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Hyo

Pchan User
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Everything posted by Hyo

  1. Sigla italiana (registrata live da Lucca Comics): Il testo come al solito chiama vendetta (non trovo la canzone in SIAE, quindi non so chi ne sia l'autore), ma la voce del cantante mi piace.
  2. BTW, Otaku no Video era evidentemente tradotto dall'inglese.
  3. Anche quelli vecchi erano precisi sul dialogo. Era Howl che era ritradotto ex novo.
  4. Direi che traducono dal copione inglese interno. O quantomeno quella è la prassi, Perché dovrebbero basarsi su un'altra localizzazione? Non so come funzionino queste dinamiche, ma credo accada solo in determinati casi dove si va ad acquistare dall'estero...
  5. A rivedere l'episodio ne parlano proprio come コンパス座, giusto. Proprio col suffisso per le costellazioni, dico, e quindi è effettivamente 'compasso'. Certo che a vedere l'immagine avrei scommesso qualsiasi cosa sul fatto che quello fosse l'ago di una bussola...
  6. Ma quello che il mondo italofono tutto chiama 'Hook del compasso' non dovrebbe essere 'Hook della bussola'? L'elmo mi sembra proprio richiamare l'ago di una bussola... I spy calco.
  7. Sul 'non gli fregasse molto' non saprei... ha fatto rifare doppiaggi in mezzo mondo affidandoli a persone che conosceva personalmente.
  8. ma perchè?! non esistono traduttori che conoscono l'italiano? Non ho capito qual è il collegamento col mio post, ma sì, gira anche voce di madrelingua che traducono parlando a malapena l'italiano. Dario Sevieri scrive: Personalmente mi occupo di fumetti giapponesi e racconterò di quell'ambiente. Per tradurre una lingua così complessa ci s'immagina che chi lo fa sia adeguatamente preparato. So per esperienza che per ragioni di costi e di tempi alcuni fumetti arrivano nella versione italiana attraverso questo percorso: l'opera originale viene affidata a una coppia (solitamente ragazzo italiano e ragazza giapponese): la ragazza traduce in un italiano appena leggibile e il ragazzo gli dà le "aggiustatine" del caso. http://www.lanotadel...pi.htm?n_page=1 Cosa che mi veniva confermata anche da altra persona. Poi certo, l'italiano di base fa pena e chi deve sistemarlo prende cantonate perché non riesce a capire cosa diamine significhino le battute, ma è trascurabile. Invece, sui traduttori che non sanno il giapponese puoi fare riferimento a questo: http://yupa1989.word...metto-italiano/ paurosamente interessante. non sarà che, visti certi risultati, ci sono casi di traduzioni amatoriali (fatte da dialoghisti con conoscenza minima dell'altra lingua) spacciate per traduzione + adattamento? Nah, non credo. Nel settore anime in genere viene già fornita una traduzione al dialoghista***, che poi basa i dialoghi su quella. Per il semplice motivo che se non lo fai e offri il lavoro a un dialoghista che non ha idea di dove si trovi il Giappone e ci sono errori grossolani ed evidenti l'appassionato poi ti picchia. Se noti, si è sviluppata una nicchia di dialoghisti che lavora quasi solo sull'animazione giapponese, quasi tutti formatisi in seno alla fu Dynamic Italia, semplicemente perché il resto del mondo non era capace di lavorare su questi prodotti. Se poi non c'è la traduzione, si fa di testa propria. Mi raccontava un dialoghista che si era trovato a lavorare su un film d'animazione giapponese per la prima volta che lui aveva pagato di sua sponte una traduttrice perché si rendeva conto a sensazione che il copione inglese era del tutto sbagliato. Non ho visto il suo lavoro, ma data la sua visione dell'adattamento non ho comunque molte speranze sulla qualità finale... In generale, però, direi che gli errori nei copioni finali nel settore anime vengono da: - traduzioni sbagliate all'origine; - dialoghisti che travisano le traduzioni, ancorché corrette e scritte in buon italiano. Lasciando perdere ovviamente le modifiche arbitrarie. *** Perdono, rileggendo il post di prima mi rendo conto che non era chiaro. Nel settore anime in genere la traduzione te la danno, allo scopo di evitare casini grossolani. La pratica che vuole il dialoghista pagarsi il traduttore è propria del resto del settore. C'era anche stato il fenomeno per cui i dialoghisti non pagavano le quote ENPALS sulla parte del compenso che destinavano alla traduzione, pratica poi confermata come non attuabile per la quale si può fare riferimento qui: http://www.aidac.it/...colari/01_2.pdf
  9. In realtà parlavo per dare fiato alla gola. Non ho mai visto nè Dracula nè Twilight. You win. (Okkei, non è da me, ma a volte gli one-liner alla Shito sono doverosi.)
  10. Per il livello degli adattamenti, come al solito dipende dall'accoppiamento traduttore/dialoghista. Che a Dynamic lavorassero anche traduttori non propriamente eccellenti non è un mistero. Che il settore sia infestato tuttora da traduttori incapaci ma che hanno oramai un curriculum spaventoso non è un mistero. Che a Dynamic si traducesse anche (almeno i primi tempi, poi non so se sia cambiata la politica in toto) dall'inglese non è un mistero. Che nel settore doppiaggio il punto di riferimento sia il dialoghista e che quindi il processo di traduzione sia considerato poco più che zero non è un mistero (il fatto che ti diano una traduzione è già gran lusso: in genere la traduzione se la paga il dialoghista, se vuole, con parte del suo compenso). Il fatto che ci siano dialoghisti più fedeli e dialoghisti meno fedeli non è un mistero (hint: quelli fedeli sono quasi tutti confluiti poi in Shin Vision). Il fatto che ora passa tutto sotto 'Ad Libitum' (cosa che tra l'altro mi sa che non si potrebbe fare) e sia impossibile capire chi stradiamine scriva i dialoghi è un vero e proprio legno. In sostanza, non è che a Dynamic ci fosse uno standard qualitativo particolare. Soltanto, avevano alcune persone che facevano abbastanza bene il loro lavoro e questo alzava la qualità dei prodotti che lavoravano. Cioè, io Cowboy Bebop l'ho visto una sola volta in italiano, e non credo lo riguarderò in giapponese, ma credo con buon margine di sicurezza che sia abbastanza inventato. Mi basta leggere il nome del dialoghista. Se si vuole valutare qualcosa, in genere è meglio partire dai nomi dei singoli lavoratori che da quello dell'azienda: in genere è un sistema più preciso.
  11. Ricordiamo la mitica proiezione al Festival del Cinema di Roma di due anni or sono. Il documentario è diviso in capitoli, cosicché ogni tanto compaiono a schermo cartelli del tipo: Capitolo 1 - Genesi dei canali di Yanagawa Capitolo 2 - Morte dei canali di Yanagawa Capitolo 3 - Filologia comparata e contestualizzazione storica dei Canali di Yanagawa eccetera. A ogni cartello di inizio capitolo un numero costante di persone alzava bandiera bianca e lasciava la sala, provato oltre misura. Due ore e quarantasei minuti di pura follia (ed è parlato tipo la metà di quello su Ootsuka).
  12. La battuta di Dora credo sia adeguata al contesto, ovvero non sentendola 'isolata' dovrebbe funzionare. Quella che mi sembra un po' debole è 'E' tutta colpa di questa pietra, vorrei non averla mai avuta!', ma per il resto Sheeta va benissimo (e vorrei verificare con la battuta originale, comunque). Muska molto meglio del precedente, e anche Polidori è meglio di come mi immaginavo. Direi che nel complesso va benone.
  13. Ahimé devo leggere molto di fretta, ché sono in partenza... solo due cose: Per i film è senz'altro vero, ma per gli anime mi sembra che quasi sempre si opti per la trascrizione integrale di quanto dice il personaggio. Ricordo solo qualcosa di Yamato pesantemente tagliato. Dynit mi pare abbia sempre la trascrizione integrale, così come i film Ghibli (Howl a parte). Per quanto riguarda gli adattamenti, Ad Libitum senz'altro tira fuori cose decenti, così come qualche altro sparuto adattatore. Però io quando sono andato a verificare battuta per battuta ho sempre trovato parecchi errori sciocchi di interpretazione o traduzione, perché le traduzioni arrivano spesso imprecise (si diceva che per il doppiaggio i traduttori sono sottopagati, no?) e i dialoghisti il giapponese non lo conoscono. Per i doppiaggi, il problema è quanta voglia di dannarsi ha il direttore e quanta sensibilità ha alle sonorità della lingua... per dire, ho poi ascoltato il trailer di Ano Hana (prima o poi riuscirò a vedermi un episodio in italiano): le voci sono azzeccate e mi pare recitino bene, però... a parte Menma sono tutte voci troppo adulte per dei ragazzini. Dico, le ascolti e non sono credibili. E' un peccato, perché compromette un lavoro che mi sembra in linea di massima ben fatto.
  14. Ma questo è fuor di dubbio. Ovviamente se diminuisce il budget è perché per un qualche motivo non sono più disposti a spendere quei soldi. Questo non significa in automatico che non potrebbero. Magari, semplicemente, sono calati gli ascolti e/o gli sponsor pagano meno/ci sono meno sponsor e quindi la serie ha perso in considerazione a Mediaset. Insisto che mancano troppi dati, siamo eccessivamente fuori dal sistema per fare analisi di questo tipo. Su tutto, mi sembra che i dati siano certi: ci sono tagli. Capire l'entità del problema e le cause prime mi sembra un altro paio di maniche. Questo può aver senso: hai 31 episodi da trasmettere anziché 13. Peccato che non sia andata così: hanno doppiato il Juunikyuu per poi tenerlo due anni nel ripostiglio, l'hanno trasmesso (la domenica mattina) e hanno doppiato il Meikai solo dopo (per mandarlo il primo pomeriggio), e l'Elisio chissà. A me sembra che vadano decisamente a spanne, a seconda delle condizioni del momento. Il punto è anche che Mediaset non è un editore di anime. Non è detto che a Margaria importi qualcosa di far sapere al mondo che hanno doppiato (o meno) la serie, oppure di Saint Seiya in generale. Lui fa il suo lavoro, che va un po' più in là del giocare col fandom. Su De Palma, invece, credo semplicemente non parli in quanto non intitolato a farlo: ci sono un ufficio marketing e dei responsabili di edizione che si occupano degli annunci. E' più facile che dica qualcosa il singolo doppiatore che la persona a capo della parte artistica dell'edizione italiana, specialmente se quest'ultimo è nel ciclone delle polemiche. Edit: su Balzarotti, beh, se la notizia è confermata è fatta. Volendo, puoi anche provare a vedere se ti risponde lo Studio PV.
  15. Credo che Ivo De Palma sia in silenzio stampa fino a ulteriori comunicazioni Mediaset, non mi sembra abbia mai affermato né smentito che il doppiaggio sia stato realizzato. Se sbaglio, ovviamente correggetemi. Sulla questione Elisio/Mediaset, non penso sia granché funzionale considerare la serie come 'gli ultimi sei episodi di Saint Seiya', ma come serie a parte e seguito delle precedenti. Sul perché non l'abbiano doppiata prima, direi che sia perché prima non ne avevano i diritti: sbaglio o l'annuncio dell'acquisizione è avvenuto dopo la prima trasmissione del Meikai? Sui Simpson, 60% è un valore vuoto non sapendo di quale cifra si parli in euro (credo tenda più al 70%, BTW). E devi anche considerare che non è un taglio diretto imposto ai doppiatori: Mediaset ha revocato parte del budget destinato alla serie alla Sedif, la Sedif si è rifatta sui doppiatori che godevano di maggiorazioni sul contratto sindacale. Quindi non è che abbiano tagliato X ai doppiatori e Y a dio-sa-chi: nel taglio ai doppiatori sta tutta la decurtazione, o comunque la larga parte di essa. Su tutto, credo che così ci blocchiamo su un gioco di calcoli che non possiamo permetterci di fare: non abbiamo le cifre e ci mancano valanghe di dati sulle procedure interne. Per me i fatti sono che sei episodi sono pochi, e Mediaset è grossa: se fa fatica a doppiare sei episodi di un cartone animato a Milano allora significa che non ha più i soldi per doppiare pressoché nulla (ma nemmeno per acquistare...). Significa essere messi PEGGIO di Dynit: loro almeno, col supporto di una televisione, le cose le pubblicano. La soluzione più logica mi sembra sia: non sono interessati a trasmettere SS, che il doppiaggio sia stato fatto o meno. In ogni caso, è possibile che tra tutti i fan urlanti dei Cavalieri dello Zodiaco non ce ne sia uno che abbia provato ad informarsi alle fonti? Invece di chiedere ad libitum a De Palma che ha già detto che non risponderà, perché non prendere Margaria, lo Studio PV, uno qualsiasi degli altri doppiatori, la SIAE, un dannato fonico... Mi sa che in questo modo otterreste più informazioni che insistendo sui complotti o stupidaggini simili.
  16. Margaria comunque diceva non so quanto tempo fa che contavano di iniziare il doppiaggio nel giro di poco. IMHO è probabile che sia poi stato effettivamente doppiato, non è che al doppiaggio debba seguire di regola la messa in onda. Per quanto possa essere in crisi, Mediaset non è Dynit, non hanno certo il problema di pagare il doppiaggio di sei episodi. Solo che essendo un emittente televisiva credo abbiano logiche molto diverse rispetto ad una casa editrice, specialmente in merito ai costi opportunità. A un'editrice, una volta pagati diritti e doppiaggio, conviene commercializzare il prodotto in ogni caso: per quanto l'home video venda poco, è inverosimile che il ricavo sia inferiore alle spese di realizzazione fisica del prodotto e di distribuzione. Mediaset invece per mandare in onda Saint Seiya deve rinunciare a mandare in onda qualcos'altro, e se si prevede che l'altro faccia maggiori ascolti (o se l'altro ha sponsor dietro di sé) SS resta in magazzino per quanti soldi possano averci speso sopra. Il cambio dei due doppiatori dei Simpson ha generato un drama insopportabile. Voglio dire, è facile: la doppiatrice ha una percezione del proprio valore pari a X, la committenza pari a Y. Con Y < X si cambia doppiatore, tutto qui. Ovviamente non è cosa buona di per sé ed è comprensibile che i fan della serie ne abbiano a male, ma cristo quanto drama inutile...
  17. Piuttosto, qualcuno trova un senso all'uso di 'lepido' in questo contesto? A me risulta soltanto con accezione positiva, laddove mi sembra che in originale ci siano solo termini negativi (come è logico aspettarsi, d'altronde). C'è qualche significato che mi sfugge o De Leonardis una volta tanto ha fatto un errore di italiano?
  18. En passant, solo io trovo che Garbolino su Jean non ci azzecchi niente-niente-niente?
  19. Eh... mi perdonerai, ma di Power Rangers non so nulla. Intendi che questa espressione era così in giapponese e in italiano è rimasta inalterata? D'accordo, ma 'power rangers' è una dicitura 'completa', ideata per quello specifico uso, giusto? Ovvero, non è usata con altri significati in giapponese. 'Busters' se provi a cercarlo su Google in katakana restituisce "circa 9.920.000 risultati", che ovviamente in larghissima parte non c'entrano nulla con AnoHana. Ovvero, in giapponese è una parola usata comunemente, non ha connotazioni esterofile particolari, come il 'computer' che ti citavo. A logica andrebbe tradotta, sempre che non stia dicendo qualche stupidaggine. Ma io non ci sputavo sopra. ^^ Per la verità, al momento sugli anime ho più fiducia sui doppiaggi milanesi, in linea di massima. A Roma mi pare non abbiano né le competenze né la voglia per lavorare bene sull'animazione giapponese. Con qualche direttore la situazione migliora, ma in linea di massima se non i protagonisti almeno i comprimari e le piccole parti sono praticamente sempre doppiate alla come viene viene... (ToraDora, al di là della questione milanese/romano, temo fosse fatto al risparmissimo a giudicare dal cast dei doppiatori. :P Va consegnato all'oblio a priori.)
  20. Su Wikipedia si trovano i doppiatori: Jinta: Andrea Mete Menma: Serena Clerici Anaru: Benedetta Ponticelli Yukiatsu: Paolo De Santis Tsuruko: Jolanda Granato Poppo: Renato Novara Praticamente un doppiaggio milanese con l'aggiunta di Mete junior, voglio proprio vedere cos'hanno combinato con doppiaggio e adattamento. Certo, 'buster' in inglese non è che prometta bene: non è che se si traduce in francese un testo italiano si usa 'computer' anziché 'ordinateur' perché noi diciamo così...
  21. Come mai questa differenza nel caso di un film cinematografico? Non me ne è chiaro il motivo... Per il resto del messaggio, proviamo allora a cambiare il contesto. Se non esistesse questa prassi e non ci si dovesse preoccupare degli altri studi, degli altri colleghi, del resto del mondo, che cosa avrebbe fatto Ivo De Palma di quei labiali muti in Samurai 7?
  22. Ma cosa si intende per 'all'occorrenza'? Se io, da non addetto ai lavori, dovessi pensare a un utilizzo sensato di (SM), direi che lo si potrebbe utilizzare per inserire la lettura di cartelli in lingua straniera (prassi che non mi piace molto, preferendo il corretto sottotitolo, ma di cui posso capire le motivazioni), o per recuperare fuori campo, ove possibile, elementi che un sincrono stringente constringerebbe a sopprimere. Il contratto prevede sì quell'abbreviazione, ma non mi pare ne disciplini l'uso dicendo per esempio che va applicata per coprire un dialogo muto affinché non esistano movimenti labiali non doppiati. Ne deduco che il suo utilizzo in questo senso è frutto di consuetudine e non di norma. Consuetudine che mi pare inoltre non condivisa da tutti, giacché si vedono anche casi in cui i labiali muti restano muti. In ogni caso, questo è dal punto di vista dell'ascoltatore un falso problema: se la prassi prevede che si vada contro la scelta registica dell'autore, allora semplicemente la prassi è insensata. Come dicevo, nella valutazione finale del lavoro non contano i chi o i perché, ma solo il risultato fattuale. Insomma, l'esistenza di una consuetudine consolidata potrebbe semmai influenzare il mio giudizio sull'adattatore, ma mai sull'adattamento.
  23. Avrei volentieri guardato l'episodio di modo da poter capire cosa ci fosse in originale, ma purtroppo non trovo l'episodio nella sua versione italiana in streaming. :( Se qualuno lo trovasse, magari faccia un fischio in PM. Ad occhio no, non mi sembra una cosa buona. Mi trovo molto d'accordo con questa presa di posizione: Non è certo un'espressione che gli appassionati più rigorosi possano tollerare in un anime giapponese, a meno che sia ambientato in Italia, e in particolare a Roma, e chi la dice sia chiaramente originario del luogo. Mi sembra logica e sensata: un conto è rendere il colore del linguaggio originale sfruttando le opportunità fornite dalla lingua italiana (termini o espressioni più o meno colloquiali, più o meno ricercate, più o meno sbruffone...), un altro è appioppare una marca linguistica di matrice dialettale ad un personaggio che evidentemente con essa non ha nulla a che spartire. Certo, magari guardando l'originale viene fuori che era necessaria una cosa simile per chissà quale motivo, ma mi sembra assolutamente improbabile, e inoltre non riesco a immaginare una possibilità reale che giustifichi un simile adattamento. Direi quindi che è più che lecito che ascoltando questa battuta si sollevi un sopracciglio. Ora però non capisco la ragion d'essere di questo appunto. Ho già detto, e ulteriormente ripetuto, che il punto del mio messaggio precedente non è il caso specifico in sé, ma la mentalità che lo ingenera. In questo senso, ho trovato il caso di quei versi aggiunti molto calzante perché nelle sue semplicità e immediatezza contravveniva evidentemente a una certa scelta registica (i personaggi sono in campo, ridono, ma non si ode alcun suono), che posso immaginare essere stata espressamente voluta (e quand'anche non lo fosse, questo non cambierebbe la realtà: quei versi sono muti). Visto che i dialoghi di quell'anime presentano svariate alterazioni, a più livelli, si intravede una certa mentalità lavorativa. Soul Eater in generale mi pare invece cercare di attenersi all'originale. Questo ovviamente non toglie che andando ad analizzare battuta per battuta probabilmente spunterebbero fuori errori in ogni dove: succede in ogni prodotto giapponese che non curi Gualtiero Cannarsi, dubito che questo faccia eccezione. La valutazione sull'adattamento presenta poi una componente soggettiva, sebbene si fondi (dovrebbe fondarsi) su dati oggettivi: quante alterazioni dell'originale ci sono? A quale livello? Quanto incidono sulla comprensibilità dell'opera? Ma anche, fino a che punto sono disposto a tollerare queste alterazioni? L'ultima domanda ha inevitabilmente una componente soggettiva. Insomma, credo sia possibile determinare oggettivamente, casi particolari a parte, se un adattamento sia migliore/peggiore rispetto ad un altro, ma che affermare tout court che un adattamento sia 'buono' o 'cattivo' sia più difficile, in mancanza di stravolgimenti estremi che rendano evidente la scarsa qualità del lavoro. Quindi, non capisco il perché dell'appunto: ovviamente vengono giudicati anche i versetti aggiunti. Ci sono, come potrei ignorarli? Nella mia testa viene giudicato tutto quello che riesco a notare, e non avrebbe senso fare altrimenti. Quell'esempio specifico è stato citato espressamente perché lo trovavo calzante sulla discussione e perché si stava parlando col dialoghista che ha operato tale scelta. Questo non significa che io non giudichi tutto il resto, per quale che sia il dialoghista. In ultimo, mi pare di capire dalla frase citata sopra che tu ti sia sentito preso di mira in modo particolare dal mio messaggio. Credimi, non è così. A me come spettatore interessa solo il risultato finale, i lavoratori e le circostanze possono interessarmi (e mi interessano) per altri motivi, ma non sono oggetto di valutazione. Se ho colto male, chiedo perdono. Inoltre, non è che là fuori ci sia un mondo di dialoghisti divini che realizzano prodotti perfetti come forse può sembrare da alcuni interventi. Come dicevo sopra, a quanto ho visto io tutto ciò che non passa per Cannarsi ha errori e imprecisioni praticamente dovunque, tipicamente per mancata comprensione del giapponese (cosa che parte spesso e volentieri da una traduzione poco accurata). Tuttavia, ci sono altri dialoghisti che apprezzo: la cosa rilevante che a un certo punto ho cominciato a notare è che i migliori erano quelli che si sono formati principalmente sull'animazione (Sala, Chies, Manenti, talvolta Aicardi), ovvero quelli che pur non conoscendo il giapponese sono evidentemente in qualche modo più vicini alla sensibilità dell'originale. Io non conosco queste persone, e quindi andare oltre nel ragionamento mi è impossibile, ma trovo la cosa interessante. Spesso noto errori veramente banali derivanti semplicemente dal fatto che il professionista non ha compreso un personaggio o una situazione (evito di citare esempi perché il messaggio vuole essere di tono generale, ma ovviamente se ci sono interessati si può fare). I dialoghisti che citavo sopra non sono perfetti: a volte fanno anche errori molto grossolani. Chessò, il primo film della pentalogia di Ken (dialoghi di Manenti): http://www.youtube.com/watch?v=f6AVqgbfRjU A 5:20 Raou dice: "Considerando l'ottimo lavoro da te svolto, potrai dare degna sepoltura a tua fratello." Cambio scena, e si vede il corpo che brucia. Meraviglioso, ne converrete. In originale se ricordo bene c'era un termine neutro per 'onoranze funebri'. Però, al di là del caso specifico, quei dialoghi mi sono piaciuti molto: è evidente che tentano di rendere l'originale sia come contenuto che come forma, e molto spesso ci riescono. Insomma, il singolo caso viene giudicato di per sé, il giudizio finale è la sommatoria dei singoli casi, positivi e negativi. E se si prescinde dalla capacità della singola persona, in genere la mentalità fa la differenza: se si opera con una mentalità volta alla modifica dell'originale, i casi negativi fioccheranno, e viceversa. E' tutto qui. ^^ Non volevo scrivere così tanto, ma è venuta fuori così. Pazienza. :)
  24. A leggere questo post di Garion, dove risponde affermativamente alla domanda "Visto il primo film con doppiaggio Dynamic.Davvero la stessa voleva ridoppiare così la serie classica e Yamato gli ha fregato i diritti?", si potrebbe pensare che avessero venduto quanto basta per giustificare un nuovo doppiaggio. Poi non so.
  25. Aspetta, però, questo accadde nel vecchio forum di Ivo, era il primo episodio del Juunikyuuhen. Quel topic pertanto non esiste più. Se è qualcosa sul nuovo forum, senz'altro non sono io. ^^
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