Anonimo (*lui*)
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A me sembra una recensione decente di una persona abbastanza attenta... Poi sarebbe già tanto che la Yamato si sia impegnata a recuperare frammenti di audio d'epoca perduti. È un po' comico solo "D’altronde, questa è una produzione Yamato, che, fin dal principio, ha sempre riservato a questo anime particolare attenzione." quando la frase precedente include: "(L'audio in Dolby 2.0 ha) consentito di risolvere i problemi di distorsione audio che si erano sentiti in televisione, sia su Italia 1, sia sulle piattaforme Amazon e Sky."
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Lucky Red - Studio Ghibli (e altro: Dragon Ball, Harlock, etc...)
Anonimo (*lui*) replied to Taro's topic in Anime & Manga
Anonime pseudo-recensioni di esperienze cinematografiche takahatiane, parte 2 e ultima. Stavolta perlomeno i sottotitoli c'erano quasi tutti, salvo che per i titoli di coda, mentre curiosamente gli haiku ogni tanto erano sottotitolati, con stesso testo del doppiaggio, e ogni tanto no. - Persone presenti: ancora 7 di cui gruppetto di tre adulti + bambino, coppia di due tizi sui trentacinque/quaranta alquanto ricettiva e appassionata e sottoscritto. Sulla forma stavolta non ho nulla da obiettare (quando un film non si fa pesare, ci si abitua a quasi tutto) e credo di aver avuto idea del contenuto, per quanto il materiale ricco di realistica leggerezza e privo di "epica" non mi sia del tutto congeniale. (Io avrei aggiunto l'ulteriore "pericolo per la stabilità familiare" che qualcuno si accorga che vivere stanca, puramente e semplicemente, parafrasando un tizio (italiano); e in tal caso si avrà un altro tipo di epica e durante la bonaccia qualcuno tirerà i remi in barca mentre gli altri si ostacolano. Mi dicono però che quel tizio non avesse costruito una famiglia; e ci sono altre generazioni, altri contesti ecc.) In chiusura: perché spendere per i diritti di Moon Mask Rider (o era Gekkō Kamen? bah) quando sarebbe bastato rendere meno specifico un sogno ad occhi aperti? Alla Principessa splendente andateci voi: due Takahata mi bastano. -
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Anonimo (*lui*) replied to Taro's topic in Anime & Manga
In alcuni cinema è segnato regolarmente dal 25, quindi credo debbano aggiornare gli altri. Oppure hanno ridotto la distribuzione. -
Secondo un'allusione in questo articolo https://www.ciakmagazine.it/cartoons-on-the-bay-2024/roberto-genovesi-e-marco-pellitteri-presentano-le-novita-rai-libri/ sembra che "Grendizer U" debba essere trasmesso prossimamente sulla Rai. Sarà un'altra serie gettata a caso su Rai Gulp senza seguito, come fu Sailor Moon Crystal?
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Anonimo (*lui*) replied to Taro's topic in Anime & Manga
Finché il tutto è ben misurato, e quindi c'è molto meno rischio di perdersi le virgole, meglio così Grazie. -
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Anonimo (*lui*) replied to Taro's topic in Anime & Manga
(Anche gli Yamada hanno la narrazione continua esasperante per più motivi? Per sapere ) (Valuterò se andarlo a vedere, sperando in caso di non restare fortemente "indispettito" (eufemismo) da temi e approccio...) -
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Anonimo (*lui*) replied to Taro's topic in Anime & Manga
Ottimo, un chiarimento autoriale, sintetico e preciso (per un obiettivo alquanto eterodosso, direi) . -
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Anonimo (*lui*) replied to Taro's topic in Anime & Manga
Ah, capito. Chissà se è un conflitto di tradizioni o una rielaborazione di T. Guarderò. Grazie mille anche per il riassunto dell'inizio! (Credo di aver sentito quella della villetta unifamiliare mentre cercavo di trovare il posto al buio, e non me l'ero spiegata...) (Precisazione al commento sopra: ovviamente al termine c'erano i cartelli aggiunti su edizione italiana e lavorazioni tecniche per la distribuzione al cinema - es. "DCP versioning"; mi riferivo al fatto che gli accrediti originali erano solo in giapponese.) Va be', aspetto cronistorie e opinioni altrui. -
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Anonimo (*lui*) replied to Taro's topic in Anime & Manga
Decisamente non me lo immaginavo così. "Dettagli" come questo solitamente sfuggono nelle recensioni -- Forse ho esagerato con la "pari dignità" delle scelte, ma sicuramente nella sconfitta vedevo molto più la malinconia della condanna. E allora continuo a chiedermi se i motti del tipo "furbo come un tanuki" fossero tutti ironici (mi ricorderò male i contesti? boh), mentre la parola "sempliciotto" che mi è rimasta in mente e parsa azzeccatissima per tutto il film compariva rigorosamente una sola volta. ---- Ah, per terminare la recensione tecnica e lo studio del contesto: ovviamente non c'era uno straccio di titoli di coda in italiano, e sicuramente quasi nemmeno di titoli di testa (... sì, lo ammetto, sono arrivato in ritardo al cinema e ho perso i primi minuti Qualora da ciò si evinca qualche mio problema di comprensione: sono arrivato un paio di minuti prima della battaglia tra tanuki per conquistare il bosco, in cui emerge il loro aspetto bipede). La luminosità dell'immagine ogni tanto "tremolava" sottilmente ma in maniera visibile (probabilmente per effetto del restauro che punta alla "autenticità della pellicola"). Lo scarso pubblico comprendeva notoriamente padre e madre con bambina (chissà che impressioni ne avrà avuto). Assenza di gente acciambellata sulla poltrona - c'era giusto un Anonimo fastidiosamente a disagio che probabilmente produceva rumori sgraditi - e di commenti udibili sulla trama. -
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Anonimo (*lui*) replied to Taro's topic in Anime & Manga
Grazie per le informazioni, Shito. Personalmente tendo ad associare il concetto di documentario a una narrazione che dovrebbe appunto mirare a "lasciar parlare i fatti/luoghi da soli", dando giusto un'angolazione da cui guardare. E quindi finisco per ricollegarmi all'impressione che dicevo prima: in questo caso la narrazione sembrava avere una preminenza eccessiva sulle immagini, come se quella fosse stato il contenuto principale. E così non è, visto che questo è un film, cioè arte in primo luogo visiva. In effetti, pensando alla scena che citi, direi che il contenuto principale era la lezione e che i disegni dei rami da un lato e/o dall'altro facevano solo da supporto per l'attenzione, concettualmente (e utilmente) come le nostre slide alle lezioni/conferenze mentre un film è appunto un "oggetto" diverso da una lezione. Forse sto tagliando con l'accetta e di sicuro il kamishibai sarà un fenomeno complesso, immagino includendo racconti orali di vario tipo in cui le immagini stimolano la fantasia, magari con legami con il fumetto (non era Takahata stesso che sosteneva una cosa del genere?) in cui il rapporto tra immagini e testo si evolve ecc. Ma se devo limitarmi al film come lo vedo, continua a sembrarmi in difetto. -------- Legandomi anche a quello che dice Godai, direi che convivono la sconfitta e la positività dell'"accomodamento sociale"; immagino anch'io che Takahata tenda alla seconda, ma il fatto che manchino giudizi espliciti alla fine dà quasi (e incredibilmente) uguale rispetto e dignità alle due. (Ciò se si riesce a non dimenticarsi di tutto il film a vantaggio degli ultimi minuti, il che non è banale: non c'era qualche regista/produttore che aveva detto: "L'importante è fare bene il primo quarto d'ora e il finale visto che la gente si ricorderà di quelli, mentre in mezzo si può mettere più o meno quello che si vuole"? E se così accade, si è nella situazione in cui bisogna spiacersi costantemente di non spiacersi costantemente (!), ovvero fare in modo di spiacersi costantemente (!!), di tutti coloro che sono rimasti indietro. (Mi accorgo di generalizzare mentre scrivo.)) Forse si potrebbe trovare inverosimile che i tanuki riescano allo stesso tempo a sottomettersi ai consigli della volpe e a truffarla, e a integrarsi nella società e a mantenere la propria specificità, ovvero che l'accomodamento sembri trovare un buon equilibrio. O forse è solo effettiva antropologia intuitiva, non necessariamente legata a un contesto specifico. (Giusto per finire il muro di testo illeggibile: non ho ancora una risposta al commento n°2.) -
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Anonimo (*lui*) replied to Taro's topic in Anime & Manga
Commento poco sensato n°1: non ho capito perché Takahata sia passato da Heidi e Anna dai capelli rossi a un film in cui il narratore parla velocemente e quasi senza pause per più di metà del tempo; tanto che da quando tali interventi diminuivano (quando Shokichi conosceva Okiyo) il film sembrava guadagnare di efficacia. (Contribuiva a rendere la narrazione esasperante anche l'adattamento.) N°2: ma i tanuki dovrebbero essere furbi, sempliciotti o tutte e due? P.S.: Se qualcuno è andato a vederlo, ha avuto l'impressione che l'immagine fosse tagliata sopra e sotto (e perciò diversi sottotitoli utili mancassero o sembrassero tagliati)? (Segnalato alla cassa dopo che 2 degli altri 7 presenti in sala hanno avuto lo stesso dubbio, mi è stato gentilmente risposto che avrebbero controllato.) -
(Io posso dire solo che in Lupin III al cinema sembravano aver remixato le voci italiane su una traccia musica/effetti multicanale, e il risultato era più che dignitoso, contando che si partiva da un audio mono già missato e probabilmente rovinato. Almeno il reparto tecnico dovrebbe essere promosso )
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Anonimo (*lui*) replied to Taro's topic in Anime & Manga
Io spero di riuscire ad andare almeno a Pom Poko, ma vedo quasi solo orari poco praticabili come le 12:30 (!) e le 15 (e per cinema non in zona, ça va sans dire). -
Momento: parlano di ridoppiaggi? E perché mai varrebbe la pena farli (soprattutto per la seconda ne ha già due)?
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Toh, grazie per avermi fatto scoprire che anche un doppiaggio per l'home video "di lusso" dell'epoca vantava voci ripetute, dialoghi buttati giù a caso ed errori di mix! C'è da chiedersi perché invece, secondo Wikipedia, il doppiaggio del film di Maison Ikkoku fosse migliore di quello della serie: magari si erano accorti del risultato ottenuto per Ken e hanno messo un minimo di budget in più? Va be', l'importante è che edizione vecchia e nuova siano entrambe disponibili per le generazioni future, e pare che la prima abbia avuto almeno un po' di edizioni
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Pejzaži u magli ("Paesaggi nella nebbia"?), film jugoslavo del 1984, di genere "vite di giovani dipendenti dall'eroina" (in realtà, di una in particolare e del contesto circostante). Tale descrizione è abbastanza chiara, nevvero? Non ho mai visto il nostro Amore tossico o film equivalenti, ma sarei curioso di sapere se ci troverei delle differenze relative al contesto sociale.
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"Le pene d'amore di Spank" potrebbe essere interessante (non per me) al massimo per il doppiaggio e perché mi sembra sia stato trasmesso solo su Hiro nel 2009 o giù di lì... Però, davvero non hanno qualche film non dipendente da marchi celebri (o girellari, se preferite)?
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(Non penso che sarebbe difficile o costosissimo "ripulirli" un po' (anche se ovviamente dipende da come sono stati tenuti i master) e magari aumentare la luminosità o il contrasto dell'immagine se a qualcuno non piacciono i colori scuri... o mi perdo qualche elemento? Ovviamente le royalties sono un altro discorso.)
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Macché, sicuramente quelli di Lupin III e Capitan Harlock!
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Proprio per quello sul blog si concludeva che il titolo italiano è sempre stato RoboCop, ma c'era comunque gente che modificava ripetutamente il titolo della voce su Wikipedia. Considerando che sulla Wiki giapponese del nostro "Lupin III" riportano la catchphrase nell'intro per sottolinearla, non sarei sorpreso se in qualche momento del passato fosse accaduta la stessa cosa. Poi effettivamente dal manifesto la lineetta suggerisce che "Lupin contro il clone" (curiosamente i kanji sembrano fare da furigana/"esplicativi" ai katakana e non viceversa! Immagino che "clone" fosse un termine percepito ignoto al pubblico...) e quanto segue siano parte di una riga unica. Ci sono casi in cui il titolo viene cambiato in originale anche su pellicola (vedi, che so, i primi tre film di "Guerre stellari" che furono ridistribuiti aggiungendo "episodio IV/V/VI" ai titoli) o appunto per l'home video, e quello di "Lupin III" potrebbe essere uno di questi. Servirebbe un 35mm giapponese dell'epoca E non parliamo dei titoli italiani...
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Però la Wikipedia in giapponese afferma proprio quello che diceva Roger, cioè che il titolo inizialmente era proprio solamente "Lupin III" e il sottotitolo fu aggiunto per l'home video "prendendolo dalla catchphrase". Immagino che la confusione derivi dall'interpretazione di un manifesto come questo: (Sembra quel caso, di cui diceva il tizio di Doppiaggi Italioti, in cui non si capiva se il titolo italiano di Robocop fosse tale oppure "Robocop - Il futuro della legge" a causa della grafica del manifesto.)
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Grazie dell'informazione! Da noi è la pietra filosofale nel 4° doppiaggio, come mi sembrava a mia "memoria storica" e Wikipedia pare confermare, visto che così era nel quarto doppiaggio inglese del 2003. Per il nostro primo doppiaggio la mia memoria purtroppo fa già cilecca, ma il recensore storico parla di "Pietra dell'Uomo Saggio" e direi che abbia ragione. Evidentemente avranno ripreso il nome nel doppiaggio dell'86 usandolo sbrigativamente come titolo (anche se è curioso che da noi non ci sia mai stato un titolo del tipo "Il mistero di Mamo" come quelli inglesi e non solo... salvo che nelle prime trasmissioni col 4° doppiaggio perché qualche tizio non aveva voglia di fare una postproduzione). Chissà se il doppiaggio cassettaro ha "La pietra della saggezza" nel titolo e filosofale nei dialoghi. Peccato che non abbiano rispettato l'edizione del '79 anche nel titolo: "Lupin III" e via.
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Se a qualcuno interessasse, intanto, ecco le sigle come erano nel '79 (recuperai questo video da Dailymotion tanti anni fa e oggi credo non sia più disponibile altrove): (e fu così che un ignoto signore detto Marco Casanova entrò nella storia ) YouTube mi dice che ai signori Daisy Daze and the Bumble Bees o chi per loro al momento va bene che si sfrutti la loro canzone su YouTube, ma magari cambieranno idea... E spero che la TMS non si accanisca su un video a 360p. ---------------------------- Ed ecco il master da cui partì la localizzazione: (evidentemente il titolatore italiano voleva un tot per ogni cartello e si decise di risparmiare... Ed evidentemente un po' di nomi di produttori, sceneggiatori, animatori ecc. erano meno importanti dell'elenco dei protagonisti) ------------------- Una volta avevo anche una fantastica promozione del film in Rai del 1979 (distribuita come extra dall'autore del documentario su Lupin trasmesso nel 2015); purtroppo persi il video e non l'ho più ritrovato.
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In effetti non ho mai capito se in Giappone a un certo punto abbiano cambiato ufficialmente il titolo, o l'aggiunta "contro il clone" si sia solo diffusa tra gli appassionati. E Planet O non piace a nessuno fuori dall'Italia, in primis perché completamente dimenticata e forse trascurata anche all'epoca (faranno eccezione forse gli equivalenti dei nostri benemeriti siti dedicati alla musica particolarissima e ignorata) Prego evitare il "vi", io facevo un'ipotesi Per il resto condivido in linea di massima. Io ho sempre trovato più convincente la preservazione senza specifici perché e se, al di là dei gusti personali; ma anche il mantenimento della mia personale e identitaria farloccaggine ha il suo (un po' triste) fascino.
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Dissento sull'ultimo punto, visto che ad esempio l'ultimo doppiaggio di questo film è stato fatto in piena disponibilità dei precedenti. Secondo me, ad oggi, nella mente (più o meno bacata?) di qualcuno, a impedire un ridoppiaggio, oltre alle ragioni economiche, è anche un problema di cast: a parte la morte di Del Giudice, dall'ultima serie TV le voci precedenti sono state rimpiazzate in blocco da altre di "fattura" milanese, e magari sostituire Del Giudice & co. verrebbe visto come un passo indietro... Forse si potrà pensare di ridoppiarlo quando il nuovo cast avrà già fatto un po' di film nuovi e "il pubblico ci si sarà abituato"...? Poi per me basterebbe un DVD/BR con tutti e quattro i doppiaggi (ce l'hanno negli USA, e lì di sicuro avevano problemi maggiori di diritti!) e sottotitoli fedeli, con il multiangolo per avere le titolazioni italiane quando seleziono un doppiaggio italiano, e corrette rispetto a ognuno di essi (se poi si vuole anche mettere Planet O solo nella traccia del primo doppiaggio, non sarebbe nemmeno male ). Non so se per la "logica contorta" della distribuzione italiana questo sia chiedere troppo.