Shito Posted April 28, 2024 Share Posted April 28, 2024 6 hours ago, Godai said: Inizio fortemente a pensare che la fase in cui gli appassionati erano così tanto attaccati alla fedeltà dell'adattamento, quella che tu e molti altri qui avete vissuto dall'inizio, quella in cui io un po' più piccolo sono cresciuto come appassionato, sia stata solo una parentesi, forse per tanti persino una posa che è scomparsa la prima volta che si è andato a toccare quello che si conosceva (Apostoli\Angeli). Alla fine in Italia il feticismo del doppiaggio all'italiana e l'attaccamento morboso a quello che si conosce è la cifra descrittiva del fandom. Se c'è una mancanza che imputo agli editori italiani, in quanto teoricamente esperti del settore e conoscitori della materia, di non avere mai avuto il coraggio di fare scelte impopolari, ma che potevano "guidare" i fan nella giusta direzione. E poi: 6 hours ago, Godai said: Inizio fortemente a pensare che la fase in cui gli appassionati erano così tanto attaccati alla fedeltà dell'adattamento, quella che tu e molti altri qui avete vissuto dall'inizio, quella in cui io un po' più piccolo sono cresciuto come appassionato, sia stata solo una parentesi, forse per tanti persino una posa che è scomparsa la prima volta che si è andato a toccare quello che si conosceva (Apostoli\Angeli). Alla fine in Italia il feticismo del doppiaggio all'italiana e l'attaccamento morboso a quello che si conosce è la cifra descrittiva del fandom. E poi ancora: 6 hours ago, Godai said: Se c'è una mancanza che imputo agli editori italiani, in quanto teoricamente esperti del settore e conoscitori della materia, di non avere mai avuto il coraggio di fare scelte impopolari, ma che potevano "guidare" i fan nella giusta direzione. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Anonimo (*lui*) Posted April 28, 2024 Share Posted April 28, 2024 (edited) @GodaiSpesso i parametri sono soggettivi, ma non sempre, direi (vedi appunto il caso della critica cinematografica: se ci sono problemi grossi di regia o sceneggiatura li riconoscerà più o meno chiunque); non concordo sul fatto che l'alternativa sia tra accettare qualunque cosa e non accettare nulla. Per dire, aggiungere continuamente dialoghi sul muto di contenuto nullo sarebbe criticabile per chiunque; i riferimenti hanno uno spettro di complessità e sensibilità molto più ampio. E alla fine la critica è appunto caso per caso. Riguardo al Carrassi si può studiare le ragioni che riportava e apprezzare il fatto che ci metteva la firma nel bene e nel male; poi si può giudicare a posteriori che certe scelte risultano abbastanza ridicole e all'estremo creano prodotti indipendenti dall'originale tipo Piccoli problemi di cuore, e dal punto di vista dell'adattamento andrebbe ridoppiato praticamente tutto. Aggiungerei comunque a parte, personalmente (qui un critico del doppiaggio diverso da me potrebbe benissimo dissentire!), che è diverso parlare di "corretto/accettabile" e "sopportabile" per motivi anche di forza maggiore: ad es. cambiare i nomi è criticabile sicuramente, al massimo è sopportabile per chi guarda se si tratta solamente di un "cifrario a sostituzione" che lascia invariato il resto e ridoppiare costa troppo. Volendo è lo stesso che sopportare carenze in un film a basso budget se il resto è ben fatto. (E come ho detto in passato, un altro discorso è il principio di conservazione e messa a disposizione delle edizioni "storiche" nel modo più vicino possibile a come erano all'epoca, che prescinde da giudizi critici o di valore.) Sì, è un argomento ampio su cui discutere. Gintama, per come mi è stato descritto, è un caso estremo in cui in certi punti c'è l'alternativa tra fare qualcosa di completamente incomprensibile al pubblico, a meno che disponga di una marea di informazioni subculturali (che potrebbero esserci solo in giapponese) e metta in continuazione in pausa per controllarle, o applicare un'elevata "creatività" con grossi rischi di falsare il prodotto e rompere la sospensione di incredulità; personalmente non mi sento di criticare chi ha optato per la seconda scelta, e l'ideale sarebbe stato fare due doppiaggi, uno coi riferimenti corretti e uno "reinventato". (Però potrei anche aver capito male, non l'ho visto :D) Edited April 28, 2024 by Anonimo (*lui*) Link to comment Share on other sites More sharing options...
John Posted April 28, 2024 Share Posted April 28, 2024 (edited) 52 minuti fa, Shito ha scritto: di non avere mai avuto il coraggio di fare scelte impopolari, ma che potevano "guidare" i fan nella giusta direzione. Ho introdotto le stelle malefiche in cinese/giapponese per la versione PopCorn TV di Lost Canvas coerentemente agli altri simboli delle altre caste... non m'ha cagato nessuno, nemmeno un cane, un messaggio di indignazione... Son tutte stronzate le cose di cui parlate. E poi deve entrare nella testolina non c'è nessuno italiano che può guidare i fan perché nei confronti di Autore/editor e sponsor sono il NULLA. Quindi è inutile che il tizio di turno se ne esce con io sono, io ho fatto... per me ti puoi attaccare. Edited April 28, 2024 by John Link to comment Share on other sites More sharing options...
Godai Posted April 29, 2024 Share Posted April 29, 2024 (edited) 21 ore fa, Anonimo (*lui*) ha scritto: Riguardo al Carrassi si può studiare le ragioni che riportava e apprezzare il fatto che ci metteva la firma nel bene e nel male; poi si può giudicare a posteriori che certe scelte risultano abbastanza ridicole e all'estremo creano prodotti indipendenti dall'originale tipo Piccoli problemi di cuore, e dal punto di vista dell'adattamento andrebbe ridoppiato praticamente tutto. Ma guarda, quelli che hanno voluto, ideato e lavorato i doppiaggi mediaset dovrebbero solo avere un estremo imbarazzo, chiedere scusa ed usarli come esempio di come non si lavora. Questo in un mondo sano. Siccome questo paese non lo è, e si accetta questo fantomatico parametro di artigianalità; questo moloch intoccabile e oscuro della comprensibilità al pubblico di cui dobbiamo fidarci ciecamente senza capire che logica c'è dietro perché abbiamo l'eccellenza italiana del doppiaggio, allora anche il Carassi calato nel suo contesto è incriticabile. Se i committenti, i responsabili della TV dei ragazzi credevano che certi messaggi fossero incomprensibili per i bambini italiani chi siamo noi per criticarli? Quale era o è attualmente il parametro sui cui misuriamo la comprensibilità? 21 ore fa, Anonimo (*lui*) ha scritto: Per dire, aggiungere continuamente dialoghi sul muto di contenuto nullo sarebbe criticabile per chiunque; i riferimenti hanno uno spettro di complessità e sensibilità molto più ampio. Beh il doppiato sul nulla del narratore di Dragonball se ben ci pensi aveva la sua logica: doveva riassumere ai bimbi stupidi o che si erano persi qualcosa gli eventi precedenti. Se accettiamo di inchinarci al moloch della comprensibilità tutto ha senso. 21 ore fa, Anonimo (*lui*) ha scritto: a meno che disponga di una marea di informazioni subculturali (che potrebbero esserci solo in giapponese) e metta in continuazione in pausa per controllarle Che scherzi, sia mai si corra il rischio di fare uno sforzo e conoscere qualcosa di nuovo. Io ringrazierò per sempre il tizio pigro che decise di mandare in onda Maison Ikkoku con le sigle originali, anche se sicuramente non lo ha fatto intenzionalmente, ma magari per risparmiare due lire mi ha instillato un seme che mi ha fatto innamorare della musica giapponese. Per quello che mi riguarda al moloch faccio una sonora pernacchia e cerco di evitare per quello che posso e quando posso "l'eccellenza italiana". Se poi in qualche modo vengo a sapere che si è fatto un buon lavoro una seconda visione non si nega a nessuno Edited April 29, 2024 by Godai 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
John Posted April 29, 2024 Share Posted April 29, 2024 1 ora fa, Godai ha scritto: doppiaggi mediaset dovrebbero solo avere un estremo imbarazzo, chiedere scusa ed usarli come esempio di come non si lavora. Questo in un mondo sano. Disocciarsi dalla realtà e dal mondo del lavoro - testo su web. Le scuse dovrebbero presentarle il circo attuale e si inventa stronzate nonostante la smentita alla portata di tutti, non chi ha dovuto lavorare in quel modo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Godai Posted April 30, 2024 Share Posted April 30, 2024 Sei così preso dalla tua crociata su Saint Seiya, da arrivare a difendere pure i lavori Mediaset? Se si lavora male se ne prende atto e si chiede scusa. Nessuna dissociazione. Comunque già che tu possa discutere se tradurre o meno i nomi dei colpi sia una scelta più fedele o meno è già un passo in avanti rispetto all'era di Mediaset Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shuji Posted April 30, 2024 Share Posted April 30, 2024 Credo intenda che se hai delle direttive precise esterne, fai cioè un lavoro su commissione con precise indicazioni sia una cosa diversa dal fare un lavoro nella indeterminatezza di tot spinte diverse, alcune poi solo di facciata. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shuji Posted April 30, 2024 Share Posted April 30, 2024 Ad es. se primia c'erano Carassi o Valeri Manera che dicevano sempre quali fossero le loro linee guida, oggi abbiamo chi cerca di arrabattarsi per tentare di confezionare qualcosa che vada bene a più gente possibile. E questo e' nel migliore dei casi impossibile, perché la platea allora, cui si cercava di fare quel discorso. era molto più ampia, l'offerta maggiore, si prendevano le serie lunghe per poter lavorare anche sul merchandising, il clima era diverso, in pratica surrogavi il costo delle produzioni televisive occidentailzzando totalmente anime di cui spesso negli ann 80 manco pagavi i diritti . E perché c'è una parte del pubblico che e' cresciuta, e seppur minimale, con i numeri attuali dell'home video, non e' da sottovalutare 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
John Posted April 30, 2024 Share Posted April 30, 2024 (edited) 1 ora fa, Godai ha scritto: Sei così preso dalla tua crociata su Saint Seiya, da arrivare a difendere pure i lavori Mediaset? Se si lavora male se ne prende atto e si chiede scusa. Nessuna dissociazione. Comunque già che tu possa discutere se tradurre o meno i nomi dei colpi sia una scelta più fedele o meno è già un passo in avanti rispetto all'era di Mediaset La disamina di Shuji,più lucido di me, è quasi pressoche perfetta. Quanto alla mia personale crociata non si limita a 2 cazzatine di nomi... Ad esempio io pretenderei delle scuse dai quei 5 dialoghisti che hanno infarcito, trasformato Soul of Gold di robe presentate a nome mio e della traduttrice mai scritte. Roba del 2023/2024 Facile buttarla su due cazzatine di nome. Sarà ora di smetterla, come dicevo sopra, di credere al circo odierno e a bersi che la roba odierna è migliore nella stessa maniera della generazione Dynimic/Perfect Blue? Io la cosa la vedo più grave oggi che ieri. Dietro c'è solo gente che vuole venderti un prodotto cercando di portarti dalla sua parte. Le ricerche filologiche... P.S. E poi fin'ora le uniche scuse che ho visto sono proprio quelle di Giulia sotto le puntate di Soul Of Gold per le 2 sviste che ha fatto. Nessuno ha l'umiltà di prendersi le proprie responsabilità a qualsiasi livello o entità del problema. Hanno tutti la scusa pronta per pararsi il culo. Edited April 30, 2024 by John Link to comment Share on other sites More sharing options...
Anonimo (*lui*) Posted April 30, 2024 Share Posted April 30, 2024 (edited) @GodaiEffettivamente la difficoltà di un discorso di critica è che dovrebbe andare su diversi piani: il contesto di chi produceva l'opera, il contesto attuale in cui sta chi la recensisce e "il mondo delle idee" di cosa è corretto e sbagliato. Secondo me l'interazione tra questi permette sia di non accettare tutto, sia di non criticare tutto ciò che è meno che perfetto, ma ovviamente è difficile da formulare e soggettiva. Per il resto secondo me ha ragionissima Shuji con l'inizio del suo ultimo messaggio, che chiarisce meglio che avevo buttato giù un po' di messaggi fa. Alla fine il motivo per cui io tendo a stimare chi si occupava dell'importazione degli anime in passato, vedi Valeri Manera o Carrassi o anche tale Galatoli (il produttore della Doro TV / Mondo TV che concesse nel '96 un'intervista a una fanzine, che se non sbaglio trovai proprio su questo forum e mi è sempre sembrata molto importante), era proprio il senso di coerenza, di progetto unitario e di onestà intellettuale che comunicavano. Magari era apparente, magari conta il fatto che ad esempio la Valeri Manera in quarant'anni ha concesso un numero di interviste che sta sulle dita di due mani (monche, forse!) e ogni volta era attenta a scegliere le parole. 17 ore fa, Godai ha scritto: Che scherzi, sia mai si corra il rischio di fare uno sforzo e conoscere qualcosa di nuovo. Io ringrazierò per sempre il tizio pigro che decise di mandare in onda Maison Ikkoku con le sigle originali, anche se sicuramente non lo ha fatto intenzionalmente, ma magari per risparmiare due lire mi ha instillato un seme che mi ha fatto innamorare della musica giapponese. L'ideale al solito sarebbe quello del Topolino di decenni fa (e forse anche di oggi?): qualcosa che ti amplia il lessico / la cultura e che ti arricchisce sottotraccia, mentre il complesso rimane comprensibile anche se ci si perde i dettagli e le sfumature; gli sbilanciamenti nel senso di eccessiva complessità o eccessiva banalità si allontanano da questo in un modo o nell'altro. Naturalmente a parlare di adattamenti anziché opere originali il discorso è più complesso, ma è l'esempio più chiaro che mi viene. (Anch'io avrei ringraziato per le sigle originali su Maison Ikkoku "Cara dolce Kyoko (Maison Ikkoku)" (quello è il titolo italiano originale per definizione, anche se effettivamente è inutilmente pesante ), ma mi sarei lamentato e mi lamento perché non traducevano gli accrediti, cosa che a loro tempo e almeno in parte la Doro TV e pure la Fininvest/Mediaset facevano. Decisamente il tizio pigro non favoriva la comprensibilità ) Edited April 30, 2024 by Anonimo (*lui*) Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shuji Posted April 30, 2024 Share Posted April 30, 2024 1 hour ago, Anonimo (*lui*) said: GodaiEffettivamente la difficoltà di un discorso di critica è che dovrebbe andare su diversi piani: il contesto di chi produceva l'opera, il contesto attuale in cui sta chi la recensisce e "il mondo delle idee" di cosa è corretto e sbagliato. Affascinante. Niente di più alieno dalla realtà, na affascinante. 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Godai Posted April 30, 2024 Share Posted April 30, 2024 16 ore fa, Shuji ha scritto: Ad es. se primia c'erano Carassi o Valeri Manera che dicevano sempre quali fossero le loro linee guida, oggi abbiamo chi cerca di arrabattarsi per tentare di confezionare qualcosa che vada bene a più gente possibile. E questo e' nel migliore dei casi impossibile, perché la platea allora, cui si cercava di fare quel discorso. era molto più ampia, l'offerta maggiore, si prendevano le serie lunghe per poter lavorare anche sul merchandising, il clima era diverso, in pratica surrogavi il costo delle produzioni televisive occidentailzzando totalmente anime di cui spesso negli ann 80 manco pagavi i diritti . E perché c'è una parte del pubblico che e' cresciuta, e seppur minimale, con i numeri attuali dell'home video, non e' da sottovalutare Ma conosciamo bene il perché di quegli adattamenti, io stesso per rispondere ad anonimo ho scritto che tutto aveva la sua logica. Quello che rimane è il risultato di quella logica, è accettabile o è stato un esempio di come non adattare delle opere? Naturalmente per quanto mi riguarda ribadisco che chi ne è stato parte dovrebbe provare imbarazzo 16 ore fa, John ha scritto: Sarà ora di smetterla, come dicevo sopra, di credere al circo odierno e a bersi che la roba odierna è migliore nella stessa maniera della generazione Dynimic/Perfect Blue? Io la cosa la vedo più grave oggi che ieri. Guarda che abbiamo detto la stessa cosa, solo che io ci sono arrivato da Gintama in quanto è ancora più intollerabile oggi un adattamento così intrusivo tu ci sei arrivato da altre tue considerazioni su altri prodotti. Non so se cerchi di farmi passare come difensore di qualcuno, ma credimi non è il caso. Se poi devo dirti che è peggio la situazione odierna di adattamento rispetto a quella degli anni di Mediaset, no, non sono assolutamente d'accordo quello fu il punto più basso. Se invece la mettiamo sulla comparazione coi tempi di Perfect Blue, beh c'è poco da comparare, gli editori sono sempre quelli con i pregi e i difetti. 5 ore fa, Anonimo (*lui*) ha scritto: Per il resto secondo me ha ragionissima Shuji con l'inizio del suo ultimo messaggio, che chiarisce meglio che avevo buttato giù un po' di messaggi fa. Alla fine il motivo per cui io tendo a stimare chi si occupava dell'importazione degli anime in passato, vedi Valeri Manera o Carrassi o anche tale Galatoli (il produttore della Doro TV / Mondo TV che concesse nel '96 un'intervista a una fanzine, che se non sbaglio trovai proprio su questo forum e mi è sempre sembrata molto importante), era proprio il senso di coerenza, di progetto unitario e di onestà intellettuale che comunicavano. Magari era apparente, magari conta il fatto che ad esempio la Valeri Manera in quarant'anni ha concesso un numero di interviste che sta sulle dita di due mani (monche, forse!) e ogni volta era attenta a scegliere le parole. Ma tu sei un fan di animazione o dei doppiaggi italiani? Chiedo senza polemica, perchè la stima per Carassi & co per me non può convivere se si ha minimamente a cuore l'animazione. Quel progetto coerente e unitario sarà stato sicuramente un successo commerciale, ma di certo è stato deleterio per i prodotti che sono stati proposti. 5 ore fa, Anonimo (*lui*) ha scritto: Anch'io avrei ringraziato per le sigle originali su Maison Ikkoku "Cara dolce Kyoko (Maison Ikkoku)" (quello è il titolo italiano originale per definizione, anche se effettivamente è inutilmente pesante ), ma mi sarei lamentato e mi lamento perché non traducevano gli accrediti, cosa che a loro tempo e almeno in parte la Doro TV e pure la Fininvest/Mediaset facevano. Togli pure lo sbarrato, il titolo è Maison Ikkoku, il resto della robaccia non conta Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shuji Posted April 30, 2024 Share Posted April 30, 2024 13 minutes ago, Godai said: Ma conosciamo bene il perché di quegli adattamenti, io stesso per rispondere ad anonimo ho scritto che tutto aveva la sua logica. Quello che rimane è il risultato di quella logica, è accettabile o è stato un esempio di come non adattare delle opere? Naturalmente per quanto mi riguarda ribadisco che chi ne è stato parte dovrebbe provare imbarazzo Era un corollario alla frase di prima, sono l'ultimo a dare un qualche valore a quei doppiaggi, l'ho scritto pure da poco., Quello che mi interessa al massimo e' dire che se l'intento sia dei doppiaggi più recenti sia di quelli Mediaset era il voler allargare la fascia di pubblico, e' un discorso che reputo intellettualmente onesto ai tempi Mediaset (noi appassionati eravamo al massimo dei carbonari che si scambiavano cassette ntsc senza che nessuno sapesse davvero duplicarle) che ai nostri giorni in cui il pubblico e' diverso, meno ampio, e con non pochi appassionati. Certo, se si continua a fare lavori non all'altezza, ovvio che la mediocrità si diffonderà maggiormente Link to comment Share on other sites More sharing options...
Anonimo (*lui*) Posted April 30, 2024 Share Posted April 30, 2024 (edited) 28 minuti fa, Godai ha scritto: Ma tu sei un fan di animazione o dei doppiaggi italiani? Tutt'e due, anche se (purtroppo) mi capita di sapere di più sul secondo ambito. In generale proprio il fatto che l'animazione esista indipendentemente dal doppiaggio mi porta ad essere tollerante o meglio a vedere le due cose come indipendenti. La cosa forse mi nacque quando scoprii che i diritti sui doppiaggi sono indipendenti da quelli delle opere a cui si riferiscono Edited April 30, 2024 by Anonimo (*lui*) Link to comment Share on other sites More sharing options...
John Posted May 7, 2024 Share Posted May 7, 2024 Che cagate partono a Luglio così rompiamo il divertimento a DiSanzo? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shuji Posted May 24, 2024 Share Posted May 24, 2024 https://multiplayer.it/notizie/wizardry-proving-grounds-of-the-mad-overlord-disponibile-versione-10-ora-anche-console.html Quote Quando debuttò su Apple II nel 1981, Wizardry: Proving Grounds of the Mad Overlord di SirTech fu uno dei primi giochi commerciali a provare a ricreare un'esperienza simile al gioco di ruolo cartaceo Dungeons & Dragons su computer. Ma la sua importanza va oltre l'occidente, perché fu anche uno dei titoli che ispirò la nascita dei giochi di ruolo giapponesi, tanto che la serie si è mantenuta viva soprattutto in oriente SirTech ha pubblicato sette seguiti di Wizardry nei due decenni successivi. Come già accennato, nel corso degli anni, la popolarità della serie è perdurata in Giappone, dove sono usciti svariati seguiti e spin-off pubblicati solo per quel mercato. Attualmente la serie Wizardry comprende oltre quaranta titoli. E qualcuno di Gintama aveva messo al suo posto Doom Si, s'era parzialmente già detto, ma approfitto della buona sintesi di questo pezzo uscito da poco, pur con qualche incertezza Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shito Posted May 24, 2024 Share Posted May 24, 2024 C'entra per caso Nasir Gebelli? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Chocozell Posted May 24, 2024 Share Posted May 24, 2024 3 hours ago, Shito said: C'entra per caso Nasir Gebelli? Non conoscevo, grazie. Il nome mi ha indirizzato anche a un libro che potrebbe essere interessante. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shito Posted May 24, 2024 Share Posted May 24, 2024 (edited) "Programmed by Naisr" (completò il debug AL TELEFONO) Il modo in cui la versione inglese è stata castrata in dettagli apparentemente impercettibili (lo zoom del fondale che toglie il senso di piccolezza dei protagonisti e di fitta natura, il tempo cambiato del roll, l'entrata dei fenicotteri su una nota sbagliata...) è il mio paradigma di "i dettagli contano, i dettagli fanno la grandezza". A me urta persino il TM a dx del logo iniziale che decentra quella stringa di testo, e il tamburo di copyright da principio che obera lo spazio della narrazione. Ah, se indovini cos'è il suono di apertura, che il giovane direttore del suono andò a registrare dal vero a sua spese, probabilmente bruciando più del suo intero onorario, vinci un gelato. :-) BTW che i nomi delle spade leggendarie sino cambiati da Oriente a Occidente è tutto... "Rekishi ga chigaun'da yo!" Edited May 24, 2024 by Shito Link to comment Share on other sites More sharing options...
BakaShinji Posted May 24, 2024 Share Posted May 24, 2024 Favolosa la citazione della taunt di Kusanagi Kyo in KOF98! Io sapevo che quel suono era la registrazione del "canto" delle balene, sarei però molto curioso di sapere tutta la storia, se hai modo di riportarla ! Grazie Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shuji Posted May 24, 2024 Share Posted May 24, 2024 5 hours ago, Shito said: C'entra per caso Nasir Gebelli? (Non che c'entri tantissimo con aver voluto sostituire nell'edizione italiana Wizardry con Doom) Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shito Posted May 24, 2024 Share Posted May 24, 2024 (edited) 29 minutes ago, BakaShinji said: Favolosa la citazione della taunt di Kusanagi Kyo in KOF98! Favoloso che tu abbia colto! :-) Anche Kenshirou, Raoh e persino Amuro Ray e Haran Banjo sono contenti. ;-) 29 minutes ago, BakaShinji said: Io sapevo che quel suono era la registrazione del "canto" delle balene, sarei però molto curioso di sapere tutta la storia, se hai modo di riportarla ! Grazie Giusto. Tuttavia il punto è che in giapponese, letteralmente, le balene come gli usignoli non "cantano", ma "piangono", nel senso che il loro verso si scrive come un lamento. Questa cosa la imparai nel 2003 col titolo del nono episodio di Abesho: ウグイスの鳴き声 Ora nel nostro caso, il giovane autore delle musiche di Seiken Densetsu 2 pensò che il lamento delle balene potesse esprimere il grido lamentoso della natura straziata, e andò a registrarlo a sue spese fino in Australia. Una cosa tipo il coro svizzero reale inciso in svizzera nella opening originale di Alps no Shoujo Heidi. Sempre a spese dell'autore delle musiche del caso. Edited May 24, 2024 by Shito 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shuji Posted May 24, 2024 Share Posted May 24, 2024 (il Doom sostituito a Wizardry continua ad essere la dimostrazione di come non si fa un lavoro) Link to comment Share on other sites More sharing options...
BakaShinji Posted May 24, 2024 Share Posted May 24, 2024 32 minutes ago, Shito said: Favoloso che tu abbia colto! :-) Anche Kenshirou, Raoh e persino Amuro Ray e Haran Banjo sono contenti. ;-) Giusto. Tuttavia il punto è che in giapponese, letteralmente, le balene come gli usignoli non "cantano", ma "piangono", nel senso che il loro verso si scrive come un lamento. Questa cosa la imparai nel 2003 col titolo del nono episodio di Abesho: ウグイスの鳴き声 Ora nel nostro caso, il giovane autore delle musiche di Seiken Densetsu 2 pensò che il lamento delle balene potesse esprimere il grido lamentoso della natura straziata, e andò a registrarlo a sue spese fino in Australia. Una cosa tipo il coro svizzero reale inciso in svizzera nella opening originale di Alps no Shoujo Heidi. Sempre a spese dell'autore delle musiche del caso. Kyo é il mio personaggio preferito in ambito picchiaduro, non potevo non cogliere! :) Ti ringrazio molto per le informazioni precise poi su Seiken Densetsu 2, sapevo quindi solo una piccola e neache troppo corretta cosa...adesso so :)! Grazie Link to comment Share on other sites More sharing options...
Godai Posted May 24, 2024 Share Posted May 24, 2024 17 ore fa, Shuji ha scritto: https://multiplayer.it/notizie/wizardry-proving-grounds-of-the-mad-overlord-disponibile-versione-10-ora-anche-console.html E qualcuno di Gintama aveva messo al suo posto Doom Si, s'era parzialmente già detto, ma approfitto della buona sintesi di questo pezzo uscito da poco, pur con qualche incertezza Questa mi era sfuggita, ma purtroppo è coerente con il discorso di aumentare la comprensibilità per i poveretti che non sanno fare una ricerca su google. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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