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Parlando Di NBA ...


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Dear Basketball,
From the moment
I started rolling my dad’s tube socks
And shooting imaginary
Game-winning shots
In the Great Western Forum
I knew one thing was real:
I fell in love with you.
A love so deep I gave you my all
From my mind & body
To my spirit & soul.

As a six-year-old boy
Deeply in love with you
I never saw the end of the tunnel.
I only saw myself
Running out of one.
And so I ran.
I ran up and down every court
After every loose ball for you.
You asked for my hustle
I gave you my heart
Because it came with so much more.

I played through the sweat and hurt
Not because challenge called me
But because YOU called me.
I did everything for YOU
Because that’s what you do
When someone makes you feel as
Alive as you’ve made me feel.

You gave a six-year-old boy his Laker dream
And I’ll always love you for it.
But I can’t love you obsessively for much longer.
This season is all I have left to give.
My heart can take the pounding
My mind can handle the grind
But my body knows it’s time to say goodbye.

And that’s OK.
I’m ready to let you go.
I want you to know now
So we both can savor every moment we have left together.
The good and the bad.
We have given each other
All that we have.
And we both know, no matter what I do next
I’ll always be that kid
With the rolled up socks
Garbage can in the corner
:05 seconds on the clock
Ball in my hands.
5 … 4 … 3 … 2 … 1

Love you always,
Kobe

 

Questa è la lettera scritta da Kobe Bryant per annunciare il suo ritiro.

Chiunque abbia mai giocato a basket, ha fatto lo stesso,

Canestro inventato, palla in mano, cronometro nella testa e via ad immaginarsi a mettere la tripla allo Staples Center, al Forum per chi come me è cresciuto a pane e Magic Johnson vs Larry Bird, o in qualsiasi altro palazzetto NBA.

Inutile dire che solo un genio poteva fare una cosa del genere.

Kobe, grazie, perché come diceva 15 anni fa Federico Buffa le tre cose irrinunciabili nella vita sono Michelle Pfeiffer, la Nutella e Kobe in contropiede.

Saluti Toma

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Si ritira un gigante di questo sport, uno di quelli che ha segnato un'epoca. Anche se non si è tifosi Lakers non si può non togliersi il cappello di fronte a questi atleta.

 

Parlando della stagione attuale: ma Curry quanto è in stato di grazia? Non pensavo riuscisse a ripetere e a superare il suo rendimento dello scorso anno, se continuano così lui e i GSW, il repeat è abbordabile. Sono un po' deluso dai Clippers, hanno uno squadrone, ma non riescono a carburare, peccato è una delle squadre che tifo ad Ovest. Ad est spero che i miei Bulls riescano ad agguantare il secondo posto dopo i Cavaliers che sull'atlantico sono senza dubbio i più forti. Hoiberg pare che riesca a utilizzare meglio tutto il quintetto rispetto a Thib. Comunque la sproporzione tra est ed ovest è un problema, non so se sia maturo il tempo di cambiare l'accesso ai playoff

Modificato da Godai
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Comincio dalla griglia playoff, che credo non verrà mai cambiata, storicamente ci sono stati periodi in cui una conference ha avuto una forza superiore all'altra, ma a livello dei piani alti NBA, Silver e soci intendo, la rimodulazione dell'accesso ai playoff è più argomento da tifosi che altro.

Anche perché per esempio quest'anno il gap è decisamente inferiore all'anno scorso, ad est Miami, Orlando, Boston, Detroit e Charlotte per esempio, sono squadre molto più interessanti che negli anni precedenti.

Chicago è una buona squadra, forse inferiore ai Cavs, che devono ancora recuperare Irving, ma il cambio di allenatore non può che giovargli. Thibo è un super ma vuole controllare ogni aspetto del gioco e oltre e 5 anni con lui sono logoranti, vedi Rose, Fred Hoiberg, che mi faceva impazzire a livello college, quando giocava ad Iowa era "The Mayor", può essere quello che li porta ad un livello superiore, devono solo metabolizzare i cambiamenti tra i diversi sistemi.

I Clippers, invece li trovo un po' scarichi, penso che il loro prime sia già passato, Paul comincia ad avere un chilometraggio notevole, Griffin ottimo giocatore però non è nell'Elite che può cambiare una serie playoff tipo LBJ e Durant e quindi per loro secondo me, già quest'anno nell'ipercompetitiva Western sarà dura.

Ah poi c'è Steph.

Ma da dove cazzo arriva questo?

Ah i favoriti sono loro soprattutto perché sono esattamente la squadra dell'anno scorso e giocano con una confidenza maggiore.

E infine io tifo Lakers dai tempi dello Showtime, e sapere che stanotte hanno contribuito al primo successo di Phila, non può che farmi piacere, l'anno prossimo con la numero 1 al draft ci aspetta Ben Simmons da LSU.

Se segui il college basket dagli un occhio.

Saluti Toma

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ricordo che giocavo in giardino con un blocco appunti per terra in cui tenevo conto dei risultati, facendo partite 3vs3 DA SOLO, e in base a criteri assolutamente casuali (canestro sbagliato, rimbalzo del muro un pò sghescio) la palla passava da una squadra all'altra. Faci mezza season, mentre un mio amico andava avanti da anni a fare la stessa cosa (che io infatti imparai da lui).

 

Ovviamente i due giocatori più forti erano Timmy "killer crossover" Hardaway e Goooooood Mourning Alonzo

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Comincio dalla griglia playoff, che credo non verrà mai cambiata, storicamente ci sono stati periodi in cui una conference ha avuto una forza superiore all'altra, ma a livello dei piani alti NBA, Silver e soci intendo, la rimodulazione dell'accesso ai playoff è più argomento da tifosi che altro.

Anche perché per esempio quest'anno il gap è decisamente inferiore all'anno scorso, ad est Miami, Orlando, Boston, Detroit e Charlotte per esempio, sono squadre molto più interessanti che negli anni precedenti.

 

Anche io credo che non la cambieranno mai, quest'anno però hanno modificato la regola per cui il primo della division arriva prima anche in caso di record peggiore. Già è una buona modifica. Il gap però lo vedo ancora troppo grande, l'unica vera contender ad Est è Cleveland.

 

 

 

I Clippers, invece li trovo un po' scarichi, penso che il loro prime sia già passato, Paul comincia ad avere un chilometraggio notevole, Griffin ottimo giocatore però non è nell'Elite che può cambiare una serie playoff tipo LBJ e Durant e quindi per loro secondo me, già quest'anno nell'ipercompetitiva Western sarà dura.

 

Per me come quintetto base e panchina sono tra i migliori, la finale di Conference è l'obiettivo base. 

 

 

ricordo che giocavo in giardino con un blocco appunti per terra in cui tenevo conto dei risultati, facendo partite 3vs3 DA SOLO, e in base a criteri assolutamente casuali (canestro sbagliato, rimbalzo del muro un pò sghescio) la palla passava da una squadra all'altra. Faci mezza season, mentre un mio amico andava avanti da anni a fare la stessa cosa (che io infatti imparai da lui).

 

Ovviamente i due giocatori più forti erano Timmy "killer crossover" Hardaway e Goooooood Mourning Alonzo

 

Io quando ero alle medie in pieno secondo Three-peat di Jordan ero drogato di NBA, mi ero comprato dei cereali in cui c'erano dietro la scatola i consigli di Olajuwon per tirare correttamente e mi mettevo a leggere e poi a tirare al canestro che avevo obbligato i miei a comprarmi. 

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Ad ovest, mia opinione è che i Clippers siano dietro

Golden State, OKC, San Antonio e Memphis. Li metto sullo stesso piano di Dallas e Houston.

Dubito arrivino alla finale di Conference, ma ti ripeto che è una mia opinione quindi mi sbaglierò di certo.

Saluti Toma

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Ad ovest, mia opinione è che i Clippers siano dietro

Golden State, OKC, San Antonio e Memphis. Li metto sullo stesso piano di Dallas e Houston.

 

Viste le ultime partite non mi sorprenderei se avessi ragione tu, però forse sopra a Memphis ce li metto.  

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  • 2 weeks later...

Ho letto questo libro:

 

http://www.amazon.it/Michael-Charles-squadra-conquistato-cambiato/dp/8868361922/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1450172806&sr=1-1&keywords=dream+team

 

Una lettura davvero bella, ben scritta e che racconta davvero bene i retroscena della nascita e dell'avventura olimpica del Dream Team. Si focalizza sui giocatori raccontandone le varie storie. Se si è appassionati di basket è un must.

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  • 1 month later...

Allora, Blatt è un signor allenatore, forse uno dei migliori in circolazione, ma l'NBA è una lega di superstar, dove la componente nigga la fa da padrone, e gli afroamericani su certe questioni non transigono.

Sostanzialmente sono delle gran teste di cazzo.

LBJ non fa eccezione tanto è vero che Rick Carlisle, ex allenatore di Dallas e presidente dell'Associazione allenatori ha dichiarato che il licenziamento di Blatt, è una sconfitta per la lega.

 

http://www.cbssports.com/nba/eye-on-basketball/25459397/mavs-coach-rick-carlisle-david-blatt-firing-is-embarrassing-for-the-nba

 

Cleveland nell'estate scorsa era una squadra abbastanza futuribile, con un nucleo giovane Irving, Wiggins e altri, ma dal giorno in cui LBJ dice:" I'm coming home" tutto cambia.

Bisogna vincere e subito, quindi via Wiggins, Bennett e la prima scelta 2015 per Love.

Gilbert il proprietario dei Cavs consegna a LBJ le chiavi di squadra, città e Ohio intero, così quello che dice lui è legge.

Da inizio stagione LBJ e il suo agente Rich Paul, spingono perché il posto di Blatt, che ha portato i Cavs alla finale e ad un record attuale di 30-11, venga preso da Tyronn Lue, il vice di Blatt.

E ci riesce.

Paradossalmente l'unico che aveva motivo di chiedere la testa di Blatt, che è Kevin Love, in quanto impiegato in maniera decisamente meno incisiva rispetto a Minnesota, in realtà non si schiera.

Irving neppure, l'unico che spinge per tutto questo è LBJ.

Che ora dopo 4 finali NBA perse, è obbligato a vincere questa.

Altrimenti le critiche lo seppelliranno.

Saluti Toma

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Immaginavo ci fosse dietro Lebron, mi pare una scelta assurda e già ieri sera le hanno prese dai Bulls, che quest'anno sono una squadra di matti.

 

Intanto esce qualche voce dallo spogliatoio anche se dell'anno scorso.

 

http://www.nbareligion.com/2016/01/23/brendan-haywood-a-ruota-libera-su-blatt-non-era-preparato-e-temeva-lebron-james/

 

 

Con buona pace di James secondo me quest'anno le vere final saranno quelle di Conference ad ovest tra Warriors e Spurs, da lì uscirà la squadra vincente.

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Le dichiarazioni che potrebbero avere anche un senso, cadono di fronte al fatto che dica che Blatt non era capace di costruire un buon tiro.

Haywood, che dal punto di vista cestistico è considerato più o meno una capra, faceva meglio a dire che gli schemi li guardava al contrario, seduto sul pino, come meritava.

Saluti Toma

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  • 1 month later...

Ho visto la luce.

In realtà stiamo assistendo ad una delle più grandi singole stagioni di un giocatore NBA.

Cose tipo il 1962 di Wilt, il 1986 di MJ.

Perle davvero rare.

Perché quello che sta facendo Steph è un gioiello per chi ama questo sport.

Saluti Toma

 

P.S. Giusto per dirne un paio, con ancora 24 partite ha già stabilito il record per 3's segnati e da 30 piedi tira 11/22, mentre il resto dell'NBA 53/669.

We are all witness

Modificato da Il Toma
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Stanotte, senza Curry e senza Iguodala W all'overtime contro Atlanta

Decide una tripla senza senso di Draymondo

54-5 and counting

18-5 nelle ultime 23 per pareggiare il record, domani notte in casa contro OKC (difficile) e poi a parte una trasferta a Memphis e 3 contro gli Spurs tante passeggiate di salute.

Nell'NBA dove "everybody makes a run" si può sempre perdere, ma questi è difficile batterli.

Ah ogni tanto anche i miei Lakers mi ricordano di esserci in queste annate difficili 

39 di un sontuoso D'Angelo, uno che se fosse per Scott (coach) non giocherebbe mai.

Saluti Toma

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  • 1 month later...

Che dire.

Non so se sono più irreali i 60 di Kobe all'addio o le 73 vittorie scandite dai 46 in 30 minuti scarsi (ha messo 6 triple nei primi 6 minuti del 1 quarto) di Steph che scollina a 402 triple segnate in un anno.

Le statistiche per lui sono fuori scala.

Comunque la lega è in buone mani.

Saluti Toma

 

P.S. E per Kobe tanta tanta emozione, si è semplicemente ritirato lo sportivo che più ho amato ed ammirato negli ultimi 20 anni.

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Serata davvero simbolica per l'NBA; se ne va una leggenda con una partita degna della sua carriera e nello stesso tempo un'altra leggenda si prenota il futuro contribuendo a riscrivere un record che sembrava impossibile da superare.

L'NBA ha davanti a sé un periodo d'oro, Steph e i Golden State, LBJ, San Antonio, Durant che prima o poi vorrà mettersi l'anello, Davis e altri giocatori magnifici.

 

E intanto la mia Chicago sbaglia una stagione clamorosamente, speriamo che risolvano tutte le questioni sospese e costruiscano una squadra adatta ad Hoiberg

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