Il senso di "etica"
Ebbene, essendo questo blog pensato appunto per comprendere la mentalità dietro agli otaku moderni (ma in generale credo sia applicabile a un bacino di persone decisamente più vasto) mi ha incuriosito molto come in moltissimi casi, decisamente la maggioranza, c'è stato un senso di "etica" e "correttezza" diverso diviso in due opinioni differenti.
C'è chi la pensa come me, ovvero che la rete è pubblica e che qualcosa di scritto pubblicamente possa essere tranquillamente copiato/incollato e analizzato/discusso senza problemi, e di questa mentalità ho trovato conferma non solo qui ma anche altrove, e trovando pure pieno appoggio alle mie idee.
Però ho trovato più frequentemente un senso di etica ben diverso, ovvero l'ammettere sì che la rete è libera e permettere la libertà di opinione, ma solamente all'interno di quei confini tracciato dal portale in cui vengono discussi, non importa quanto si avvisi la persona interessata che qualcuno (in questi casi, io stesso) prenda le sue opinioni e cerchi di comprenderle altrove, ciò viene preso come un attacco personale alle proprie idee estrapolate dal loro concetto, e comunque ribadite con forza (e per fortuna, aggiungerei).
Insomma, la difficoltà che incontro a proseguire nell'aggiornare questo blog è questa, io non credevo proprio che ci fosse quest'altro modo di vedere la libertà d'opinione, ma è un dato che mi ha segnalato non solo chi è direttamente interessato, e quindi devo per forza prenderne atto.
Ero convinto che internet abbattesse i confini, invece in questi casi sembra che l'uomo voglia comunque tracciare sempre e comunque delle linee di demarcazione, ed era una cosa a cui non avevo mai pensato.
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