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I paralipomeni della apostolomachia (versione restaurata)


in esilio volontario

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9 minuti fa, Fencer ha scritto:

 

Pagina 18. Non era difficile.

L'ignoranza di parte del pubblico (che sospetto sia molto inferiore a questo presunto 90%) non giustifica l'appiattimento se non anche l'invenzione dell'opera.Non è questione di insegnare (anche perchè sempre un anime resta, è una nicchia), solo di riportare fedelmente quanto la stessa opera propone. Per questo l'unico difetto su cui si può andare a dire qualcosa è se effettivamente Shito lo faccia.

Sono d'accordo, e infatti il problema è che, secondo noi che lo critichiamo, Shito non lo fa bene perché usa una lingua parlata estremamente distante da quella di arrivo (cioè l'italiano parlato corrente), mentre per voi che lo sostenete questa lingua va benissimo.

 

Citazione

Il resto è fuffa. Come già detto, non cambi registro, terminologia o quant'altro quando localizzi la Divina Commedia, chi non riesce a leggerlo non lo farà e amen. Non si muore.on parlano dialetto. Hanno solo l'accento regionale per indicare che hanno una cadenza strana. Problema è se poi ha il senso sminchiare tutto dicendo che sono sardi. Di quello non ritengo ce ne fosse bisogno (e persino nei Simpson a un certo punto è diventato Scozia e amen).

Quindi, anche per te la soluzione giusta in questo specifico caso è inventare parole inesistenti (pochitto). Cioè tu avresti inventato parole inesistenti? O avresti tradotto "un po' " sono curioso.

Modificato da veldom
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2 ore fa, 8luca6 ha scritto:

Ora, se Anno utilizza "restaurare" per una macchina, ed è "d'epoca", lo fa magari scientemente perché è una Alpine ecc. ecc., ma non ha rilevanza ai fini della comunicazione di quello che succede a schermo e di cosa intenda il personaggio, e risulta farraginoso e inutilmente complicato, dato che non c'è modo che lo spettatore possa fruire questo contenuto durante la visione. Poteva anche essere un Easter Egg, dedicato a quei pochi appassionati malati di Evagelion.

Cazzo no. A parte che ripeto, a meno che motortrend sia un canale per intellettuali, "restaurare" è un termine normalissimo per l'italiano corrente anche riferito a un'automobile, non ha alcunchè di farraginoso (che al massimo si potrebbe dire della costruzione, no del singolo termine).

Come fa poi un termine preciso che indica una concetto preciso a essere irrilevante per quello che intende il personaggio e per la comunicazione? Se intende che la macchina l'ha fatta restaurare (e non riparare, come dice dopo), intende precisamente che l'ha fatta restaurare, non intendeva minimamente dire solo "riparare". Che ci vuole poi per fruirlo? Dice "restaurare", non dice "guarda la mia Lamborghini Murcielago 9800 del 26 che è particolare perchè ha l'alettone della perifrasi butile". A priori non ha importanza che sia l'Alpine o un'altra macchine, ha importanza che quella determinata macchina sia stata restaurata e non, semplicemente, riparata. Con questi canoni qui possiamo anche farle dire tutt'altro e basterebbe che attenga vagamente a ciò che si vede a schermo e va bene.

L'unica domanda sensata è se davvero dica restaurare. Assodato quello, stop.

2 ore fa, Matteo Mascellani ha scritto:

Ripeto, se sbraitasse sarebbe già a raccogliere le pere...

Sbraita. Solo che non aveva la necessità.

1 ora fa, Jupiter00 ha scritto:

Quindi confermato che non svolge il lavoro di adattatore. 

Non svolge il lavoro di tata.

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15 minuti fa, Fencer ha scritto:

L'unica domanda sensata è se davvero dica restaurare. Assodato quello, stop.

Se vogliamo mettere i puntini sulle i, la frase corretta avrebbe dovuto essere "l'avevo appena FATTA restaurare"

E tutti io per primo avremmo detto "Grazie Shito hai migliorato l'adattamento originale",

Ma qui l'obiettivo era usare restaurare e basta, non usare restaurare in una frase in un italiano NORMALE. (perchè io voglio sapere chi è che si restaura la macchina?  di sicuro non Misato. Tu la macchina la fai restaurare.)

Modificato da veldom
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12 minuti fa, veldom ha scritto:

Sono d'accordo, e infatti il problema è che, secondo noi che lo critichiamo, Shito non lo fa bene perché usa una lingua parlata estremamente distante da quella di arrivo (cioè l'italiano parlato corrente), mentre per voi che lo sostenete questa lingua va benissimo.

Come già detto, il tuo voler fare di tutta l'erba un fascio qui non ha cittadinanza. Si è capita la critica. Non si è capito dove tutti sosterrebbero Shito considerando che nessuno si è messo bovinamente a pendere dalle sue labbra o a difenderlo a priori. Sfido chiunque a prendere il topic e dire che sono un sostenitore del medesimo (e se si prende il forum si capisce che non la vediamo certo sempre alla stessa maniera). Capisco il desidero di voler trovare un nemico o di fare branco come su facebook, attribuendolo anche agli altri. Ma come già detto: non è questo il posto purtroppo per chi ci prova.

Si aggiunga poi che questo è l'unico posto dove è stato realmente messo a confronto con quelle due tre persone che potevano parlare sul suo stesso livello, ben diverso da quanto successo ieri con quei quattro tizi che non avevano la minima idea di cosa parlavano.

16 minuti fa, veldom ha scritto:

Quindi, anche per te la soluzione giusta in questo specifico caso è inventare parole inesistenti (pochitto). Cioè tu avresti inventato parole inesistenti? O avresti tradotto "un po' " sono curioso.

Dipende dall'origine della parola originale. Dialetto = dialetto, termine inventato che si rifà al dialetto = termine inventato che richiama un po' un dialetto, termine inventato = termine inventato. Non è difficile, di base. Poi la resa effettiva è un altro discorso.

Adesso, veldom ha scritto:

Se vogliamo mettere i puntini sulle i, la frase corretta avrebbe dovuto essere "l'ho appena FATTA restaurare"

Più che mettere i punti sulle I è sviare. Ma fondamentalmente si parlava del termine specifico.

Se dice "restaurare" non dice "riparare", punto e stop. Non metti altri termini, men che meno levi un termine perfettamente normale perchè lo ritieni "farraginoso".

Poi se la frase avrebbe dovuto essere quella, è appunto "l'ho appena fatta RESTAURARE", non "l'ho appena fatta RIPARARE". Mi pare semplice e lineare come ragionamento.

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3 minuti fa, Fencer ha scritto:

Dipende dall'origine della parola originale. Dialetto = dialetto, termine inventato che si rifà al dialetto = termine inventato che richiama un po' un dialetto, termine inventato = termine inventato. Non è difficile, di base. Poi la resa effettiva è un altro discorso.

Si ma tu, personalmente. Sono curioso. Che avresti fatto in questo caso SPECIFICO? Hai un'opinione? E' lecito anche no.
Ma se ce l'hai, che avresti fatto?

Modificato da veldom
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Adesso, Senjou ha scritto:

Non é questo il ruolo di un adattatore? Dare la migliore resa?

Il ruolo di un adattatore è, come già detto infinite volte (gente, se non leggete non rifate domande trite e ritrite) è riportare l'opera originale nel modo più fedele possibile in tutte le sue sfumatore e particolarità fatte salve le barriere linguistiche.

E se in originale il termine (again: il termine, non è che quoti un pezzo e improvvisamente il senso del discorso cambia) è "restaurare" lo rendi dal termine italiano, perfettamente corrente e utilizzato (a meno che, again, Motortrend non sia una televisione per intellettuali) ........"restaurare". Sulla sintassi della frase, l'arzigogolamento o quel che è, non posso dire nulla. Ma se il termine è restaurare, non me lo cambi in riparare con qualche scusa.

2 minuti fa, veldom ha scritto:

Si ma tu, personalmente. Sono curioso. Che avresti fatto in questo caso SPECIFICO? Hai un'opinione? E' lecito anche no.
Ma se ce l'hai, che avresti fatto?

Te l'ho data. Non ho ancora capito se l'originale è un termine inventato o arcaico dialettale o dialettale. Punto è, avrei cercato la resa che ho indicato.

Cosa avrei tirato fuori non lo so (io non parlo dialetto e ora come ora non mi metto certo il problema sul singolo termine, come again stradetto), avrei fatto delle ricerche e avrei scelto come renderlo.

Perchè così curioso della resa precisa quando sono tre ore che io parlo del canone, comunque?

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9 minutes ago, Fencer said:

Il ruolo di un adattatore è, come già detto infinite volte (gente, se non leggete non rifate domande trite e ritrite) è riportare l'opera originale nel modo più fedele possibile in tutte le sue sfumatore e particolarità fatte salve le barriere linguistiche.

E se in originale il termine (again: il termine, non è che quoti un pezzo e improvvisamente il senso del discorso cambia) è "restaurare" lo rendi dal termine italiano, perfettamente corrente e utilizzato (a meno che, again, Motortrend non sia una televisione per intellettuali) ........"restaurare". Sulla sintassi della frase, l'arzigogolamento o quel che è, non posso dire nulla. Ma se il termine è restaurare, non me lo cambi in riparare con qualche scusa.

Secondo chi? Secondo la tanto famosa treccani questo é il ruolo dell'adattatore: 

Tutte queste componenti sono necessarie. La copia del film serve inoltre, unitamente a una lista dei dialoghi nella lingua originale del film, al dialoghista-adattatore che appronterà una versione tradotta in italiano atta all'utilizzo nel doppiaggio. L'operazione consiste nella trasposizione e nell'elaborazione in lingua italiana dei dialoghi originali in modo che il labiale e il visivo siano adattati in perfetto sincronismo.

Ai fini di una fedeltà allo spirito del film è necessario un lavoro analitico sul testo e sulla copia originali che rispetti contesto e specificità culturale dell'ambiente e dell'epoca in cui si svolge l'azione

Stranemente non parla da nessuna parte di riportare l'opera nel modo piú fedele possible. Quella é una cosa che dice Shito, che ha nella sua testa come veritá assoluta anche se non lo é. Shito non rispetta il contesto o la specificitá culturale ma come gia fatto notare da molti appiattisce i discorsi in costruzioni astruse.

Modificato da Senjou
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55 minuti fa, Senjou ha scritto:

Secondo chi? Secondo la tanto famosa treccani questo é il ruolo dell'adattatore: 

Tutte queste componenti sono necessarie. La copia del film serve inoltre, unitamente a una lista dei dialoghi nella lingua originale del film, al dialoghista-adattatore che appronterà una versione tradotta in italiano atta all'utilizzo nel doppiaggio. L'operazione consiste nella trasposizione e nell'elaborazione in lingua italiana dei dialoghi originali in modo che il labiale e il visivo siano adattati in perfetto sincronismo.

Stranemente non parla da nessuna parte di riportare l'opera nel modo piú fedele possible. Quella é una cosa che dice Shito, che ha nella sua testa come veritá assoluta anche se non lo é. 

Ah, ma se non si fosse capito a me non frega niente nè della Treccani nè di Shito. Io ragiono con la mia testa. Sono idee mie, ragionamenti già ripetutamente esposti nel topic, che immagino, al solito, non siano stati letti. Ma con Shito mi ci sono acchiappato più di una volta su questi fattori.

Per quel che mi riguarda è assolutamente sensato e basilare mantenere la fedeltà verso quello che stai trasponendo e che, immagino, sia sottinteso da quanto hai scritto sopra quando parla di trasposizione. Trasponi  qualcosa eh.

Non parti dal nulla. Perchè se parti dal nulla butti l'originale e stai inventando. Di nuovo: non è difficile. Sentire che si possa adattare un'opera estera senza essere il più fedele possibile (cosa che, again, come ho detto pure lì prima non vuol dire per forza usare il metodo di Shito, questa è una cosa su cui si sono fissate le persone perchè gli danno più importanza di quella che effettivamente ha, senza riuscire a vedere il quadro completo del problema) all'originale è abbastanza insensato.

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mancava un pezzo
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17 minuti fa, Fencer ha scritto:

Il ruolo di un adattatore è, come già detto infinite volte (gente, se non leggete non rifate domande trite e ritrite) è riportare l'opera originale nel modo più fedele possibile in tutte le sue sfumature e particolarità fatte salve le barriere linguistiche.

Direi che ho già risposto, la (presunta, visto la toponomastica che stiamo aspettando) fedeltà di Shito secondo me non può essere solo linguistica e formale, deve trasporre anche le emozioni, le sensazioni e le immagini. 

1 ora fa, Jupiter00 ha scritto:

Per adattare intendo l'operazione che a partire da un'opera straniera produca un'opera italiana che quanto più possibile rispecchi l'originale, dal punto di vista della forma, del messaggio e del contenuto. Secondo me il metodo di Shito è eccessivamente sbilanciato sulla forma (non puoi ignorare la ricezione del pubblico!).

Sarà la quinta volta che lo scrivo: non intendo che bisogna cambiare qualcosa per avvicinarsi al pubblico, intendo che bisogna rendere astruso ciò che è astruso, offensivo ciò che è offensivo, strano ciò che a un giapponese suonerebbe strano, chiaro e conciso ciò che a un giapponese sembrerebbe chiaro e conciso. E parlo SIA di forma CHE di contenuto. 

Just sayin', per me probabilmente restaurare è giusto. 

Modificato da Jupiter00
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Fencer,

Nessuno nega che l'adattatore debba essere il piu fedele possible, altrimenti non sarebbe adattamento ma invenzione. Qua si sta (chi lo sta facendo) contestando una fedeltá sbagliata. L'adattatore deve essere fedele alla scena e al significato della scena. Non sto parlando di restaurare o apostolo, che per quanto mi riguarda non mi tangono, stanno bene li e ha un senso questa trasposizione. Ti parlo di frasi come quella citata da veldom "Prime Costrizioni. Rimozione. Parimenti, seconde Costrizioni. Rimozione!" che non ha senso ne in cielo ne in terra.

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22 minuti fa, Fencer ha scritto:

Per quel che mi riguarda è assolutamente sensato e basilare mantenere la fedeltà verso quello che stai trasponendo e che, immagino, sia sottinteso da quanto hai scritto sopra quando parla di trasposizione. Trasponi  qualcosa eh.

Fedeltà che non raggiungi, ma nemmeno sfiori minimamente, se fai in modo che tutti i tuoi personaggi parlino allo stesso modo ed in una maniera difforme dall'originale. La fedeltà non sta solo nel mettere restaurare al posto di riparare o apostolo (sbagliato, visto che ci sono documenti ufficiali che identificano il termine che si doveva usare all'estero) al posto di angelo. Se mi trasformi un personaggio dalla parlata fluente in uno con evidenti difficoltà comunicative stai, di fatto, alterando l'opera molto più che se mettessi riparare al posto di restaurare. 

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43 minutes ago, Fencer said:

Il ruolo di un adattatore è, come già detto infinite volte (gente, se non leggete non rifate domande trite e ritrite) è riportare l'opera originale nel modo più fedele possibile in tutte le sue sfumatore e particolarità fatte salve le barriere linguistiche.

Scusa, no.
Quello è il ruolo del traduttore.
L'adattatore fa da tramite tra lo scritto del traduttore (che spesso è troppo legato al testo di base) e il pubblico, "adattandolo" alla lingua target. Per amor di precisazione e senza alcuna polemica, sia chiaro.

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24 minuti fa, Jupiter00 ha scritto:

Direi che ho già risposto, la (presunta, visto la toponomastica che stiamo aspettando) fedeltà di Shito secondo me non può essere solo linguistica e formale, deve trasporre anche le emozioni, le sensazioni e le immagini. 

Questo non lo so. Infatti non era un problema che mi ponevo: io NON sono in grado di dire se Shito è veramente fedele come afferma di essere o meno. Questo è qualcosa che gli viene accreditato da altri, sia detrattori che sostenitori.

Il discorso da me quotato in quel particolare frangente era un discorso che definitiva farragginoso e bla bla il semplice uso del termine resturare, definendolo non necessario per la narrativa e palle varie, ma partire dal principio che si può alterare il concetto stesso di quel che dicono i personaggi se tu, pincopalla, lo ritieni non utile alla narrativa e inutilmente farraginoso per limiti tuoi o presunti limiti altrui è sbagliato. Se quello dice restaurare, restaurare deve rimanere, punto e stop.

24 minuti fa, Senjou ha scritto:

Nessuno nega che l'adattatore debba essere il piu fedele possible, altrimenti non sarebbe adattamento ma invenzione. Qua si sta (chi lo sta facendo) contestando una fedeltá sbagliata. L'adattatore deve essere fedele alla scena e al significato della scena. Non sto parlando di restaurare o apostolo, che per quanto mi riguarda non mi tangono, stanno bene li e ha un senso questa trasposizione. Ti parlo di frasi come quella citata da veldom "Prime Costrizioni. Rimozione. Parimenti, seconde Costrizioni. Rimozione!" che non ha senso ne in cielo ne in terra.

Dove mi hai visto parlare di altro che non fosse Apostolo o restaurare? 

La domanda a questo punto è: dove  mi hai visto avallare e difendere il tipo di lavorazione che fa Shito? Perchè l'unica cosa che ho ripetutamente detto è che non ho i mezzi per giudicarlo.

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6 minuti fa, veldom ha scritto:

"fatto fare" l'hai inventato tu.

Quindi tu mi stai dicendo che, anche se misato ha fatto restaurare la macchina (perché si capisce dal discorso), anche se in italiano corrente si dice "ho fatto restaurare la Macchina", va bene "ho restaurato la. Macchina" perché altrimenti si snatura l'opera originale. 

Se è così capisco il tuo pensiero ma non lo condivido nel modo più assoluto. 

No, perché sempre sulla base del concetto di estrema fedeltà all'opera (concetto che condivido) se in italiano affermi "ho restaurato la macchina" significa che lo hai fatto tu in prima persona. Ergo una frase del genere costruisce una Misato che ha competenze diverse da quelle che le sono state attribuite da Anno. In pratica abbiamo una Misato analfabeta, invece di una che utilizza un termine dialettale, ed una Misato restauratrice di automobili, invece che appassionata di auto d'epoca. E siamo già a due difformità per un singolo personaggio rispetto all'opera su cui lavorava il vate. 

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1 minuto fa, il Vì ha scritto:

Scusa, no.
Quello è il ruolo del traduttore.
L'adattatore fa da tramite tra lo scritto del traduttore (che spesso è troppo legato al testo di base) e il pubblico, "adattandolo" alla lingua target. Per amor di precisazione e senza alcuna polemica, sia chiaro.

Capisco. Immagino però che lo faccia sempre senza levare un termine con corrispondenza precisa nella lingua d'arrivo perchè lo trova farraginoso e/o ininfluente per la narrazione di quello che starebbe accadendo a schermo. Sbaglio forse? 

 

4 minuti fa, Kotomine_Kirei ha scritto:

Fedeltà che non raggiungi, ma nemmeno sfiori minimamente, se fai in modo che tutti i tuoi personaggi parlino allo stesso modo ed in una maniera difforme dall'originale. La fedeltà non sta solo nel mettere restaurare al posto di riparare o apostolo (sbagliato, visto che ci sono documenti ufficiali che identificano il termine che si doveva usare all'estero) al posto di angelo. Se mi trasformi un personaggio dalla parlata fluente in uno con evidenti difficoltà comunicative stai, di fatto, alterando l'opera molto più che se mettessi riparare al posto di restaurare

Non ho la presunzione di dire come si raggiunge la fedeltà di una traduzione e un successivo adattamento ben fatti di Evangelion. Non lo so. Non ho le competenze della lingua originale e/o dell'opera per dirlo (e, imho, non ce l'avevano manco i tizi di ieri sul tubo). E non do' per scontato tutto quello che mi viene detto da tizio o caio di presunto lavoro traduttori. Tutto quello che posso fare è indicare una metodologia che per me è corretta e i motivi per cui la ritengo tale. E permettimi di dire che se ci si permette di eliminare un termine con corrispondenza precisa e univoca come restaurare o Apostolo per mere ragioni di presunta farraginosità (di un termine come restaurare poi) o abitudine non è certo un buon punto di partenza per un lavoro di localizzazione ben fatto e fedele all'originale.

E permettetemi anche di dire che prima che s'intervenisse, qui ci si stava di nuovo fissando e andando in loop con "restauro".

Questo posto che secondo me si continua, in questo flood continuo, a perdere il vero punto del discorso, quello che sarebbe veramente utile. 

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4 minuti fa, Thedanish ha scritto:

EP. 3
Il ponte di uscita degli Eva […] La disposizione di edifici armati.
Ordinariamente l’Eva è attivo con alimentazione via cavo.
E anche usando il GAIN…
Dunque incominciamo da ieri: INDUCTION MODE
Metti l’obiettivo al centro e SWITCH ON.
Obbedisce docilmente a quel che gli si dice di fare. Che questa sia la condotta sociale di quel ragazzo?
A noi civili non stanno facendo vedere alcunché. Anche se sarebbe un così grande evento.
Com’è che mi trovo di nuovo a bordo? Facendomi anche picchiare.

EP. 9
Di nuovo a fare quella faccia da strazio…
Si trova qui anche l’altro [riferendosi, evidentemente, a Rei].
Le battaglie si fanno sempre con essenzialità e splendore.

EP. 14
Ingresso cominciato.
Ma che è, l’odore? Mica sarà un pervertito?
Pattern: verde.
Passaggio al secondo stadio di contatto.
In qualità di caposezione operativo [operativo si riferisce a chi/cosa?]
Niente postumi di contaminazione.
Il loro lavoro è il semplice e solo lamentarsi.
Anche dicendo il che, non c’é mica da indispettirli.

 

Ahahaha muoro dalle risate 😂 

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9 minutes ago, Fencer said:

Capisco. Immagino però che lo faccia sempre senza levare un termine con corrispondenza precisa nella lingua d'arrivo perchè lo trova farraginoso e/o ininfluente per la narrazione di quello che starebbe accadendo a schermo. Sbaglio forse? 

 

Questo posto che secondo me si continua, in questo flood continuo, a perdere il vero punto del discorso, quello che sarebbe veramente utile

Ho appunto iniziato la partecipazione alla discussione con l'esempio del "prendere rifugio".

La traduzione che mi arriverebbe se la chiedessi a chiunque sarebbe: evacuazione completata (non ricordo al volo la frase intera). Non avrei motivo di modificarla se non per questioni di sinc e labiali, trattandosi di adattamento audiovisivo. Chi però da "evacuazione completata" arriva a "prendere rifugio" che lavoro ha fatto? Di adattamento? Continuo a vederlo come onanismo di ritorno, tant'è che i suoi sostenitori che stanno partecipando alla discussione non sono mai entrati nel merito di queste scelte.

10 minutes ago, Thedanish said:

Qualcuno, probabilmente a digiuno di fatti di lingua e traduzione, potrebbe confondersi rispetto al tema della fedeltà all'originale. C'è un fatto che continua, imperterrito, a essere tralasciato: la fedeltà non deriva dall'equiparazione di strutture linguistiche che appartengono a contesti culturali lontani, che utilizzano il linguaggio e i piani di significante-significato in modo radicalmente diverso. Non si può semplicemente pensare che la lettera A in italiano possa trovare il suo effettivo corrispettivo, nella forma e nel contenuto, in giapponese. La traduzione È ASSOLUTAMENTE una finzione mistificatoria. Non esiste, in termini di esperienza, la possibilità di "replicare" lil vissuto linguistico giapponese in un contesto altro da quello del Giappone. Ora a fronte di questo, non mi si può spacciare gli esempi che elencherò sotto come resa fedele, frutto di un metodo ragionato (mai argomentato dal diretto dis-interessato):

EP. 3
Il ponte di uscita degli Eva […] La disposizione di edifici armati.
Ordinariamente l’Eva è attivo con alimentazione via cavo.
E anche usando il GAIN…
Dunque incominciamo da ieri: INDUCTION MODE
Metti l’obiettivo al centro e SWITCH ON.
Obbedisce docilmente a quel che gli si dice di fare. Che questa sia la condotta sociale di quel ragazzo?
A noi civili non stanno facendo vedere alcunché. Anche se sarebbe un così grande evento.
Com’è che mi trovo di nuovo a bordo? Facendomi anche picchiare.

EP. 9
Di nuovo a fare quella faccia da strazio…
Si trova qui anche l’altro [riferendosi, evidentemente, a Rei].
Le battaglie si fanno sempre con essenzialità e splendore.

EP. 14
Ingresso cominciato.
Ma che è, l’odore? Mica sarà un pervertito?
Pattern: verde.
Passaggio al secondo stadio di contatto.
In qualità di caposezione operativo [operativo si riferisce a chi/cosa?]
Niente postumi di contaminazione.
Il loro lavoro è il semplice e solo lamentarsi.
Anche dicendo il che, non c’é mica da indispettirli.

Coerenza nell'usare termini inglesi, talvolta tradotti, altre volte utilizzati come prestiti? Nessuna. Attenzione alla morfo-sintassi della lingua d'arrivo? Nessuna. Effettive trasposizioni di senso? Nessuna. Credibilità contestuale dei parlanti? Nessuna. Concordanze di senso nella lingua d'arrivo? Nessuna. Potrei andare avanti, ma è ridicolo tutto questo. Senza contare gli appunti fatti da chi più competente sull'effettivo valore della traduzione letterale operata. Quello di Cannarsi è lo pseudo-lavoro di filologia critica sul testo originale, che nulla ha a che fare con operazioni quali l'adattamento commerciale (qualcuno sembra dimenticarlo). L'unico modo per godere di un'opera autentica (il che, volendo filosofeggiare, è sempre impossibile) è leggerla/guardarla/analizzarla nella lingua originale. Colpa di Gualtiero? In parte. Terrei anche in considerazione la complicità di chi continua a farlo lavorare in questo campo.

Sono ammirato dal tuo stomaco per aver retto fino alla quattordicesima puntata.

Modificato da il Vì
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17 minuti fa, Fencer ha scritto:

Non ho la presunzione di dire come si raggiunge la fedeltà di una traduzione e un successivo adattamento ben fatti di Evangelion. Non lo so. Non ho le competenze della lingua originale e/o dell'opera per dirlo

La fedeltà ad un'opera X la si raggiunge sempre allo stesso modo, trasponendola nella maniera più aderente possibile: non serve essere superesperti (eh?) di un cartone animato. Ma aderente è diverso (per meglio dire non è solo) da fare la traduzione 1:1 di tutti i termini, soprattutto quando questa traduzione non può essere effettuata. La fedeltà la ottieni in primo luogo raccontandomi la storia che l'autore vuole raccontare, non quella che piace a Cannarsi, De Palma o ad un qualsiasi tizio nell'universo, altrimenti non uscirai mai dall'assurdo di tredicenni giapponesi cresciuti a pane a mazzate che mentre scavano i pavimenti con la faccia non hanno nulla di meglio da fare che citare (male) Dante e compagnia. Se Anno mi da una Misato appassionata di auto d'epoca ed a cui piace usare un determinato termine dialettale e Cannarsi me la trasforma in una Misato che sa restaurare la propria auto, ma s'inventa parole a cazzo mi sta raccontando di un personaggio diverso dall'originale, esattamente come l'acculturato (più o meno) Pegasus è un personaggio diverso dal burino Seiya. Non è che se domani fanno un adattamento 3.0 di Saint Seiya in cui Pegasus ritorna ad essere Seiya e passa dal citare Dante al ragionare sulla teoria della relatività, allora, è fedele. Idem non si può dire che un adattamento come quello presentato sia stato fatto in nome della fedeltà. 

Modificato da Kotomine_Kirei
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Adesso, il Vì ha scritto:

Ho appunto iniziato la partecipazione alla discussione con l'esempio del "prendere rifugio".

E io ho risposto a qualcuno che diceva esattamente quel che ti ho detto.

 

1 minuto fa, il Vì ha scritto:

Chi però da "evacuazione completata" arriva a "prendere rifugio" che lavoro ha fatto? Di adattamento? Continuo a vederlo come onanismo di ritorno

Non posso nè intendo contraddirti su questo. Non ne ho le conoscenze, io come credo quasi tutti qui. Infatti ripeto: secondo me si sta dando troppa importanza a roba come i costrutti o altro senza capire che il vero problema in realtà non è quello, ma se ciò che viene dato per scontato, soprattutto dai detrattori, è effettivamente vero.  Ancora più vero è stato ieri sera.

2 minuti fa, il Vì ha scritto:

tant'è che i suoi sostenitori che stanno partecipando alla discussione non sono mai entrati nel merito di queste scelte

Ma guarda che io tutti sti sostenitori non li ho mica visti.

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Just now, Fencer said:

E io ho risposto a qualcuno che diceva esattamente quel che ti ho detto.

 

Non posso nè intendo contraddirti su questo. Non ne ho le conoscenze, io come credo quasi tutti qui. Infatti ripeto: secondo me si sta dando troppa importanza a roba come i costrutti o altro senza capire che il vero problema in realtà non è quello, ma se ciò che viene dato per scontato, soprattutto dai detrattori, è effettivamente vero.  Ancora più vero è stato ieri sera.

Ma guarda che io tutti sti sostenitori non li ho mica visti.

Per fortuna si contano sulle dita di una mano, mai detto fossero un gran numero. Però stanno commentando evitando di entrare in certi ambiti, perché la stessa coerenza che pretenderebbero, per esempio, nella frase di sto dannato restauro dell'auto, verrebbe a cadere negli altri esempio riportati.

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1 minuto fa, Kotomine_Kirei ha scritto:

La fedeltà ad un'opera X la si raggiunge sempre allo stesso modo, trasponendola nella maniera più aderente possibile: non serve essere superesperti (eh?) di un cartone animato. Ma aderente è diverso (per meglio dire non è solo) da fare la traduzione 1:1 di tutti i termini, soprattutto quando questa traduzione non può essere effettuata.

Guarda che non mi devi spiegare l'acqua calda, eh. E ho capito benissimo quali sono i problemi imputati a Shito, che infatti, in sè, non ho sostenuto minimamente.

Il fatto è che io quelli non li ho discussi. Posto che da quello che ho letto la questione è che Misato stava ancora pagando il restauro effettuato sull'auto e mo doveva pagare pure le riparazioni dovute al fattaccio appena successo, resta sempre vero che quello che è stato effettuato è un restauro e non una semplice riparazione, perchè è lei stessa a dirlo.

Ovvio quindi che quando vedo uno che mi scrive che si può levare quel restaurare perchè troppo farraginoso e a suo dire non necessario alla narrativa, tiro il freno a mano. Perchè appunto, lì stai inventando. Non ho detto altro.

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1 minuto fa, il Vì ha scritto:

Per fortuna si contano sulle dita di una mano, mai detto fossero un gran numero. Però stanno commentando evitando di entrare in certi ambiti, perché la stessa coerenza che pretenderebbero, per esempio, nella frase di sto dannato restauro dell'auto, verrebbe a cadere negli altri esempio riportati.

Beh, ma il punto è sempre il medesimo: quello che c'è scritto qui è a disposizione di tutti per leggerlo e farsi le proprie idee su quanto viene detto, e si sta anche cercando di far tornare tutto nei binari giusti. E' un po' difficile se si continua a scrivere a macchinetta (per giunta equivocando, a mio parere, il punto principale), ma amen. In questo momento con tutte ste emozioni che vorticano non è che ci si può aspettare altro.

Ma io spero e credo che chi legge non sia scemo e non si faccia trasportare nè da facile partigianeria nè dalla rabbia nè da altro, e, serenamente si faccia le sue idee. Anche sullo svicolare di questo o di quello.

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2 minuti fa, Fencer ha scritto:

Guarda che non mi devi spiegare l'acqua calda, eh. E ho capito benissimo quali sono i problemi imputati a Shito, che infatti, in sè, non ho sostenuto minimamente.

Il fatto è che io quelli non li ho discussi. Posto che da quello che ho letto la questione è che Misato stava ancora pagando il restauro effettuato sull'auto e mo doveva pagare pure le riparazioni dovute al fattaccio appena successo, resta sempre vero che quello che è stato effettuato è un restauro e non una semplice riparazione, perchè è lei stessa a dirlo.

Ovvio quindi che quando vedo uno che mi scrive che si può levare quel restaurare perchè troppo farraginoso e a suo dire non necessario alla narrativa, tiro il freno a mano. Perchè appunto, lì stai inventando. Non ho detto altro.

Ma è chiaro che se uno ritiene farraginoso un termine di uso comune ha pure lui dei problemi di cultura base. Il problema nasce quando l'adattatore si vanta della fedeltà del suo scritto a quello originale perché lui ha usato il termine "restaurare" anche se nella stessa identica frase ha sminchiato la caratterizzazione (cosa ben più grave) di un personaggio. 

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