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Dunkirk


Maximilian

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Domanda retorica 1: best movie 2017?

Domanda retorica 2: ma l'avete visto, vero?

 

In Imax l'esperienza di coinvolgimento audiovisivo è totale, non si può descrivere in altro modo. L'immagine che mi sembra più appropriata per descriverla è Nolan che vi prende a martellate il cervello, dall'interno, con un martello forgiato in oro e talento.

Come se non bastasse la maestria tecnica nella messa in scena, c'è anche l'aggiunta di una storia avvincente (un solo -e ripeto: solo uno- momento "WTF" in un flusso di azione pressoché ininterrotto), in cui persino la retorica "eroica", peraltro sparsa a piene mani, diventa funzionale al contesto.

E il tocco finale di una gestione delle unità di spazio e tempo delle tre "storie" assolutamente brillante, anche se siamo davvero a un passo (decidete voi dove) dal manierismo.

Attori tutti in parte, con un titanico Tom Hardy e un sorprendente Mark Rylance.

 

Gran Cinema.

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C'erano due modi per fare un film come Dunkirk: prendere a piene mani dai kolossal di guerra degli anni 50/60 aggiornandoli ai canoni visivi di oggi, un po' come ha fatto Spielberg con Salvate il Soldato Ryan/Band of Brothers e Gibson con We Were Soldiers, oppure decidere di usare una enorme dose di cazzodurismo e mandare tutto a carte 48 come ha deciso Nolan.

Tre storie parallele, tre linee temporali parallele che collimano sempre di più verso un asintoto che per qualche momento crolla ma poi si ricostruisce.

Aria, mare, terra: un'ora, un giorno, una settimana per fare la differenza, per sopravvivere.

 

Estate 1940, sei mesi prima la profezia di Churchill si avvera, Hitler decide di pulirsi il culo con gli accordi di Monaco e ricompensare il disonore degli stati vincitori della Prima Guerra Mondiale con la guerra invadendo la Polonia, quello che segue più o meno lo sappiamo tutti.

Le forze anglo-francesi sono rapidamente travolte dal blitzkrieg delle divisioni corazzate tedesche e quello che rimane della British Expeditionary Force è ammassato sulla spiaggia di Dunquerque a guardare quel lembo di mare che li separa da casa mentre alle loro spalle i tedeschi avanzano inesorabili e i bombardieri della Luftwaffe che martellano la spiaggia e il molo, l'unica costruzione che permette alle navi della marina britannica di attraccare senza finire in secca.

 

L'umore a Londra è nerissimo: in un discorso alla Camera dei Comuni, Churchill dichiara sostanzialmente che la macchina bellica inglese è allo sbando e prossima all'annientamento, definendo la Battaglia di Francia come un colossale fallimento.

I piani più ottimistici prevedono in due giorni (il tempo massimo secondo cui i francesi riusciranno a proteggere la linea di Dunquerque dai tedeschi) di evacuare 45000 uomini quando sulla spiaggia se ne contano centinaia di migliaia.

In un atto che è a cavallo tra la disperazione e il pragmatismo britannico l'ammiragliato lancia l'Operazione Dynamo, una massiccia operazione navale che prevede il ricorso sostanzialmente a qualsiasi tipo di imbarcazione sia in grado di attraversare il canale della manica, siano esse militari o civili per un totale di 693 navi che nel corso di una settimana faranno la spola tra Dunquerque e l'Inghilterra coperti alla belle meglio dalla RAF che nel corso della settimana lancerà oltre 3500 sortite a copertura della forza navale con mezzi la cui autonomia operativa era di circa 700km senza il supporto di portaerei.

Alla fine della settimana verranno evacuati oltre 300000 uomini al prezzo di 226 navi affondate dai bombardieri, dalle mine o dai sottomarini tedeschi. 170 erano naviglio civile.

 

Fatta questa dovuta premessa Nolan prende tutto, lo guarda, lo analizza, lo scompone e poi si chiede "cosa posso farne?"

Quello che ne fa non è un film di guerra in senso stretto, è La Guerra o ancora meglio l'Ansia della Guerra vista esclusivamente da chi era su quella spiaggia o chi su quella si è recato.

Non comparirà mai Churchill, nemmeno come voce fuori campo, le sue parole su Dunquerque verrano recitate in chiusura da un soldato, non compare nemmeno Londra o l'Inghilterra se non negli ultimissimi istanti di film come simbolo di salvezza, come un implicito messaggio allo spettatore "ora puoi respirare".

 

Nolan prende lo spettatore e lo butta dentro una centrifuga di due ore in cui la tensione non si allenta nemmeno per un momento, come ho detto sopra, non fa un film di guerra, fa un film su gente terrorizzata, annientata, sconfitta che scappa in tutti i modi possibili (i soldati), sui marinai che si recano in loro soccorso non perchè devono ma per spirito di solidarietà (si qua ci entra un po' di retorica), sugli aviatori per cui ogni goccia di benzina fa la differenza tra la vita e la morte diventando praticamente un cronometro che porta gli spettatori verso i titoli di coda.

 

Dunkirk ripeto, non è un film di guerra, cioè inevitabilmente lo è, ma è un film su come le persone reagiscono alla guerra e si rapportano ad essa, con un montaggio che probabilmente verrà studiato negli anni a venire come una specie di meccanismo di alta orologeria, un film che chi non lo andrà vedere al cinema, inevitabilmente dopo godrà di una esperienza castrata per la monumentalità della regia che ha preferito i props alla CG, le navi sono vere, alcune sono proprio quelle che hanno attraversato la manica in quei giorni, gli Spitfire sono veri mentre di Dornier e i Messerschmit mi pare che in parte siano veri in parte sono modelli equivalenti, non ho fonti certissime a riguardo.

 

Best film 2017? Non sono sicuro, certamente qualsiasi regista che vorrà riportare sul grande schermo l'epica bellica della Seconda Guerra Mondiale si dovrà confrontare con questo film esattamente come Dunkirk si confronterà con Salvate il Soldato Ryan sebbene chiunque con un po' di sale in zucca capirà che la genialata di Nolan sia stata la scelta appunto di non volercisi confrontare testa a testa ma di giocare secondo le sue regole.

 

Bellissimo il finale, soprattutto in lingua originale con i civili che passano coperte e te caldo ai soldati dicendo "well done" e il soldato che gli dice "we've just survived" con il vecchio che con perfetto aplomb britannico gli risponde "that's fair enough".

 

Unico appunto: per essere una spiaggia che ha ospitato oltre 300000 persone a me è sembrata un po' vuotina.

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Domanda retorica 1: best movie 2017?

 

IMHO? No

 

Domanda retorica 2: ma l'avete visto, vero?

 

Sì, Domenica scorsa

 

Francamente mi aspettavo di meglio da come ne parlavano

 

In Imax l'esperienza di coinvolgimento audiovisivo è totale, non si può descrivere in altro modo. L'immagine che mi sembra più appropriata per descriverla è Nolan che vi prende a martellate il cervello, dall'interno, con un martello forgiato in oro e talento.

Come se non bastasse la maestria tecnica nella messa in scena, c'è anche l'aggiunta di una storia avvincente (un solo -e ripeto: solo uno- momento "WTF" in un flusso di azione pressoché ininterrotto), in cui persino la retorica "eroica", peraltro sparsa a piene mani, diventa funzionale al contesto.

E il tocco finale di una gestione delle unità di spazio e tempo delle tre "storie" assolutamente brillante, anche se siamo davvero a un passo (decidete voi dove) dal manierismo.

Attori tutti in parte, con un titanico Tom Hardy e un sorprendente Mark Rylance.

 

Boh, io non riesco a tesserne lodi così sperticate, credo che per lo meno abbia a suo favore che ci sia una fedeltà storica da docufiction, ma anche troppo. La gestione dei tempi mi ha lasciato un attimo interdetto all'inizio poi mi sono ricordato delle scritte a inizio film

Una settimana per il molo, un giorno per mare e un'ora per il cielo che mi hanno consentito di rimettere un attimo le cose in ordine cronologico mentre si passa da una storia all'altra.

 

Ah, altra cosa effettivamente molto positiva che seppure i tedeschi non si vedano molto, e non abbiamo nemmeno un misero accenno del loro punto di vista almeno non sembrano dei coglioni integrali e quindi anche se strategicamente per loro Dankirk fu un fallimento che poi pagarono caro si vede che non è che sia stata una passeggiata il salvataggio del corpo di spedizione (o quel che ne restava)

Modificato da Alex Halman
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Quoto Lord Gara in tutto e ... una domanda soltanto. Ma l'attore che aveva fatto lo Spaventapasseri(nella trilogia di Batman) è mai possibile che lo si ritrovi dappertutto (nei film di Nolan)? Ora non sono sicuro per altri film (precedenti, di un bel po'), ma lo si è trovato in Inception (rivisto ieri sera), era anche qui ... trattasi di domanda totalmente OT me ne rendo conto, eh. Solo una mia curiosità

A voler criticare qualcosina ... ma l'unico ad aver pensato: "Ma ti pare che fanno salire i due volponi (?) senza la fascia della croce rossa sulla nave?" sono stato solo io? Poi i risultati si sono visti però .... 

Modificato da Schrödinger's cat
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Infatti i due volponi poi li fanno scendere :giggle: li hanno fatti salire solo perché effettivamente avevano un ferito

 

Dankirk è davvero la fotografia di una disfatta. Altra cosa... della RAF si vede davvero solo il minimo, sembra ci fossero solo quei tre aerei (che restano presto in due) e basta.

 

Ultima cosa non ho capito perché non è alla fine planato (che poi pareva rimanere in volo ore e ore a motore spento, alla fine era anche un po' ridicola la cosa) nella fascia di spiaggia ancora in mano alleata invece di ficcarsi in bocca ai tedeschi

Modificato da Alex Halman
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Ultima cosa non ho capito perché non è alla fine planato (che poi pareva rimanere in volo ore e ore a motore spento, alla fine era anche un po' ridicola la cosa) nella fascia di spiaggia ancora in mano alleata invece di ficcarsi in bocca ai tedeschi

 

Io ero arrivato a pensare (quando si è fermato il motore  vicino sorvolando quella barca) "Come no? Ora plana anche lui e finisce nella barca dell'altro" ... ma sarebbe stato davvero troppo ... Poi forse voleva solo verificare quante persone fossero ancora sulla spiaggia (più credibile).

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Boh, io non riesco a tesserne lodi così sperticate,

 

Vabbè, ma a te è piaciuto Wonder Woman, mica ci si può aspettare chissà che :har:

 

Scherzi a parte (perché si scherza, Alex) capisco che il film possa non entusiasmare.

Anzi, ti dirò di più: secondo me Dunkirk è peculiare proprio perché o lo si ama alla follia... o ti rimane indifferente.

Non che lo odi (perché obiettivamente non lo si può "detestare"), ma proprio non ti prende nelle viscere.

Per dire: a ragion veduta posso dire di aver fatto bene a vederlo da solo senza la mia compagna, che -con ogni probabilità- l'avrebbe presa più o meno allo stesso modo in cui l'hai presa tu.

 

L'unico appunto che ti farei, per puro amore di polemica, è che secondo me hai un approccio troppo "letterale" nei confronti del film, leggendolo quasi del tutto come un film di guerra.

Quindi ti sei giustamente soffermato su elementi come la verosimiglianza storica, la coerenza delle azioni e cose del genere.

Che, ripeto, ci sta... in parte.

Perché dall'altra parte invece c'è il discorso della maestria tecnica, della gestione delle immagini/inquadrature/sequenze, della messa in scena...

Che sono elementi che, in questo film, per me mettono in secondo piano la storia di guerra.

In questo mi trovo più in sintonia con quello che ha scritto Gara (e sono appunto molto curioso di sapere cosa ne pensa Shuji).

 

C'è da dire che entra in gioco anche il modo in cui hai visto il film.

Io in Imax sono stato travolto modello tsunami (per l'impatto sonoro, soprattutto: alle prime fucilate ho scoperto che mi ero chinato d'istinto sulla poltrona), ma posso immaginare che se dovessi rivedere il film in un altro contesto (non dico in casa, ma probabilmente anche in una sala "semplice") non avrei lo stesso entusiasmo.

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Ultima cosa non ho capito perché non è alla fine planato (che poi pareva rimanere in volo ore e ore a motore spento, alla fine era anche un po' ridicola la cosa) nella fascia di spiaggia ancora in mano alleata invece di ficcarsi in bocca ai tedeschi

 

Io ero arrivato a pensare (quando si è fermato il motore  vicino sorvolando quella barca) "Come no? Ora plana anche lui e finisce nella barca dell'altro" ... ma sarebbe stato davvero troppo ... Poi forse voleva solo verificare quante persone fossero ancora sulla spiaggia (più credibile).

 

 

Me lo sono chiesto anche io, la scusa più probabile oltre al voler rimanere in volo il più tempo possibile per fornire copertura fino all'ultimo è che atterrare in modalità aliante con un aereo tu abbia chissà che possibilità di scelta su dove andare e quando scendere, non lo so, di aerei mi intendo poco e di quelli in particolare ancora meno, però pure io avrei giurato che avrebbe tentato la strada dell'ammaraggio in mezzo alla flottiglia.

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Ultima cosa non ho capito perché non è alla fine planato (che poi pareva rimanere in volo ore e ore a motore spento, alla fine era anche un po' ridicola la cosa) nella fascia di spiaggia ancora in mano alleata invece di ficcarsi in bocca ai tedeschi

 

Io ero arrivato a pensare (quando si è fermato il motore  vicino sorvolando quella barca) "Come no? Ora plana anche lui e finisce nella barca dell'altro" ... ma sarebbe stato davvero troppo ... Poi forse voleva solo verificare quante persone fossero ancora sulla spiaggia (più credibile).

 

 

Infatti un ammaraggio sarebbe stato più rischioso ma la spiaggia era praticamente tutta vuota, planare vicino al molo non poteva? magari lo riportavano indietro in barca

Vabbè, ma a te è piaciuto Wonder Woman, mica ci si può aspettare chissà che :har:

 

Scherzi a parte (perché si scherza, Alex) capisco che il film possa non entusiasmare.

Anzi, ti dirò di più: secondo me Dunkirk è peculiare proprio perché o lo si ama alla follia... o ti rimane indifferente.

Non che lo odi (perché obiettivamente non lo si può "detestare"), ma proprio non ti prende nelle viscere. 

 

Infatti non dico affatto sia brutto ma visto che veniva indicato come il più bel film di ogni tempo... no, sinceramente io preferisco Salvate il soldato Ryan o film di guerra vecchio stile alla Tora Tora Tora o La battaglia di Midway coi cari vecchi telon che ti dicono luogo e ora (presente una certa operazione in Eva? ecco)

 

Per dire: a ragion veduta posso dire di aver fatto bene a vederlo da solo senza la mia compagna, che -con ogni probabilità- l'avrebbe presa più o meno allo stesso modo in cui l'hai presa tu.

 

Io l'ho visto da solo, meno male perché appunto NON E' da vedere in compagnia

 

L'unico appunto che ti farei, per puro amore di polemica, è che secondo me hai un approccio troppo "letterale" nei confronti del film, leggendolo quasi del tutto come un film di guerra.

 

Sai com'è... quello mi aspettavo, e sono andato a vederlo perché Dankirk al cinema non l'avevano ancora raccontata

 

Quindi ti sei giustamente soffermato su elementi come la verosimiglianza storica, la coerenza delle azioni e cose del genere.

 

Su cui niente da dire, è stato bravo, meglio di tanti altri sicuramente.

 

Che, ripeto, ci sta... in parte.

Perché dall'altra parte invece c'è il discorso della maestria tecnica, della gestione delle immagini/inquadrature/sequenze, della messa in scena...

 

Ecco... quella parte lì di solito mi interessa quasi zero. Wow, bello come ha mescolato tre storie con tempi assolutamente diversi in modo da farle poi incastrare... più o meno, visto che quando s'intersecavano a seconda del punto di vista si andava vistosamente avanti e indietro. Parlo delle scene in mare che si incrociavano con la storia dei piloti.

 

Che sono elementi che, in questo film, per me mettono in secondo piano la storia di guerra.

 

Che però era quella che interessava a me... e c'è eh, anche ben fatta, rende bene l'idea della disfatte anglofrancese, anche se si tocca poco il fatto che il salvataggio è riuscito solo perché le truppe tedesche si sono fermate o non avrebbero salvato quasi nessuno. Giusto un dialogo col contrammiraglio e il maggiore.

 

In questo mi trovo più in sintonia con quello che ha scritto Gara (e sono appunto molto curioso di sapere cosa ne pensa Shuji).

 

C'è da dire che entra in gioco anche il modo in cui hai visto il film.

Io in Imax sono stato travolto modello tsunami (per l'impatto sonoro, soprattutto: alle prime fucilate ho scoperto che mi ero chinato d'istinto sulla poltrona), ma posso immaginare che se dovessi rivedere il film in un altro contesto (non dico in casa, ma probabilmente anche in una sala "semplice") non avrei lo stesso entusiasmo.

 

Io non sono un tecnico non so nemmeno se l'ho visto in Imax o no

 

 

Ultima cosa non ho capito perché non è alla fine planato (che poi pareva rimanere in volo ore e ore a motore spento, alla fine era anche un po' ridicola la cosa) nella fascia di spiaggia ancora in mano alleata invece di ficcarsi in bocca ai tedeschi

 

Io ero arrivato a pensare (quando si è fermato il motore  vicino sorvolando quella barca) "Come no? Ora plana anche lui e finisce nella barca dell'altro" ... ma sarebbe stato davvero troppo ... Poi forse voleva solo verificare quante persone fossero ancora sulla spiaggia (più credibile).

 

 

Me lo sono chiesto anche io, la scusa più probabile oltre al voler rimanere in volo il più tempo possibile per fornire copertura fino all'ultimo è che atterrare in modalità aliante con un aereo tu abbia chissà che possibilità di scelta su dove andare e quando scendere, non lo so, di aerei mi intendo poco e di quelli in particolare ancora meno, però pure io avrei giurato che avrebbe tentato la strada dell'ammaraggio in mezzo alla flottiglia.

 

 

No l'ammaraggio sarebbe stato molto più pericolo per lui e per gli altri a cui sarebbe finito quasi in testa, la spiaggia infatti la trovo corretta come scelta, ma vicino al punto d'imbarco, con un areo senza più motore che copertura poteva offrire? poi magari semplicemente non poteva fare altro e quindi è stata solo sfiga

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Visto anch'io, da quanto ho letto mi sento di quotare Gara, anche se per quanto riguarda l'impianto generale.

Si, alla fine quello che presumo fara' la differenza al botteghino e' il fatto che molti si aspetteranno di vedere un film di guerra.

E questo NON e' un film di guerra; e' la cronaca di una tragedia umana con sullo sfondo la guerra.

 

Non c'e' e non ci puo' essere Epica ed esaltazione del combattimento, in una situazione in cui non viene esaltato l'atto eroico, quanto lo spirito di sopravvivenza.

Detto questo, mi spiace per gli estimatori, ma l'unica cosa che personalmente concedo a questo film e' che perlomeno ci ha graziato dei pipponi nolaniani, e che perlomeno a sto giro l'aereo non e' andato avanti a volare sulle ali di Dio, riprendendo il concetto della Sacra Trottola.

 

Non posso chiosare dicendo che si tratta di una storiella, in quanto facente dolorosamente parte della Storia, quella maiuscola, MA il concetto delle storie che confluiscono l'una nell'altra quando apparentemente scorrono su binari differenti se non paralleli, e' roba che puo' valere soltanto per dare una struttura narrativa ad un film che di per se' e' un'accozzaglia di scene OMG alla ricerca di un continuo collante e di puntelli di vario tipo; nulla da dire sul fatto che anche in quanto a tale struttura su cui si e' lavorato a dir poco con sottrazione voluttuosa e a volte pure un po' incazzata, riprende e rassomiglia anche per questo aspetto al mood della vicenda.

 

Quindi, courtesly, calma con gli osanna, non basta trovare una chiave di lettura diversa e personale ad una vicenda, per realizzare un capolavoro che resista non tanto alla storia ma anche solo ad una seconda visione in sala.

Non scambiano l'avere una rappresentazione 'personale' e peculiare, con l'Arte con la maiuscola.

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Smorzato l'entusiasmo da orgasmo sensoriale post visione in sala ho iniziato a rifletterci a mente fredda leggendo un po' di commenti in giro.

Più o meno la platea è divisa tra lo Shuji-pensiero, con picchi di delirio tipo "i personaggi non sono caratterizzati! non hanno evoluzioni! non c'è trama!" ed esposizioni più ragionate tipo quella sopra.

 

Per come è il mio intendimento l'aver dato una forte connotazione personale al film utilizzando questa scansione temporale assolutamente anomala e che può anche essere vista come la summa del lavoro fatto in Inception prima e in Interstellar poi, è l'atto artistico in se quindi per me è Arte.

Attenzione però, possiamo considerare anche Arte l'approccio tricchettracchè del Michelone Baia che personalmente ritengo, seriamente, uno dei sommi maestri del nostro tempo quando si tratta di riprendere qualcosa che salta per aria, peccato poi sprechi questo talento innato in film dimmerda.

Possiamo considerare anche Arte l'approccio epicheggiante di grandissimo respirlo di Spielberg che con Salvate il Soldato Ryan al tempo aveva preso il cinema di guerra alla maniera degli anni '50-'60 aggiornandolo ai nostri tempi introducendo il gore perchè "hey la guerra è brutta, sporca e fa schifo" ma mantenendo comunque la struttura degli eroi yankee che prevalgono vittoriosi con indomito spirito di sacrificio contro il malavagio Fritz.

 

Diversamente faccio fatica a considerare Arte un We Were Soldiers che con grandissimo manierismo prende il genere classico di guerra portandolo in Vietnam farcendolo con tonnellate di retorica IUESSEI; capiamoci bellissimo film, solidissimo prodotto di intrattenimento per gli appassionati di genere ma è come se Mel in quel caso avesse comprato "Costruisci il Tuo Film di Guerra" da Hobby&Works in 10000 comode uscite mensili e l'avesse assemblato leggendo le istruzioni.

 

Secondo me l'errorone che si può fare analizzando Dunkirk è appunto utilizzare i canoni del cinema di guerra, per lo meno quello classico a cui siamo abituati.

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Quello che non fa essere questo un film di guerra è l'assenza dello spirito di sacrificio. Il film va totalmente dalla parte opposta, assomiglia ad una curiosa bestia di un film pacifista e anti militarista raccontato dai soldati, il che è parecchio curioso. Gli unici due che hanno un guizzo in senso contrario sono il pilota e l'ammiraglio ma solo in una battuta finale, il che li rende "alieni" al contesto, sono in effetti resi quasi macchiette.

 

Ah Gara, stai sbagliando esempi, cita piuttosto "la sottile linea rossa"

 

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E' che La Sottile Linea Rossa mi manca purtroppo! Credo che dei film di guerra dei giorni d'oggi mi manchi giusto quello e The Hurt Locker se può essere inteso come film di guerra... Ah oddio ci sarebbe pure coso la, quello sulla cattura di Bin Laden, Zero Dark Thirty ma ho paura sia un cacatone abissale.

Sull'assenza dello spirito di sacrificio vorrei ritornare alla premessa storica che ho fatto nel mio post e mi riallaccio alla tua considerazione perchè ho appena letto un commento del tipo "ma perchè Nolan non ha trasformato la sua spiaggia in quella di Spielberg?" che se non vado a casa di quello a scassargli le mani con un martello prima di scrivere queste empietà poco ci manca.

 

Punto primo: di scontri a Dunquerque tra forze inglesi e tedesche ce ne sono stati esclusivamente in aria tra RAF e Luftwaffe, per preciso ordine di Hitler (e li già qualcuno doveva farsi due domande circa il genio tattico del baffo) la Wehrmacht si è tenuta a distanza e non ha sferrato l'attacco finale che, secondo gli storici avrebbe definitivamente annientato qualsiasi possibilità dell'Inghilterra di avere un ruolo attivo nella Seconda Guerra Mondiale rendendo successivamente l'ipotesi di invasione d'Albione una possibilità concreta, roba da accapponare la pelle, altro che Hellsing.

 

Punto secondo: difficile per un esercito letteralmente allo sbando, realmente lasciato a campeggiare in spiaggia per una settimana in attesa di essere evacuati avere possibilità di "spirito di sacrificio" anzi, il morale posso immaginare fosse completamente annientato, molto più credibili situazioni al limite dell'animalesco come quella del barchino o la ressa al molo aspettando l'imbarco con gli ufficiali disperati a fare un minimo di ordine.

 

Il personaggio di Branagh, aggiungo, è realmente esistito e realmente è rimasto sul molo fino alla fine salendo poi sull'ultima nave.

Parteciperà successivamente alla caccia alla Bismarck come comandante dell'HMS Repulse, sopravviverà al suo affondamento da parte dei Giapponesi dalle parti di Singapore e gestirà tutta la logistica dello Sbarco in Normandia, così, peddire la personcina che era.

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Io trovo molto interessante (lo dico senza sarcasmo) l'essermi concentrato, e l'essere rimasto così affascinato, da un elemento che invece sembra sia assolutamente trascurabile sia da Shuji che da Alex. Cioè il comparto tecnico.

Il "come" il film è stato girato.

Talmente affascinato, appunto, da aver sorpassato (se non doppiato) quasi ogni considerazione sulla scelta narrativa di "disallineare per poi riallineare" le linee narrative (che, davvero: a me sticazzi se non un "Oh, cosa carina. Magari un po' fighetta, dai. Ma carina. Ora tornaimo a COME CAZZO HA GIRATO 'STA SCENA 'STO GENIO?!") o sull'aderenza ai dogmi del "film di guerra".

 

E io in sala me lo rivedrei molto volentieri.

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E' che La Sottile Linea Rossa mi manca purtroppo! Credo che dei film di guerra dei giorni d'oggi mi manchi giusto quello e The Hurt Locker se può essere inteso come film di guerra... Ah oddio ci sarebbe pure coso la, quello sulla cattura di Bin Laden, Zero Dark Thirty ma ho paura sia un cacatone abissale.

Sull'assenza dello spirito di sacrificio vorrei ritornare alla premessa storica che ho fatto nel mio post e mi riallaccio alla tua considerazione perchè ho appena letto un commento del tipo "ma perchè Nolan non ha trasformato la sua spiaggia in quella di Spielberg?" che se non vado a casa di quello a scassargli le mani con un martello prima di scrivere queste empietà poco ci manca.

 

Punto primo: di scontri a Dunquerque tra forze inglesi e tedesche ce ne sono stati esclusivamente in aria tra RAF e Luftwaffe, per preciso ordine di Hitler (e li già qualcuno doveva farsi due domande circa il genio tattico del baffo) la Wehrmacht si è tenuta a distanza e non ha sferrato l'attacco finale che, secondo gli storici avrebbe definitivamente annientato qualsiasi possibilità dell'Inghilterra di avere un ruolo attivo nella Seconda Guerra Mondiale rendendo successivamente l'ipotesi di invasione d'Albione una possibilità concreta, roba da accapponare la pelle, altro che Hellsing.

 

Punto secondo: difficile per un esercito letteralmente allo sbando, realmente lasciato a campeggiare in spiaggia per una settimana in attesa di essere evacuati avere possibilità di "spirito di sacrificio" anzi, il morale posso immaginare fosse completamente annientato, molto più credibili situazioni al limite dell'animalesco come quella del barchino o la ressa al molo aspettando l'imbarco con gli ufficiali disperati a fare un minimo di ordine.

 

Il personaggio di Branagh, aggiungo, è realmente esistito e realmente è rimasto sul molo fino alla fine salendo poi sull'ultima nave.

Parteciperà successivamente alla caccia alla Bismarck come comandante dell'HMS Repulse, sopravviverà al suo affondamento da parte dei Giapponesi dalle parti di Singapore e gestirà tutta la logistica dello Sbarco in Normandia, così, peddire la personcina che era.

 

Nessuno mette in dubbio la coerenza della situazione in se', fatto sta che e' totalmente assente qualunque spirito di sacrificio; mettiamola cosi', anche Proprio per la situazione in essere.

 

L'aver 'scelto' questo punto della vicenda non e' che renda la cosa differente o la giustifichi in qualche modo, ma a maggior ragione viene sottolineato lo spirito e il mood che si voleva indicare.

 

Peccato per il personaggio di Branagh perche' in tale contesto viene reso come un mezzo imbecille.

Io trovo molto interessante (lo dico senza sarcasmo) l'essermi concentrato, e l'essere rimasto così affascinato, da un elemento che invece sembra sia assolutamente trascurabile sia da Shuji che da Alex. Cioè il comparto tecnico.

Il "come" il film è stato girato.

Talmente affascinato, appunto, da aver sorpassato (se non doppiato) quasi ogni considerazione sulla scelta narrativa di "disallineare per poi riallineare" le linee narrative (che, davvero: a me sticazzi se non un "Oh, cosa carina. Magari un po' fighetta, dai. Ma carina. Ora tornaimo a COME CAZZO HA GIRATO 'STA SCENA 'STO GENIO?!") o sull'aderenza ai dogmi del "film di guerra".

 

E io in sala me lo rivedrei molto volentieri.

 

Tu non hai visto "Heart of the Sea", vero?

 

Se mi dovessi basare solo sull'effettistica delle scene in mare (tendenzialmente al di la' di voglia di speculazioni aria-acqua-terra, e' in acqua che si e's volta la maggior parte del film) dovrei dire che e' uno dei migliori film di tutti i tempi, specialmente a tema Moby Dick,

Avendo superato direi da un po' la fascinazione per la rappresentazione scenica a se stante, ed essendo la struttura del film in questione simile anche per intenti di fondo a 'una sottile linea rossa', sto appunto qua che cerco di rendermi un po' conto dell'entusiasmo associato a questo film.

 

Buon film, per carita', come dicevo all'inizio e' quasi miracoloso che Nolan ci abbia risparmiato i suoi pipponi (vd. invece la sottile linea rossa), ma trovo difficile pescare elementi per stracciarmi le vesti.

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Heart of the Sea

 

Quello di Howard? No.

Mi sembrava un po', come dire... neoclassico? Retorico?

Non amo particolarmente la regia di Howard che, appunto, mi è sempre sembrato un wannabee -per quanto con una pregevole visione- di Spielberg.

Recupererò.

 

 

Avendo superato direi da un po' la fascinazione per la rappresentazione scenica a se stante

 

Forse questo è un elemento focale: io, evidentemente, no.

Tanto che anche la messa in scena dell'ultimo Transformers m'ha impressionato positivamente, se ricordi.

La differenza è che Bay si ferma lì, non gli interessa -visibilmente- fare altro.

Nolan invece ha provato a sviluppare il concetto oltre la padronanza del mezzo tecnico (quindi "manierismo" nella sceneggiatura, gestione delle unità di tempos/spazio, traslazione dell'estetica di genere dall'eroismo alla pura sopravvivenza, con tuto quello che ne consegue, eccetera).

Che poi gli sia riuscito o meno è materia di discussione.

Quello che posso ribadirti io è che a me quelle immagini e quel sonoro m'hanno travolto.

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Punto primo: di scontri a Dunquerque tra forze inglesi e tedesche ce ne sono stati esclusivamente in aria tra RAF e Luftwaffe, per preciso ordine di Hitler (e li già qualcuno doveva farsi due domande circa il genio tattico del baffo) la Wehrmacht si è tenuta a distanza e non ha sferrato l'attacco finale che, secondo gli storici avrebbe definitivamente annientato qualsiasi possibilità dell'Inghilterra di avere un ruolo attivo nella Seconda Guerra Mondiale rendendo successivamente l'ipotesi di invasione d'Albione una possibilità concreta, roba da accapponare la pelle, altro che Hellsing.

 

Su questo punto però c'è da dire che gli storici sono discordi..

Secondo molti infatti Dunkerque non sarebbe stata affatto una "vittora nella sconfitta" per i britannici, in quanto Hitler avrebbe lasciato fuggire di proposito le truppe britanniche come "gesto di buona volontà" per indurre l'UK a trattare la pace, non appena la Francia si fosse arresa (Hitler infatti puntava al dominio dell'Europa continenatle, mentre avrebbe invece preferito avere come alleato l'Impero Britannico, visto che dal suo punto di vista gli inglesi erano anch'essi "di stirpe nordica"..).

Questa tesi spiegherebbe perfettamente il mancato attacco finale della Wehrmacht contro le truppe britanniche accerchiate, con l'impiego della sola Luftwaffe giusto per tenerle sotto pressione e indurle a ritirarsi al più presto (costringendole così ad abbandonare quasi tutto l'equipaggiamento in Francia in modo che, anche una volta messesi in salvo in Gran Bretagna, non avrebbero comunque costituito una grave minaccia per il Terzo Reich..).

 

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Heart of the Sea

 

Quello di Howard? No.

Mi sembrava un po', come dire... neoclassico? Retorico?

Non amo particolarmente la regia di Howard che, appunto, mi è sempre sembrato un wannabee -per quanto con una pregevole visione- di Spielberg.

Recupererò.

 

 

Avendo superato direi da un po' la fascinazione per la rappresentazione scenica a se stante

 

Forse questo è un elemento focale: io, evidentemente, no.

Tanto che anche la messa in scena dell'ultimo Transformers m'ha impressionato positivamente, se ricordi.

La differenza è che Bay si ferma lì, non gli interessa -visibilmente- fare altro.

Nolan invece ha provato a sviluppare il concetto oltre la padronanza del mezzo tecnico (quindi "manierismo" nella sceneggiatura, gestione delle unità di tempos/spazio, traslazione dell'estetica di genere dall'eroismo alla pura sopravvivenza, con tuto quello che ne consegue, eccetera).

Che poi gli sia riuscito o meno è materia di discussione.

Quello che posso ribadirti io è che a me quelle immagini e quel sonoro m'hanno travolto.

 

 

Il cinema e' raccontare per immagini, di base.

Sto vedendo sempre piu' gente abile nella messinscena ma assolutamente carente a lvello di contenuti.

 

per carita', questo non si puo' dire di Nolan, anzi, questo film e' quasi un 'unicum' nella sua filmografia.

 

Il problema pero' e' che l'assunto 'la forma e' il contenuto' da un lato non fa piu' tanto parlare di cinema quanto di circo, dall'altra 'maschera' l'incredibile pochezza di molti pseudo-autori in una spirale che manco piu' fa parlare di afflato autoreferenziale, quanto di nichilismo confettato.

 

Quindi, per me, la rappresentazione scenica e' indispensabile, ma senza tutti quegli elementi specie sottastratuali (questa la registro come han fatto con petaloso) si eleva all'ennesima potenza la pochezza, paradossalmente, della rappresentazione stessa.

 

per intenderci; Mad Max Fury Road a me e' piaciuto parecchio, anche li' la forma e' sostanza, MA, li' la forma non era 'stupida' o quanto meno atta solo a trasportare i personaggi attraverso la rappresentazione scenica; in quel caso riconosco sostanza alla forma; in Dunkirk tutte quelle scene OMG sono 'riempitivi' dell'attesa di quanto avviene

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Ok, quasi tutto chiaro.

Mi resta un solo dubbio: in più di una battuta hai sottolineato che, in quanto a contenuti, questo particolare film di Nolan è più "corposo" e meno inutilmente pretenzioso dei precedenti, mi è sembrato di capire.

E, sempre da quello che leggo, riconosci comunque che dal punto di vista tecnico le sequenze siano buone. Se non ottime. Se non OMG.

 

Quindi il dubbio che mi rimane è che ci sia stata una sorta di "prevenzione aprioristica" nei confronti di Nolan, per cui alla fine il film non prende la famosa "quinta stella", a tuo giudizio, perché avresti gradito anche qualcosa in più, pur se -appunto- già quello che ha fatto in Dunkirk ti è sembrato miracoloso rispetto alle robe precedenti.

 

Mi spiego meglio: capisco il motivo per cui non sia piaciuto a Alex.

Credo di capire anche il motivo per cui non abbia entusiasmato te, anche se mi riesce più difficile perché, alla fine, non sei totalmente negativo nell'analisi delle singole parti (tecnica = notevole. Sostanza = poteva andare peggio, considerato che è Nolan).

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non piu' corposo, meno parlato, visto che Nolan quando vuole e' peggio di Malick, direi che questo e' un miracolo.


Quindi il dubbio che mi rimane è che ci sia stata una sorta di "prevenzione aprioristica" nei confronti di Nolan, per cui alla fine il film non prende la famosa "quinta stella", a tuo giudizio, perché avresti gradito anche qualcosa in più, pur se -appunto- già quello che ha fatto in Dunkirk ti è sembrato miracoloso rispetto alle robe precedenti.

 

 

?

 

il divertente e' che sono io a pensare che ci sia gente che a priori adolatra Nolan, fai te.

Il mio discorso era legato alla vacuita' delle scene d'azione che stanno li' soltanto per 'prendere tempo'; ben altra cosa invece ad esempio il sostrato di George Miller/Mad Max.

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* Idolatra, pero' Adolatra e' piu' figo.

 

Fofi scrive per l'internazionale.

Questo se va bene a sinistra e' sempre visto come un film fascio, quindi posso immaginare, anzi, me la leggo.


letto, LOL, il solito eccessivo, pero' su qualcosa sono anche d'accordo.

 

 

Io di libri consiglio questo:

 

https://www.ibs.it/bambi-contro-godzilla-teoria-pratica-libro-david-mamet/e/9788875211745?inventoryId=52715349

 

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