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Gundam: Reconguista in G aka Tomino's Counterattack


Fencer

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In occasione dell'uscita di Z Gundam movie II: Lovers.

Si postulò che intendeva dire che lui vuole descrivere delle donne vere (a cui appunto puoi mettere le mani addosso) e non dei simulacri (davanti a cui ci fai le seghe ma non le tocchi).

 

In fondo Tomino ha ragione. Vuoi mettere Sayla a confronto con quello sgorbio di Madoka ? :giggle:

Per la miseria, anche Leina sorella di Judau e' piu' "femme" di Madoka ed hanno la stessa eta' piu' o meno.

Ci vuole un epurazione dello stile puni plush dagli anime. Il danno che ha fatto e' incalcolabile. :fash1:

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Siamo sempre a Perfect Blue (nessuno vuole una idol sporcata!), ovvero a tutta la logica del mercato idol/lolicon/moe ovvero alla storia dell'arte mondiale dall'antica Grecia ad oggi. Almeno. :)

 

No, è più semplice: ovvero che le scimmie gialle (sono volontariamente offensivo) non vogliono merce "usata" neppure nei loro sogni.

 

 

In fondo Tomino ha ragione. Vuoi mettere Sayla a confronto con quello sgorbio di Madoka ? :giggle:

Per la miseria, anche Leina sorella di Judau e' piu' "femme" di Madoka ed hanno la stessa eta' piu' o meno.

Ci vuole un epurazione dello stile puni plush dagli anime. Il danno che ha fatto e' incalcolabile. :fash1:

 

Ma di quale Madoka stai parlando?

 

Madoka della "via degli aranci"

O di quella magica?

 

lurkingpedo.gif

 

No perchè metti "famme" e "sorella di Judau" nella stessa frase e la cosa va un pò in conflitto

Modificato da Syrus
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Siamo sempre a Perfect Blue (nessuno vuole una idol sporcata!), ovvero a tutta la logica del mercato idol/lolicon/moe ovvero alla storia dell'arte mondiale dall'antica Grecia ad oggi. Almeno. :)

 

No, è più semplice: ovvero che le scimmie gialle (sono volontariamente offensivo) non vogliono merce "usata" neppure nei loro sogni.

 

 

No non è questo.

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Ma io credo che il vero problema dell' animazione jap non è tanto la presenza di tipe moe e che facciano arrapare il pubblico, quanto al fatto che a un certo punto si è deciso che la trama in un anime non fosse più importante e bastasse ficcarci tipe moe con nekomimi e pantsu in bella vista per far presa sullo spettatore >adolescente>maschio .

Perchè diamine, anche negli anni 80 si creavano in maniera metodica personaggi femminili che facessero innamorare il pubblico, però oltre a quello c' era anche dell' altro.

Pensiamo all' Uruseyatsura di Oshi, per fare un esempio.

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Ma io credo che il vero problema dell' animazione jap non è tanto la presenza di tipe moe e che facciano arrapare il pubblico, quanto al fatto che a un certo punto si è deciso che la trama in un anime non fosse più importante e bastasse ficcarci tipe moe con nekomimi e pantsu in bella vista per far presa sullo spettatore >adolescente>maschio .

Perchè diamine, anche negli anni 80 si creavano in maniera metodica personaggi femminili che facessero innamorare il pubblico, però oltre a quello c' era anche dell' altro.

Pensiamo all' Uruseyatsura di Oshi, per fare un esempio.

 

Che trame vuoi avere ormai negli anime che passano in tv. Tutte serie da 13 episodi.

E normale che non ci sia piu' lo spazio necessario alla crescita dei personaggi ne ad una loro caratterizzazione che vada oltre gli stereotipi.

Inoltre l'equazione economica di quello che passa in tv e' cambiata. Prima le tv compravano gli anime per mandarli in onda. Oggi sono i produttori di anime a pagare le tv affinche' mandino in onda quello che sono a tutti gli effetti degli infomercial di 20-25 minuti. E i profitti si fanno solo sul merchandising. Questa e' l'animazione giapponese moderna. E ovvio che la qualita' e' andata a farsi benedire.

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Infatti in nessun film, che dura al massimo com sei episodi, c'è possibilità di far crescere i personaggi e gestire una storia significativa e qualitatevemente eleveta. Certo.

 

Discutiamo di serie tv, non di OVA o di film. E francamente anche tra gli OVA storici la maggior parte ha una trama "ridicola".

Gunbuster puo' costituire una eccezione alla regola, ma per il 99% restante come la metti ?

 

Parlare di serie tv di 10-13 episodi e' semplicemente ri-di-co-lo. La trama e' sparita perche' non ce ne piu' bisogno. L'anime che passa a tarda notte e che "affascina" l'otaku non ha piu' la necessita' di raccontare una storia quanto di presentare gli oggetti del suo desiderio.

Quando l'otaku esce e compra il cuscino con l'immagine della sua eroina preferita e' "mission accomplished" come dicono gli americani.

A quel punto l'anime cessa la sua utilita'. Puo' non piacerti come situazione, ma questa e' la realta' che riguarda TUTTI gli anime non espressamente indirizzati ai bambini.

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Va beh... Butto lì uno spunto che magari è solo una puttana. Si fa per buttare inchiostro virtuale su carta virtuale.

 

 

Non che alla base della nuova generazione di autori, fondamentalmente, ci sono solo un branco di bambini ignoranti cresciuti senza un bagaglio culturale adeguato? Questo non vale solo per gli anime, MA CON GLI ANIME sembra essere un problema maggiore.

 

 

Vorrei far notare che negli anni 80-90 c'era una grandissima influenza occidentale nelle opere giapponesi, forse non ve ne siete mai accorti, io si. Otomo conosceva e ammirava le opere di Moebius, Shirow ne aveva letti a pacchi di romanzi di fantascienza occidentali e l'autrice di lady Oscar credete che abbia deciso di fare di fare la sua "rosa francese" così da nulla ? ( oltre al fatto che... MIRACOLO , lei la storia francese , più o meno, l'ha studiata . OGGI i giapponesi sono capaci di mettere templi e ragazze in kimono in Italia ...).

 

Infinite Revius è stato ispirato dal "Signore delle mosche" (c'è proprio anche la stessa analisi della società e della morale anche se in un piano meno "autodistruttivo".)

 

Non so cosa leggesse o guardasse Tomino da giovane, di sicuro era stato fulminato da Star wars, quindi non è escluso che abbia avuto comunque il suo bagalio culturale fatto di libri e film per capire ( e di "consapevolezza", Tomino ne ha davvero tanta,) alcuni meccanismi narrattavi e innovarli.

 

Oggi che cazzo di baglio culturale hanno gli sceneggiatori di oggi? IDOL? musica, Videoclip? PER CARITA' si può fare qualcosa di epico anche su quello, SHito citera ancora Perfect Blue, ma quel film è anche un ottimo thriller .

 

E badate bene nessuno pretende che gli sceneggiatori siano uomini super colti o siano nati imparati.

Semplicemente se, per un motivo o per l'altro uno si ritrova a fare quel lavoro, forse guardarsi a 360° sarebbe la cosa migliore.

 

E questo non per copiare, ma "PER CAPIRE".

 

Il fantasy è, purtroppo, considerato un genere per lettori ignoranti proprio per come gli scrittori dimostrino, il più delle volte una totale mancanza di cultura. "Deus ex machina magic".

 

 

Gli anime in generale soffrono di una scrittura infantile, raramente consapevole, ignorantissima a livelli di contenuti. (con le dovute eccezione certo, non tutti sono delle capre).

 

La differenza sostanziale tra oggi e ieri, è che ieri, nella massa di spazzatura, c'erano "più" autori COLTI che sapevano cosa fare e aveva conoscenze "extra anime". C'era anche molto più rispetto per l'approfondimento. Molti sceneggiatori si facevano prima un minimo di studio dovendo scrivere un argomento. Vedi Cowboy bebop che non sarebbe mai stato possibile senza un gruppo di menti intelligenti che c'hanno tutti messo del loro.

 

Non so quanto c'abbiano messo lo sceneggiatore e Hajime Yatate ( probabilmente, più per la parte mecha)

So però che Watanabe è un grande fan di hard bolied e questa influenza si rivela anche nel suo corto di matrix.

 

 

Ovviamente è inchiostro per parlare. I capolavori ci saranno sempre e non tutti sono capre. Però mi sembra ovvio che se negli 80-90 c'erano molti autori con qualcosa da dire... Oggi siano calati terribilmente.

Modificato da Syrus
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@ Syrus : quello che scrivi e' pienamente condivisibile e non se l'unico ad averlo fatto notare. Anch'io in passato ho scritto di questo impoverimento culturale che ha preso in pieno la generazione otaku nata e cresciuta con gli anime della prima ora (da Yamato in poi). Prendi ad esempio gli anime classici della Tatsunoko. I vari Kyashan, Hurricane Polimar, Tekkaman e Mach go go go. Cosa sono se non l'ideale americano, il fumetto supereroistico miscelato in salsa nipponica ? Sono anime profondamente giapponesi, ma l'influsso occidentale/americano e' presente. E lo si sente, lo si vede.

Anche nelle opere di fantascienza e' cosi'. Gli anime degli anni 70 e 80 erano eclettici. Non solo in termini di tematiche e generi ma anche di influssi culturali.

Questa diversita' che nasceva da una consapevolezza culturale globale (in parte imposta dagli americani dopo la seconda guerra mondiale ma non solo) nella letteratura, nella animazione (la Disney era vista da parte degli animatori giapponesi come lo standard a cui aspirare in termini di techniche di animazione), nel cinema etc... ha consentito alla prima generazione di mangaka e animatori di creare quel mondo fantastico degli anime che tanto ci ha affascinati da piccoli.

Un qualcosa si e' rotto con il passaggio di testimoni. Quando i primi otaku sono venuti alla ribalta e' come se trovassero ispirazione soltanto in quello che era gia' stato fatto. La loro cultura nasceva e finiva con gli anime.

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Non so cosa leggesse o guardasse Tomino da giovane, di sicuro era stato fulminato da Star wars,

 

No no, tutto ma non questo. semmai era lo studio nue ad essere rimasto affascinato da Star Wars, ma a Tomino è sempre stato sulle balle.

Cmq la sua formazione è stata più o meno la stessa di Takahata. Ad ogni modo, tutto quello che state dicendo qui l'aveva già detto Tomino in un'intervista di qualche anno fa (ricordo che Shito l'aveva anche tradotta in italiano).

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@ Syrus : quello che scrivi e' pienamente condivisibile e non se l'unico ad averlo fatto notare. Anch'io in passato ho scritto di questo impoverimento culturale che ha preso in pieno la generazione otaku nata e cresciuta con gli anime della prima ora (da Yamato in poi). Prendi ad esempio gli anime classici della Tatsunoko. I vari Kyashan, Hurricane Polimar, Tekkaman e Mach go go go. Cosa sono se non l'ideale americano, il fumetto supereroistico miscelato in salsa nipponica ? Sono anime profondamente giapponesi, ma l'influsso occidentale/americano e' presente. E lo si sente, lo si vede.

Anche nelle opere di fantascienza e' cosi'. Gli anime degli anni 70 e 80 erano eclettici. Non solo in termini di tematiche e generi ma anche di influssi culturali.

Questa diversita' che nasceva da una consapevolezza culturale globale (in parte imposta dagli americani dopo la seconda guerra mondiale ma non solo) nella letteratura, nella animazione (la Disney era vista da parte degli animatori giapponesi come lo standard a cui aspirare in termini di techniche di animazione), nel cinema etc... ha consentito alla prima generazione di mangaka e animatori di creare quel mondo fantastico degli anime che tanto ci ha affascinati da piccoli.

Un qualcosa si e' rotto con il passaggio di testimoni. Quando i primi otaku sono venuti alla ribalta e' come se trovassero ispirazione soltanto in quello che era gia' stato fatto. La loro cultura nasceva e finiva con gli anime.

 

 

Citi Kyashan ( si si, lo so...Casshern) e mi fai tornare in mente una cosa... :) Un paragone tra la serie originale, il suo remake anni 90 ( uno dei primi DVD anime in Italia) e il suo "sequel alternativo" new age.

 

La serie originale era disperata, atroce, senza speranza e quanto di più sgradevole ci potesse essere a livello di ambientazione. L'umanita sottomessa e costretta a vivere in cattività, considerando che Braiking boss cita pari pari lo stesso discorso di Wiki, probabilmente qualche sceneggiatore dell'epoca doveva aver letto la storia breve con l'Ai impazzita di Asimov.

 

ma poi c'era tutto il pessimismo da fine seconda guerra mondiale. Gente che aveva visto le rovine della guerra con i suoi occhi. in Kyashan c'era egoismo tra i sopravvissuti, c'era paura.

 

Ken Shiro, ad esempio è la copia nippon di Mad Max. XDDDDDDDDDDDDDD

 

 

Quando è stata l'ultima volta che abbiamo visto una Tokyo, sporca, sgradevole e disadattava e malsana come quella di Akira? Sono sicuro che ci sono degli esempi, ma al momento me ve vengono in mente pochissimi.

 

Oggi i Giapponesi vivono in un mondo ovattato, pulito, con personaggi "belli", con ambienti sani e lindi anche durante una guerra che porta all'estinzione l'umanità.

 

Lo stesso remake new age di Kyashan NEGA tutti i presupposti della serie originale portando in scena una storia vuota e mal scritta. Senza nessun legame psicologico , senza nessuna possibilità di immedesimarsi nei poveri robot che fanno rugine ( no... davvero che scelta vigliacca) e tutto questo ti rimane un anime con un magnifico chara design, un'ottima animazione estetica e IL VUOTO SPINTO tutto attorno.

 

 

A me era piaciuto molto anche il remake anni 90 di Kyashan. :)

 

E PORCA MISERIA ADORAVO il remake di POLYMAR Holy Blood. Li ho maledetti per non averlo mai continuato.

main Theme Op stupenda poi.

 

 

 

No no, tutto ma non questo. semmai era lo studio nue ad essere rimasto affascinato da Star Wars, ma a Tomino è sempre stato sulle balle.

Cmq la sua formazione è stata più o meno la stessa di Takahata. Ad ogni modo, tutto quello che state dicendo qui l'aveva già detto Tomino in un'intervista di qualche anno fa (ricordo che Shito l'aveva anche tradotta in italiano).

 

beh ovvio, basta essere persone pensanti per capirlo. Ovviamente non è dato sapere quali siano le influenze di quello o quell'altro autore, tranne quando è evidente o lui stesso lo ammette.

 

 

Per il resto non c'è molto altro da dire su Gravity Reko, per adesso.

L'unica cosa , pare che protagonisti siano essere due. Una sorella maggiore e un fratello minore.

 

la sorella maggiore diventa regina di non so cosa.

Modificato da Syrus
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[cut]

 

A me era piaciuto molto anche il remake anni 90 di Kyashan. :)

 

E PORCA MISERIA ADORAVO il remake di POLYMAR Holy Blood. Li ho maledetti per non averlo mai continuato.

main Theme Op stupenda poi.

 

 

 

Eh gia', Polymar Holy Blood. Anch'io ho mandato tante di quelle bestiemme perche' era uno dei pochi remake fatti bene.

Catturava in pieno lo stile del vecchio anime, aggiornandolo ai gusti degli anni 90. E quei 2 episodi, per la miseria se spaccavano di brutto.

 

Per Kyashan piu' che remake si trattava di un aggiornamento grafico. Ma era comunque ottimo.

Niente a che vedere con quella serie trash di Casshern Sins.

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Va beh... Butto lì uno spunto che magari è solo una puttana. Si fa per buttare inchiostro virtuale su carta virtuale.

Quel che dici è vero , ma son cose che in jap dicono da più di un decennio: ormai le nuove generazioni non sanno costruire storie perchè cresciuti a manga, anime e videogame e quindi non fanno altro che creare sterili copie di successi passati.

Però questo discorso riguarda specialmente gli anime, perchè nella sterminata produzione dei manga, qualcosa di decente , per non dire bello si trova.

Tornando invece a G-reko , credo che Tomino abbia detto tutto quello che doveva dire con la sua epica spaziale robotica nei primi anni 80 e non mi aspetto più niente di nuovo od originale da parte sua.

Lieto di essere smentito, per carità.

Modificato da Zio Sam
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Tornando invece a G-reko , credo che Tomino abbia detto tutto quello che doveva dire con la sua epica spaziale robotica nei primi anni 80 e non mi aspetto più niente di nuovo od originale da parte sua.

Lieto di essere smentito, per carità.

 

Sicurissimo che tu abbia ragione, non sarà nulla di che questo ultimo lavoro di Tomino, ma visto l'andazzo generale a me andrebbe bene anche anche una cosa non particolarmente originale, ma sviluppata bene ( che si potrebbe anche tradurre in qualcosa qualitativamente migliore della massa).

 

Mi spiego meglio...

Io sono contento anche solo per poter rivedere un pò il suo stile, perchè Tomino ce l'ha un suo stile personale molto forte.

Non ho nulla in contrario ad un zombie che torna dalla fossa.

 

Se è bollito, pace, Tomino ha già dato più del dovuto. Se vuole ancora provarci è il ben venuto.

Modificato da Syrus
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Se deve pensare anche ai bambini, sono pessimista...

Tomy pensava ai pampini già quando fece Gundam perchè aveva già delle figlie piccole.

Se ci fai caso, in Gundam c'è pochissima violenza e sangue, l'unica scena un pò forte è quella di Char che fa saltare la testa di Kichilya col bazooka.

 

Quella l'ha ripresa in ideon... solo che lì è la testa di un bambinetto che si polverizza :°_°:

Però a me ha impressionato più, sempre quasi alla fine della serie, Kichilya che fa secco Giren sparandogli alla nuca col cadavere che svolazza piano piano verso la parete per l'assenza di peso, sprattutto per la freddezza di tutta la scena non è che lei sta lì tre ore a ciarlare col fucile puntato prima di accopparlo, lo prende e "bang" e dopo fa egli altri "embè?" :lolla:

 

Pensare ai bambini non vuol dire trattarli come dementi.

 

Parole santissime :sisi:

 

Io mi preoccupo solo dei genialoidi giocattolari, se gli lasciano mano libera sono fiducioso :sisi:

Modificato da Alex Halman
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@ Syrus : quello che scrivi e' pienamente condivisibile e non se l'unico ad averlo fatto notare. Anch'io in passato ho scritto di questo impoverimento culturale che ha preso in pieno la generazione otaku nata e cresciuta con gli anime della prima ora (da Yamato in poi). Prendi ad esempio gli anime classici della Tatsunoko. I vari Kyashan, Hurricane Polimar, Tekkaman e Mach go go go. Cosa sono se non l'ideale americano, il fumetto supereroistico miscelato in salsa nipponica ? Sono anime profondamente giapponesi, ma l'influsso occidentale/americano e' presente. E lo si sente, lo si vede.

Anche nelle opere di fantascienza e' cosi'. Gli anime degli anni 70 e 80 erano eclettici. Non solo in termini di tematiche e generi ma anche di influssi culturali.

Questa diversita' che nasceva da una consapevolezza culturale globale (in parte imposta dagli americani dopo la seconda guerra mondiale ma non solo) nella letteratura, nella animazione (la Disney era vista da parte degli animatori giapponesi come lo standard a cui aspirare in termini di techniche di animazione), nel cinema etc... ha consentito alla prima generazione di mangaka e animatori di creare quel mondo fantastico degli anime che tanto ci ha affascinati da piccoli.

Un qualcosa si e' rotto con il passaggio di testimoni. Quando i primi otaku sono venuti alla ribalta e' come se trovassero ispirazione soltanto in quello che era gia' stato fatto. La loro cultura nasceva e finiva con gli anime.

 

Però direi che questo "impoverimento culturale" è arrivato un pò più tardi di quando sostieni tu, diciamo a partire dall'inizio del nuovo secolo..

La ciultura dei primi otaku "venuti alla ribalta" nel mondo dell'animazione negli anni 80-90 si basava ANCHE sugli anime ma non SOLO sui quelli (sono quelli venuti dopo che basavano la loro cultura esclusivamente su manga, anime e videogiochi..).

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E PORCA MISERIA ADORAVO il remake di POLYMAR Holy Blood. Li ho maledetti per non averlo mai continuato.

main Theme Op stupenda poi.

 

ave fratello. forse l'unico remake tra casshern-gatchaman-polymer-mach go go go (teknoman tekkaman blade fa storia a sè anche perchè mi sembra abbia ben poco delll'originale) veramente interessante&cazzuto.

 

cmq secondo me state un po' generalizzando. poi boh, magari non ho ben afferrato il problema. se si vuole parlare degli ova, beh dipende e non esiste solo gunbuster. ad esempio c'è un votoms di 5 eps degli anni '90 che introduceva personaggi nuovi, una storia nuova, ma idealmente concludeva quella vecchia (poi ok, in anni più recenti si è riusciti a dare un vero finale ed a non lasciare nel limbo proprio i personaggi di questa miniserie... il tutto con gran classe, tra l'altro); in ogni caso c'è uno sviluppo, certo coerente allo stile del suo creatore e pertanto anche attento a non uscire dal seminato di quelle che sono le regole della serie principale, in molti settori della narrazione. ma... giant robot già ce lo siamo già dimenticato? proto gurren lagann dead leaves (1 ova)? kite (2 ova)? quanto non era FIGO il remake di sol bianca, anche se l'originale prometteva molto di più? iczer anyone? armitage? hakkenden? e altro, che magari non sono un capolavoro ma nella loro "ristrettezza" hanno dato molto ma anche il massimo.

e siccome non si vive di soli evangelion e ghiblate, beh recentemente è uscito il film 'la principessa e il pilota' (che francamente è anche migliore di certi ghibli recenti... l'accostamento a questo studio non è casuale). ma qualcosa di buono lo ha dimostrato anche makoto shinkai, suvvia.

per le serie tv, beh che hanno fatto di male (ad esempio) i derivati di ishinomori come kikaider, 009-1,skull man? capirei genma taisen, solo per ragioni tecniche perchè in realtà la storia spigne alla grande. cmq tutta roba da 12-13 eps (più ova se capita).

soul taker, tokyo tribe 2, now and then here and there per dirne 3 in più. non è che 12-13 eps uguale merda per forza di cose.

inoltre ci sono molte serie che durano 12 eps, ma si rinnovano con altre run. spesso non c'è un vero sviluppo dei personaggi e la trama non è miracolata, però non si propongono nemmeno di essere I Grandi Capolavori Dell'Animazione e quindi vanno bene così.

ultimo caso: ci sono serie di 20 e rotti eps che sono una pigna in culo. c'è poco da fare. anche robba di grandi nomi. non molto tempo fa ho avuto l'occasione di vedere 'la leggenda di moby dick', di un certo duo dezaki (pace all'anima sua)/sugino. 26 eps dei quali se ne salvavano... uhm... boh? 5? 6? ecco, il resto si perdeva in sghignazzate idiote tra pirati, senza un perchè. lo stesso cowboy bebop, in realtà, non ha grandi sviluppi di trama e personaggi lungo tutta la serie, essendo tutto concentrato in pochi eps (il resto era un di più fatto dannatamente bene). non vado oltre con l'elenco, che tanto ce ne sta un bordello di robba televisiva oltre i 20 eps da buttare alle ortiche senza rimorsi.

 

e cmq g-reko o è la penultima o è l'ultima opera tv di tomino. va visto per forza. chi non lo fa finirà nell'inferno (real) robotico :pazzia:

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Spesso non ha importanza cosa racconti, MA COME lo racconti. Certo avere un'idea forte di base aiuta tantissimo, ma se una storia modesta gestita bene , sarà sempre migliore di un'idea forte raccontata da cani.

 

E i personaggi non è obbligatorio che si sviluppino. Spesso è molto più importante "far capire il personaggio" , convinzioni, mentalità, gusti personali, tic nervosi , fobie. Se riesci a dare allo spettatore un ritratto completo del personaggio, il più delle volte non ti serve neppure evolverlo, perchè tanto la cosa verrà naturale.

 

Quante più informazioni hai di un personaggio, quanto più facile diventarlo capirlo non solo per chi lo osserva, ma anche per chi deve gestirlo.

 

Questo ovviamente a patto che lo sceneggiatore "rispetti le regole", se lo sceneggiatore bara e per far quadrare i conti con la sua storiella "trasforma" un personaggio in un idiota affinche faccia volutamente le azioni che vuole lui..

 

oh beh... Auguri.

Mi ricordo ancora la frustrazione del doppiatore di Athurn che durante la registrazione di Seed destiny si lamentava di come non riuscisse più a capire che cazzo stesse pensando il suo personaggio.

 

 

XD XD XD

Modificato da Syrus
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ad esempio c'è un votoms di 5 eps degli anni '90 che introduceva personaggi nuovi, una storia nuova, ma idealmente concludeva quella vecchia (poi ok, in anni più recenti si è riusciti a dare un vero finale ed a non lasciare nel limbo proprio i personaggi di questa miniserie... il tutto con gran classe, tra l'altro)

 

Shining Heresy. Spettacolo.

 

Comunque non è questione di numero di episodi o di minuti, è questione di volere e sapere fare qualcosa.

Se non sei capace (AGE, tanto per gradire) o non sei interessato (le varie saghe di Ikkitousen) non ti bastano 50 episodi per tirare fuori qualcosa di decente.

Anche a me viene in mente roba decente, tipo Detonator Orgun, Giant Robot, FLCL vari OVA di Gundam che pur avvenendo nello stesso universo presentano ognuno personaggi diversi. Saikano, cribbio. Hellsing, Yukikaze manco era male, Gunparade March. Tokyo Magnitude, per fare un esempio recente di bella serie, Dennou Coil secondo qualcuno.

 

Tra l'altro, se si parla di tempo brado di durata dell'anime, non ha nessuna importanza il formato.

 

Per quanto riguarda la superiorità degli anime usciti negli anni 70/80, semplicemente non è vero. La roba bella e la roba cessa usciva allora come adesso ed esce anche roba superiore a ciò che l'ha preceduta. Oltre alle serie già citate, il miglior Gundam è uscito nel 1999 o giù di lì. Rahxephon, Vandread, Argento Soma, Gravion, Eureka Seven, Full Metal Alchemist, Gurren Lagann, Nadesico, Shin Mazinger, Madoka Magica, Penguin Drum, Tatami Galaxy, Gaogaigar + Final, GITS, FMP 2nd Raid, Gaiking LOD, Gun X Sword, eccetera. Questo parlando solo di quelli che mi vengono in mente adesso.

 

Anche quest'anno esce roba piacevole da vedere, se non si ha la girella integrata nel modus pensandi. E l'anno scorso sono usciti Anohana, BakaTesto, EnmaKun, Sora no Otoshimono, Horizon, Kaiji, Mardock Scramble, il già citato Madoka e Star Driver. Certo non tutti capolavori immortali, ma comunque serie piacevoli da vedere che intrattenevano. Se poi mi si vuole dire che nei 70/80 uscivano tutti capolavori, beh, ROTFL. Semplicemente la roba di allora non godeva della sovraesposizione della roba di adesso (chi te li dava i sub?) e ciò che è sopravvissuto fino all'epoca di Internet è ciò che se lo meritava. Il resto è finito nell'oblio dove meritava (chi ti va a subbare la merda anni 70/80?). Senza contare che usciva meno roba.

Ma ci siamo ugualmente divertiti ed appassionati anche negli anni più recenti.

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Per quanto riguarda la superiorità degli anime usciti negli anni 70/80, semplicemente non è vero. La roba bella e la roba cessa usciva allora come adesso ed esce anche roba superiore a ciò che l'ha preceduta. Oltre alle serie già citate, il miglior Gundam è uscito nel 1999 o giù di lì. Rahxephon, Vandread, Argento Soma, Gravion, Eureka Seven, Full Metal Alchemist, Gurren Lagann, Nadesico, Shin Mazinger, Madoka Magica, Penguin Drum, Tatami Galaxy, Gaogaigar + Final, GITS, FMP 2nd Raid, Gaiking LOD, Gun X Sword, eccetera. Questo parlando solo di quelli che mi vengono in mente adesso.

A parte che alcune serie da te citate non le reputo certo belle ( Nadesico mi ha fatto letteralmente cagare, dopo un promettente primo episodio) e altre, come Gaogaigar si "svegliano" a serie quasi conclusa ...... ma tornando ai discorso che nel passato uscivano solo capolavori, non era certo vero, però la media di serie buone era decisamente più alta di adesso, ma sopratutto, molte di esse introducevano qualche elemento originale che le differenziava dal resto, al contrario di adesso, dove ci sono anime che vogliono fare gli originali e invece sono la solita minestra vecchia di 30 anni .

Inoltre Fensa, hai il solito difetto di vedere le girelle per quello che sono ora, ma non per quello che hanno rappresentato all' epoca, quando sono uscite , e non c'era nulla di meglio rispetto ad esse: perchè guardi Gundam 0079 oggi e vedi un anime mal disegnato pieno di assurdità tecnologiche anacronistiche e per nulla realistiche, lo vedevi nel 1980 e oltre ad apparirti come una versione realistica dei robot nagaiani , afferravi il messaggio generazionale di Tomino rivolto a una "nuova umanità" ( cioè, la generazione cresciuta nel benessere del boom economico, senza guerre, lotte ideologiche ecc... così la chiamano i giapponesi ) che aveva afferrato a pieno questo messaggio , esattamente come fece poi Anno con Eva.

Ed è con questo metro che vanno giudicate le opere del passato, altrimenti, a parte qualche eccezione, il 90% degli anime sono merce modaiola che sa di vecchio e stantio dopo 15 anni, se va bene.

Modificato da Zio Sam
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Quoti interamente l'ultimo post di Fencer, non mi piace fare il vecchietto al parco che lancia il pane ai piccioni mentre brontola, le serie belle ci sono ancora e neanche tanto rare, certamente quando non era stato ancora fatto nulla era più facile provare a proporre qualcosa di nuovo quando tutto è già stato fatto si fa più dura tutto qua... e non condivido nemmeno il discorso di Cobra sulle serie troppo brevi, in 13 episodi buoi benissimo sviluppare tutto quello che ti pare, basta saperlo fare e non esagerare con la carne al fuoco, se sai sfruttare bene il tempo che hai a disposizione magari viene fuori qualcosa di meglio che in 3000 episodio di cui il 99% inutili filler, dico AnoHana ha solo 11 episodi... ne servivano di più? non mi pare, tutto quello che c'era da dire viene detto allungare il brodo l'avrebbe solo annacquato... poi vabbè se uno parte coi proconcetti per cui una volta erano tutti geni ora ci sono solo otaku segaioli inutile parlare, si spreca solo tempo e banda

Modificato da Alex Halman
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e non condivido nemmeno il discorso di Cobra sulle serie troppo brevi, in 13 episodi buoi benissimo sviluppare tutto quello che ti pare, basta saperlo fare e non esagerare con la carne al fuoco, se sai sfruttare bene il tempo che hai a disposizione magari viene fuori qualcosa di meglio che in 3000 episodio di cui il 99% inutili filler, dico AnoHana ha solo 11 episodi... ne servivano di più? non mi pare, tutto quello che c'era da dire viene detto allungare il brodo l'avrebbe solo annacquato...

Il vero problema delle serie troppo brevi è che iniziano e spariscono in tempi brevi e perciò vengono presto dimenticate...... una cosa simile accade con gli OAV, che essendo prodotti per la sola vendita, per quanto belli e ben fatti, se non legati a un nome o studio famoso, vengono dimenticati in men che non si dica.

A peggiorare le cose c'è anche il fatto che per ogni opera valida che esce, ce ne sono almeno altre 5 che sono pattume.

E finiscono per oscurare per poco di buono che c'è, col risultato di far allontanare gli spettatori invece di catturarne di nuovi.

Modificato da Zio Sam
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Su questa storia dei millemila episodi ci avevo riflettuto tempo fa e ho trovato una risposta particolare.

 

13 episodi si diceva, per comodita' di calcolo consideriamoli ciascuno di 20 minuti, quindi sarebbero 260 minuti, che equivale a piu' di 4 ore.

 

Ora, ci sono e ci sono stati al cinema delle vere e proprie leggende © che sono nate e morte in 90 minuti scarsi, a seconda del periodo e della programmazione.

 

Quindi, e' possibile parlare di poco tempo complessivo, su 4 ore?

Io direi di no.

 

Certo, c'e' il 'problema' che non e' tempo consecutivo, che all'interno dei 30 minuti circa vanno inseriti e rispettati determinati canoni, specie per raccontare una storia singola e reiterata MA e' anche vero che sono anni che la formula dell'episodio del tutto autoconclusivo non viene usato in favore di una storia dal respito piu' ampio, anche dai long runner per eccellenza, vedi One Piece.

 

13 episodi, in definitiva, possono essere pochi se la serie che si rappresenta ha tutta quella serie di paletti che rendono un episodio del tutto autoconclusivo. Sommati, e quindi dando spazio a story arc piu' o meno complessi, 13 episodi sono piu' che sufficienti sia per il character development, sia per raccontare una storia. E, uscendo ad un episodio alla settimana, 13 episodi corrispondono alla presenza in piu' di 3 mesi filati. Non e' poco.

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Anche a me viene in mente roba decente, tipo Detonator Orgun, Giant Robot, FLCL vari OVA di Gundam che pur avvenendo nello stesso universo presentano ognuno personaggi diversi. Saikano, cribbio. Hellsing, Yukikaze manco era male, Gunparade March. Tokyo Magnitude, per fare un esempio recente di bella serie, Dennou Coil secondo qualcuno.

 

Qualcuno mi ha chiamato?

;)

 

Per quanto riguarda la superiorità degli anime usciti negli anni 70/80, semplicemente non è vero. La roba bella e la roba cessa usciva allora come adesso ed esce anche roba superiore a ciò che l'ha preceduta.

 

Diciamo che ci sono stati diversi alti e bassi, nel corso degli anni, e tra adesso e il 1970 si sono compiuti minimo un paio di cicli. Adesso siamo decisamente verso il fondo, ma sono ancora convinto che si possa risalire.

Vedasi la seguente chart come esempio di un "alto" ;)

 

glianimedel1998.jpg

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