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Perfect Blue - il miglior Kon Satoshi?


Shito

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Parlando di Paranoia Agent, volevo davvero scrivere che secondo me Perfect Blue è un grande capolavoro.

 

Dopo aver toccato un po' la società giapponese, in Giappone, davvero quel film ha assunto per me un significato più profondo.

 

Un senso di rifiuto e repulsa più profondo per tutto ciò che è il mondo dello spettacolo dal vivo.

 

Riguardando i bellissimi primi minuti del film, oggi ci vedo molte assonanze stilistiche (registiche) con certe parti di Omohide Poroporo.

 

https://youtu.be/I_-U3yo45zM?t=130

 

Davvero il 'realismo' in opere 'simbolistiche' come i dipinti, o l'animazione, fanno uno strano effetto di 'pseudo-surrealismo' che è notevole.

 

Ci sono tante cose che non capivo.

 

Per esempio, questo video lo vidi su una videocassetta registrata dalla TV (in EP NTSC! LoL) nel '99, appunto.

 

E a quei tempi davvero non potevo capire davvero quasi nulla.

Non riuscivo a capire il testo, e neppure la presentazione iniziale della presentatrice.

 

http://www.dailymotion.com/video/x4fgfu_speed-my-graduation-99_music

 

(erano davvero mogie, con Uchuujin che stecca sui "suoi" acuti, a vedere l'originale è tutto diverso: http://www.dailymotion.com/video/x4e38o_speed-my-graduation-speed-tour-rise_music)

 

Per non dire che sarei andato a Okinawa solo sedici anni dopo. Darling!

 

Poi però avrei trovato questa:

 

Edited by Shito
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  • 4 years later...
  • 3 years later...

continuazione da qui

i post non presenti in questo topic ma in quello linkato potrebbero interessare per proseguire la discussione sul valore effettivo dell'opera, suo doppiaggio italiano e sua pubblicazione, con riferimento al recente passaggio in sala.

pregasi di intendere 'doppiaggio italiano' con traduzione ed adattamento di quello originale, non come qualità recitativa dei doppiatori italiani.

Edited by Roger
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10 minutes ago, Anonimo (*lui*) said:

Rispetto alle altre opere di Kon, ovviamente mi manca il termine di paragone, non avendole viste

 

allora devi vedere millennium actress.

tutto il resto della sua produzione, che è molto piacevole, viene dopo.

  • Thanks 1
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4 minutes ago, Armandino-san said:

Ti dico, mi sembra improbabile. Nei credits della versione italiana del film viene menzionata la figura di Francesco Prandoni in veste di traduttore. Questa è l'informazione che ci è stata fornita dall'editore, ed è a questa che ci dobbiamo attenere. Poi, come ben sai la fase di adattamento dei dialoghi è un discorso a sé, ed è proprio in questa fase che si decidono le sorti dei dialoghi di un prodotto, ma il presupposto è che se è stata fatta una traduzione da una figura professionale apposita si prende come riferimento quella.

In questo discorso sto dando per scontato che uno come Francesco Prandoni (che non è il primo che capita) abbia effettuato una traduzione a partire dall'originale giapponese, e sinceramente non vedo perché pensarla diversamente.

 
atteniamoci.
 
Dubbing Director: Raffaele Farina
Script: Enrica Minini
Translation: Francesco Prandoni
 
 
 
quindi?
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infatti la mia, cioè SE si fosse in presenza di una traduzione dall'inglese, era una domanda e non un'affermazione.

la domanda era dovuta al fatto che:

1 si sa che nel doppiaggio di questo film sono presenti degli errori, segnalati in un passaggio di qualche anno fa in un topic. concordi o mi stai dicendo che non è così?

2 poichè il linguaggio scurrile forzatamente inserito nel testo originale era una pratica diffusissima delle prime traduzioni dall'inglese, che alle volte sono state usate per i doppiaggi italiani, sorgeva appunto il dubbio.

 

perchè la cosa ti turba? è per via della presenza del buon prandoni (se la cosa può aiutarti, anch'io lo stimo)?

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armandino, non l'ho visto come un attacco, figurati. se lo fosse stato ti avrei risposto molto diversamente.

dicevi di attenersi ai fatti e concordo... per me era ininfluente che fosse prandoni o qualcun altro ad occuparsi della localizzione ma hai puntualizzato facendo il suo nome. da qui in poi sta a te spiegare perchè faccia la differenza nell'economia di ciò che parliamo. ti faccio solo presente che il film fu doppiato 25 anni fa, e magari gli stessi che se ne occuparono allora oggi potrebbero fare scelte diverse. tipo evangelion, no? i copioni iniziali non furono sempre suoi?

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Credo che Francesco Prandoni sia un traduttore eccellente e un profondo conoscitore non solo della lingua, ma della cultura giapponese a tutto tondo.

Lo credo a ragion veduta: ho personalmente adattato La tomba delle lucciole a partire dalla sua traduzione "dei tempi", ed era eccellente. Eccellente per i miei canoni "moderni". Inutile dire la cultura che trasuda dal suo libro Anime al cinema, poi, dove le uniche cose davvero sbagliate sono il titolo e l'impaginazione.

Dell'adattamento e dell'adattatore di Perfect Blue in italiano nulla so, indi mi taccio.

Vero è, come dice rRoger e come alludeva Shuji, che le tendenze cambiamo.

Nel mio caso:

1997: "È solo un uomo pieno di sé, un vanaglorioso alla ricerca di lodi...! Non merita alcuna considerazione."

2018: "Fiero di sé e desideroso d’essere elogiato…! Non è un uomo notevole." (sì, sullo stesso labiale, quello vecchio era giusto un po' sfondato)

orig: 自分を自慢し、褒めてもらいたがっている。大した男じゃないわ。

(riporto un caso specifico perché è roba mia, e quindi lo faccio con mirata cognizione di causa).

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3 ore fa, Roger ha scritto:

da qui in poi sta a te spiegare perchè faccia la differenza nell'economia di ciò che parliamo.

Non fa la differenza per il semplice fatto che oggi come al tempo quello che stabilisce il risultato finale è l'adattamento.

Stavo solo puntualizzando che secondo me non è da considerarsi come un prodotto facente parte di quell'insieme di anime che arrivavano dall'Atlantico. 

Quel ''secondo me'' ovviamente non è certezza, ma non ho validi motivi per pensarla diversamente.

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È un peccato che alla fine ci siamo incartati sull'adattamento e non abbiamo detto nulla in più del film da quando si è riaperto il topic. Forse il fatto che sembri così scorrevole e funzionale, che non dia quella impressione di "opera complicata", mi spinge a "darlo per acquisito" in maniera eccessiva (se l'espressione non è chiara, sostituitela con "giudicarlo frettolosamente"). Potrei quasi finire a rivederlo periodicamente come si fa per i film delle festività, ovvero non con l'animo di capirci (di doverci capire) qualcosa di più, ma come gradita abitudine. Probabilmente sarebbe un torto?

A meno che non lo ridoppino!

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Devo smettere di usare "scorrevole" quando intendo soprattutto "funzionale", forse... ma sì, l'impressione è quella. Precisamente, quella di una serie di elementi messi perfettamente al loro posto e in un modo che, personalmente, non mi spinge a chiedermi "che senso ha questo? questo è reale o un sogno?" ecc. in continuazione. Semplicemente di un qualcosa che si dipana progressivamente. E a ripensarci, questo è il tipo di narrazione che mi sembra comprensibile riguardare ciclicamente per il gusto di vederla ri-dipanarsi. (Sì, ripensandoci i ricordi si possono falsare ecc.).

Sarò io una combinazione particolare di strano e disattento che mi porta a ragionare in questo modo, ma tant'è. Dove sono i recensori accurati? :thumbsup:

Edited by Anonimo (*lui*)
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