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Che film avete visto oggi?


El Barto

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visto il collezionista di carte; un titolo orrendo per un film che si chiama the card counter, visto che nessuno colleziona carte ma c'è un giocatore che conta quelle che la vita-croupier gli passa e quindi decide come gestirsele. inoltre contare la carte non è permesso nelle partite ai casinò o durante le competizioni, quindi ci sarebbe un'ulteriore metafora da sommare a quella principale.

premesso questo, sarebbe un macigno di film se non avesse una regia così fluida, varia, ragionata ed arricchita da una buona quantità di "giochi" in/fine sequenza che lo rendono vivo nonostante la calma dovuta tanto al genere al quale appartiene quanto agli ambienti dove è girato. concettualmente è però un film pesantino, che tiene fermo sullo sfondo eventi di cronaca militare realmente documentati, e che tocca tantissimi temi e sentimenti legati alla natura umana, senza farsi mancare quella vena di pessimismo che solo apparentemente sembra possa essere sconfitta dopo mille sofferenze ed errori. è una storia sulla ricerca di redenzione, perdono degli altri e di sè (in modo simbiotico), fiducia, cambiamento, accettazione, altruismo e benevolenza che si inseriscono in un percorso di ciclicità (anche volutamente, da parte di chi la vive) "obbligata" della vita, la quale si ripete fintanto che non si trova una soluzione per ogni caso. il parallelismo tra il gioco del poker e la vita è reso in modo efficace: scommetti, bluffi, ci stai, vedi, chiami ma soprattutto come scrivevo in apertura ricevi delle carte e ci devi fare qualcosa in relazione a quello che possiedono altri giocatori (e, come nella vita vera, c'è sempre qualcuno che vince ripetutamente e fa lo spavaldo :lolla:). in tutto ciò si prende in considerazione anche l'opzione "capire qual è il proprio posto e quali i propri limiti" perchè forse è questo il punto di equilibrio di ciascuno.

bel film strutturato ma non per questo rigido, che non vuole dare lezioni ma suggerire consigli generici attraverso una storia che però è specifica.

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  • 3 weeks later...
  • 3 weeks later...

Pills:

Uncharted, avete due slot, "buon actioner" e "presa per il culo" e 10 punti complessivi, quindi se siete per un 10 al buon actioner, date di conseguenza o alla "presa per il culo" e insieme guadagnate un TSO; se date 10 a "presa per il culo" date 0 a "buon actioner" e il TSO lo vincere sempre come bonus. Se fate metà e metà forse e' la valutazione matematicamente equilibrata ma poco giusta,io direi un 7 e un 3

Anche perché per essere una presa per il culo cmq basta anche 1

 

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Assassinio sul Nilo;

Film strano che fonda la propria ragion d'essere non sul fatto di rappresentare un ideale secondo capitolo della storia di un personaggio, non nella partecipazione a vario titolo di Kenneth Branagh, ma per il fatto che ci recita Gal Gadot che oltretutto e' in parte come un pesce fuor d'acqua; il suo personaggio poteva prevedere chiunque, tranne un'israeliana.

E il bello che la rappresentazione va bene e prosegue fin tanto che c'è lei, e questo e' già lievemente paradossale.

A Questo riguardo credo che il vero colpevole sia Kenneth Branagh, perché dopo che la gadotta scompare, in pratica si rende colpevole sia di omicidio plurimo, aver ucciso il film e la vittima nella storia per assumere il controllo della scena, sia di sequestro della stessa appunto in virtù di tale azione.

Alla fine la domanda resta; ma come diavolo poteva coprire Poirot tutto quello sfregio in volto solo con i baffoni?

Per il resto, di costruzione di un giallo non c'è niente.

Riuscire a prendere un classico, infilarci attori a caso purché conosciuti, e fare una storia poliziesca non costruendo ma con un finale alla Ocean's Eleven, e' comunque notevole.

In male. Ovvio.

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2 hours ago, Shuji said:

Assassinio sul Nilo;

Film strano che fonda la propria ragion d'essere non sul fatto di rappresentare un ideale secondo capitolo della storia di un personaggio, non nella partecipazione a vario titolo di Kenneth Branagh, ma per il fatto che ci recita Gal Gadot che oltretutto e' in parte come un pesce fuor d'acqua; il suo personaggio poteva prevedere chiunque, tranne un'israeliana.

E il bello che la rappresentazione va bene e prosegue fin tanto che c'è lei, e questo e' già lievemente paradossale.

A Questo riguardo credo che il vero colpevole sia Kenneth Branagh, perché dopo che la gadotta scompare, in pratica si rende colpevole sia di omicidio plurimo, aver ucciso il film e la vittima nella storia per assumere il controllo della scena, sia di sequestro della stessa appunto in virtù di tale azione.

Alla fine la domanda resta; ma come diavolo poteva coprire Poirot tutto quello sfregio in volto solo con i baffoni?

Per il resto, di costruzione di un giallo non c'è niente.

Riuscire a prendere un classico, infilarci attori a caso purché conosciuti, e fare una storia poliziesca non costruendo ma con un finale alla Ocean's Eleven, e' comunque notevole.

In male. Ovvio.

 

Per curiosita', ma lo hai visto in lingua originale?

perche' per quanto gnocca non sono riuscito a non essere ipnotizzato dall'accento della Gadot che suonava di tutto fuorche brittanico o americano, per il resto, vabbe' che e' un interpretazione, ma vedere un Poirot cosi' in forma mentre nel romanzo viene sempre descritto come un uomo molto rotondetto, fa quansi ridere, io ho visto sopratutto la voglia di Branagh di pavoneggliarsi mostrandosi compito e pieno di drammi.

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1 hour ago, Roger said:

bah mi fate perdere tutte le speranze che avevo nel film :lolla:

Vabbè c’è Mrs. You know nothing Jon Snow e tale Emma Mackey che ha una presenza davvero notevole….😂

Alla fine 4,90 si possono investire…però sì volevo vedermi un giallo di Agatha e non c’è praticamente nulla di tutto ciò.

I baffoni che mi hanno riportato alla mente quelli di Cavill…:thumbdown:

Saluti Toma

  • LOL 1
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Guest Great Starred
10 ore fa, Shuji ha scritto:

Assassinio sul Nilo;

Film strano che fonda la propria ragion d'essere non sul fatto di rappresentare un ideale secondo capitolo della storia di un personaggio, non nella partecipazione a vario titolo di Kenneth Branagh, ma per il fatto che ci recita Gal Gadot che oltretutto e' in parte come un pesce fuor d'acqua; il suo personaggio poteva prevedere chiunque, tranne un'israeliana.

E il bello che la rappresentazione va bene e prosegue fin tanto che c'è lei, e questo e' già lievemente paradossale.

A Questo riguardo credo che il vero colpevole sia Kenneth Branagh, perché dopo che la gadotta scompare, in pratica si rende colpevole sia di omicidio plurimo, aver ucciso il film e la vittima nella storia per assumere il controllo della scena, sia di sequestro della stessa appunto in virtù di tale azione.

Alla fine la domanda resta; ma come diavolo poteva coprire Poirot tutto quello sfregio in volto solo con i baffoni?

Per il resto, di costruzione di un giallo non c'è niente.

Riuscire a prendere un classico, infilarci attori a caso purché conosciuti, e fare una storia poliziesca non costruendo ma con un finale alla Ocean's Eleven, e' comunque notevole.

In male. Ovvio.

 

Ho visto anche quello, ma preferisco questo.

https://g.co/kgs/bLcmRb

Confesso che non ho capito quasi niente con Branagh. Il classico del 2004 l'ho apprezzato, benche' Poirot come personaggio non stia in cima alla mia classifica dei preferiti.

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BELFAST

Non sarà il film migliore del mondo, ma diosanto mi sono innamorato della sua fotografia.

Questo Belfast di Kenneth Branagh (mi sento male se penso al Nilo precedente), usa un bianco nero non tale ma 'colorizzato' tale, come diversi altri, vedere il Roma di Cuaron, ma qua i mezzitoni sono trattati molto meglio, a volte pure rimossi, e afferiscono come copertura 'incolore' sulle pareti dei muri in mattoni al vivo, abbracciando così idealmente il luogo dell'azione, di semplice vita quotidiana in un quartiere che di semplice non ha nulla.

E poi c'è il bianco, svolte quasi sovraesposto, legato a sottolineare momenti, o a poggiarsi su elementi che portano vita o che si muovono così vivendo in quel !uogo, le camicie, le porte, i libri fino a condurre al colore vero, quello unicamente delle proiezioni cinematografiche al cinema, unica nota di vita in un ambiente dal cielo anch'esso p!umbro, mostrandosi in alto quasi come delle macchie di Rorschach.

Che meraviglia il Cinema quando funziona, come un fiore che sboccia, non porta di per sé grandi azioni quando !o fa, ma la sua non tremenda simmetria, può fascinare chiunque per il tempo necessario a sbocciare ed o!tre.

Così in questo film,che tratta del quotidiano di una famiglia comune per un ora e 38 minuti.

E ne vorrete ancora.

Poi finito questo guardate "e' stata la mano di Dio", di Sorrentino, ugualmente film molto personale come questo "Belfast" di Branagh.

E magari lo perdonerete per la Facciata sul Nilo.

 

 

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Di recente ho visto Gravity e La caduta (no, giuro che non è stato intenzionale, solo sincronie).

Li ho trovati interessanti entrambi. Il secondo più del primo. Bruno Ganz mi pare avere fatto un opera di ricostruzione antropologica incredibile. Tra le altre cose.

Il doppiaggio italiano mi è parso del tutto deviante dell'interpretazione di Ganz. :-(

Che una simile scena sia diventata notoriamente oggetto di "meme" varie e parimenti idoite credo sia un perfetto termometro della frivolezza, dell'infantilità, della demenza e del deragliamento intellettuale di un'epoca e di una generazione.

Si tratta di una cosa offensiva più che umiliante, e fa pensare che questa società non meriti neppure la memoria umana che pure le sarebbe data.

Sarebbe.

Solo giocattoli per i bambini.

La scena che mi ha colpito di più è stana senz'altro quella della Goebbels che prima narcotizza e poi uccide nel sonno i suoi sei figli con il cianuro.

Anche se l'effettiva dinamica di quel momento è dubbia (nessun sopravvissuto a narrarla direttamente), l'ho trovata scenicamente agghiacciante nella sua silenziosa dinamica.

Le figure femminili nel film sono senz'altro dei veri cardini. Oltre alla "protagonista", ovviamente, anche l'affresco della personalità di Eva Braun è terribilmente interessante.

Ma quindi, quando esce il prossimo film con l'Uomo-Ragno? :-)

 

Edited by Shito
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4 ore fa, Shito ha scritto:

Di recente ho visto Gravity e La caduta (no, giuro che non è stato intenzionale, solo sincronie).

Li ho trovati interessanti entrambi. Il secondo più del primo. Bruno Ganz mi pare avere fatto un opera di ricostruzione antropologica incredibile. Tra le altre cose.

Il doppiaggio italiano mi è parso del tutto deviante dell'interpretazione di Ganz. :-(

Che una simile scena sia diventata notoriamente oggetto di "meme" varie  aperimenti idote credo sia un perfetto termometro della frivolezza, dell'idiozia, della demenza e del deragliamento di un'epoca e di una generazione.

Da Er ist wieder da, altro film tedesco su Hitler, film ironico ma "problematico":

https://www.youtube.com/watch?v=4hjuHI8m5m0

Edited by Eymerich
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Guest Great Starred

Ho appena finito di vedere Old (lo stesso regista di Il sesto senso, E venne il giorno ecc.)

Non credo di aver mai sofferto tanto in vita mia😅 Ho avuto la sensazione che il film dovesse cominciare quando e' finito. Per tacere dell'assurdita' bella e buona di alcune scene, come il tempo che procede veloce per il bambino ma non per la madre, o la storia del corallo, o le deduzioni ai limiti del paranormale...🙃

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Olè ha il grosso problema che Shyamalan ha preso da una graphic novel il concetto base, alcuni personaggi e situazioni e ha fatto una storia con quello che cerca lui, il plot twist finale.

Se si legge il fumetto si capisce molto di più

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Guest Great Starred
Il 28/2/2022 Alle 01:16, Shuji ha scritto:

Olè ha il grosso problema che Shyamalan ha preso da una graphic novel il concetto base, alcuni personaggi e situazioni e ha fatto una storia con quello che cerca lui, il plot twist finale.

Se si legge il fumetto si capisce molto di più

Non avevo idea che fosse tratto da un fumetto, comincio subito a cercarlo.

Grazie per l'informazione.

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Spoiler

Il fatto, vedendo questo film è che ho pensato ... "Funzionava anche se al posto di Batman & Co. c'erano Pinco e Pallino". Ma mettiamoci Batman che magari facciamo una trilogia ... ma anche no visto quell'addio? ... Sembrava Seven (grosso modo ) ma con gli effetti speciali e un'ora in più di durata. Qualcuno dei quattro gatti è venuto perchè a fare Bruce Wayne era "quello di Twilight"

 

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Tutti i miei conoscenti a vedere The Batman...io invece mi sono visto Piccole Donne(2019). Lo avevo in sospeso da un po' e ieri sera ho deciso di rivederlo da zero.

Ora, il fatto che ci fosse Emma Watson esula da tutto, però il film mi è piaciuto abbastanza. Ben fatto, buoni tempi, mi ha intrattenuto e si è fatto seguire senza annoiare, che non è poco. Il film "vecchio" (quello del 1994), mi ha sempre fatto scendere il latte alle ginocchia. Però...forse sarebbe il caso di rivederlo. Comunque, mi è piaciuto.

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visto house of gucci, film massivamente girato in italia. buon film, per nulla noioso nonostante la durata di oltre due ore, con degli inserti musicali appropriatissimi, ossia alcune canzoni popolarissime tipiche di 3 decenni che servono da sostegno ai vari momenti della storia accompagnandola appropriatamente (c'è davvero di tutto e sbadatamente possono sembrare "buttate lì" ma se si presta attenzione ai testi...).

grandissimo cast, con un sempre eclettico jared leto irriconoscibile per via dell'efficacissimo trucco (in effetti una nomination all'oscar ci sta tutta...). al pacino e jeremy irons sono sempre dei giganti ma c'è anche la conferma dell'onnipresente adam driver, che negli anni è migliorato parecchio o cmq si è rivelato adattissimo a ruoli su misura nei quali non deve assolutamente far roteare spade. lady gaga l'ho vista più rotondetta del solito però brava pure lei.

la storia è quella che è, racconta l'ascesa del rampollo sveglio di casa gucci attraverso una strada contradditoria essendo che lui non avrebbe voluto prendere in mano le sorti dell'azienda di famiglia nè tantomeno in seguito avrebbe voluto estromettere il parentame vario dalle quote di propretà; però una spirale di eventi di cui è parte attiva e di altri no, come eredità e matrimonio su tutti, hanno portato il suo coinvolgimento a livelli elevatissimi fino all'apice. problema è che lui non era adatto alla conduzione dell'azienda, e forse l'incapacità di avere il controllo della situazione lo aveva fatto sbarellare; in più la disperazione di altri fa compiere atti di portata tragica...

unico dubbio sulla "tenuta" scenica degli anni, su schermo, che trascorrono durante la narrazione nel senso che gli attori, nonostante circa tre decadi di storia dichiarati, sembrano non invecchiare più di tanto e alla fine si ha la sensazione che sia passata solo una decade ad essere buoni.

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Jackass Forever

Il fatto che abbia trovato più divertente una trashata del genere con adulti che fanno cazzate (e stando tanto ad esempio al solito Rotten tomatoes insieme ad un 85% di critica e 91% di pubblico) con ad es.un tale che in una delle varie scene si ricopre il pene di api just for the lulz (e non in senso allegorico), rispetto alle tre ore total dark di The Batman, minimo indica che nell'intrattenimento attuale c'è qualcosa di storto.

Ottimo film per l'autostima*

Ne uscite sicuramente anche con qualche punto IQ in più 

 

 

*(nel senso che rispetto a sta gente vi sentirete dei geni)

 

 

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  • 2 weeks later...

Moonfall 

Buon actioner, effettistica a valanga con anche variazioni sui soliti canoni di distruzione planetaria, un'idea di fondo curiosa che ho trovato interessante, ma magari già nota a complottisti e assimilabili.

 

Prendo spunto da sto film però per parlare di un'altra cosa.

Perché nonostante l'indubbia resa iper realistica di questo tipo di effetti, a me sembrano sempre più irreali?

Voglio dire, lasciate perdere il cadavere della Pluto stuprata sospensione dell'incredulità.

Agevoliamo un filmato con Taro in action.

 

Non c'è paragone col passato della stop motion del pur leggendario Harryhausen 

Perché quindi a me sembrava più "magico" allora?

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nightmare alley, di guillermo pessimismo&fastidio del toro, è un film che adatta l'omonimo romanzo ed è molto particolare per vari aspetti; purtroppo il titolo italiano è "la fiera delle illusioni", cioè il solito trenino di parole ad effetto all'italiana, e per quanto possa essere inerente alla storia non coglie assolutamente il punto effettivo dell'intera vicenda racchiuso nel titolo stesso del film. non si parte da un vicolo ma ci si arriva, quasi per una predestinazione che si rivela con dei chiari segnali lungo la storia, e non è una bella cosa ma non è nemmeno detto sia sbagliata.

il problema dei film di del toro sta diventando il morboso gusto per raccontare il marcio dell'uomo, la sua spettacolarizzazione (nel bene e nel male), ed una certa ricompensa (termine neutro: vieni ripagato dalla vita o da qualcuno per quello che hai fatto) finale al seguito di una storia di per sè non propriamente allegra. nel caso di nightmare alley non c'è nemmeno possibilità di redenzione e probabilmente sarebbe stato sbagliato offrirla (cosa questa alla quale invece, mi pare di capire al seguito di un paio di ricerche, era presente nel vecchio film del '47).

di per sè, da un certo punto di vista, sarebbe pure un buon film visto il cast convincente su una storia che si sviluppa in modo brillante ed una regia che spacca per 2 ore su 150 minuti, ma appunto può piacere solo per il gusto di vedere punito e beffato il protagonista, se si tralascia l'ultima mezz'ora affrettata e qualche parte della storia alla quale sarebbe stato meglio dare più spazio evitando quindi dei buchi (la compagna del protagonista è importantissima ma è quasi un fantasma, la psicologa ha una sua vicenda e cmq non si capisce perchè la faccia sempre franca).

è un film che ha diverse candidature all'oscar, imo esagerate ma per qualche ragione ci è finito dentro. temo per pinocchio per via dei gusti di del toro, e magari gli daranno degli oscar se non li danno a nightmare alley :lolla:

cmq ci siamo definitivamente giocati la blanchett. è troppo piena di botox e purtroppo si vede... ma il peggio verrà tra qualche anno se non si scopre un rimedio efficace.

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