Che poi per me tutta la questione di angeli/apostoli è veramente accessoria. Non mi sembra abbia così tanta importanza rispetto al resto, nonostante il creatore avesse voluto che venissero chiamati "angeli" in occidenti, a quanto si dice.
Il problema è la costruzione delle frasi, come lo è sempre stato fin dai film ghibli. Eccessivamente verbose anche quando messe in bocca a bambini, con termini desueti e compagnia.
Si è arrivati al punto che, pur non sapendo chi si è occupato dell'adattamento, uno potrebbe facilmente sgamarlo dal modo con cui parlano i personaggi, anche se si è profani del mondo del doppiaggio italiano, cosa che non succede per altre produzioni. Per poi ovviamente andare a farne un meme su internet e riderci su con gli amici (perchè è questo quello che stanno facendo tutti quanti, praticamente).
Il lavoro di un adattatore non dovrebbe essere "invisibile"? Shito, come giustifichi a te stesso un simile paradosso? (che almeno percepisco io). Gli anime di cui ti occupi hanno tutti la stessa voce, tra tutti i personaggi, cosa che non dovrebbe avvenire tra autori originali diversi.
Come ti senti inoltre a vedere il proprio lavoro un po' spernacchiato e memato ovunque?
Ora anche Evangelion è entrato nel gruppo degli anime in cui "i ragazzini parlano come signori di ottant'anni e tutti sono o voialtri o noialtri", secondo la percezione comune.
Tra l'altro ho letto anche il discorso che i militari giapponesi tendono ad usare termini aulici e pomposi per status, cosa che non sapevo ed è interessante, ma il discorso non regge assolutamente per Shinji o i suoi compagni di classe.