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Gingerbread

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  1. Gingerbread

    I film dello Studio Ghibli

    Grazie della delucidazione, Shito. In quali altri film hai usato questo approccio "grafico"? (A memoria ricordo La ricompensa del gatto e Si sente il mare - sono però film con minore ricercatezza stilistica di Yamada e Kaguya e i "semplici" sub testuali di Netflix non dovrebbero minare troppo l'esperienza). Comunque io continuo a leggere e di tanto in tanto rispondere, ma sono un lurker di natura. :) Correggo il mio scorso messaggio: i cartelli ci sono, ma stranamente le canzoni finali non sono sottotitolate e purtroppo (nel caso di Si sente il mare) sono semplici sub "testuali".
  2. Gingerbread

    I film dello Studio Ghibli

    Leggendo su Twitter il doppiaggio inglese è lo stesso delle versioni home-video. All'inizio di ogni film appare il logo di Wild Bunch, il distributore dello Studio che - suppongo - possiede (o comunque gestisce) i diritti dei vari doppiaggi. Ho notato che sono assenti i sub dei cartelli (un dubbio, i film su Netflix hanno mai avuto i cartelli?). Peccato, per alcuni film (mi viene in mente I vicini Yamada) era stato fatto un ottimo lavoro per il Blu-Ray.
  3. Gingerbread

    PK - Il Mito & GIANT!

    Non proprio. In edicola fra il 1996 e il 2005 sono uscite tre serie di PK: - PKNA, la prima serie dove Paperinik incontra i vari Uno, Evroniani, Xadhoom, Razziatore e via dicendo; - PK2, ambientata nella stessa continuity di PKNA (e quindi di Paperinik classico), con trama più urbane e un ruolo maggiore di Everett Ducklair; - PK - Pikappa (o "Frittole"), il reboot con target più infantile, in un'altra continuity in cui Paperinik non è mai esistito. PK2 non ebbe molto successo e fu cassata per il reboot dopo 18 numeri, lasciando in sospeso la trama principale e alcune questioni molto importanti per l'"Universo Pikappico" che si riallacciano a PKNA (per farla breve: in PK2 Uno viene disattivato, ma è operativo nel numero 48 della prima serie in cui vediamo la Paperopoli del futuro). Molti degli autori chiave di PKNA e PK2, fra cui Francesco Artibani e Alessandro Sisti, non parteciparono al progetto PK - Pikappa. Nel 2014 su Topolino con la storia "Potere e Potenza" viene lanciata la serie "PKNE" (Pikappa New Era), in continuity con PKNA e PK2. Non è un seguito diretto di PK2, se ne tiene conto ma vengono introdotti nuovi antagonisti (Moldrock) e re-introdotti diversi personaggi di PKNA. "L'orizzonte degli eventi" comunque riprende a piene mani i fili narrativi di PK2 e li risolve (a distanza di 16 anni!), facendo tornare attivo Uno. Per questo motivo PKNE è considerata la "vera terza serie", con buona pace di Frittole. Le storie di questa "New Era" sono state poi tutte ristampate in versione cartonata e sono: - Potere e Potenza - Gli argini del tempo - Il raggio nero - Cronaca di un ritorno - Il marchio di Moldrock - L'orizzonte degli eventi - Droidi A queste si aggiungono la miniserie "PK Tube" (storie brevi che svelano alcuni retroscena di PKNA) e "Timecrime", crossover fra PK e la serie DoubleDuck, in cui Paperino è un agente segreto. La nuova serie (genericamente chiamata "PK", almeno per ora), stampata direttamente in albi cartonati di 48 pagine, è in continuity con PKNA-PK2-PKNE, ma è l'inizio di un nuovo arco narrativo con un nuovo team di autori: per la sceneggiatura Roberto Gagnor ha preso le rendini da Artibani e Sisti, che si erano invece alternati gli episodi della "New Era". Su Topolino quindi Pikappa non apparirà più in futuro. Sul mensile "Paperinik" intanto ha iniziato la ristampa del Frittole e PK Giant, dopo aver pubblicato tutto PKNA (ma senza metà delle storie brevi), sta ristampando PK2. Per completezza, esiste anche la mini-serie "Universo PK" (a cui ha fatto seguito la - bella - storia "Paperinik e i conti con la realtà" e la miniserie "La macchina del Fangus"), pubblicata nel 2014 sul mensile "Paperinik Appgrade". Sono storie comiche con protagonista il Paperinik classico messo alle prove con i personaggi di PK in una sorta di auto-parodia.
  4. Tempo fa lessi che negli storyboard il mostro gigante nei sotteranei era chiamato "Adam". "Ma questo non è Adam!" non è stata una sorpresa solo per Kaworu e gli spettatori, ma anche per il resto dello staff di Gainax: Anno inserì il "plot twist" senza prepararlo o consultarsi con i colleghi. Ma ripeto, lessi questo anni fa sul forum di Evageeks e potrei ricordare male. Il piano originale penso fosse far rinascere Adam nei sotteranei della NERV dopo l'episodio 8 (quando Kaji consegna a Gendo l'embrione). Se in questa fase della serie Lilith ancora non esisteva, però non è chiaro cosa cercassero gli Apostoli nei primi sei episodi, né cosa Gainax avesse in mente per il "Secondo Apostolo" (Sachiel viene classificato come terzo). Fra l'altro la frase di Misato in EoE su Lilith si può leggere in più modi. 私達人間もね、アダムと同じリリスと呼ばれる、生命体の源から生まれた. I sottotitoli inglesi (e tedeschi) traducono "like Adam, we humans also come from the source of life called Lilith", mentre quelli italiani "noi umani discendiamo dalla fonte di vita chiamata Lilith, che è simile ad Adam". Quindi da EoE non era chiaro che Lilith fosse un essere "in parallelo" ad Adam - poteva essere "madre" di Adam e degli altri Apostoli. La cosa è stata chiarita solo in seguito dal gioco per PS2, che spiega per bene tutto il lore della "First Ancestral Race", ripreso poi dal manga di Sadamoto.
  5. Gingerbread

    Rebuild of Evangelion

    Il trailer mi ha ricordato questa idea che Anno aveva avuto durante la lavorazione di Death & Rebirth http://forum.evageeks.org/post/758382/Anno-Retrospective-at-the-Tokyo-International-Film-Festival/#758382 Tsuramaki aveva avuto il buon gusto di bloccare tutto anni fa
  6. Nei casi di adattamento in lingua B di un testo in lingua A, in cui sono presenti personaggi che parlano in lingua B, se non è davvero importante per la trama spesso si introduce una terza lingua C. Ad esempio nella versione spagnola di Scrubs Carla (personaggio latinoamericano) è diventata italiana. Nel caso di Eva se fossi io a curare l'edizione inglese del Rebuild, farei parlare Kaji in tedesco (scelta coerente con il mondo rappresentanto in Evangelion) e sacrificherei la dualità terminologia facendogli dire "Engel", perché in nessun altro momento dell'opera (inglese) si parla di Shito/Apostle/Apostel (a differenza dell'originale giapponese dove la dualità Shito/Angel è presente sin dal primo episodio). Ovviamente ben consapevole che sarebbe un adattamento abbastanza libero e contestabile, ma è un caso limite.
  7. Non sono d'accordo; il dialogo di Kaji conferma proprio che all'interno dell'universo fittizio di Evangelion quei mostri sono chiamati "Shito" in giapponese e "Angel" in inglese. Non si chiamano né "Apostles" in inglese, né "Tenshi" in giapponese. Un bel po' di pagine fa qualcuno aveva fatto notare che i sottomarini/missili/navi militari (? qualcosa del genere, non ricordo) russi hanno una propria nomenclatura russa, e un'altra nomenclatura inglese usata dalla NATO. In un film russo localizzato in italiano è logico che i personaggi russi useranno la loro nomenclatura russa per parlare dei loro sottomarini. E se ad un certo punto una spia della NATO parla al telefono con il suo superiore in inglese, userà la nomenclatura inglese. Che poi questi Apostoli abbiano in-universe i nomi di Angeli è in effetti molto strano e straniante (non più comunque di avere Adam come loro progenitore impalato con la Lancia di Longino), e il protagonista stesso lo fa notare. Adattare "Shito" in "Angelo" è un impoverimento per l'opera - per carità, un impoverimento di un aspetto minorissimo e prettamente "estetico", ma pur sempre un impoverimento. Nel caso della traduzione inglese e russa il problema è interessante, ma per fortuna in Eva non sappiamo come la divisione italiana della NERV abbia deciso di chiamarli e ci limitiamo ad applicare un "layer italiano" sul parlato giapponese. Magari nell'ultimo film della Rebuild scopriamo che sia "Apostolo" che "Angelo" erano ritenuti offensivi dal Vaticano e in italiano si chiamano genericamente "Messaggeri" :P
  8. Ho sempre pensato ci fosse l'anima della prima Rei, quella che la madre di Ritsuko uccide da bambina. Si spiega l'accanimento contro Ritsuko che dici tu e il fatto che nell'episodio 22 quando l'Apostolo prende possesso dell'UnitàZero assume come "avatar" una Rei bambina.
  9. Sì, è però curioso l'utilizzo della terminilogia "Apostolo"(ma non di altre) sia nei sub che nel doppiaggio, tanto più che la fonte è doppiaggio inglese. Magari nella riunione preliminare di cui ha accennato sono state imposte delle linee guida.
  10. Ho delle domande un po' "estemporanee" per @Shito (nel senso che mi sono un po' perso le ultime pagine, scusate... recupererò), relative al making off di questo adattammento. - Hai scritto di aver usato le vecchie traduzioni. I ritmi di lavoro erano così frenetici che non ci sarebbe stato il tempo materiale di farne di nuove? Se non avessi avuto le vecchie traduzioni avresti dovuto lavorare sui sub inglesi? - C'è stato qualche tipo di contatto con il Giappone? Delle direttive ricevute? - Da quello che ho visto i sottotitoli italiani sono traduzioni del doppiaggio inglese. Tu o il direttore del doppiaggio vi avete contribuito in qualche misura? Sai dirci perché alcuni termini sono in comune con il doppiaggio (Apostolo) e altri no (Unità 01)? - Hai detto di aver "indicato" alcuni doppiatori. Il cast è stato scelto da te assieme al direttore durante la riunione preliminare di cui ci hai accennato? - Per Netflix avevi già lavorato a Bleach; rispetto a quest'altra produzione i tempi sono stati più serrati? Non so se puoi rispondere a tutto, comunque grazie. Ti riporto anche la mia risposta alla questione delle "Nazioni membra", che forse si era persa nell'oceano delle ultime mille pagine:
  11. Grazie della risposta! Gli Stati Uniti sono uno Stato federale di entità chiamate a loro volta, formalmente, "stati". Lo stesso vale, ad esempio, per la Germania (che è formata da stati che si chiamano "Länder"... Ma Land(-er) in tedesco significa proprio "Stato" e puoi tranquillamente usare la parola per definire l'Italia) o la Svizzera (con i cantoni). Quindi lo Stato degli Stati Uniti è uno degli "Stati Membri" delle Nazioni Unite. La definizione che citi di Treccani utilizza "Nazione" in luogo di "Stato" per metonimia. "Il governo della Nazione italiana" è in realtà "il governo dello Stato Italiana, in cui si riconosce la Nazione (= la comunità di persone con una storia, usi e costumi propri)". Se non ci fosse lo Stato italiano, non ci sarebbe il governo "della" Nazione italiana. Nel contesto semi-istituzionale di quella scena e nel più ampio "realismo politico" di Evangelion, "Stato" sarebbe stato (scusa il bisticcio) il termine corretto. Anche cercando con Google, i risultati di "nazione membra" o "member nation" sono in numero estremamente minore rispetto a "stato membro" o "member state" ( usato invece "nazione costituente" / "costituent nation", ma riferito esclusivamente ai quattro territori che compongono il Regno Unito).
  12. @veldom scusa, avevo fatto casino con il multiquote No, la serie o il film dovrebbero parlare per sé. Tuttavia qua non si sta parlando di lanciare una serie inedita, ma un nuovo adattamento di una serie già conosciuta e amata, con scelte molto controverse a cominciare dal nome dei nemici. Voci di corridoio sul nuovo adattamento hanno iniziato a circolare già dalla fine dello scorso anno, il web ha avuto modo di farsi la propria opinione (negativa) senza che non ci fossero comunicati di sorta fino al momento del rilascio ufficiale.Chiariamoci, non sto parlando di te in particolare; mi riferisco piuttosto alla marea di commenti in giro per siti specializzati e social network che aavevno etichettato questo adattamento come l'Anticristo ancor prima di sentirne una mezza frase. Comunicati ufficiali da parte del produttore avrebbero contribuito a stemperare questo clima di allarmismo che, a mio avviso, ha contribuito alla ricezione generale (negativa) dell'adattamento fino a farlo diventare tranding topic su Twitter. Il modus operandi di Cannarsi è abbastanza noto, come dicevo nel messaggio di prima (e come puoi farti un’idea leggendo i suoi post) mira a una fedeltà quanto più alta possibile al giapponese, a costo di utilizzare frasi che sono sì in italiano, ma “suonano male”. Ora, se i film Ghibli vengono acquistati da 10 persone e 5 criticano Cannarsi (ammettiamo siano la metà) si ha una certa risonanza. Se un’opera adattata da Cannarsi va su Netflix viene vista da 100 persone e 50 la criticano: la proporzione è la stessa, ma la risonanza della critica è maggiore. Per riprendere il tuo esempio: abbiamo uno scrittore che scrive romanzi con un’ottima trama, abusando però del discorso indiretto libero, arrivando a compromettere la fruizione. È abbastanza noto nella sua città, nel bene e nel male. Nel momento in cui pubblica su scala nazionale diventa un caso e finisce in prima pagine sugli inserti culturali dei giornali per il suo (ab)uso del discorso indiretto libero. (L’esempio in realtà non è del tutto calzante: in quel caso diamo per buona l’ottima trama, mentre giustamente la fedeltà all’opera originale dei lavori di Cannarsi si può mettere in discussione. Del resto il lavoro di Shito non è “creativo” quanto quello di uno scrittore. Comunque era “per capirsi” :) ) Quindi che dobbiamo fare? Abituarci tutti a Cannarsi? Per carità, ci mancherebbe. Sono d’accordo che nei suoi adattamenti ci sono spesso frasi poco naturali all’orecchio italiano che “ammazzano” la visione spensierata del film. Preferisco comunque un adattamento del genere a uno stravolgimento dei dialoghi o un impoverimento delle sfaccettature dei personaggi (cosa a cui porterebbe, ad esempio, la rimozione del “pochitto” di Misato). È una faccenda un po’ complessa, anche perché non abbiamo qua il direttore del doppiaggio e i doppiatori a parlarci della loro esperienza. Uno dei post di Mazzotta pubblicato qualche pagina fa lascia intendere che la lavorazione sia stata molto “burrascosa” e abbiano avuto difficoltà a gestire i dialoghi di Cannarsi (che solitamente – precisazione, visto che non lo conosci – è sia dialoghista, sia direttore del doppiaggio, mentre qua è stato solo dialoghista). Sicuramente in ultima istanza se una frase è recitata mala la colpa è del direttore e del doppiatore. D’altra parte, i copioni di Shito per sua stessa ammissione (anche qui, c’era un post indietro… Scusa se non te li linko, ma ormai sono troppe pagine) sono molto ostici da interpretare senza cogliere tutti i rimandi interni e le giuste pause nelle battute (quella di Kaji è un buon esempio). Ma è un’operazione che solo lui può fare. Per questo nel mio post precedente mi chiedevo se non avrebbe giovato alla resa finale scendere a piccoli compromessi: frasi leggermente meno “complesse”, più facilmente gestibili dal resto dello staff che non è nella testa di Shito. Da una parte quindi abbiamo direttore e doppiatori che hanno commesso degli errori, dall’altra abbiamo Cannarsi che ha fornito loro, consapevolmente, dei copioni tutt’altro che di facile comprensione. Se devo dare la colpa a qualcuno, la do a entrambe le parti (per motivi diversi). Tranquillo, figurati :)
  13. Provo a rispondere io, per linee generali. 1) C'è stata mancanza di comunicazione. Di questo nuovo adattamente bene o male si sapeva dalla fine dello scorso anno, ma senza avere alcuna comunicazione ufficiale. Il web è stato inondato di articoli e speculazioni, basati più su sentori che su altro, che hanno impostato il "mood" generale. Netflix del resto non ha un sito in cui pubblia informazioni, non ha un blog: non c'era possibilità di pubblicare una dichiarazione di intenti ("Realizzeremo un nuovo doppiaggio di Evangelion con le intenzioni di..."), rendendo evidenti i punti di forza di questo nuovo doppiaggio (io ho notato sfumature dei personaggi che con il vecchio doppiaggio mi erano sfuggite. Un esempio per tutti può essere il "pochitto" di Misato, una caratteristica del personaggio cancellata dal vecchio doppiaggio. Quanti lo sapevano? Nessuno. Quanti allora l'hanno fatto passare per errore?) o facendo luce sulla questione Apostolo-Shito (che è molto banale da chiarire grazie all'ormai celebre battuta degli "Apostoli con i nomi di Angeli"). Gli articoli pubblicati da siti indipendenti si sono schierati tutti contro il nuovo doppiaggio dipingendo Cannarsi come un talebano del purismo che si è venuto a prendere i nostri Angeli, ma senza mai entrare nel merito (del resto, comunque, non potevano farlo, non esistendo nemmeno l'annuncio ufficiale di detto doppiaggio!). Ovviamente non conosco i termini del contratto firmato da Cannarsi e non ho idea di quanto potesse rivelare: in un mondo ideale, posta l'assenza di ufficiali canali di comunicazione di Netflix, avrebbe fatto bene una serie di articoli (ma pochi eh, 5-6) scritti dallo staff dietro il nuovo doppiaggio per mettere in buona luce il lavoro al proprio pubblico. 2) Per la prima volta il lavoro di Cannarsi è giunto a un pubblico vastissimo. Anche i più fieri sostenitori del lavoro di Cannarsi concorderanno che il suo approccio è "straniante", quantomeno al primo impatto. Per vedere un film Ghibli è necessario un minimo di impegno: si deve uscire di casa e andare al cinema, o decidere di spendere 10€ per un Blue Ray/DVD, o sintonizzare la TV su un certo canale a una certa ora. Vedere un prodotto su Netflix è un'operazione molto più "pigra": due clic e parte il video. Quanta gente guarda i film Ghibli e quanta ha un abbonamento Netflix? Si è amplificato il bacino di utenza, arrivando adesso ad includere gente che magari non ha mai visto un anime se non Dragonball, e si sono amplificate le lamentale, trovando terreno fertile in quanto spiegato nel punto 1 e nella "fama" di Shito sui social. Io ormai a "Il reparto di sviluppo tecnologico è con accanimento che fra altre tre ore ve lo presenterà assemblato" ho fatto il callo e conosco il metodo di Shito, i suoi pro e i suoi contro: sì, è italiano; no, non mi "suona bene"; sì, sono sicuro che è fedelissimo a quanto detto in giapponese e sono contento di avere la possibilità di apprezzare anche questo dialogo di sfondo per come è stato pensato da Anno e soci. La figlia della casalinga di Voghera non lo conosce e si chiede chi è che parla così. 3) Non c'è stata coesione fra lo staff. Qual è il modus operandi di Cannarsi? Direi essere quanto più fedele possibile al giapponese, sfruttando la lingua italiana in tutte le sue sfumature. Ora, fra queste "sfumature" rientra anche la recitazione. Nei film Ghibli Cannarsi è stato dialoghista e direttore, e ha permesso agli attori di tirare fuori il meglio del meglio dal copione dirigendo ogni singola battuta. Qua la stessa operazione non è stata possibile. Ne aveva parlato qualche pagina fa già @El Barto: sapendo che non sarebbe stato possibile dirigere il doppiaggio, sarebbe stato preferibile proporre dialoghi leggermente meno fedeli (pur, ovviamente, non stravolgendoli). "Però quanto a te, quanto a quel che non puoi fare che tu, per te qualcosa da fare potrebbe esserci." è il caso emblematico. Io sono sicuro che Cannarsi avrebbe ottenuto un ottimo risultato con il doppiattore di Kaji, ma nel prodotto finale che abbiamo quella frase è indifendibile: è incomprensibile, recitata in fretta, non rispettando le pause. Ed è uno dei momenti chiave dell'anime. "Però quanto a te, quanto a quello che solo tu puoi fare, qualcosa potrebbe esserci" sarebbe stato l'ideale compromesso. Il risultato del lavoro di Shito è stato quasi un esercizio di stile: battute fedeli al 100% all'originale, pensate per essere recitate in un certo modo di cui però è a conoscenza solo a lui, consapevole che sarebbe stata un'altra persona a dirigere il doppiaggio. (Dando a Cesare quel che è di Cesare, ovviamente qua va puntato il dito anche al direttore e al doppiatore; in generale, "allo staff"). A tutto ciò aggiungiamo il fisiologico amore per il vecchio doppiaggio con cui si è conosciuto Evangelion. E' un adattamente senza pubblico. Il pubblico di chi segue l'animazione giapponese è stato indispettito dalla baraonda di rumor negli ultimi mesi e il pubblico generalista si trova per la prima volta ad avere a che fare con Cannarsi. Perfino chi apprezza nel bene e nel male apprezzare l'operato di Cannarsi si trova un prodotto inadeguato alle aspettative.
  14. Salve, avrei anch'io una domanda per il gentilissimo Shito. Nell'episodio 7 Gendo e l'uomo cinese sull'aereo parlano più volte di "nazioni". "Eccetto gli Stati Uniti, tutte le nazioni membre del Consiglio hanno approvato il preventivo per l'Unità Sei." "Ha proprio un'allergia ai disoccupati, quella nazione.""E la tua nazione?" Le "Nazioni" sono gruppi di individui dotati di una propria identità storica o culturale; qua si parla di entità politiche, quindi non dovrebbero essere "Stati"? Anche i membri delle Nazioni Unite si chiamano "Stati Membri delle Nazioni Unite". Il ché mi fa sorgere il dubbio: in giapponese esistono i due termini "Stato" e "Nazione"? Se si parla davvero di "nazioni" anche nell'originale giapponese, viene da pensare a un mondo post-Second Impact molto più anarchico del nostro. Questa visione stride però con quello che vediamo in vari episodi (fra cui il 7), almeno in America e in Giappone.
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