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Apro immediatamente il topic di questa serie visto che mi sono sparato (in colpevolissimo ritardo) i nove episodi in due giorni, un po' per istinto, un po' per pareri letti qua e là. (unite pure i topic sul generale) Sta serie per ora, funziona bene, anzi benissimo. E fortunatamente al nono episodio posso finalmente non "guardare l'orologio" e pensare che siamo alla fine perchè finalmente è una strabenedetta serie da 26 episodi e non da 13. È una serie che trasmetterà Netflix e c'è di mezzo Watanabe, forse l'unione delle due cose fa sì che questa serie parli ad un mercato internazionale e non sia pensata e rivolta al solo pubblico giapponese. Ambientata su Marte, Alba city può rappresentare qualsiasi metropoli; niente licei, ciliegi in fiore. La musica, protagonista della serie, è quasi totalmente in inglese, abbraccia quasi tutti i genere contemporanei senza mai sfiorare l'animesong nelle varie canzoni che si ascolteranno.Gli artisti che si avvicendano a partire dalle due voice actor delle due protagoniste, una giamaicana e una nippo-americana, sono in gran parte lontani dalla cerchia di artisti che solitamente gravitano attorno agli anime, di varie nazionalità e generi. Dal sito ufficiale Oh, che non passi come un giudizio di valore, non ho intenzione di attaccare il pippone sull'autoreferenzialità dell'animazione giapponese, se sia bene o un male e cose simili. È un dato di fatto. Forse - adesso dico la mia - è una boccata di aria fresca che ci voleva. La storia che ha lontani riflessi di Beck e forse anche un po' di Nana, epurato dall'aspetto sentimentale, è abbastanza semplice. La ricca scappata di casa amante della musica, l'orfana che campa di lavoretti anche lei in cerca della possibilità di esprimersi e il loro viaggio verso fama, successo, gloria? Già dall'incipit la voce narrante (il manager ubriacone vecchio stile stanco del mondo musicale moderno) ci racconta che le ragazze qualche risultato lo raggiungeranno. Questa cosa mi ricorda quello che scrisse Shuji sul topic di your name a proposito di un cartello da mettere all'inizio di un film che racconti cosa accade. Mi pare che questo incipit che ascoltiamo ad ogni episodio sia una cosa simile "più o meno sapete dove arriveranno, godetevi come lo faranno". Che è un po' quello che dico sempre di Adachi: si capisce subito quale sarà la coppia a formarsi? Poco male, la sua bravura è come ci arriva. Credo che un altro tema sia quello delle IA. Il contrasto tra il vecchio modo di fare musica, composta dagli umani, contro quello moderno con brani composti dalle IA. Quello dico ora è una mia idea personale, ma ho l'idea che la figura del producer Tao sia una estremizzazione, forse critica, del tipico producer giapponese (qualcuno ha detto Nakata?) che controlla ogni aspetto musicale dell'artista. L'anime per ora ha dei momenti davvero significativi, le canzoni, cosa importante, sono davvero belle. È molto ancorato nel mondo musicale contemporaneo, c'è il DJ alla Martin Garrix, la diva alla Beyonce i talent show con il loro circo di fenomeni da baraccone. Anche se tutto questo viene rappresentato da un ottica futura dalla quale quello che per noi è il presente, lì è il passato. P.S. ogni episodio ha il titolo di un brano famoso del passato (ricorda qualcosa?) Me ne pentirò lo so, ma voglio dirlo sul'onda emotiva, sta serie potenzialmente potrebbe diventare davvero qualcosa da ricordare
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