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Anime - un mix di minestrone, gelato, arte, cinema e paperelle


Visitatore Mihael Keehl 2020

Messaggi raccomandati

Just now, AkiraSakura said:

il manga di Sailor Moon

Il manga di Sailor Moon ha anche ben altri problemi :sisi:

1 minute ago, AkiraSakura said:

Nagai

Nagai dipende dal manga imho. Ho letto diverse cose e quelle disegnate meglio sono sicuramente VJack e Devilman, per quanto Devilman abbia un tratto molto semplice. VJack invece lo trovo disegnato molto bene per gli standard nagaiani :sisi:

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17 minutes ago, AkiraSakura said:

Non riesco a digerirne i disegni.

Quindi non è necessario che tu fruisca l'opera che con quelli si esprime. :-)

Semplicemente ogni cosa è quella che è nel suo toto. Credo sia brutto apprezzare solo "un pezzo" di qualcosa, e tenere gli occhi fissi sollo su quello, magari reinterpretato e declinato in un altro modo. Un'opera originale è l'originale, una derivata è sempre derivata. Può essere splendida, e capita eccome, ma non può sovrascrivere il suo originale.

Modificato da Shito
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Sì, Devilman e VJ son capolavori per carità (anche se VJ è DAVVERO ripetitivo fino allo sfinimento). Mi riferivo ai manga minori. Ho droppato Harenchi Gakuen, Iron Virgin Jun ecc. Ma amo davvero Cutie Honey anime però. Quella è arte (forse anche paperella e gelato per rimanere in topic).

 

9 minutes ago, Shito said:

Un'opera originale è l'originale, una derivata è sempre derivata. Può essere splendida, e capita eccome, ma non può sovrascrivere il suo originale.

 

Sì, certo. Io ho guardato l'anime perché volevo un piacchiaduro ma con le armature belle fighe e particolareggiate, nonché un chara d'autore. Non è che ho grandi pretese nei confronti di SS opera in sé.

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3 hours ago, Shito said:

Beh, anche a me e ad Anno storicamente piacciono soprattutto gli shoujo, nel mondo dei manga. :-D

No guarda di Sailor Mona e Nana ho solo visto l'anime, della prima ogni volta che esce una nuova edizione ci penso "magari questa volta lo prendo" perché è corto e ha la sua importanza storica poi apro il volume vedo i disegni e... "ma anche no" 

Nana manco preso mai in considerazione, è pure monco, se ne sta sullo scaffale. 

Le CLAMP dipende, già meglio, ma non ho preso tutto o altra roba l'ho rivenduta (tipo Tsubasa e XXXHolic) 

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16 minutes ago, AkiraSakura said:

Venduto pure io xxxHolic. Insopportabile a dir poco. Mo vediamo se riesco a farmi piacere X-1999. Almeno c'è l'apocalisse pornografica da mood anni 90. 

Sì ma pure quello resterà senza finale, avevo l'edizione Panini, rivenduta pure quella come Tokyo Babilon made in d/Visual

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Visitatore Mihael Keehl 2020
2 ore fa, Shuji ha scritto:

...so che me ne pentiro', ma non proseguo,

Voglio crederci.

Anch'io forse me ne pentirò,ma non fa niente.

Il messaggio con l'accusa di fare copia e incolla e subito dopo la negazione di cancellare sono stati fantastici.

Ho ancora il mal di pancia per il gran ridere....:lolla:

Comincio a capire come funziona,se non si prende sul serio nulla di quanto dite e vi si accetta per come siete,ha anche degli aspetti divertenti.

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Visitatore Mihael Keehl 2020
5 ore fa, Shuji ha scritto:

NONO, NON CI PROVARE

TU hai fatto la provocazione di dire che dall'altra parte della tastiera ci poteva essere anche uno scrittore, uno sceneggiatore o che (non recupero il post che e' poco qua sopra)

IO ti ho dato la possibilita' di provare delle competenze nel merito di quanto 'suggerivi'

TU non hai risposto nel merito.

quindi, al piu', tu sei qualcuno capace soltanto nella nobile arte del copia incolla.

Copia

eeee

incolla.

 

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15 minutes ago, Mihael Keehl 2020 said:

Anch'io forse me ne pentirò,ma non fa niente.

qualcuno ha vinto una scommessa.

 

15 minutes ago, Mihael Keehl 2020 said:

Il messaggio con l'accusa di fare copia e incolla e subito dopo la negazione di cancellare sono stati fantastici.

non e'accusa, e' realta', non sai niente se non nel riflesso di quel poco che leggi, capendo male, e copia incollando, pure peggio.

 

15 minutes ago, Mihael Keehl 2020 said:

Ho ancora il mal di pancia per il gran ridere....:lolla:

Allora tienitelo, se e' cosa che ti fornisce ilarita' e' cosa buona.

 

15 minutes ago, Mihael Keehl 2020 said:

Comincio a capire come funziona,se non si prende sul serio nulla di quanto dite e vi si accetta per come siete,ha anche degli aspetti divertenti.

La sintesi e' che se non si rompono le palle agli altri, non proprio tutto e' lecito ma quasi. Forse con una piccola spinta potresti addirittura riuscire a capirlo.

9 minutes ago, Mihael Keehl 2020 said:

Copia

eeee

incolla.

meglio solo 3 e, formatta meglio.

9 minutes ago, Mihael Keehl 2020 said:

87fa663b5c27e7a84ba48d3db77c09c9.jpg

l'immagine ce la vedo bene nell'app immuni.

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Visitatore Mihael Keehl 2020
7 ore fa, ryoga ha scritto:

Io non sono shuji. Sono tante cose: un ubriacone, un misogino, un allergico, uno shuji ma ti assicuro che non sono un comunista.

 

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8 hours ago, Mihael Keehl 2020 said:

Comincio a capire come funziona,se non si prende sul serio nulla di quanto dite e vi si accetta per come siete,ha anche degli aspetti divertenti.

Vedi, è un fatto che le persone sono diverse. Questo rende difficile ogni forma non dico di convivenza, ma proprio di comunicazione. Soprattutto in un momento storico di grande libertà apparente, in realtà un momento di estrema deresponsabilizzazione delle proprie azioni finché mosse all'interno del seminato (da altri), queste difficoltà diventano sempre più stridenti. Infatti, e non lo dico pensando che sia cosa buona, ri-citandoti:

"se non si prende sul serio nulla di quanto dite e vi si accetta per come siete, ha anche degli aspetti divertenti."

più che la descrizione del Pchan mi pare la descrizione della società contemporanea, ovvero la società della coabitazione e discomunicazione di persone profondamente individualistiche, ovvero profondamente sole, ovvero profondamente antiempatiche l'una con l'altra. La società in cui a nessuno importa davvero di nessun altro con cui si relaziona, ma ci si passa il tempo lo stesso. La società del disamore. La nostra società. Una società in cui, quasi diciotto anni fa, una ragazzetta mi disse "molti amici, molta solitudine", e mi diede da pensare. Spesso si invecchia senza rendersi conto del mondo che ci cambia tutto intorno, ed è uno dei miei molti difetti connaturati.

Alla fine tutto quello che resta è ritagliarsi uno spazietto in cui si riesca a essere sé stessi senza rendersi proprio troppo insopportabili al tessuto in cui ci si muove. Personalmente vivo così, con questa lucida coscienza, fin dalle elementari. Almeno questo. Guarda anche qui, è ovvio che io vengo spesso preso come un moralizzatore, come un predicatore, come uno sempre pronto a far sentenziosi sermoni su ogni cavolata, perché la mia natura è quella di cercare la serietà anche nelle stupidaggini. Aborro la frivolezza, schivo il "divertimento". Questa è pressoché una rottura costante e sembra davvero l'esatto contrario di questo mondo e di questo posto, nevvero? Vedi bene questo stesso post che sto scrivendo! Eppure sono ancora tollerato. A volte con più frizione, a volte con meno frizione. E di nuovo, anche le altre persone sono tutte diverse. Qualcuno non mi regge, qualcuno mi trova strano, qualcuno forse pensa persino che io sia interessante? Vale per tutti. Tanto "adattarsi" non significa "omologarsi" o "uniformarsi". Anche provandosi a sembrare quel che non si è non solo ci si fa del male, ma si otterrebbe un risultato ancora peggiore con il prossimo. Dunque credo che la cosa importante sia avere sempre l'onesta, genuina convinzione che quando si mette in atto una comunicazione interpersonale questa possa "fare del bene" non solo a noi, ma anche all'ideale ricevente. Ovviamente si può sbagliare e si sbaglierà mille volte, ma l'onestà di base è per me prerequisito al tentativo. Altrimenti: silenzio. Questo è il mio modo di non "usare" il prossimo, ma di "usare" me stesso mentre cerco di sopravvivere a me stesso. :-)

Buona continuazione e adattamento, che poi sono sinonimi.

Ti trovo una persona intelligente e spero di continuare a leggere il meglio di te. Il peggio di ciascuno di noi, dobbiamo imparare tutti a gestirlo.

Modificato da Shito
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Tra l'altro Buronson fa dire a uno degli sgherri di Ken-Oh: "in questo mondo non valgono più i legami di sangue". E prende due bambini del suo stesso clan e li fa lanciare dentro ad un vortice di sabbia per incastrare Fudo. Oppure, quando un boss di turno viene ammazzato, gli sgherri scappano senza alcun segno di fedeltà o lealtà al padrone (si sa quanto queste cose sono fondanti nei valori giapponesi arcaici).

 

Secondo me con la scena del vortice si stava proprio dicendo che non esiste più uno spirito comunitario (che per i giapponesi era il gruppo), e che l'epoca della Wasteland (cit.) è un'epoca di individualismo feroce.

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Cosa che avevo trovato molto ben espressa da Natsume Souseki in un suo romanzo che tengo ancora citato nella signature.

Niente di bello, comunque.

In giro vedo molto poco amore e molta confusione. Tanta solitudine, scarsa riflessione.

L'altro dì dinanzi al fonte battesimale di una vecchia vecchia abbazia ho avuto l'epifania di capire il senso vero del peccato originale, dell'abluzione, della sottomissione.

O si pensa, o si crede. Si incomincia a pensare con l'emancipazione. E ci si ritrova tragicamente soli. Colui che pensa da sé stesso e per sé stesso non ha che sé stesso. Per sopravvivere a questo peccato mortale si torna a rimettersi all'idea di una divinità, che poi è regola di una comunità. Per sopravvivere. Al sé.

Mi sa che Francesco aveva dovuto patire la colpa di un omicidio per capirlo, anche lui era un viziato. Tutto sommato sono stato di nuovo fortunato.

(E la mia tendenza all'allitterazione aumenta, sarà il fascino della canzone che mi tenta.)

Modificato da Shito
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Visitatore Mihael Keehl 2020
21 minuti fa, Shito ha scritto:

Vedi, è un fatto che le persone sono diverse. Questo rende difficile ogni forma non dico di convivenza, ma proprio di comunicazione. Soprattutto in un momento storico di grande libertà apparente, in realtà un momento di estrema deresponsabilizzazione delle proprie azioni finché mosse all'interno del seminato (da altri), queste difficoltà diventano sempre più stridenti. Infatti, e non lo dico pensando che sia cosa buona, ri-citandoti:

"se non si prende sul serio nulla di quanto dite e vi si accetta per come siete, ha anche degli aspetti divertenti."

più che la descrizione del Pchan mi pare la descrizione della società contemporanea, ovvero la società della coabitazione e discomunicazione di persone profondamente individualistiche, ovvero profondamente sole, ovvero profondamente antiempatiche l'una con l'altra. La società in cui a nessuno imprta davvero di nessun altro, ma ci si passa il tempo lo stesso. La società del disamore. La nostra società. una società in cui, quasi diciotto anni fa, una ragazzetta mi disse "molti amici, molta solitudine", e mi diede da pensare. Spesso si invecchia senza rendersi conto del mondo che ci cambia tutto intorno, ed è uno dei miei molti difetti connaturati.

Alla fine tutto quello che resta è ritagliarsi uno spazietto in cui si riesca a essere sé stessi senza rendersi proprio troppo insopportabili al tessuto in cui ci si muove. Personalmente vivo così, con questa lucida coscienza, fin dalle elementari. Almeno questo. Guarda anche qui, è ovvio che io vengo spesso preso come un moralizzatore, come un predicatore, come uno sempre pronto a far sentenziosi sermoni su ogni cavolata, perché la mia natura è quella di cercare la serietà anche nelle stupidaggini. Aborro la frivolezza, schivo il "divertimento". Questa è pressoché una rottura costante e sembra davvero l'esatto contrario di questo mondo e di questo posto, nevvero? Vedi bene questo stesso post che sto scrivendo! Eppure sono ancora tollerato. A volte con più frizione, a volte con meno frizione. E di nuovo, anche le altre persone sono tutte diverse. Qualcuno non mi regge, qualcuno mi trova strano, qualcuno forse pensa persino che io sia interessante? Vale per tutti. Tanto "adattarsi" non significa "omologarsi" o "uniformarsi". Anche provandosi a sembrare quel che non si è non solo ci si fa del male, ma si otterrebbe un risultato ancora peggiore con il prossimo. Dunque credo che la cosa importante sia avere sempre l'onesta, genuina convinzione che quando si mette in atto una comunicazione interpersonale questa possa "fare del bene" non solo a noi, ma anche all'ideale ricevente. Ovviamente si può sbagliare e si sbaglierà mille volte, ma l'onestà di base è per me prerequisito al tentativo. Altrimenti: silenzio. Questo è il mio modo di non "usare" il prossimo, ma di "usare" me stesso mentre cerco di sopravvivere a me stesso. :-)

Buona continuazione e adattamento, che poi sono sinonimi.

Ti trovo una persona intelligente e spero di continuare a leggere il meglio di te. Il peggio di ciascuno di noi, dobbiamo imparare tutti a gestirlo.

Anch'io ti trovo intelligente,sono sorpresa perché fino a un po'di tempo fa non lo avrei detto (non prenderla,ti prego,come cafonaggine gratuita),il problema è come sempre quando ci sono altri che ti parlano sulla testa.

E tu cerchi di esprimerti meglio,e quelli alzano la voce,allora alzi la voce tu o stai in silenzio.

Non sono stupita di avere letto in vecchi post, pochi istanti fa,"attenzione che da ora si cancellano commenti come se piovesse e senza avvertire".

Riiferimento alla recensione stroncatura di Kakegurui,il cui autore è stato giudicato pazzo delirante.

E la serie,difesa.

Sono piuttosto sbigottita che ci sia un punto di vista così parziale quando si tratta di serie per maschi,ma che gli stessi identici motivi di stroncatura li esprimano,in maniera più schietta e pittoresca, quando al posto della schiavetta c'è lo schiavetto.

Quindi si tratta sempre di commenti personali che nulla hanno a che vedere con la professionalità delle recensioni.

Il movimento meToo,come il furore afroamericano e liberal contro le statue, purtroppo è stato l'ultimo atto di una serie di eventi che se non son simili alla Rivoluzione Francese poco ci manca.

L'ostruzionismo dei neri alle elezioni,il coronavirus,gli elettori il cui voto è superiore a quello delle persone comuni in un sistema che esiste solo in Usa,Trump (ho detto tutto) son cose mica di ieri....

Con Kakegurui (che non c'entra nulla con la censura negli Stati Uniti) si è voluto fraintendere il concetto stesso di politicamente corretto.... che è nato precisamente per difendere le minoranze (etniche, religiose, sessuali ecc)e non le stronzate pseudo erotiche, siano Kakegurui oppure Pratiche Fuori Orario o Il Cuneo dell'Amore (che io ho sempre trovato detestabile quando le mie amiche ci andavano pazze).

Con questo, non dico di andare in Giappone a bruciare le copie originali,ma si potrebbe cominciare col permettere una recensione senza immediatamente mettere le mani avanti, senza invitare al dileggio facendosi i complimenti da soli (:o).

Non è per deviare sulla concorrenza,ma per esempio vedo su Animeclick degli articoli sull'origine delle donne gatto (e uomini)come fantasie sessuali,sul sistema scolastico giapponese che mantiene regole surreali atte a controllare la vita privata degli studenti (cosa che credevamo valida solo per gli Idol),al punto che le ragazze devono indossare mutandine bianche....e alcuni insegnanti sopra i quaranta si sono occupati personalmente della verifica!

Mi pare che una lettura di Kakegurui da questo punto di vista fosse compito loro.

Invece di dare del pazzo a chi ha provato a farla.

 

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Quella su Kakegurui non e' una recensione e' un post idiota.

Bisogna innanzitutto distinguere tra recensione e parere personale; in una recensione non ci sono mai giudizi tranchant di merito, si approfondisce l'argomento nel contesto, evidenziando taluni punti specifici presi in esame per comunicare ai lettori sempre nel contesto quali e come sono piaciuti, in modo da far trasparire un giudizio complessivo assommando o sottraendone in modo da fornire un quadro piu' o meno completo. In un parere personale si puo' scrivere di tutto, di proprio.

Quella che qui si chiama recensione e' stupida, faziosa, si isola dal contesto specifico, lo piega alla dimostrazione di una tematica personale nient'affatto condivisibile in quanto avulsa prima dal contesto e poi da qualunque spirito di condivisione di un'esperienza.
Denota non conoscenza dell'argomento, essendo avulsa dal contesto, trasuda partigianeria tematica che viene calata dall'alto a prescindere dalla comprensione del testo, dei personaggi, della vicenda, di cui si prendono, isolano e ridefiniscono aspetti e punti, secondo una propria versione contestuale acritica.

E' un post idiota, pura spazzatura e disinformazione allo stato puro che non serve a nient'altro e a nessun'altro se non all'estensore per avere spazio per fornire su un'opera la propria distorta e parziale visione preconcetta.


P.s.
Il politicamente corretto e' l'apoteosi della ipocrisia americana esportata nel resto del mondo, e che ora si esplica pure nell'incredibile assurdita' preconcetta, precostituita e aprioristicamente lavata della Cancel Culture.

Mi sembra infatti MOLTO condivisibile la damnatio memoriae dell'opera di Omero, per via di come quei millenni orsono era stata tratteggiata la figura di Penelope.

Attendero' con ansia poi, sempre per queste deliranti politiche culturali (un tempo non proprio ambiti equipollenti) che si scaglino pietre (non vedo fare altro questa 'corrente') contro la citta' di Troia. Per ovvie e scontate ragioni.

America che si specchia nella precedente politica attiva nelle forze armate per decenni della cosiddetta DON'T ASK. DON'T SAY in relazione alle preferenze dei singoli membri delle suddette forze armate.

Lo stra-abusatamente citato Tomasi da Lampedusa diceva che tutto deve cambiare per restare uguale, negli USA tutto deve essere patinato da patria delle Liberta', mentre neri vengono ammazzati per strada e bambini si ammazzano con le armi dei padri.

Perche' nello stupendo paese del politically correct, la Lobby delle armi e la Blackstone (tra le altre) sono le vere anime guidanti la nazione.

Una nazione fondata su di un emendamento alla propria costituzione

In cui e' sancito anche il diritto alla felicita', a prodromica memoria della propria assoluta e nera ipocrisia.

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Visitatore Mihael Keehl 2020
26 minuti fa, Shuji ha scritto:

Quella su Kakegurui non e' una recensione e' un post idiota.

Bisogna innanzitutto distinguere tra recensione e parere personale; in una recensione non ci sono mai giudizi tranchant di merito, si approfondisce l'argomento nel contesto, evidenziando taluni punti specifici presi in esame per comunicare ai lettori sempre nel contesto quali e come sono piaciuti, in modo da far trasparire un giudizio complessivo assommando o sottraendone in modo da fornire un quadro piu' o meno completo. In un parere personale si puo' scrivere di tutto, di proprio.

Quella che qui si chiama recensione e' stupida, faziosa, si isola dal contesto specifico, lo piega alla dimostrazione di una tematica personale nient'affatto condivisibile in quanto avulsa prima dal contesto e poi da qualunque spirito di condivisione di un'esperienza.
Denota non conoscenza dell'argomento, essendo avulsa dal contesto, trasuda partigianeria tematica che viene calata dall'alto a prescindere dalla comprensione del testo, dei personaggi, della vicenda, di cui si prendono, isolano e ridefiniscono aspetti e punti, secondo una propria versione contestuale acritica.

E' un post idiota, pura spazzatura e disinformazione allo stato puro che non serve a nient'altro e a nessun'altro se non all'estensore per avere spazio per fornire su un'opera la propria distorta e parziale visione preconcetta.

P.s.
Il politicamente corretto e' l'apoteosi della ipocrisia americana esportata nell resto del mondo, e che ora si esplica pure nell'incredibile assurdita' preconcetta, precostituita e aprioristicamente lavata della Cancel Culture.

Mi sembra infatti MOLTO condivisibile la damnatio memoriae dell'opera di Omero, per via di come quei millenni orsono era stata tratteggiata la figura di Penelope.

Attendero' con ansia poi, sempre per queste deliranti politiche culturali (un tempo non proprio ambiti equipollenti) che si scaglino pietre (non vedo fare altro questa 'corrente') contro la citta' di Troia. Per ovvie e scontate ragioni.

America che vede nella precedente politica attiva nelle forze armate per decenni della cosiddetta DON'T ASK. DON'T SAY in relazione alle preferenze dei singoli membri delle suddette forze armate,

 

Leggendo gli altri due articoli del postino, che non avevo visto,mi sono sembrati stranamente uguali ma scollegati l'uno dall'altro,finti.

Tuttavia, temo che anche il tuo giudizio non sia imparziale, perché impostato sull'emotività("un post idiota, pura spazzatura, deliranti politiche culturali") più tipico di un fan o di un attore che del critico a cui aspiri ad essere.

 

Almeno,questa è l'impressione che ho avuto io...

 

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No, TU aspiri forse ad essere qualcosa. Io argomento con forza e nel merito.
Io reputo spazzatura il politically correct in quanto avente origine dalla nazione piu' ipocrita esistente.

Sai che le famiglie e le organizzazioni presenti in kakegurui sono al piu' di tipo matriarcale (NB, al piu' da intendersi non come maggioranza ma come totalita', con accezione interlocutoria al tutt'al piu'), e che una delle figure apicali e' su una sedia a rotelle?

Dove sta il corretto contesto delle 'critiche' preconcette che sono presenti in quel post? Le prime pagine del manga?

Le illustrazioni di copertina?

I frontespizi?

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E chiudo perche' sono le 5.

Ovviamente, in real life, io a tutti questi discorsi, sono costretto ad abbozzare.

Cosi' come le disposizioni dell'ordine che hanno eliminato il termine 'clandestini' dalle pagine dei giornali; per carita', in quel caso a livello terminologico era pure corretto farlo.

Ma mi faccio schifo, perche' sono cosi' uno di quegli ipocriti che mi fanno incazzare.

Motivo per il quale adoro l'anonimato.

Almeno un po' di rabbia la esprimo, e non contro me stesso come in real life.

E se credi che sia l'unico a fare cosi'........

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Visitatore Mihael Keehl 2020
5 ore fa, Shuji ha scritto:

E chiudo perche' sono le 5.

Ovviamente, in real life, io a tutti questi discorsi, sono costretto ad abbozzare.

Cosi' come le disposizioni dell'ordine che hanno eliminato il termine 'clandestini' dalle pagine dei giornali; per carita', in quel caso a livello terminologico era pure corretto farlo.

Ma mi faccio schifo, perche' sono cosi' uno di quegli ipocriti che mi fanno incazzare.

Motivo per il quale adoro l'anonimato.

Almeno un po' di rabbia la esprimo, e non contro me stesso come in real life.

E se credi che sia l'unico a fare cosi'........

Ho contato quattro risposte (o aggiunte) da parte tua, contro il mio breve messaggio.

Quando ho corretto e aggiunto alle mie"recensioni"nel club,mi aspettavo una valanga di invettive.... non si è mossa foglia.Col tempo, ho capito che niente è scritto sulla pietra e che tutti correggono e aggiungono, in misura minore o maggiore secondo la loro posizione e le possibilità che questa offre loro.

Adesso mi stai dicendo che tu ti sfoghi nel web con dei perfetti estranei delle tue frustrazioni sul lavoro,e che anche altri (dello Staff? dell'utenza?) fanno allo stesso modo.

Peraltro,la situazione che si protrae da anni non sembra venire percepita come in contraddizione con la funzione puramente documentativa e informativa che rappresentate, anche se lo è.

Tutto questo,e altro di cui non vale nemmeno la pena di parlare,mi dimostra che siamo distanti anni luce,dal punto di vista culturale, deontologico, artistico,politico (aggiungi altri termini a tuo piacere).

Il semplice fatto di stare qui,a scriverti,in un certo senso mi compromette: botta e risposta sono collocate in un contesto così astratto, surreale, artificioso e contraddittorio, che risulteranno finte agli occhi dell'utenza,come se fossimo due vecchi amici che battibeccano (vedi Fazio e Littizzetto).

Se qualcuno penserà che stiamo dicendo il vero, penserà che tu sei un nevrotico ed io devo essere un po'masochista.

In tutti i casi,niente di quello che possiamo scrivere o fare, sarà il più possibile simile al nostro pensiero.

.... che è la funzione stessa della comunicazione.

Per quanto mi riguarda, ho anche deciso di non continuare col club,lo lascio com'è.

Stando così le cose, potremmo semplicemente tenerci a distanza?

Ovvero: rispondi a chi apprezza le tue osservazioni, oppure a chi si diverte nell'essere provocato e/o intenzionalmente travisato.

Buona permanenza e buona giornata.

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Ho letto – per ora solo sommariamente (per ora) – svariati post con parti che vorrei citare. Giusto per enfasi e per verità. Magari lo farò. Per ora vorrei sottolineare il cruciale fatto che l'Iliade è totalmente shounen, quasi Jumpista, mentre sotto sotto l'Odissea è sottilmente shoujo, in realtà. E come lorsignori ormai sapranno, dico sempre stupidaggini ma sempre sul serio. :-D

(grassetti miei)

10 hours ago, Mihael Keehl 2020 said:

Anch'io ti trovo intelligente,sono sorpresa perché fino a un po' di tempo fa non lo avrei detto (non prenderla,ti prego,come cafonaggine gratuita),il problema è come sempre quando ci sono altri che ti parlano sulla testa.

E tu cerchi di esprimerti meglio,e quelli alzano la voce,allora alzi la voce tu o stai in silenzio.

[...]

Il movimento meToo, come il furore afroamericano e liberal contro le statue, purtroppo è stato l'ultimo atto di una serie di eventi che se non son simili alla Rivoluzione Francese poco ci manca.

L'ostruzionismo dei neri alle elezioni, il coronavirus, gli elettori il cui voto è superiore a quello delle persone comuni in un sistema che esiste solo in Usa, Trump (ho detto tutto) son cose mica di ieri....

 

8 hours ago, Shuji said:

Il politicamente corretto e' l'apoteosi della ipocrisia americana esportata nel resto del mondo, e che ora si esplica pure nell'incredibile assurdita' preconcetta, precostituita e aprioristicamente lavata della Cancel Culture.

 

Mi sembra infatti MOLTO condivisibile la damnatio memoriae dell'opera di Omero, per via di come quei millenni orsono era stata tratteggiata la figura di Penelope.

 

Io non so cosa la prima poster che ho citato qui intendesse con la parte che ho grassetato, ma invero vi leggo del tutto concordi sull'unica cosa davvero importante. Secondo me.

Per di più:

7 hours ago, Shuji said:

Ovviamente, in real life, io a tutti questi discorsi, sono costretto ad abbozzare.

Cosi' come le disposizioni dell'ordine che hanno eliminato il termine 'clandestini' dalle pagine dei giornali; per carita', in quel caso a livello terminologico era pure corretto farlo.

Ma mi faccio schifo, perche' sono cosi' uno di quegli ipocriti che mi fanno incazzare.

Motivo per il quale adoro l'anonimato.

Almeno un po' di rabbia la esprimo, e non contro me stesso come in real life.

E se credi che sia l'unico a fare cosi'........

Questa è una delle cose più vere, mature, oneste e genuine che io abbia mai letto qui, o altrove, da Shuji, o da altri.

Poi:

1 hour ago, Mihael Keehl 2020 said:

Il semplice fatto di stare qui, a scriverti, in un certo senso mi compromette: botta e risposta sono collocate in un contesto così astratto, surreale, artificioso e contraddittorio, che risulteranno finte agli occhi dell'utenza ,come se fossimo due vecchi amici che battibeccano (vedi Fazio e Littizzetto).

 

Se qualcuno penserà che stiamo dicendo il vero, penserà che tu sei un nevrotico ed io devo essere un po' masochista.

In tutti i casi, niente di quello che possiamo scrivere o fare, sarà il più possibile simile al nostro pensiero.

.... che è la funzione stessa della comunicazione.

Quindi mi ritiro in buon grado, ho apprezzato tantissimo i post di voi entrambi, e soprattutto ne ho apprezzato la combinazione. Quando si è adulti è davvero difficile comunicare con piena disposizione alla lettura pura dell'altro, perché ciascuno è già ricoperto di ferite e lividi, e ci si urta continuamente su punti sensibili.

Ma io credo che ne valga comunque la pena, e credo che il vostro dialogo notturno l'abbia dimostrato. All'Insalata di Funghi posso solo far notare che neppure la verità dovrebbe portare a infierire sull'onestà. Se parli di nevrosi, credo che il vivere in una società umana reale non possa esserne avulso. Lo diceva splendidamente Akutagawa, che ahinoi fece una fine meno splendida. Il punto è trovare un modo di resistere alle proprie nevrosi senza portarle a essere psicosi, e di mezzo c'è proprio quell'area "borderline" che va tanto di moda sugli ultimi DSM quanto negli articoli di psichiatria take-away. Quindi secondo me il punto  del punto è sempre sforzarsi di fare in modo che il confronto sia proficuo per noi E ANCHE per gli altri.

È molto difficile, ma bisognerà pure trovare una ragione per godersi l'invecchiamento, no? :-)

Modificato da Shito
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(Idem che il mio penultimo.)

<< Mi ha incuriosito la discussione sui motivi dello sfogo online, legato alle questioni di adattamento sociale. Ma non sono sicuro di aver compreso a fondo i contenuti dei post di Shuji e Shito, quindi eviterei di intavolare argomentazioni che resterebbero superficiali oppure poco mirate sul tema. >>
Quanto sopra esemplifica, per come la vedo, un contenuto neutro, indi tecnicamente fuori posto in una discussione/topic di un forum - sia che prendiamo un termine o l'altro: non si contribuisce all'argomento, non considera l'interlocutore, è un silenzio rumoroso. Ma vale il principio del uuush faciaml (grazie AkiraSakura per avermi parzialmente riportato a BF), che si declina in scriviamo comunque. Notare il "noi" maiestatis, che di solito si trascura o si elide nel passaggio al concreto - e difatti qui io sono un (*lui*), c.g.d. (<- "come già detto", costruzione alternativa al CVD).

(continuo? Boh.)

Modificato da Anonimo (*lui*)
Ho solo aggiunto una virgola.
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