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Life is Strange


Shuji

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[EDIT: sto avendo un po' di problemi con l'editor, quindi il post avrà dei problemi di formattazione. Sto tentando di risolvere]

Mi permetto di "riaprire" il topic per dire che mi fa un po' strano come nessuno qui abbia parlato di Life is strange 2 neanche un pochino, dato il polverone che ha suscitato nel fandom. Ok, non è ancora finito, ma niente niente?

Personalmente ho intenzione di dire la mia a riguardo. Io starei lavorando proprio a dei video dove ripercorro il gioco spiegandone tutti i problemi a livello narrativo. Finora ho ripercorso i primi due, ma siccome il primo video, rivedendolo ora, mi pare un po' meh, ne lascio solo una trascrizione. Ovviamente contiene spoiler a gogo.

Mi permetto di "riaprire" il topic per dire che mi fa un po' strano come nessuno qui abbia parlato di Life is strange 2 neanche un pochino, dato il polverone che ha suscitato nel fandom. Ok, non è ancora finito, ma niente niente?

Personalmente ho intenzione di dire la mia a riguardo. Io starei lavorando proprio a dei video dove ripercorro il gioco spiegandone tutti i problemi a livello narrativo. Finora ho ripercorso i primi due, ma siccome il primo video, rivedendolo ora, mi pare un po' meh, ne lascio solo una trascrizione. Ovviamente contiene spoiler a gogo.

 

Beh, salute, popolino del Far web. Quest’oggi si parla dell’ultimo arrivato del franchise di Life is strange, Life is strange 2. Argomento molto caro a me e spinoso per tutti i fan della serie. Come me. Molto spesso, nelle discussioni online a proposito di questo gioco, vedo i suoi detrattori tacciati dagli “ammiratori” di disprezzare il gioco solo perché “non ci sono più Max e Chloe”. Ebbene, questo sarà il primo di cinque video in cui ripercorreremo insieme Life is strange 2, episodio per episodio, uno al video, e vedremo i motivi per cui gli è stata riservata un’accoglienza così fredda, perché non è solo un brutto Life is strange, ma proprio un brutto gioco.

 

Life is strange 2 ha un sacco di problemi a livello di scrittura, ma molti di questi diventeranno evidenti solo dal secondo episodio, quindi è probabile che questo primo video verrà un po’ più corto dei successivi.

 

L’episodio inizia con una serie di inquadrature generiche della zona di Seattle in cui vive il protagonista, Sean Diaz. Lui è un sedicenne figlio di immigrati messicani (quest’ultimo dettaglio tenetevelo a mente), e lo vediamo tornare a casa da scuola accompagnato dalla sua migliore amica, che apprendiamo chiamarsi Lyla. Lungo il tragitto i due parlano un po’ del più e del meno, poi si separano e ognuno a casa sua. Entrato nella sua abitazione, il giovane viene accolto dal padre e da quello che già possiamo inquadrare come il fratellino rompicoglioni, Daniel. I due si stanno litigando (non scherzo) una barretta di cioccolato (credo), e il genitore approfitta del rincasare del figlio maggiore per chiedergli di decidere chi dovrà avere la suddetta luveria, ma non prima di avergli detto, riferendosi a Lyla e così a caso, testuali parole: “Sei fortunato che ti sopporti”. Ma perché? Vabbè. Intanto Daniel ci ricorda immediatamente di essere il fratellino rompicoglioni esibendosi nel primo di una lunga serie di “egnegnegnegnegnegnegne!!”

Risolta la questione dolciaria, ognuno torna a farsi i fatti propri. Il papà nel garage, Daniel a giocare fuori, e Sean in camera sua. Proprio mentre è nella sua stanza e in videochiamata con Lyla (tra l’altro in videochiamata su Skype, e io vorrei sapere chi è che lo usa ancora quando esiste Discord), Sean sente Daniel che pare essersi messo in un qualche guaio. Precipitatosi di fuori per controllare, Sean vede il figlio dei vicini, che scopriamo chiamarsi Brett (che più che un nome a me ricorda l’onomatopea di un peto), in procinto di picchiare Daniel. Ovviamente e giustamente Sean interviene e dice a Brett di smetterla di spezzare il cazzo, al che questo va letteralmente in Trump-mode: inizia a insultarlo, a dirgli di “tornare al suo paese”, che “sì che va costruito, quel muro”, che “ruushpaah!” Ah, no, politico sbagliato [inserire cartello con scritto “Beh, insomma”]. I due iniziano a darsele, e Brett finisce a terra proprio nel momento in cui passa una volante della polizia. Dal veicolo schizza fuori un agente con degli incisivi che fanno provincia, che inizia ad agitare la pistola contro i fratelli Diaz. Sentendo tutto quel baccano, il padre si presenta sulla scena, e il poliziotto, nel suo agitare la pistola come un demente, per sbaglio gli spara, centrandolo in pieno petto. Ora, io non sono un poliziotto, e in vita mia non ho mai impugnato una spada di legno, ma so che esistono delle norme di sicurezza da adottare quando si maneggia un’arma da fuoco, come non tenere le dita sul grilletto e non mirare a niente o nessuno che tu non sia convinto di voler uccidere. Ecco, il poliziotto dentone queste norme le ha ignorate completamente. Dopo che questi ammazza il padre di Sean e Daniel, sentiamo un boato e vediamo Dentone sbalzato in aria insieme all’auto e altri detriti. Vediamo poi Sean riprendere conoscenza (dato che sembra fosse svenuto ad un certo punto, così come Daniel) in uno scenario su cui sembra sia stata sganciata una bomba. Sentendo le sirene delle pattuglie che possiamo solo immaginare stiano convergendo sul posto, il ragazzo prende in braccio il fratellino e si affretta a correre via, lasciandosi dietro due cadaveri, quello del padre ucciso da Dentone e quello di Dentone stesso, che sembra essere morto nella “esplosione” di poco prima. Ora, leggendo sul reddit di Life is strange discussioni a proposito, pare che in molti abbiano dei problemi con la prima parte di questa scena, quella in cui Dentone ammazza involontariamente papà Diaz. Secondo me su carta non ha particolari problemi. Incidenti del genere succedono, specie negli USA, dove le forze di polizia sono particolarmente aggressive. Come vedrete spesso nel corso di questa serie, il problema e motivo per cui credo in diversi si lamentino di questa scena come di altre in Life is strange 2, è che il tutto è rappresentato fuori dalle righe. Ora, in questo caso non è niente di che, però sappiate che nei prossimi episodi la cosa peggiora.

A questo punto il gioco fa un salto temporale. Ce ne saranno molti durante i prossimi episodi, quindi fateci l’abitudine. Questo qui, intanto, ci porta a qualche giorno dopo l’incidente. Vediamo Sean e Daniel camminare lungo il ciglio di una strada vicino ad una foresta. E boh, non so cosa dovrei dire a riguardo, questa della camminata è una sequenza piuttosto lunga, e non succede niente di che, solo Daniel che attacca un “egnegnegnegnegnegne!”, però tra le tante cavolate che i due si dicono capiamo che Daniel è all’oscuro della morte del padre. Cioè, non sa niente di quello che è successo? E come ha fatto Sean a convincerlo a camminare fino a quel punto, tra l’altro senza neanche una meta? Questo bimbo, per stupido che possa essere, prima o poi inizierà a fare domande. Sean cosa gli dirà allora? Io capisco che sia un argomento delicato eccetera eccetera, ma dai, quanto ci si può andare avanti? E colgo l’occasione per dire che non capisco perché Sean abbia deciso di scappare. Posso capire la strizza lì sul momento, riprendi conoscenza e ti trovi davanti due cadaveri, ok, ma perché andarsene? Tuo padre è stato ammazzato per errore da un poliziotto dentone e lo stesso poliziotto dentone è poi morto a causa di un’esplosione che non si sa da chi o cosa sia stata causata. Tu non hai fatto niente. Non ci sono prove contro di te. Perché ti comporti come se fossi colpevole fuggendo senza una meta e mettendo in pericolo sia te stesso che tuo fratello? Comunque Sean e Daniel si addentrano nella boscaglia e si accampano in riva ad un fiume. In seguito a questo c’è una scena in cui i due, distesi l’uno di fianco all’altro, guardano il cielo e parlano di sciocchezze. Potrà non sembrare niente di che, ma è una delle poche scene in cui possiamo apprezzare il rapporto che c’è tra loro. Ora della fine è filler allo stato puro, ma personalmente non mi è dispiaciuta.

L’indomani i due riprendono a camminare, e dopo un po’ arrivano ad una stazione di servizio, dove si fermano per comprare qualcosa da mangiare. Ora, vicino all’ingresso dell’esercizio c’è un distributore di giornali, sapete, tipo quello che si vede in quell’episodio dei Simpson. Ecco, Sean afferra una copia del giornale che qualcuno aveva lasciato sopra il contenitore, e vede che reca due foto segnaletiche, una sua e una di Daniel. I due sono ricercati per la morte di Dentone. Giustamente il ragazzo si preoccupa e imbosca il quotidiano. Lui non vuole farsi beccare, ma se non la gente a caso che si fa i fatti propri, quantomeno i proprietari della stazione quel giornale l’avranno visto. No? E quindi verrebbe in mente che Sean decida di prendere Daniel e defilarsi. Ma no, non lo fa. Entra, e compra (o ruba, a discrezione del giocatore) qualcosina da mangiare. Prima di uscire, Sean scambia due parole con un tipo occhialuto di nome Brody che scrive su un blog un articolo su della gente che pare vada in giro nuda. O...k? Dopo questo bizzarro incontro, il ragazzo si sistema per mangiare insieme a Daniel su un tavolo vicino alla stazione, se non che si fa avanti un tizio che a me ha ricordato molto Larry di The walking dead (sono l’unico?), e rivolge la parola a Sean. “Ah, ragazzini, cosa fate di bello qui da soli? Noi abbiamo zero tolleranza contro i ladruncoli, NON È CHE QUELLA ROBA CHE STATE MANGIANDO L’AVETE RUBATA?! EH?! EH?! EH?!” Insomma, gira e rigira, Sean si ritrova riverso a terra e incosciente, perché Larry (sì, ho deciso che lo chiamerò così) gli arriva a tradimento una cartellata nello stomaco. Ma perché nessuno dei presenti chiama la polizia? C’è un vecchio energumeno che sta prendendo a botte un minorenne. Ora, al giocatore vengono offerte tre opzioni per affrontare la situazione, ma alla fine Sean si prende la scudisciata comunque. Ed ecco un altro dei problemi di questo gioco: proprio come praticamente ogni altro titolo pubblicizzato come uno che “esalta le scelte del giocatore modificando la narrazione a seconda”, molte delle scelte che vengono proposte al giocatore hanno ripercussioni minime, e a volte non ne hanno proprio. Si tratta di un punto che m’interessa particolarmente, però deciso che voglio tenerlo un attimo in sospeso e riprenderlo nei prossimi video quando sarà il momento opportuno, dato che in questo episodio non l’ho sentito più di tanto.

Sean rinviene in quello che capiamo immediatamente essere il rétrobottéga della stazione. Larry l’ha legato al muro con delle manette di plastica. Cioè, l’ha rapito. Intanto di Daniel non c’è traccia. Mentre tentiamo di capire perché ci troviamo in questa situazione, Larry entra nella stanza, sghignazza e dice “Io lo so cosa avete fatto tu e tuo fratello! Vi consegno alla polizia!”, sì, li aveva chiamati ladruncoli solo per avere una scusa, praticamente. Poi inizia ad insultare il ragazzo, anche lui come Brett va in modalità Trump: “Questo non è il tuo paese!” “Siete venuti qui a fare i criminali!” Comunque, dopo aver insultato il ragazzo e avergli allungato un calcio in faccia per non farsi mancare nulla (e io ripeto che potrebbe tranquillamente essere denunciato per violenza nei confronti di un minore), Larry esce dalla stanza. A questo punto, ovviamente e giustamente, Sean tenta di liberarsi, ma ottiene solo di far cadere da una mensola un pezzo di legno intagliato che reca i nomi dei proprietari della stazione di servizio. Non me ne frega niente del suo vero nome, io continuerò a chiamarlo Larry. Dopo un po’ arriva sul posto Daniel, che dopo un “egnegnegnegnegnegne” aiuta Sean a liberarsi.

I due fuggono dal retrobottega sotto la pioggia battente e s’imbattono in Brody, il blogger occhialuto, fermo nella sua auto a fare… non si capisce, e che si offre di dar loro un passaggio. Durante il viaggio in auto Daniel s’addormenta, così Sean e Brody sono liberi di parlare un po’ del più e del meno. Veniamo a conoscenza di qualche informazione sul blogger. Potrei riportarvele, ma a che pro? Tanto questo personaggio nei prossimi episodi non lo vedremo più, non ha senso. E, di nuovo, ne approfitto per accennare un altro dei grossi problemi di questo gioco: i personaggi che ti vengono sparati in faccia insieme alle relative backstory per poi essere abbandonati poco dopo. E il bello è che, come vedremo più avanti, Dontnod pretende che tu sia in qualche modo interessato a loro e chi ti dispiaccia lasciarli indietro. Ma come può dispiacermi se questi personaggi li ho appena conosciuti, se non ho avuto uno straccio di tempo per veder sviluppare loro e il rapporto che hanno con Sean? Io ve lo anticipo fin da ora, ogni personaggio che non sia Daniel non conterà mai niente, ora della fine, cosa che mi ha lasciato un grande senso di incompiutezza e insoddisfazione, e considero il più grave difetto di questo Life is strange 2. Tornando a noi, a un certo punto durante il tragitto Brody ferma l’auto per qualche motivo che non ci viene detto, e dopo che ha fatto quello che deve si avvicina a Sean, che nel frattempo era anche lui uscito dall’auto, e gli dice: “Io so tutto su di voi. So cos’è successo a Seattle, ti va di parlarne?”. Sean non ne ha una gran voglia, ma si sforza di dire qualcosa, e quando il blogger gli chiede dove abbia intenzione di andare, il ragazzo risponde di voler arrivare a Puerto Lobos, una piccola cittadina in Messico dove il suo defunto padre aveva detto un giorno di possedere del terreno. Io non so se voi sappiate qual è il trattamento riservato dal governo messicano a chi valica il loro confine illegalmente. Magari Sean non lo sa, non mi sta benissimo, ma va bene, però questo è comunque un obiettivo quantomeno balzano. Il Messico è completamente un altro paese rispetto all’America, e pur essendo figlio di un immigrato messicano, né lui né Daniel hanno la cittadinanza, per il governo del Messico sarebbero degli immigrati clandestini come gli altri. Inoltre, sarebbero da soli. Sean vuole andare lì perché anni prima il padre ha detto di possedere del terreno, ma lui non sa neanche dove di preciso. Dove lo andrebbe a reclamare? Come farebbe? Senza contare che da Seattle al Messico la strada è lunga, e c’è comunque la possibilità di essere riconosciuti e denunciati. Non sta in piedi. Semplicemente questa cosa non sta in piedi. Oltre a questo, Brody chiede a Sean se Daniel sappia della morte del padre. Quel che potevo dire a riguardo l’ho già detto almeno dieci minuti fa, quindi lascerò cadere la cosa.

I tre ripartono, e dopo un po’ Brody si ferma ad un motel, paga ai fratelli Diaz una stanza per la notte, li saluta e se ne va dopo aver lasciato uno zaino a Sean. Nello zaino il ragazzo una lettera da parte del blogger, che vi lascio a schermo in caso foste interessati, insieme a dei soldi. Sean e Daniel raggiungono la loro stanza ed iniziano a sistemarsi per la notte. Dal momento che dopo tutto quello che avevano passato erano ridotti come dei porci, Sean pensa giustamente che sia il caso di approfittare della situazione e farsi un bagno. Inizia a preparare la vasca per Daniel, e una volta fatto esce dal gabinetto e ci manda il fratello. Mentre quest’ultimo si lava, Sean cerca di prepararsi psicologicamente per il momento in cui dovrà dirgli la verità su quanto successo a Seattle. E quale modo migliore di farlo se non guardare sul cellulare un vecchio filmino di un Natale famiglia e piangere come una fontana? Mmmh? Rientrato nella stanza (perché era uscito sulla terrazza per fare un po’ di pratica di lancio dello smartphone), Sean trova Daniel che salta sul letto con la TV accesa a volumi da stadio. E i clienti nelle altre stanze non si lamentano? Vabbè. Sean spegne il televisore e fa per dire a Daniel che gli deve parlare un minuto seriamente, ma questi lo interrompe dicendo di volere una soda. Così il giovane esce dalla stanza e raggiunge un distributore poco distante, ma nell’istante stesso in cui sta per premere il tasto che corrisponde ad una bibita in lattina, tutto inizia a tremare e sente il fratellino chiamare il padre gridando. Sean si fionda nella stanza per trovarla tutta a soqquadro e con diversi oggetti che fluttuano intorno a Daniel. Capiamo così che è stato lui a causare l’esplosione che ha ucciso Dentone e sconquassato il quartiere. Sembra che Daniel abbia appreso da un notiziario in TV la morte del padre (ma Sean non l’aveva spenta poco prima? No? Ok), e inizia urlare contro Sean. Di nuovo io mi chiedo com’è che nessuno degli altri clienti del motel si accorga che c’è qualcosa non va. Alla fine Sean riesce a calmare il fratellino, gli promette che non gli mentirà mai più e i due si abbracciano. Io mi sarei spaventato a morte di fronte alla scena di un bimbino con la Forza. E niente, l’episodio finisce così.

Come vi avevo già anticipato, questo episodio non è particolarmente brutto, e nonostante io abbia volutamente posto certe cose in modo sciocco, ci sono solo un paio di momenti davvero “critici” (per me quella di scappare e andare in Messico rimarrà sempre un’idea del cazzo), e molti dei problemi che pure qui ho accennato diventeranno davvero prominenti solo nei prossimi episodi. Alla fine il legame che c’è tra Sean e Daniel il giocatore lo percepisce. Sono fratelli, e in quanto tali non vanno sempre d’accordo, però alla fine si vogliono bene, e ciò credo sia dove questo episodio, e solo questo episodio, si può considerare davvero riuscito. Non si può, comunque, fare a meno di constatare quanto niente di tutto quello che ci è stato presentato sembri parte di un Life is strange. Procedendo con la storia, velo anticipo, tutto il senso di coesione che aveva caratterizzato i precedenti esponenti della serie viene a mancare sempre di più, sempre di più. Voglio però tenere questo discorso per i prossimi video, dato che per continuare dovrei toccare scene ed argomenti che non appartengono all’episodio che abbiamo appena ripercorso.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, nonostante questo gioco sia stato realizzato con un budget superiore sia a quello dell’originale sia a quello di Before the storm, non si discosta molto da questi, ed è tutt’altro che impeccabile. Rispetto ai predecessori presenta un’illuminazione leggermente migliore e dei modelli un po’ più complessi, ma finisce lì. Le animazioni sono sempre legnose e le espressioni facciali poco credibili. La colonna sonora penso sia l’anello più debole del tutto. L’accompagnamento musicale è generalmente assente, i brani originali sono pochi e dimenticabilissimi. Detto il che penso che per questo primo episodio possa anche essere tutto, quindi, caro popolino del Far web e cari i miei quattro iscritti io vi invito a darmi del feedback nei commenti, dato che è il primo video di questo tipo che faccio, e vi saluto.

Quanto al secondo mi trattengo un attimo dal postarlo perché non so se sarebbe considerato spam o no.

Modificato da Acromio
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7 minutes ago, Shuji said:

Il fatto e' che il 1' finisce in un certo modo, francamente non ho voglia del seguito ^^

Ma non è un seguito diretto. Cast nuovo, storia nuova e così via (e io ne ero pure felice ai tempi dell'annuncio).

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Comunque, tornando al mio post precedente, postare un proprio video, anche se IT, è considerato spam?

Modificato da Acromio
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  • 1 year later...

Giusto per riprendere un po' le fila del franchise qualche opinione sparsa su Before The Storm e Life is Strange 2? Non essendoci più Max e Chloe ammetto che me ne ero sostanzialmente disinteressato mentre Before The Storm mi sembrava una roba che non aggiungesse nulla...

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Before the storm è... beh, un prequel. Soffre un po' della sindrome di quel tipo di prodotto (ricordi quella cosa iconica nell'originale? Ecco da dove viene!) e si vedono i limiti di budget imposti da Square (solo 3 episodi + bonus). Nonostante questo, però, a mio avviso la direzione è molto buona, ci sono davvero dei bei momenti e la colonna sonora è finora la migliore della serie (contiene un sacco di canzoni realizzate per l'occasione da Daughter, un gruppo indie britannico). Secondo me Deck9 ha fatto un ottimo lavoro nel rendere l'ambiguità del personaggio di Rachel, ma se cerchi risposte su alcuni elementi controversi del suo passato (le relazioni con Jefferson e con Frank) non troverai nessuna risposta in questo gioco. BtS mostra solo l'inizio della sua amicizia con Chloe (e il terzo episodio è rushatissimo).

Life is strange 2... beh, non c'entra niente con l'originale, se non per un paio di riferimenti. È un gioco completamente scollegato, che segue la storia di Sean e Daniel, figli di un immigrato messicano, in fuga dalla polizia dopo un incidente.

Secondo me non è particolarmente riuscito, ed è quasi bizzarro quanto Dontnod pare essersi sforzata per farlo il più possibile diverso dall'originale.

Tanto per cominciare il potere non è controllato dal protagonista, quindi il gioco non ha nessun elemento di gameplay distintivo (in BtS Deck9 aveva provato a inserire qualcosa di più interattivo con i dialoghi "backtalk"). Inoltre, ogni episodio è ambientato in una location diversa, e alla fine di ognuno i personaggi secondari verranno sempre, sempre fatti fuori (chi figurativamente, chi letteralmente); non avrai modo di affezionarti a nessuno, e il tuo gradimento del gioco verterà tutto su quanto ti piacciono Sean e Daniel... e Daniel è un bimbetto rompipalle, ti avviso fin da ora.

Credo si possa apprezzare la volontà di Dontnod di fare qualcosa di originale e seguire il loro istinto creativo invece di cedere alle richieste della fanbase, ma, come per i prequel di Star wars, la cosa non rende necessariamente il prodotto finito qualcosa di meritevole. Inoltre, nonostante tutto il loro dichiararsi pro-queer, in quel di Dontnod non riescono proprio a esimersi dall'usare cliché narrativi dannosi, pare.

Dagli una chance, magari lo troverai di tuo gradimento, chissà. Anche perché non so quali fossero i motivi per cui (credo) ti sia piaciuto il primo.

Comunque Max e Chloe non torneranno nei prossimi capitoli della serie. Sia Dontnod che Square Enix lo hanno detto chiaramente durante tutto il periodo di pubblicazione di Life is strange 2, e sarà così anche ora che sono subentrati i Deck9 (gli sviluppatori di BtS). Onestamente penso sia meglio così. La loro storia è finita nel primo gioco, e continuarla avrebbe poco senso.

Sempre legato a Life is strange 2, ci sarebbe Captain Spirit, uno spin-off/prequel gratuito (dura appena mezz'ora, se non ti fermi a esplorare l'ambiente) con protagonista un personaggio minore del secondo capitolo.

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  • 1 month later...
  • 4 weeks later...
  • 3 weeks later...

Thanks Acromio.

E

Square-Enix, un giorno smetterai dfinitivamente di fare uesti lavori fatti con il cu**. QUel giorno io sarò contentissimo, perché ho più roba io in casa targata Squaresoft/Square-enix, che i vostri uffici sparsi per il mondo.

Certo,  messo che Sony o oM$ non vi inglobino prima :°_°:

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  • 4 weeks later...
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