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Sei Anime Sessuato?


OmarIlBolscevico

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L'animesessualità, conosciuta anche come mangasessualità o eminafictic, è una sottoidentità sessuale della sfera asessuale e una forma di fictisexuality appartenente al gruppo LGBTQ+ in cui si è attratti da personaggi di anime e/o manga. Molte persone provano attrazione verso persone con cui sanno che non potrebbero mai avere una relazione, come i personaggi di fantasia.

L'animesessualità è nata il 15 agosto 2016 dal blog tumblr Beyond-MOGAI-Pride-Flags. Da allora è stato rinominato in animatesexual.

La bandiera

La bandiera animesessuale ha un creatore sconosciuto. È anche sconosciuto se le strisce hanno un significato specifico.

La bandiera alternativa animesessuale è stata realizzata da un utente wiki anonimo il 24 ottobre 2020. È stata fatta in risposta alle lamentele sulla bandiera originale. Anche alle strisce sono stati dati dei significati: l'azzurro rappresenta i generi anime parodia e sport, il blu rappresenta i generi anime fantasy e mistero, il grigio rappresenta i manga e gli anime nel loro complesso (inclusi tutti i generi non rappresentati dalle altre quattro strisce), il rosa rappresenta i generi anime romanticismo e horror, e il giallo rappresenta i generi anime commedia e slice of life.

 

dAtNrgl.jpg

Etimologia

Anime/manga è uno stile artistico specifico che ha avuto origine in Giappone. Pertanto, "animesessualità" implica l'attrazione verso i personaggi di anime/manga.

 

 

E tu sei animesessuato?

 

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  • Risposte 56
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C'è gente convinta di avere i super poteri o di essere un vampiro. Ergo non mi stupisce che ci sia qualcuno che si innamori di personaggi che non esistono nella realtà (e che da ciò derivi pure della politica, perché questa la si vuole mettere sempre in qualsiasi cosa al giorno d'oggi, stile 1984).

 

Siamo già ai Chuunibyou.

 

 

Modificato da AkiraSakura
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ma qui ci andava il sondaggioh

si può rimediare con qualche entry?!

- sì e quando sto davanti al monitor tengo sempre una mano sul mouse e l'altra in tasca

- no, sono tradizionalista ahimè. leggi la bibbia, brett?

- non saprei, è tutta una questione di stimolo

  • LOL 1
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Tanto per essere schietto, io da piccolo (alle elementari) guardavo molti anime "per bambine" e non seguivo il calcio. Trovavo quasi offensivo che i miei compagni presumessero che io dovessi tifare per una squadra come avere un segno zodiacale, cosa che pure mi sembrava ridicola superstizione, perché mentre la seconda è legata a una datat di nascita, tifare per una squadra di calcio non è implicito nell'esistenza. Ebbi un fortissimo "nijikon" (innamoramento per un disegno animato) per Morisawa Yuu, credo a otto anni. Le bambine erano per me spesso affascinanti e misteriose, avevano ai miei occhi un modo tutto diverso di relazionarsi con la loro fantasia, mii era palese. Giocavo spesso con le bambine, e le trovavo carine. Venivo spesso preso in giro per questo, ma mai nessuno mi ha epitetato come "omosessuale" o sinonimi. Ancora durante le medie, durante l'ora di educazione fisica (non promiscua) giocavo a pallavolo con le bambine e non a calcio con gli altri bambini. Onestamente era più interessante. Avevo anche un'amichetta che mi piaceva molto.

Non ho mai – sino ad ora – avuto interessi omosessuali, né intrattenuto rapporti omosessuali, se col termine omosessuale non si vuole indicare (e io lo troverei giusto) anche una semplice amicizia, rapporto intellettuale, con una persona dello stesso sesso. Ma ancora nessuno mi ha mai canzonato per una mia presunta omosessualità. Del resto avevo anche questi interessi tutti maschili come i videogiochi, o il pugilato (praticato al liceo), però ero astemio e non giocavo a calcio. Nel tempo ho avuto molte conoscenze omosessuali, e anche alcuni amici strettissimi. In effetti, riesco con difficoltà a immaginare (considerare) l'omosessualità, intesa come condotta di vita, altro che una condotta di vita. Ovvero, lo stesso per l'eterosessualità, credo che si "sia" eterosessuali in pratica di condotta eterosessuale, e lo stesso per l'omosessualità. Per questo dico: sinora non ho avuto interessi o comportamenti omosessuali, solo eterosessuali. Domani non so, ovvero tutto mi fa pensare che le cose per me resteranno come sono (sono anche molto molto legato alla mia consorte), ma il futuro è ipotetico per definizione. Bisogna fare pace con questa componente di ignoto, credo, della nostra vita.

Al liceo un intelligente (e assai vituperato) professore di scienze ci fece delle lezioni sulla sessualità, sulle malattie sessualmente trasmissibili, sui metodi anticoncezionali – una cosa normalissima – e nessuno ne fece neppure umorismo. Certe cose erano interessanti. Ma la cosa più interessante fu "alla vostra età si parla solo di scopare, scopare, scopare, ma sono tutte sciocchezze". Credo che avesse ragione, a tutt'ora. In effetti vedo intorno a me una sorta dfi "mitologia del sesso", in tutte le sue declinazioni, che mi sembra patetica. Per contro, ho avuto le mie naturali esperienze a partire proprio da quello stesso liceo, ma guarda un po' non ho mai rischiato alcuna gravidanza indesiderata. Per carità, ero pur sempre un bimbo che alle medie andava in biblioteca a studiare l'etologia umana, le dinamiche sociali del corteggiamento delle scimmie nude, e il giorno dopo le verificava nelle voci di amichette e amichetti in classe ma oh, le persone sono diverse.

Solo per dire che le persone sono diverse, appunto. E sono diverse in molti ambiti diversi. Esistono norme statistiche evidenti agli occhi dell'osservatore onesto, ed esistono minoranze che ne divergono. Credo che il problema sia sempre farsene un problema da principio, ovvero sentire il bisogno di ricadere in una categoria per definirsi. E lo dico pur essendo stato un bimbo non battezzato nel meridione d'Italia dove dapprima le mamme dei miei compagni sconsigliavano ai figli di giocare con me. Non è una novella del Verga, è la banalità dell'Italia del Sud, in provincia, in paese, nei primi '80. Niente scandalo, niente drammi. Avevo uno strano interesse per la bambola parlante "Bebi Mia" e per i Transformer altrettanto, con la prima giocavo con un'amica a casa sua, con i secondi a casa mia. Ancora al liceo trovavo gli shoujo manga  quelli che mi piacevano – terribilmente più interessanti, perché psicologici, degli shounen – quelli che mi piacevano. Adachi Mitsuru fa eccezione, si capisce. :-)

Modificato da Shito
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Io vi lascio fare

perche':

"L'animesessualità, conosciuta anche come mangasessualità o eminafictic, è una sottoidentità sessuale della sfera asessuale e una forma di fictisexuality appartenente al gruppo LGBTQ+ in cui si è attratti da personaggi di anime e/o manga. Molte persone provano attrazione verso persone con cui sanno che non potrebbero mai avere una relazione, come i personaggi di fantasia."

cos'abbia a che fare questo col femminismo, non ne ho idea.

SE chi ha creato il topic se ne lamentasse, ovviamente si provvederebbe alla bisogna.

Detto questo, buona camicia a tutti.

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Vanno ancora di moda i "kigurumi"?

Il cosplaying credo fosse un tipico modo feticistico giapponese da prima che "cosplay" volesse dire "cosplay di manga & anime". Ai tempi di Cutey Honey, insomma, quando il "cosplay" era mettersi l'abito di un determinato mestiere/ruolo sociale. :-)

L'infermiera, la poliziotta, la OL, la studentessa...

Modificato da Shito
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28 minutes ago, Shito said:

L'infermiera, la poliziotta, la OL, la studentessa...

Quelli erano i ruoli della Fenech e altre assortite nel cinema becerocomico di qualche decade fa.

PS
Pare che Gara sia fermo assertore della poligamia e voglia sposarsi tutte le Saber della sua vetrina, ma lo stato italiano retrogrado non glielo consente.

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1 hour ago, Taro said:

Quelli erano i ruoli della Fenech e altre assortite nel cinema becerocomico di qualche decade fa.

PS
Pare che Gara sia fermo assertore della poligamia e voglia sposarsi tutte le Saber della sua vetrina, ma lo stato italiano retrogrado non glielo consente.

E indecente che nel 2021 io sia costretto a scegliere una sola Saber :(

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