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Anime al cinema - flop su flop su top?


Chocozell

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"Aò regà, ma se non fate manco lo sforzo di andare anche in degli orari scomodi, magari pure per un film che non vi piace, per sostenere le vostre passioni in modo che arrivino anche altre cose e magari la distribuzione si convinca con i fatti che magari è possibile mettere anche slot normali come gli altri film ...sarà che è anche un filino colpa vostra?"

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Non so... mi domando di questi tempi quanto ci si potesse aspettare di più. Più o meno ha fatto quanto mi sarei aspettato, anche se forse in una settimana... Certo se così diventa antieconomico fare iniziative simili (se non sbaglio hanno fatto parecchia promozione per Belle) allora non funziona.

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Bah

Un confronto serio si fa all'interno di un analogo contesto temporale, con analogo tipo di programmazione, e al netto di possibili sponsorizzazioni fatte.

Ho già avuto modo di dire che il periodo a seguire da circa metà gennaio in poi e' abbastanza disgraziato in senso generale.

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L'articolo che cita Shuji è giustissimo, però la situazione per gli anime c'era anche prima. La moria di gente non è certo una novità data dal covid. Fuori classe a parte, nessn titolo è mai andato veramente bene. Nemmeno prima del covid.

11 hours ago, VNM said:

"Aò regà, ma se non fate manco lo sforzo di andare anche in degli orari scomodi, magari pure per un film che non vi piace, per sostenere le vostre passioni in modo che arrivino anche altre cose e magari la distribuzione si convinca con i fatti che magari è possibile mettere anche slot normali come gli altri film ...sarà che è anche un filino colpa vostra?"

Potrebbe essere ciò. O potrebbe essere che alla fin fine, gli amanti dell'animazione in Italia sono davvero 4 gatti...

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Al di là che non e' un pezzo che cito ma la realtà, con il primo che ho trovato in giro. Ad esempio il licorice pizza lì citato e' uscito solo da non molti giorni, e rispecchia l'andamento della distribuzione.

No, mi spiace ma e' un discorso senza senso.

Così come non e' possibile prendere risultati attuali e paragonarli con nessun altra serie statistica precedente, così non si possono prendere i dati statistici di programmazioni spot/evento limitate che citi e confrontarle con nulla.

Per avere un dato che pur insignificante a livello statistico abbia almeno un valore, dovresti isolare come dicevo prima non a caso, unicamente la programmazione similare spot e in seno a solo quella verificarne l'andamento.

SE tanti eventi spot ci sono stati e ci sono, anche di produzioni italiane, oltretutto, questo e' indice che quelle programmazioni hanno comunque un senso di nicchia.

Attualmente, e dico attualmente, Spiderman ha fatto il suo incasso in circa 600 sale; se il dato e' riportato al numero dei cinema, circa 1200, e' comunque buono, se per sala si rapporta alla singola sala, e' un risultato applicato a circa 1/5 delle sale in Italia.

Con qualche centinaio di "copie", con una finestra temporale ridotta, con un prodotto di nicchia della nicchia di cui in pratica non si parla se non tra i diretti interessati e questo NON e' passaparola, con società che hanno capacità contrattuale minima da vaso di coccio tra vasi di ferro, che risultati pensi di poter ottenere?

Ringrazia che ci siano, che con l'azzeramento del costo della duplicazione delle pellicole si possa andare oltre alle circa 25 copie di pur un Ghibli di decenni fa, che il risultato in sala se pur non genera utili stratosferici consente di pagare diritti e lavorazione e quindi di poterlo vedere in home video localizzato in italiano (a chi interessa), certo con l'home video che e' la nicchia della nicchia.

In altri paesi come negli Usa ci sono dei distributori che fanno distribuzione limitata, ma di old glories, o guarda caso, di anime piu' o meno recenti. Credo che facciano confronti con i prodotti di altre realtà distributive ben più grosse?

Dragonball non era per niente andato male in sala, ma c'è stato per poco tempo e basava la sua promozione essenzialmente da sé.

Se non riesci ad avere un prodotto che faccia parlare di sé, non hai un problema di anime, ma di per sé.

Poi ci sono i prodotti di moda, che chissà su cosa basano la propria esistenza.

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3 ore fa, Chocozell ha scritto:

Potrebbe essere ciò. O potrebbe essere che alla fin fine, gli amanti dell'animazione in Italia sono davvero 4 gatti...

Ormai no so neanche se vale più questa affermazione. Ok che non sono lo stesso media, ma sono strettamente collegati, ma i manga stanno vivendo una  stagione di successo clamorosa sia di numeri che di visibilità, di pubblico potenziale che puoi raggiungere adesso ce ne sta come non mai

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Il punto è quello che dice Shuji, l'assenza di un campione rappresentativo.
Se Belle fosse uscito con la solita programmazione di tre giorni Martedì-Giovedì sarebbe potuto essere raffrontabile (con alcuni caveat) con i suoi predecessori, in questo caso invece abbiamo una programmazione regolare che si inserisce in un periodo generale di flessione dei cinema.
Aggiungo che, a mio avviso, il pubblico giovane (e tendenzialmente squattrinato) che IN TEORIA dovrebbe essere il target di riferimento di questi prodotti, se deve scegliere se spendere 10 euro (più contorni) per la serata al cinema a vedere Belle rispetto ad aspettare probabilmente due mesi e vederselo in streaming su Prime senza costi aggiuntivi probabilmente preferisce attendere, discorso diverso per quei titoloni di peso dove si fa "per fandom".

BTW, nel resto del mondo, Belle che numeri sta facendo? Tipo, chessò, in Francia...

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La ragione per la quale "Belle" non ha riscontrato tutto questo successo al cinema secondo me è in gran parte dovuta al fatto che non è stata fatta alcuna campagna di influencer marketing (abbastanza fondamentale al giorno d'oggi). La gente non è più interessata agli spot pubblicitari, serve qualcuno che spieghi il perchè varrebbe la pena di andare a vedere qualcosa al cinema. Per il resto, viviamo in un'epoca dove esiste la libera informazione, chi è interessato veramente può ricercarsi da sé quello che più gradisce.

Come dice Gara, il pubblico giovane non riesce più a trovare le ragioni per dover spendere del denaro per qualcosa che tanto può avere gratis, l'unica imprecisione nel discorso di Gara è che quelli che aspettano due mesi per vedersi il film in streaming su Prime sono un nonnulla in confronto a chi il film se lo guarda il giorno dopo l'uscita illegalmente.

Per finire, il pubblico potenziale degli anime secondo me non è da paragonare con quello dei manga.

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Credo che "La principessa con le lentiggini e il drago" non abbia riscontrato un gran successo in Italia perché è un cartone animato giapponese.

E i catoni animati giapponesi in Italia sembrano tanto popolari sono dentro una bolla che è una bolla, e illude le persone che la popolano sia tutto il mondo.

Ma no, è più o meno una biglia. Se la si guarda con la giusta distanza e con obiettività.

Anche se spesso i frequentatori della bolla amano pensare che sia molto più grande. Hanno forse persino bisogno di crederlo. Di crederci.

E si sorprendono dell'ovvio. Che poi è sempre lo stesso.

Ma alla fine è tutto un inganno alimentato dalla propria insicurezza, secondo me.

Modificato da Shito
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2 hours ago, Lord Gara said:

BTW, nel resto del mondo, Belle che numeri sta facendo? Tipo, chessò, in Francia...

 

https://www.boxofficemojo.com/release/rl522617601/weekend/

716.105 paperdollari -> 651.977,8 eurogalli

non è una cifra aggiornata, nel senso che a dispetto del periodo 17-20 marzo in esame (su questo sito, soprattutto quando fuori dagli usa, le date non fanno fede quindi non le si consideri) dovrebbe essere un incasso maggiore; per l'italia, ad esempio, nell'altro topic garion riportava il totale ultimo di € 170.201 mentre su box office mojo è ancora a circa 155000 dollari (che convertiti in euro fa 141833, da qui la postilla/conferma che cmq mancano alcuni dati).

 

il fatto è che al di là delle approssimazioni sulle cifre stiamo parlando di un film mondiale che finora ha incassato la bellezza di $63,322,814 in giro per il globo.

vi sembra un flop?!

probabilmente era stato impostato per arrivare ad alti livelli, motivo questo che ne ha spinto l'acquisto e la distribuzione al cinema anche in italia (mica ci arriva per caso o buon cuore eh :lolla:) e quella cifra non dovrebbe negarne il successo *in generale* per un film animato; a cui si aggiungerà anche il carrozzone home video e streaming. di converso, se il risultato italiano non sarà stato sufficiente, la prossima volta gli editori ne terranno di conto per uscite future nel mercato locale. amen.

tutto considerato, come giustamente si faceva presente qualche post sopra, che è un periodo demmè e che laggente se non gli dai il supereroe marvel con la battutina ganza o il marchietto disney sui "cartoni animati" difficilmente muove il culo. si è voluto alimentare questo sistema, non si pianga.

aggiungo un per di considerazioni da bar.

il risutato italiano è calcolato sulla base di quante sale? tanto per avere un'idea; può anche essere che all'oste editore vada bene così. stando al link dell'articolo sopra: 181.351€ e 26.585 spettatori. a guardare la riduzione degli ingressi direi che il film ha anche tenuto bene.

assurdo anche solo pensare di mettere belle a confronto con i film live. che sorpresa, è davvero clamoroso non vedere un anime nella top 10!!!1 scandaloso!1!1 mi indigno.

quanti avrebbero pagato un sovrapprezzo al proprio abbonamento streaming per vedere belle oppure quanti si sarebbero abbonati ad un servizio di streming per vedere belle, se una di queste fosse stata l'unica opzione?

per favore non facciamo i nabbi che equiparano l'animazione seriale breve, l'animazione seriale media, l'animazione seriale lunga, le roba che va avanti da decenni ma che ad una certa età nessuno si fila più e non c'è rimpiazzo generazionale, i film di autori emergenti o poco più, i film che per il passato hanno goduto di mitizzazione (come una certa parte dei ghibli, molto deludenti ma oh bisognava vederli perchè "la poesia" e "la cultura").

short story: se si vuole parlare di apocalisse lo si dimostri portando dati e contestualizzazione, non numeri buttati lì con un po' di drama.

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On 3/26/2022 at 1:52 PM, Godai said:

Ormai no so neanche se vale più questa affermazione. Ok che non sono lo stesso media, ma sono strettamente collegati, ma i manga stanno vivendo una  stagione di successo clamorosa sia di numeri che di visibilità, di pubblico potenziale che puoi raggiungere adesso ce ne sta come non mai

Io ultimamente sto maturando un altro pensiero (che potrebbe essere una grande stronz**a, però interagendo con una gamma molto vasta di persone, che comunque rappresentano un qualcosa di infinitesimo, mi è sorto il dubbio). Viviamo in un'epoca in cui il prodotto più forte del mercato audio-visivo sono sicuramente le serie tv. Dato che gli anime si configurano come tali e le metodologie di accesso sono più comode, più rapide e più...piratabili di film stand-alone, se il problema degli anime al cinema fosse che sono film? Tolti determinati fenomeni, i prodotti più di successo si inseriscono comunque come parte di una "serie" ( DB, MHA, SAO). Forse è anche l'andamento dei gusti generalizzati a non premiarli. Oltre al fatto che sono una roba di nicchia in una nicchia. 

22 hours ago, Shito said:

Credo che "La principessa con le lentiggini e il drago" non abbia riscontrato un gran successo in Italia perché è un cartone animato giapponese.

E i catoni animati giapponesi in Italia sembrano tanto popolari sono dentro una bolla che è una bolla, e illude le persone che la popolano sia tutto il mondo.

Ma infatti anche secondo me sono un fenomeno piccolino amplificato da casse di risonanza. Conosco persone che guardano AoT come se fosse una serie tra le tante, ma non sono appassionati di animazione (giapponese o non). Semplicemente, sono interessati a AoT. Finita quella non guarderanno altri anime.

18 hours ago, Garion-Oh said:

Può anche non essere... :sweatingbullets:

Scusami Garion, ma tu, Shito e qualcun altro ci siete più dentro di noi. Per l'amor di Dio, non ci vuole la sfera di cristallo per capire che gli editori vogliano soldi su soldi, indipendentemente dal prodotto. Però imho prima di fare il passo più lungo della gamba, uno dovrebbe anche mettere da conto il peso del prodotto che vende. Ora Animefactory/Dynit/Lucky Red/Mr. X può venirmi a dire che comunque il prodotto in questione è un film di Hosoda Mamoru, regista famoso ecc...però i suoi film, in Italia almeno, al cinema non hanno mai generato chissà quali introiti(in realtà mi aspettavo anche io una sorta di fenomeno a questo giro). Io sono un Sig. Nessuno, non vengo pagato da nessuno e forse ne so meno di tutti, ma per sapere che il mercato italiano degli anime sia uno sputo e che ogni prodotto deve ringraziare Dio che superi le 10 unità (che siano esse presenze al cinema, copie hv vendute o visualizzazioni) non penso di necessitare di uno stipendio a 3-4 cifre. Non sto dicendo che ne debbano essere soddisfatti, eh. Sono comunque investimenti e soldi persi, ma continuo a non capire le modalità in cui vengono pubblicati i prodotti:

-Per capire in che sala il film sarà proiettato bisogna aspettare il giorno prima (al più, la settimana prima)
-Non si usa un minimo di pubblicità: sono prodotti che comunque non hanno un chissà quale impatto, a meno di fenomeni (e questo non era un fenomeno).

Capisco le difficoltà del caso, del prodotto ecc..., che l'investimento potrebbe non rientrare nelle spese, ecc... però alle volte mi sembra che gli editori si mettano il bastone tra i raggi della bicicletta e poi si lamentino che qualcuno li ha fatti cadere. Ogni tanto la ruota va anche oliata, non ci si può aspettare che funzioni tutto per caso o per culo.

On 3/26/2022 at 1:10 PM, Shuji said:

Con qualche centinaio di "copie", con una finestra temporale ridotta, con un prodotto di nicchia della nicchia di cui in pratica non si parla se non tra i diretti interessati e questo NON e' passaparola, con società che hanno capacità contrattuale minima da vaso di coccio tra vasi di ferro, che risultati pensi di poter ottenere?

Ringrazia che ci siano, che con l'azzeramento del costo della duplicazione delle pellicole si possa andare oltre alle circa 25 copie di pur un Ghibli di decenni fa, che il risultato in sala se pur non genera utili stratosferici consente di pagare diritti e lavorazione e quindi di poterlo vedere in home video localizzato in italiano (a chi interessa), certo con l'home video che e' la nicchia della nicchia.

In altri paesi come negli Usa ci sono dei distributori che fanno distribuzione limitata, ma di old glories, o guarda caso, di anime piu' o meno recenti. Credo che facciano confronti con i prodotti di altre realtà distributive ben più grosse?

Dragonball non era per niente andato male in sala, ma c'è stato per poco tempo e basava la sua promozione essenzialmente da sé.

Se non riesci ad avere un prodotto che faccia parlare di sé, non hai un problema di anime, ma di per sé.

Ma io sono d'accordo con tutto, non dico di no. Dicevo che al di là di parallelismi e situazioni attuali, il mercato degli anime, che fosse esso hv, cinema o fotoromanzi, non ha mai funzionato bene nemmeno prima della pandemia. Che poi ci si sia messo anche il diavolo, ok.

Modificato da Chocozell
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4 hours ago, Chocozell said:

Mr. X può venirmi a dire che comunque il prodotto in questione è un film di Hosoda Mamoru, regista famoso ecc...però i suoi film, in Italia almeno, al cinema non hanno mai generato chissà quali introiti(in realtà mi aspettavo anche io una sorta di fenomeno a questo giro).

 

linkare video senza un minimo di contesto è maleducato, e questo era già stato detto, e perpetuare la maleducazione è chiaramente inaccettabile in un consesso civile.

eliminare l'edit di un mod, altrettanto chiaramente comporta una sanzione.

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Nooooo, Francesco Cairoli nooooo

Edit: il video è interessante, impreciso è il discorso che fa sul fatto che il film non sia stato pubblicizzato a dovere. Lasciando perdere tutta la pubblicità che hanno fatto sui social, il film è stato pubblicizzato anche in televisione. Il fatto che io abbia letto su internet diversi commenti di persone indignate dal fatto che non avessero visto neanche uno spot pubblicitario in tv fa riflettere. La pubblicità c'è, semplicemente nessuno più la vuole.

P.s ho apprezzato quel "cagnacci" a inizio video.

Modificato da Armandino-san
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Uno spot ogni tanto non e' promozione.

Parlarne sui canali dove già se ne parla non e' passaparola.

Non avendo seguito l'andamento vorrei sapere quanto ha fatto nella finestra di una settimana, confrontarlo con programmazione analoga, e poi commentare il risultato.

Mi sta venendo il dubbio che si valuti un risultato con categorie proprie pregiudiziali che magari tangono il risultato di striscio senza approfondire

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Ad es vedo che (io guardo le fonti in dollari) vedo che in un weekend ha fatto 155k nel periodo 17-20 marzo contro i 450 di liquorice pizza in arco temporale simile.

Francamente, cosa ci si aspettava da questo film, che al di là di come leggo dipinto qui, ha generato sui 60 milioni di dollari worldwide, i 2 milioni circa negli usa?

https://deadline.com/2022/01/gkids-belle-anime-mamoru-hosoda-who-we-are-betty-white-specialty-box-office-1234913608/

Questo periodo un Italia e' disgraziato, non e' che un anime poco mainstream possa fare chissà che e in una settimana

 

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1 hour ago, Shuji said:

P.s.il tipo del video qua sopra inanella tante banalità che ne toglie qualunque valore

 

Massì, assolutamente non credo voglia essere una cosa approfondita. Anche se con la sua schiettezza ha detto alcune cose che dico anche io da vent'anni, e di cui discuto spesso e volentieri con adddetti ai lavori di questo settore. Poi mi piaceva il suo tono di voce, e il fatto che pronunci "stàdio jìbli". :-D

d'altro canto citava Chocololù che diceva di "Hosoda Mamoru". :-)

1 hour ago, Shuji said:

Uno spot ogni tanto non e' promozione.

Parlarne sui canali dove già se ne parla non e' passaparola.

Concordissimo.

Lamento da sempre la mancanza di risorse UMANE nel nostro settore, che sono ancora più cruciali di quelle economiche (comunque necessarie).

Modificato da Shito
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5 hours ago, Chocozell said:

-Per capire in che sala il film sarà proiettato bisogna aspettare il giorno prima (al più, la settimana prima)

Sì. E' così anche per l'editore. Per contro se al posto di una proiezione wide avessero fatto un evento, avrebbero avuto l'elenco dei partecipanti molto prima.

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