's not that I was particularly aiming to write like that. Without the ability to write a sculptured group of multi-viewpoints, the number of female character increased and inevitably, without exception, they form a connection with the main character.


...I am sorry, perhaps, it's because around 40% simply likes that stuff...

 

Ora... non so perfettamente come sia Accel World, mi sono arreso alla diciassettesima puntata, e non so quanti romanzi coprisse, ma anche lì in effetti si aggiungevano tizie.

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Ma il problema non è l'apparizione di personaggi femminili, non è che se appare un personaggio femminile debba inciuciarsi con il protagonista, il problema è la volontà deliberata di fare un triangolo dove il triangolo NON HA SENSO perchè Kirito c'ha in testa solo e soltanto Asuna (e come dargli torto?) e della imouto-non-imouto non gliene sbatte sega (anche se devo ammettere dalla sua aveva degli argomenti interessanti).

 

Se non altro ha piazzato la trollata del "beh, alla maggioranza di voi ste cose piacciono quindi le mettono perchè così vendo più copie".

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Lord Gara in gun gale arriva un'altra "pretendente" ma questa volta asuna non c'è (nel senso che non avrà alcun ruolo), torna dopo questi due volumi; poi in Alicization ne arriva un'altra ma non conosco i dettagli non ho tempo di leggermi tutti questi volumi, ho letto solo di una tendenza "harem" ma non conosco i dettagli magari mi sbaglio......

 

Non sono contrario agli harem (chi lo sarebbe? :°_°: ) ma quando le cose sono fatte male, sono fatte male.......

Edited by francescoG1
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