Anonimo (*lui*)
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Shuji, guarda che l'ho visto da prima che me lo chiedessi, e so che non è un caso unico (una cosa del genere non accadeva anche nel primo doppiaggio de "Il castello di Cagliostro"?). Semplicemente per me, molto soggettivamente, non è un problema grave: è giusto una cosa divertente da notare che di per sé non pregiudica la visione del film. Rivedendo il video ora, il massimo problema di quella scena mi sembra che la voce dell'altro ragazzo (non ricordo come si chiama) è leggermente troppo adulta. Quindi ho continuato a discutere di adattamento
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Beh, quando si tratta di un'analisi di doppiaggio, l'ideale sarebbe dare un'idea delle linee generali dell'adattamento per come si possono percepire dopo una visione complessiva (es. chi adatta tende ad abbellire / a tradurre alla lettera, si notano particolari sforzi per rendere i dialoghi come se fossero nati in italiano ecc. ecc.) e poi fare degli esempi particolarmente eclatanti per dare dei punti di appoggio all'idea precedente: direi che la seconda parte non è valida senza la prima, e quasi sicuramente idem viceversa. Di un lavoro del genere su un ampio spettro di opere, fatto accuratamente e senza grossi pregiudizi, ci sarebbe bisogno in generale: ci prova(va) Doppiaggi Italioti con le opere statunitensi di cui trattava in maniera semiseria (quando un pregiudizio di affetto c'era, lo esplicitava), credo nessun altro a mia conoscenza. La "critica del doppiaggio" dovrebbe essere un campo più praticato! Poi chiaramente nulla è sostituibile a controllare tutto di persona. La frase citata da Shito potrebbe essere giusta, per cronaca (come già scritto, a me rimasto più in mente il perfetto "che vaccata!" che forse era la battuta precedente). E ammetto che questo stile di adattamento mi affascina. A parte: ma nessuno ha il DVD di Perfect Blue? I sottotitoli lì erano trascritti dal doppiaggio? Io cercherò di comprare la nuova edizione quando la faranno.
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Non conoscevo Sotto accusa (The accused), ma leggendo il soggetto credo che abbia ragione Armandino. Comunque in due secondi ho trovato su YouTube il film in giapponese con i sottotitoli in spagnolo: in caso proverò a vedere cosa mi ricordo dei dialoghi e se più o meno quadrano
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Infatti mi pare semplicemente che Roger chiedesse qualche esempio di battuta alterata in Perfect Blue, visto che al momento siamo fermi (almeno in questa discussione) a rispettabili sensazioni e a una battuta finale alterata molto meno di quelle di Akira... Faccio un altro esempio di percezione personale che mi è tornato in mente dopo. Nella scena in cui Mima accetta di girare la scena di stupro, per sdrammatizzare il manager le dice all'incirca: "E poi adesso è normale, ne ha fatta una anche quella famosa, Jody-come-si-chiama". A parte il fatto che la mia cultura cinematografica scarsa non mi ha permesso di cogliere il riferimento, mi sembra possibile che sia stato sostituito il nome di qualche ex idol o attrice giapponese realmente esistita (magari travagliata quanto Mima, magari tranquillissima!). Shuji o qualcun altro ricorda le battute della scena? Edit: mi è venuto in mente ora di cercare Jodie Foster e Wikipedia mi informa che a 13-14 anni ha interpretato una prostituta giovanissima in Taxi Driver (purtroppo mai visto)... Magari il riferimento è davvero questo, o è troppo tirato?
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Grazie per la disamina! Fra l'altro, effettivamente sarebbe curioso sapere quanto del pubblico complessivo fosse "dell'ambiente" e quanto no (per mancanza di frequentazione non l'avrei saputo dire alla mia proiezione): ne avrà magari un'impressione parzialmente diversa chi ha presente, ad esempio, prima Lynch e Aronofsky (citati sulla locandina) che l'animazione giapponese.
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@Godai Alla fine cosa hai trovato di particolarmente sbagliato nel doppiaggio di Perfect Blue? Il pubblico era attento e coinvolto?
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Beh, magari Perfect Blue verrà ridoppiato alla seconda ridistribuzione, come Akira (di cui non ho mai visto il vecchio doppiaggio). Idealmente concorderei con te, ma temo che Perfect Blue fosse troppo poco noto per guadagnare in modo significativo dal fattore "ridoppiaggio". Vedremo al suo 30° anniversario (che lo si conti al 2027 o 2028).
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(questa è la definizione di doppio standard, vero? ) Vai Godai!
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Ma no Shuji, fallo per le reazioni del pubblico! (a meno che tu debba spendere 20 euro in un cinema di catena: in tal caso fai bene ad evitare!)
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L'hai sempre visto in giapponese? Il doppiaggio è quello del '99 (milanesissimo): personalmente credo sia complessivamente fedele se l'errore più evidente è quello rivelato da Garion. In generale privilegia l'immediatezza dei dialoghi (e forse inserisce un po' di volgarità in più? Già una delle prime battute, quella dei ragazzi che escono dal concerto, è una mitica "che vaccata!"). Anche a livello di recitazione e mix si sente che è un lavoro di una volta () ma a me onestamente è piaciuto di per sé. Comunque vai, e cogli più reazioni del pubblico all'uscita di me! Io ho notato molto interesse e discussioni all'uscita, ma purtroppo ero di corsa
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Grazie del link! Personalmente non ho molto da dibattere, ma aggiungo una cosa partendo del post di Garion. Al finale di Perfect Blue ho ripensato dopo, anche a partire dall'articolo di Shito sul Bokura no Kakumei. Non concordo sul fatto che sia ingiustificabile, anche perché si vede che è trascorso un certo tempo rispetto agli eventi principali (Mima guida, le infermiere di una certa età la riconoscono e quindi possibilmente ha raggiunto un livello più elevato/"nazionalpopolare" di popolarità?) e un po' di rielaborazione del trauma può essere avvenuta implicitamente; però in effetti la scena sarebbe potuta essere meno diretta...? Non mi aspettavo che in originale l'ultima battuta fosse leggermente diversa (giudicando solo dall'animazione mi sembrava credibilissima la versione italiana) ed effettivamente la resa di Garion migliora un po' l'effetto.
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Eh, anche per me sembrerebbe facile accorgersene, ma ormai deduco che non è così... E poi, pure negli anni '70-'80 ce n'erano una marea, però almeno lì c'era la giustificazione che rifare dei titoli fotografati a mano era effettivamente difficile! Perlomeno il livello qui era molto superiore alle risibili postproduzioni per Italia 1, con Akemi Takada che diventava "Terada" e simili. Naturalmente non posso controllare che i nomi fossero traslitterati correttamente, ma credo di sì.
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Come mio giudizio non richiesto, lasciatemi dire che Perfect Blue funziona ed è deterministico il giusto ma non troppo, i quali probabilmente sono ottimi complimenti. E direi che lo stesso valga per il doppiaggio italiano. Troppo poco? Va be', per le recensioni serie ci si riferisca ad altri. Cosa da segnalare: è la prima volta, per quanto riguarda un film anime, che vedo un rullo titoli di coda interamente rifatto in italiano. Attenzione a non viziare lo spettatore con queste scelte tanto corrette quanto nostalgiche. (Ne sono talmente stupito da passare sopra a un paio di errori di battitura!).
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In effetti c'è più gente di quanta mi aspettassi (seconda e ultima proiezione nel mio cinema di zona).
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Decisamente non era una domanda stronza, Shuji, visto il tuo obiettivo. Avevo idea che potesse trattarsi di un contenuto non messo volutamente, appunto, e capisco il discorso sul "funziona e basta" senza voler mettere per forza certi temi. (So che in particolare nel cinema commerciale di serie B questo principio era interpretato dai produttori come "fai un film il più simile possibile a quello là (statunitense) che ha avuto successo quest'anno, altrimenti non sono sicuro che funzioni": immagino e spero che nel fumetto ci fosse più apertura alle nuove idee ). Sulla domanda finale: sei passato dal verbo "aver sentito parlare" a "conoscere", e il primo è il più valido anche per me nella maggioranza dei casi - parlando di cose vecchie e nuove indifferentemente; quindi non ho presente (buona) parte di ciò che è uscito sul Corriere dei piccoli. Della testata c'è l'archivio non completissimo (in alcuni numeri saltano delle storie per questioni di diritti, altri mancano proprio) sull'Internet Archive. Una volta mi ero sfogliato quasi tutti gli anni 1986/87 e qualcosa degli anni circostanti per una ricerca sui palinsesti TV e ho presente meglio quello che c'era in quel periodo, es. i fumetti di Grazia Nidasio e qualche pezzo di un manga edito lì e mai ristampato poi. Ma appunto la mia eventuale conoscenza approfondita è a sprazzi e per puro caso. (Su Piccolo Zeus c'è ovviamente un articolo sul sito che ti consigliavo io (e Den-chan): https://www.giornalepop.it/piccolo-zeus-un-fumetto-da-riscoprire/ anche se non menziona il fatto che fosse un "cult" gay. ) EDIT: Mi è venuto in mente che il manga era tale Lady Love, sul balletto classico. C'erano pure i Ronfi, di cui mi sfugge l'autore e ricordo che da piccolo avevo visto sempre e solo album da colorare e singole illustrazioni e non pensavo ne esistessero storie complete
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No, onestamente non saprei. Non penso che si tratti di fraintendimenti di fumetti neri anni 60/70 conosciuti o Bonelli o di Topolino; o, boh, di qualche episodio di Alan Ford (l'erotico non conta, direi)... considerando che Valentina non mi pare, se parli di grande diffusione non mi vengono molte alternative. Sarebbe divertente se fosse materiale consigliato dalla Chiesa.
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Shuji: grazie per il contributo. Conterà il fatto che la mia famiglia non è praticante in senso religioso. :) Ma resto convinto che in fondo si trattasse appunto di due contesti valoriali generali, di cui uno aveva una maggiore potenza di fuoco per questioni di abitudine. Sul P.S. mi riservo la risposta qualora spostiamo tutta questa divagazione altrove. Ti assicuro comunque che conoscevo il Vittorioso prima che lo menzionassi tu. E poi io ti ho consigliato tutto il sito, ci sarà pur qualcosa che non conosci
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Magari ti fraintendo, ma secondo me così si passa dall'argomentare al "meta-argomentare", e soprattutto al fare la gara a chi è più bravo/a a spaccare il capello in quattro e in sedici e a chi si stufa prima. E finiscono per perdere valore i concetti su cui si dibatte. Fa eccezione il caso in cui ci sono degli assiomi/basi che c'è comune accordo a non decostruire (es. nelle scienze, in parte della filosofia). Alle posizioni di principio espresse in maniera rigorosa (es. per la girella: "Tutte le edizioni e postproduzioni italiane esistite vanno preservate per quanto possibile, a prescindere da fedeltà, affezione/interesse personale e qualunque altro fattore") non si può ribattere spaccando il capello, il dibattito si abbrevia a chiarire le rispettive posizioni e a prenderne atto. Non so se la distinzione tra i campi sia così netta... Comunque probabilmente ho sovrapposto la matrice culturale generalmente socialista (già primo '900), che è più vicina a un "insieme di valori" meno formalizzati come dici, con quella comunista. Ho qualche dubbio che le riviste per la gioventù comunista fossero definibili propagandistiche, ma non le ho presenti in dettaglio. ... Ah, ho ritrovato un riferimento: https://www.giornalepop.it/i-fumetti-comunisti-del-pioniere/ Tutto il sito è molto interessante per questo campo di argomenti, te lo consiglio (è da lì che ho saputo del Vittorioso, dei giornali a fumetti anni '30 ecc.).
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(Infatti l'unica vera risposta ai muri di testo è rivendicare esplicitamente di essere dei coglioni, o meglio sostenere coerentemente posizioni di principio che potrebbero essere ritenute ingenue. Sicuramente questo forum mi ha insegnato qualcosa! )
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Curiosi salti concettuali in questo topic Giusto per associazione di idee, dall'altra parte mi sembra che anche il PCI avesse le sue riviste (tipo "Il Pioniere"? o non aveva fumetti?), ma non penso che loro criticassero in particolare Topolino o certi modelli: per un certo periodo avevano pensato concettualmente che il fumetto fosse proprio diseducativo, poi hanno voluto farlo e divulgarlo a modo loro. Direi che questi tentativi di "educazione delle masse per sottrarle a modelli banali" in Italia hanno avuto origine o cattolica o socialista (aveva quest'ultimo orientamento pure il primo Corriere dei piccoli) (e da lì comunista), a pari merito
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(Non preoccuparti Kevin, mi riferivo impropriamente alla spiegazione di Shito. Cosa accade materialmente nella scena, me lo sono spoilerato involontariamente io anni fa )
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(Sottolineo le righe che ho aggiunto prima, in specie quando si tratta di "contesti". Ci penserò, comunque ) (Tanto per OT, e a memoria, ho visto per la prima volta ieri sera Porco Rosso nelle giuste condizioni precarie - in italiano ma con amplificazione pessima e quindi un terzo dei dialoghi incomprensibili, più sottotitoli in inglese estremamente riassuntivi a cui si appigliava chiunque non lo avesse già visto - e sicuramente mi sono perso quasi tutto ciò che non sia "A poi B poi C". Ma perlomeno bisognerà cambiare topic.)
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Beh, Shito, qui non mi anticipi come va a finire (che Kiki e Jiji non si comprendono più) bensì il significato. E se a contare è solo quello, è un problema che io legga la tua spiegazione prima che mi sia fatto la mia idea. (Poi io concordo con Eymerich, ma sono anche estremamente scettico sulle mie capacità di comprensione.)
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(argh, gli spoiler! Qua c'è un tizio che di media recupera un Ghibli all'anno e ci vorrà un po' perché arrivi a Kiki! ) (argh^2, gli OT!)