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Il topic definitivo delle Sigle!!!


mirkosp

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Ricordare che questa è tutta merda fatta per raggranellare SIAE e vender dischi random e musicassette random nella sciatteria più totale?

Non discutendo sulla qualità bassa di molte sigle, vorrei però sottolineare che non solo le sigle ita erano fatte per raggranellare soldi alla SIAE, ma anche quelle jap.

Come anche gli albi di figurine, fatti solo per spillare soldi ai bimbi ( sbaglio o ne hai qualcuno?).

Ma se vogliamo dirla tutta, anche gli anime in primis sono( tra cui un certo Gundam) nati per vendere merchandising di ogni tipo a gente che non vuole crescere.

Perciò, se si vule parlare male delle sigle italiane lo si faccia ;gli si dia la colpa di essere brutte perchè stupide o raffazzonate , ma non solamente perchè fatte per racimolare soldi.

Sennò bisognerebbe cassare tutto e tutti , belli e brutti. :thumbsup:

Modificato da Zio Sam
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La differenza tra legittimo autore e distributore che non sa nulla dell'opera e ci mette di mezzo dei "professionisti" a caso per te è insignificante, vero?

 

Ma soprattuto, perché te lo sto spiegando?

 

E' tutto un mistero.

Ma secondo te tutti quelli che scrivono sigle per gli anime in Giappone conoscono l'anime in questione o l'adorano?

E pensi che abbiano fatto la sigla per interesse al titolo invece che come modo per fare soldi facili sfruttando la popolarità di un brand ?

E pensi che gli studi di animazione jap non autorizzino i distributori italiani a cambiare sigle ( cosa che fanno anche i nipponici con i cartoni stranieri ,eh!)

Ma sopratutto perchè te lo stò spiegando?

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Non so perché me tu l'abbia spiegato, dato che come al solito tu non sai di cosa parli e parli per presunzione di ciò che non sai.

 

E' per questo che in genere evito ormai di rispondere in ogni caso ai tuoi post.

Modificato da Shito
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Non so perché me tu l'abbia spiegato, dato che come al solito tu non sai di cosa parli e parli per presunzione di ciò che non sai.

 

E' per questo che in genere evito ormai di rispondere in ogni caso ai tuoi post.

 

Ovvio, per evitare di fare figure di merda come in quello sui doppiaggi pezzenti ( scusate, ma quando c'è vò c'è vò)

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Per farti capire a te e a tutti quel plus-chan: c'è un episodio ( disegnato da, credo, Yoshinori Kanada e che quindi và visto aprioristicamente) dove il piccolo Choppy ( e già il nome basterebbe a farlo diventare un serial killer da adulto) in vacanza al mare, viene a sapere da una cuoca cicciona dell' albergo che sua nonna morta da poco non è salita in paradiso come lui crede, ma giace sotto 3 metri di Terra in una bara .

E gli ride pure in faccia, col tipico tatto e intelligenza di una persona adulta che parla di stè cosa a un bambino .

Allora Choppy torna con Giuseppina a Madrid per recuperare la salma della vecchia e portarla nei mari del nord così che si conservi meglio, idea venutagli forse dopo aver visto l'ennesima replica dei CdZ in TV.

Dopo aver preso il cadavere e messo all' interno di Giuseppina, i due volano a destinazione , ma giunti lì vengano attaccati da una Baleniera nera con la faccia ( che sbuca fuori dagli iceberg tipo mostro meccanico del Dott. Inferno) che sembra una scoppiazzatura di questo

walt_disney_little_toot2.JPG

 

 

Oh, così sembra quasi un capolavoro (tranne quell'obbrobrioso "mostro meccanico" :o

 

Choppy e Giuseppina chiedono allora aiuto alla Fata del Ghiacci ( non hanno badato a spese in questo anime) che affonda la baleniera e permette al corpo della nonna di salire in Paradiso da dove proteggerà Choppy!!!

E da notare che in questo anime non c'è puntata dove i protagonisti non preghino, non nominino il Signore, non appaia un prete o una suora, e non accada un miracolo.

 

No, ripesandoci mi sa di gran vaccata :sweatingbullets:

 

 

Tornando in topic, mi piace molto la sigla Ita di Daiapolon

 

Naah, la sigla faceva schifo (l'ho risentita appena ora). Però l'anime ai tempi mi piaceva (credo...).

Quindi Cava rifacci pure questo (o ci ha già pensato qualcun'altro?)!

 

Onestamente, trovo sensato parlare di queste sigle aberranti e aberrate solo per prenderle in giro, infamarle et similia.

 

Si era fatto benissimo con l'epico thread della 'siglia più demente di tutte'.

 

Ma oltre a quello, cosa mai?

 

Ricordare che questa è tutta merda fatta per raggranellare SIAE e vender dischi random e musicassette random nella sciatteria più totale?

 

Rimarcare l'inutilità, la bieca natura dell'ignoranza di questi obbrobri?

 

O aspettare che il girellato accecato di tutto venga a spiegare la bellezza compositiva di queste musichette che niente hanno a che fare con opere originali di altri?

 

Ma anche no, dico.

 

In effetti sarei pure d'accordo con te. Questo insulto ad una cultura "altra" non avrebbe nessuna ragion d'essere, ma come dicevano i Latini:"Repetita Iuvant!"

E in questo modo si permette di far capire ai più giovani cosa è giusto (perchè realizzato dai legittimi autori), da ciò che è sbagliato (perchè realizzato spesso da ignoranti e arroganti "professionisti"). Questo prima che qualche girellaro beota venga, come dici tu:"a spiegare la bellezza compositiva di queste musichette che niente hanno a che fare con opere originali di altri".

Inoltre io non ho mai partecipato all'epico thread della 'siglia più demente di tutte' :frown:

 

La differenza tra legittimo autore e distributore che non sa nulla dell'opera e ci mette di mezzo dei "professionisti" a caso per te è insignificante, vero?

 

Io ho la mezza idea che il buon vecchio Zio Sam trolli (ma non è che ne sia poi così sicuro :happy: ). Però purtroppo c'è un bel pò di gente la fuori che la pensa esattamente così, e se ne strafrega dell'originale :thumbdown:

 

Ma soprattuto, perché te lo sto spiegando?

 

Perchè la speranza è l'ultima a morire .

Poi muore.

Ma intanto..

 

 

E' tutto un mistero.

 

Così come è un mistero il perchè io sia quì a sparar fregnacce, anzichè leggermi l'appena comprato 1Q84 di uno dei miei scrittori preferiti (Haruki Murakami per la precisione) .

 

E' davvero tutto un mistero :noexpression:

 

Mentre scrivevo ho notato che la situazione è leggermente degenerata (sono lento a scrivere da far schifo purtroppo), ma il post lo pubblico lo stesso :happy:

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Io ho la mezza idea che il buon vecchio Zio Sam trolli (ma non è che ne sia poi così sicuro :happy: ). Però purtroppo c'è un bel pò di gente la fuori che la pensa esattamente così, e se ne strafrega dell'originale :thumbdown:

 

 

Parlando seriamente Konayashi, non si può pensare che tutte le sigle siano fatte per interessi artistichi prima che commericali: quando mettono una band famosa a fare la conazone per un anime, secondo te è fatto per amore dello staff verso il gruppo ( o perchè il gruppo che impazzisce per l'anime) o semplicemnte com e una mossa per fare soldi facili ad entrambe le parti?

Senza contare che molti testi di sigle per anime spesso non hanno alcun riferimento all' anime a cui sono abbinate, quais fossero pezzi pensati per altri utilizzi .

E vogliamo parlare di quel tipo che ha fatto una sigla per One Piece e che tempo dopo ha affermato che OP ,gli anime e gli otaku sono merda?

Modificato da Zio Sam
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Al di là dell'essere stupide o meno io trovo che ci sia a fare distinzione di target, se tu un cartone lo indirizzi a un target di età molto giovane E' NORMALE che ci piazzi una sigla italiana, non vedo cosa ci sia da scandalizzarsi gridando allo stupro per partito preso... certo che se almeno mostrano l'accortezza di tenere la base musicale originale (ed evitare immense porcate come quella di Gaiking LoDM che pare suonata con una pianola Bontempi) è decisamente meglio, ad esempio Rai2 normalmente fa così coi suoi anime, anche Dendoh ha avuto una sigla italiana per il passaggio televisivo così come le Pretty Cure... e non mi risulta ne abbiano mai venduto i CD...

Chiaro che su Rai4 non lo fanno perché il target è diverso mica per altro...

 

@Zio: togli il quasi, ci sono anime che hanno come sigla canzoni uscite per i fatti propri senza alcuna relazione coi produttori dell'anime, Gunslinger Girls con "The light before we land" ne è un esempio... senza tirare in ballo "Fly me to the Moon" non credo proprio che Bart Howard l'avesse scritta nel '54 pensando che poi un giorno l'avrebbero usata per Eva...

Modificato da Alex Halman
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Alex: a te rispondo.

 

E' legittimo diritto degli autori associare il LORO prodotto, la LORO opera a quale che opera preesistente ritengano. LORO sanno cosa li ha ispirati, cosa si confaccia alla LORO opera, e perché.

 

Nulla di creativo, al contrario, è dato a terzi sull'opera altrui.

 

TRADURRE è una cosa. Anche una canzone si può tradurre, con base musicale originale, e fedele adattamento del testo. E' fattibile, e io l'ho fatto.

 

Associare deliberatamente a un'opera altrui una canzone/sigla che nulla ha a che spartirvi che non un bieco interesse economico meta-distribuitivo non è che ingnobile ignoranza.

 

Ecco, è tutto qui.

Ancora una volta.

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Parlando seriamente Konayashi, non si può pensare che tutte le sigle siano fatte per interessi artistichi prima che commericali: quando mettono una band famosa a fare la conazone per un anime, secondo te è fatto per amore dello staff verso il gruppo ( o perchè il gruppo che impazzisce per l'anime) o semplicemnte com e una mossa per fare soldi facili ad entrambe le parti?

Senza contare che molti testi di sigle per anime spesso non hanno alcun riferimento all' anime a cui sono abbinate, quais fossero pezzi pensati per altri utilizzi .

E vogliamo parlare di quel tipo che ha fatto una sigla per One Piece e che tempo dopo ha affermato che OP ,gli anime e gli otaku sono merda?

 

Ma guarda che non si tratta di interessi artistici o commerciali, il Giappone è un paese anche più capitalistico e consumistico del nostro. E non c'entra niente se una sigla viene fatta per promuovere una band o se Caio disprezza gli otaku. Il punto è con quanta faciloneria, presunzione e ignoranza vengono trattati gli anime (e non solo quelli, pensa a Star Wars, Lolita, Twin Peaks e mille altri). Tu pensi davvero che le sigle e i doppiaggi dei cartoni degli anni 70, 80 e 90 siano state fatte per fare soldi? No, secondo me sono state fatte per istupidire la gente (che questo poi abbia come conseguenza di rendere le persone più 'adatte' al consumismo è quasi un fatto secondario).

Il punto è che un opera dovrebbe esser trattata come merita, indipendentemente dal suo valore artistico, o dal suo proposito economico.

 

Dubito fortemente che una versione fedelmente italianizzata delle Rose di Versailles avrebbe avuto meno successo della stupida canzoncina dei Cavalieri del Re,così come dubito che una versione fedele di Saint Seiya avrebbe avuto meno successo de I Cavalieri dello Zodiaco. E non importa se questa sia stata fatta per vendere Diecast e e gadgetteria varia.

Se un professionista vuole rendere comprensibile al proprio pubblico un'opera straniera, può tranquillamente farlo senza ignorantemente sravolgerla, come a mio avviso sta facendo Shito con i film dello studio Ghibli (giuro che non vuole essere una "leccata", ma è semplicemente quello che penso).

 

KoNayashi: Murakami è sopravvalutato.

 

Probabilissimo, ma a me personalmente piace molto. Lessi Tokyo blues (Norwegian Wood) a sedici anni, e mi rimase profondamente impresso nella mente e nell'animo. Era uno dei primi libri giapponesi che lessi.

Cmq mi piacciono anche Mishima Yukio, Tanizaki Jun'ichiro, Kawabata Yasunari, Kobo Abe e molti altri. Se però tu ne conosci altri degni di nota mi piacerebbe che me li facessi conoscere, anche via PM (basta che siano in inglese o in italiano, altre lingue non ne conosco:P). Sono sempre felice di aumentare le mie conoscenze!

 

Sul tutto il resto, faccio inchino, riverenza, e passo il testimone.

 

Ogni tanto mi ricordo di essere invecchiato anch'io.

 

Eh, anche se forumisticamente parlando 'esisto' da poco più di tre anni, praticamente io e te siamo coetanei. Spero vivamente che altri più giovani, aperti mentalmente e scevri di preconcetti prendano il timone (Hyo, ad esempio mi pare che prometta più che bene :))

 

Edit: Giuro di non aver letto la riposta di Shito ad Halman (come ho già detto detto sono schifosamente lento scrivere :sweatingbullets: ).

 

BTW, da quando il mio nickname è diventato KoNayashi (non che sia sto gran problema, eh!).

Modificato da Kobayashi
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Kobayashi (altro poster storpiava il tuo nick): su 'Bosco Norvegese' ti racconto questa.

 

Anzi no, te la linko.

 

Vecchio di una vita, ma ancora valido. Addendum: nel referento originario, 'wood' sta per legna, non bosco/foresta. L'autore giapponese ha sbagliato a intendere, e a tradurre nel suo idioma. Ma il suo errore è costitutivo, fondativo di originalità nella sua opera, che indi in italiano dovrebbe sempre chiamarsi 'Bosco Norvegese'.

 

Chi ti consiglio?

 

Natsume Souseki.

 

Soprattutto, nell'ordine:

 

Bocchan, Sanshiro, Kokoro.

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Mi sono accorto che il primo a cannare il mio nick è stato Sam. Non che importi, già un nome ha un'importanza relativa, figurati un soprannome ;)

 

Credo di condividere appieno quanto scritto sul tuo blog (peccato che non lo aggiorni più, lo leggevo con estremo interesse).

 

Sulla questione della traduzione di Norwegian Wood però già sapevo (ne ho letto, credo, in un edizione chiamata esclusivamente col nome originale).

 

Per quanto riguarda la dritta su Natsume Souseki ne farò tesoro, grazie :thumbsup:

 

A proposito, gli altri libri che citi nel tuo blog, e cioè: Histoire d'O di Pauline Reage, Opus Pistorum di Henry Miller, Le undicimila verghe di Guillame Apollinaire e Father Fucker di Uchina Shuginku (immagino tutti a sfondo erotico), sono interessanti? Anche a me dopo un lungo periodo di disinteresse è venuta una gran voglia di legger quanti più libri possibile...

 

Ah, ho appena notato che in firma hai una citazione di Natsume Souseki. E' davvero molto bella e mi fa venire ancor più voglia di leggere i suoi libri :)

Modificato da Kobayashi
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La letteratura erotica è per un certo periodo stata un mio interesse, soprattutto quella un po' borderline con l'interesse filosofico (vedi anche: George Bataille).

 

Di quei libri che citavo e che quoti, alcuni sono idiozie colossali (direi Father Fucker, soprattutto, con la sua cover italica rippata da una fanart di Ayanami Rei disegnata da una scimmia guercia e monca, è un buon esempio).

 

Miller lo trovo molto cervellotico. Tipo, i due famosi tropici non sono riuscito a leggerli. Opus Pistorum, nel disimpego, lo trovo meglio. Ma viene a noia (non quanto i 'romanzi erotici' di Anais Nin, comunque).

 

Historie d'O è secondo me fantastico, interessantissimo. Ma c'era dietro Jean Paulhan, mica cavoli. Ti raccomando di non leggere mai lo pseudo-sequel, "Retour a Roissy".

 

Le Undicimila Verghe di Apollinaire sono in qualche modo un classico, ma fanno più che altro ridere allo stesso modo dei romanzi filosofici di Voltaire.

 

Ovviamente sul genere ci sono sempre le tre redazioni della Justine di DeSade, si intende.

Modificato da Shito
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Ma sopratutto perchè te lo stò spiegando?

 

Sembra un dialogo fra un adulto materialista e un otaku il vostro.

Uno che nel nome dei soldi giustifica tutto vs uno che per l'ideale sacrifica tutto.

No match.

 

Naah, la sigla faceva schifo (l'ho risentita appena ora). Però l'anime ai tempi mi piaceva (credo...).

Quindi Cava rifacci pure questo (o ci ha già pensato qualcun'altro?)!

 

Yamato l'ha trasmesso su Man-ga!, quindi sarà suo.

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Uno che nel nome dei soldi giustifica tutto vs uno che per l'ideale sacrifica tutto.

Io non giustifico niente in nome dl denaro, affatto.

Dico solo, che se si vuole criticare qualcosa, la si critichi per le sue qualità intrinseche, e non per le intenzioni con cui è stata fatta( in questo caso fare soldi)

Perchè se dovessimo dire che un qualcosa è merda solo perchè voluta da gente in preda alla sete di denaro dovremmo buttare nella spazzatura un mucchio di cose amate da molti qui al P-chan , da Gundam a SS e non solo le sigle.

Come dice KoBayashi :thumbsup: ci vorrebbe più rispetto da parte di chi compra in Italia gli anime, ed è vero.

Ma come si fa a chiedere rispetto se già i produttori japponesi non ne hanno permettendo ai distributori stranieri di struparle come vogliono ?

Che già questi ultimi non hanno rispetto degli autori che gli anime li realizzano, appiattendo i loro soggetti alle regole commerciali e a sfornare millemila serie fotocopia inutili ( si pensi al genere harem, per esempio ) in nome del soldo facile.

Certo ci sono studi dove l'autore e l'opera sono rispettati come la Gainax e Studio Ghibli, ma vai a dire stè a , chessò, Toei.

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Kobayashi (altro poster storpiava il tuo nick): su 'Bosco Norvegese' ti racconto questa.

 

Anzi no, te la linko.

 

Cambiare totalmente i titoli delle opere di narrativa straniere, soprattutto se considerate "di nicchia", per ragioni commerciali è un'abitudine comune nel mondo dell'editoria italiana (solo in anni relativamente recenti questa abitudine ha cominciato a scomparire..).

Basti pensare a quel che veniva fatto con i titoli delle opere di fantascienza anglosassoni, quindi neppure "esotiche" come quelle giapponesi (tipo "Inherit the Stars" di Hogan, divenuto in Italia "Lo Scheletro Impossibile"..).

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Sembra un dialogo fra un adulto materialista e un otaku il vostro.

Uno che nel nome dei soldi giustifica tutto vs uno che per l'ideale sacrifica tutto.

No match.

 

Wow, questa l'ho accusata come un pugno nello stomaco e uno schiaffo in faccia. Insieme. Combo.

 

Ok, quindi è vero. Però ci tengo, 'otaku' di vecchia generazione. Come una volta.

 

Nel non volersi far soggiogare dal compromesso della crescita, ci sono stili e stili.

Anche nella misofobia.

 

Io ero con Maya-chan, eh!

Ma non ho alcuna sua figure.

 

Sam: è inteso che io ho slatato molti più nickname di quanto tu riuscirai mai a fare. Ero ovviamente easy su quello. My bad se così non è parso.

Modificato da Shito
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La letteratura erotica è per un certo periodo stata un mio interesse, soprattutto quella un po' borderline con l'interesse filosofico (vedi anche: George Bataille).

 

Di quei libri che citavo e che quoti, alcuni sono idiozie colossali (direi Father Fucker, soprattutto, con la sua cover italica rippata da una fanart di Ayanami Rei disegnata da una scimmia guercia e monca, è un buon esempio).

 

Miller lo trovo molto cervellotico. Tipo, i due famosi tropici non sono riuscito a leggerli. Opus Pistorum, nel disimpego, lo trovo meglio. Ma viene a noia (non quanto i 'romanzi erotici' di Anais Nin, comunque).

 

Historie d'O è secondo me fantastico, interessantissimo. Ma c'era dietro Jean Paulhan, mica cavoli. Ti raccomando di non leggere mai lo pseudo-sequel, "Retour a Roissy".

 

Le Undicimila Verghe di Apollinaire sono in qualche modo un classico, ma fanno più che altro ridere allo stesso modo dei romanzi filosofici di Voltaire.

 

Ovviamente sul genere ci sono sempre le tre redazioni della Justine di DeSade, si intende.

 

Grazie per le precisazioni :thumbsup:

Per ulteriori divagazioni letterarie credo sia meglio utilizzare in seguito i topic appositi, prima che questo cambi ancora nome :happy:

Se poi ti va, in seguito possiamo parlarne anche via PM :thumbsup:

 

Sembra un dialogo fra un adulto materialista e un otaku il vostro.

Uno che nel nome dei soldi giustifica tutto vs uno che per l'ideale sacrifica tutto.

No match.

 

Qualcosa del tipo "questo è quello che succede quando una forza inarrestabile incontra un oggetto inamovibile" :giggle: (un pò di cultura marvelliana mi è rimasta, eh! :happy:).

 

Naah, la sigla faceva schifo (l'ho risentita appena ora). Però l'anime ai tempi mi piaceva (credo...).

Quindi Cava rifacci pure questo (o ci ha già pensato qualcun'altro?)!

 

Yamato l'ha trasmesso su Man-ga!, quindi sarà suo.

 

Che Kyulo, per fortuna che di Diapolon non me ne frega quasi una cippa :happy:

 

Hai presente dove stanno n e b sulla tastiera italiana? la cosa più ovvia che viene in mente è che trattasi di semplice slato...

 

A dire il vero no, non so dove stanno la n e la b (devo continuamente controllare). Per un anno feci ragioneria, e in dattilografia prendevo quasi sempre NC (non classificabile).

Poi sono sicuro che quello dello Zio Sam sia stato un errore, infatti mica me la sono presa, altri mi chiamano volontariamente cobbayashi e mica mi offendo. Il mio era solo un, probabilmente mediocre, modo di allentare la tensione che secondo me stava crescendo :thumbsup:

 

Io non giustifico niente in nome dl denaro, affatto.

Dico solo, che se si vuole criticare qualcosa, la si critichi per le sue qualità intrinseche, e non per le intenzioni con cui è stata fatta( in questo caso fare soldi)

Perchè se dovessimo dire che un qualcosa è merda solo perchè voluta da gente in preda alla sete di denaro dovremmo buttare nella spazzatura un mucchio di cose amate da molti qui al P-chan , da Gundam a SS e non solo le sigle.

Come dice KoBayashi :thumbsup: ci vorrebbe più rispetto da parte di chi compra in Italia gli anime, ed è vero.

Ma come si fa a chiedere rispetto se già i produttori japponesi non ne hanno permettendo ai distributori stranieri di struparle come vogliono ?

Che già questi ultimi non hanno rispetto degli autori che gli anime li realizzano, appiattendo i loro soggetti alle regole commerciali e a sfornare millemila serie fotocopia inutili ( si pensi al genere harem, per esempio ) in nome del soldo facile.

Certo ci sono studi dove l'autore e l'opera sono rispettati come la Gainax e Studio Ghibli, ma vai a dire stè a , chessò, Toei.

 

Come scrivevo poco fa, non me la sono presa per la storpiatura del mio nickname, don't worry ;)

Sul fatto che i primi a dovere avere rispetto per le loro opere siano i giapponesi, non v'è dubbio (tra le altre cose hanno recentemente sdoganato i Cavalieri dello Zodiaco, pur di cercare di far soldi). E' pur vero però che nei primi anni del boom dell'animazione nipponica i Giapponesi neppure sapessero che le loro opere venivano trasmesse all'estero. Go Nagai ne è un esempio, e alla Toei crearono un reparto di vendite internazionali solo alcuni anni dopo i primi successi (almeno così mi pare di ricordare, correggetemi se sbaglio :happy: ). Furono gli Italiani, i Francesi e gli Spagnoli a storpiare per primi, senza nessun tipo di consenso da parte dei Giapponesi.

 

Cambiare totalmente i titoli delle opere di narrativa straniere, soprattutto se considerate "di nicchia", per ragioni commerciali è un'abitudine comune nel mondo dell'editoria italiana (solo in anni relativamente recenti questa abitudine ha cominciato a scomparire..).

Basti pensare a quel che veniva fatto con i titoli delle opere di fantascienza anglosassoni, quindi neppure "esotiche" come quelle giapponesi (tipo "Inherit the Stars" di Hogan, divenuto in Italia "Lo Scheletro Impossibile"..).

 

Purtroppo è una pessima abitudine italica. Un titolo dovrebbe essere, secondo me, lasciato così com'è. Oppure tradotto in maniera fedele (non è impossibile, eh!).

Lo stesso problema vale per i film cinematografici. Basti pensare a orrori come:'Se scappi ti sposo', 'Prima ti sposo, poi ti rovino' e 'Se mi lasci ti cancello', che in originale sono: 'Runaway Bride, 'Intolerable cruelty' e 'Eternal sunshine of the spotless mind'.

In compenso lasciano in originale titoli traducubilissimi come 'Don't say a word'.

Se non è incompetenza e ignoranza questa :rolleyes:

E non credo che questi titoli siano stati realizzati per complesse questioni marketing, ma solo per pura, semplice e presuntuosa ignoranza.

 

 

Comunque non date troppo peso alle scemenze che scrivo, non ne vale davvero la pena :happy:

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E' pur vero però che nei primi anni del boom dell'animazione nipponica i Giapponesi neppure sapessero che le loro opere venivano trasmesse all'estero. Go Nagai ne è un esempio, e alla Toei crearono un reparto di vendite internazionali solo alcuni anni dopo i primi successi (almeno così mi pare di ricordare, correggetemi se sbaglio :happy: ).

 

Per saperlo lo sapevano i jappi che i loro anime venivano trasmessi all' estero ( almeno QUASI sempre: vedi casi come Gundam , Zambot, Gloizer X), solo che magari si " dimenticavano" di avvertire gente come Nagai ( e quindi si dimenticavano di dargli la sua fetta della torta).

Poi alla maggior parte delle aziende non è mai fregato una cippa di come venissero trattati gli anime all' estero, l'importante è che pagavi i diritti e tutti erano felici.

Solo in tempi recenti hanno finalmente cominciato a imporre l'uso di nomi originali o a proibire censure ingiustificate.

L'avessero fatto prima ......

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Comunque non date troppo peso alle scemenze che scrivo, non ne vale davvero la pena :happy:

 

E perché credi che non ne valga la pena, che più spesso la vale.

 

Grazie per i complimento :fash1:

 

E se non lo è grazie lo stesso :fash1:

E' pur vero però che nei primi anni del boom dell'animazione nipponica i Giapponesi neppure sapessero che le loro opere venivano trasmesse all'estero. Go Nagai ne è un esempio, e alla Toei crearono un reparto di vendite internazionali solo alcuni anni dopo i primi successi (almeno così mi pare di ricordare, correggetemi se sbaglio :happy: ).

 

Per saperlo lo sapevano i jappi che i loro anime venivano trasmessi all' estero ( almeno QUASI sempre: vedi casi come Gundam , Zambot, Gloizer X), solo che magari si " dimenticavano" di avvertire gente come Nagai ( e quindi si dimenticavano di dargli la sua fetta della torta).

Poi alla maggior parte delle aziende non è mai fregato una cippa di come venissero trattati gli anime all' estero, l'importante è che pagavi i diritti e tutti erano felici.

Solo in tempi recenti hanno finalmente cominciato a imporre l'uso di nomi originali o a proibire censure ingiustificate.

L'avessero fatto prima ......

 

Per saperlo lo sapevano, mica erano così scemi, solo che della cosa, come dici tu, non è che gliene fregasse granché, d'altronde non credo si aspettassero un forte interesse verso le loro produzioni da parte dei 'Gaijin', e non erano preparati. Certo, poi ci saranno stati diversi furbi che hanno cercato di approfittarsene, ma immagino fosse inevitabile.

Senz'altro sarebbe stato meglio se avessero 'cominciato a imporre l'uso di nomi originali o a proibire censure ingiustificate' in tempi meno recenti.

Ma non è che oggi sia tutto rosa e fiori, eh!

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Certo che si intendeva essere un apprezzamento positivo! :-)

 

Lo immaginavo :P

 

BTW, anche tu hai un ciclo circadiano strambo, eh!

 

Più che strambo lo definirei assurdo. Cmq il mio periodo di maggiore attività cerebrale (su quella fisica è meglio tacere) è solitamente la notte. Più avanzano le ore del giorno più mi sento spossato e stanco, oltreché demotivato. Per questo odio con tutte le mie forze l'estate, con le sue lunghe giornate e il caldo che mi costringe a svestirmi per non morire di caldo. E io odio svestirmi!

 

Va beh, mi sa che ho divagato abbastanza :happy:

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