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Anonimo (*lui*)

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Everything posted by Anonimo (*lui*)

  1. Il traduttore di Google dà un risultato un po' scrauso, ma comprensibile. Calligrafia abbastanza tremolante ma non inclinata e ben incolonnata, chissà se la grafologia giapponese darebbe la stessa interpretazione della nostra (in cui non sono competente, chiarisco ).
  2. Posso sparare a caso? O si potrebbe vederla al contrario: chiusa finché la vita non smetterà di sembrare un film (distopico). Insomma, potrebbe essere chiusa da chissà quando, forse dagli anni '80 o dal 2001 o da tre anni e mezzo o da due settimane, e riaprirà forse senza comunicazione dopodomani o forse boh.
  3. Sfondamento dei cieli Gurren Lagann (Tengen Toppa G.L.).
  4. Nessuno ha notato il post, vi siete tutti addormentati col mio scarso tentativo di illustrare i punti salienti, vi siete tutti addormentati al primo episodio...?
  5. Da un po' volevo aprire una discussione riguardo alla webserie di cui ho una citazione in firma - magari potrebbe aiutare qualcuno a passare il tempo. Per quanto riguarda il soggetto e le caratteristiche dell'opera rimando alla Wikipedia italiana, la cui voce dedicata non è del tutto completa (soprattutto per quanto riguarda l'analisi dell'ultima parte) ma è comunque relativamente aggiornata e dettagliata: https://it.wikipedia.org/wiki/Kraina_Grzybów. (Confrontate se volete con la voce polacca.) (Consiglio di guardare di più la sezione "Caratteristiche ed analisi" e meno quella sui personaggi.) Da parte mia, posso annotare solo un paio di cose. Appartiene alla tipologia di produzioni che possono essere considerate soltanto, alternativamente, delle "opere di culto"/"capolavori di nicchia" (perciò mi è parsa adatta questa sezione del forum!) oppure delle scadenti prese in giro ("Eh, pure io avrei potuto svegliarmi una mattina, far recitare i miei amici con degli occhi di carta incollati sul volto e fare soldi con la gente che si fa le ----- mentali!". A tutti noi spiace di essere battuti sul tempo e sulla creatività ). In ogni caso, non è un'opera realizzata con poco sforzo né tantomeno con poca consapevolezza - pare che il "creatore di contenuti" (o se volete "artista") Wiktor Stribog abbia un dottorato e molto interesse nello studio dei fenomeni del web. Come si nota anche da Wikipedia, su Kraina Grzybów sono fiorite una gran quantità di teorie, sia in Polonia sia negli Stati Uniti ed in altri Paesi in cui è inaspettatamente divenuta popolare: potrebbe voler dire varie cose o pure nulla - l'unica cosa sufficientemente chiara è la sua "ambientazione storica", ovvero la Polonia dei primi anni '90. (Wikipedia dimentica la teoria secondo cui si tratterebbe di una sorta di "viaggio di formazione", ma essa rientra quasi del tutto nell'analisi degli ultimi episodi.) L'autore si rifiuta di dare qualunque lume interpretativo, a parte qualche vaga indicazione di ispirazioni. (Nota bene: lo stile "vaporwave" probabilmente ha contribuito al successo dell'opera, ma dichiaratamente non ne è stato una fonte.) Probabilmente non si arriverebbe a scriverne quanto su Evangelion, ma ogni autore fa quel che può. Se per caso vi interessaste, pigliate la guida agli episodi su Wikipedia, il canale YouTube (https://www.youtube.com/user/krainagrzybowtv) e guardate i primi due "Poradnik uśmiechu" con qualche pausa fra l'uno e l'altro - stiamo pur sempre parlando di una serie pubblicata "all'epoca" irregolarmente e senza annunci, e per questo misteriosa. Se dopo questo vi sembra una pagliacciata, lasciate pure perdere... In ogni caso, spero in qualche buona opinione!
  6. Effettivamente sarebbe meglio spostare l'ultimo flusso di messaggi, ma non saprei che titolo dare ("Sopra la ricezione e distribuzione degli anime in Italia e in generale fuori dal Giappone" - ma magari è troppo generico e banale?). Sulla questione de "gli americani odiano i sub" ho spesso avuto i dubbi: sin dai primi anni '90 c'erano un sacco di anime pubblicati in VHS solo con i sottotitoli (tipo Urusei Yatsura) oppure in due edizioni rispettivamente doppiate e sottotitolate, e dal poco che ho visto anche oggi sul mercato si alternano le due opzioni. In Italia quante edizioni home video di anime erano senza doppiaggio (escluse le opere per cui manca la colonna musica/effetti separata)? Probabilmente c'è una più che discreta nicchia di appassionati di prodotti esteri per cui i sottotitoli sono la scelta comune (non solo per quanto riguarda gli anime, ma anche per il cinema asiatico ed europeo), mentre tutti gli altri storicamente guardavano poche produzioni non americane/inglesi. Oggi forse si cerca appunto, come dici tu, di andare verso questa maggioranza, per cui magari vedere un'opera estera "che suona come un film americano" (doppiata e adattata bene) è pure qualcosa di sorprendente. Ma la Funimation e la 4K Media (nuovo nome della 4Kids) non erano direttamente di proprietà di editori giapponesi? Forse anche per quello distribuiscono "all'istante" molte nuove uscite.
  7. Sicuro di non essere stato vittima di un antennista approssimativo? In ogni caso, MTV (presa come rete in sé, non solo per quanto riguarda l'animazione) magari non era estremamente generalista, ma era abbastanza popolare: ad esempio, soprattutto nella seconda metà degli anni 2000 organizzava programmi ed eventi musicali che erano molto seguiti e portavano discrete folle in piazza, tanto che l'emittente era trampolino di lancio per cantanti e boyband. (Ad esempio ricordo abbastanza questo.) Credo che tale popolarità facesse da traino anche per l'animazione: penso che un po' di gente che si sintonizzava per vedere i programmi con i Finley/dARI capitasse sul canale pure la sera e scoprisse ad esempio Death Note - in passato un grande successo fra le ragazzine amanti dell'oggi estinto gergo SMS, a quanto mi pare. Per approfondire velocemente: https://www.orrorea33giri.com/mtv-morta-viva-mtv.
  8. Nelle vecchie versioni della pagina fino a luglio 2016 (spulciate in cronologia!) c'era pure la trascrizione in formato schema di tutta la programmazione dal 1999 al 2010, con segnalazione di repliche e prime TV - poi rimossa perché appesantiva la voce. Si indica anche che nel 2010/11 andò in onda separatamente, come conclusione, l'ultima stagione di Inuyasha.
  9. Scusa, mi sono spiegato male, intendevo la frase precisa del testo - che comunque ho trovato (http://www.studioghibli.org/forum/viewtopic.php?t=1144) - per valutare se ci fossero alternative.
  10. Domanda marginale: ma nel 2004 non si lavorava in digitale stampando in pellicola solo la copia finita? Pensando a questo mi viene in mente ciò che avevo letto riguardo alla sottotitolazione analogica, cioè che in passato i sottotitoli si usavano poco perché si conservava il "rullo titoli" a parte e bisognava fisicamente "giuntarlo" alla pellicola ogni volta che la si ristampava, e ciò era troppo costoso (qualcuno persino attribuiva anche a questo fatto la scelta italiana di doppiare tutto). Era davvero così? Riguardo all'enclitica: contesto? Poi io tenderei a non usarle mai per quanto le apprezzi, specie nei sottotitoli scritti (sarei il primo a leggere "fattòti" e a restarne confuso...)
  11. Davvero ottima discussione, dovrò leggere più attentamente prima o poi. Effettivamente è curioso leggere contrastanti visioni della stessa gragnola di avvenimenti. Diciamo che io mi trovo piuttosto nella fazione che "magnifica" i fatti dell'epoca: probabilmente dipende da come li ho spesso trovati descritti con molti dettagli (non sempre certi o corretti, ma va be'). Dopotutto, se oltre un certo punto non si inizia a "mitizzare" almeno in parte il passato, lo si dimentica - poi ci sarà quasi sempre possibilità di storicizzarlo.
  12. Sì, poi io pensavo anche al fatto che all'epoca, di animazione giapponese si è iniziato a parlare diffusamente su riviste ricolte al pubblico generalista e non di nicchia (tipo le riviste/libri di Nicola Bartolini Carrassi) e alcuni fatti noti solo agli appassionati sono diventati simboli e argomenti di discussione ricorrenti per tutta una generazione: le censure della Mediaset perpetrate dai diabolici AVM e NBC, le diatribe "non sono cartoni animati ma anime!!!", "sì ma sappi che i giapponesi chiamano anime pure i cartoni Disney" (ripetere ad libitum) ecc.
  13. Nella mia risposta avevo inteso "ammennicolo" estesamente e ironicamente come "promozione eseguita attraverso concetti o materiali che non sono direttamente presenti, tali e quali, nell'opera che viene pubblicizzata". Nel caso di "Tolo Tolo", si è fatta promozione implicitamente attraverso i film precedenti di Checco Zalone - e molti sono rimasto scontenti perché appunto questo nuovo non coincideva a quelli. Ti do ragione sui primi film, in cui si è giocato sulla trasposizione al cinema del suo personaggio, creato attraverso la sua comicità da palcoscenico, e dopotutto non serviva altro. Che dire, mi sono divertito a spaccare il capello in quattro! Ho citato "Holden" come esempio estremo di un'opera che vuole imporsi solo grazie a sé stessa senza appoggiarsi a nient'altro di preesistente. Dovrei argomentare, non riesco / non ho tempo ora e quindi metto solo una considerazione stupida: Differenza di prospettiva. Io non c'ero e quindi devo provare a comprendere indirettamente, dato che ciò che è accaduto fino a dieci anni fa per me è tanto fatto storico e/o mito quanto gli anni '80 o il buon governo di Federico II di Svevia (Interruzione)
  14. Sensato - avevo in mente qualcosa di più indefinito e complicato, ma credo che questo sia abbastanza chiaro e sintetico. Grazie per la risposta. (Sì, pensavo soprattutto all'animazione, generalizzazione errata mia.) Mi resterebbe da capire perché nei tardi anni 2000 abbiano iniziato a sgonfiarsi molti dei fenomeni più visibili, dall'Anime Night alla proposta Mediaset a certi editori improvvisati (Play Press) o benintenzionati ma confusionari (Shin Vision/Fool Frame) - e perché negli anni successivi altri progetti simili (Anime Gold, Kaboom) non abbiano attecchito. Stanchezza e saturazione (impressione poco definibile)? Cambio generazionale in pochi anni? Solito Internet? Probabilmente tutto assieme. Per Animax mi sembra che in altri Paesi disponesse di prodotti di punta che in Italia erano già acquistati, nel mercato appunto "in bolla" dei primi anni 2000, e di conseguenza il restante fosse appunto troppo di nicchia - per noi, forse, come dici. Fine OT.
  15. A pensarci, quale prodotto non ha avuto bisogno di un "amennicolo" per diventare abbastanza attraente? - c'è sempre bisogno di stratagemmi promozionali che enfatizzino aspetti magari marginali ma che attirino pubblico; magari si rende un prodotto fintamente lussuoso ecc. Volendo spaccare il capello in quattro, spesso le copertine/locandine utilizzano immagini o fotomontaggi inediti che non ci sono materialmente nell'opera. Poi c'è "Il giovane Holden", ma quello fa storia a sé. Concordo sull'importanza della distribuzione digitale, penso che con quella si sia raggiunta una media di film distribuiti, di sale e di ricavi che potrebbe dare una certa stabilità al comparto. Ovviamente tutto ciò a meno di imprevedibilità e cicli storici avversi () - tanto per dire, una delle mie varie curiosità simil-storiche verso il misterioso periodo del passato recente è perché gli anime/manga abbiano avuto una bolla di popolarità mainstream nel periodo fra i tardi anni '90 e primi 2000 seguita da una fase discendente abbastanza marcata per alcuni anni in seguito.
  16. Non saprei che dire sul tema che non sia stato già ripetuto un sacco di volte. Personalmente mi accodo sul tema della mancanza di pubblicità: escludendo Animeclick, social Dynit (che non seguo molto) e nell'ultima annata qualche spot su Supersix, non vedo promozione delle uscite al cinema da Your name.
  17. Da giovane internauta senz'ombra di dubbio chiuso nella propria bolla, avrei voluto scrivere un'esposizione approssimativa sulla "periodizzazione del fenomeno Cannarsi" e sulla contestualizzazione del fenomeno delle critiche come l'ho dedotta da alcuni post dei "migliori esponenti" dei gruppi Facebook anticannarsici (per intenderci, non quelli che chiedono ogni due secondi: "Ma è vero che sono stati "cannarsizzati" tutti i Ghibli?", "Ci sono i doppiaggi vecchi di tutti i Ghibli?"). Ma decisamente ho problemi a fare ordine e siamo pure OT.
  18. È la stessa di questo anime "primordiale" che avevo trovato per caso tempo fa? https://www.youtube.com/watch?v=ShzmzcJM7QI In ogni caso, non ho conoscenza sufficiente per azzardare risposte.
  19. Ciao a te, non-finanziere. Se ne è discusso in questo topic, non penso che verrà aggiunto altro.
  20. Grazie! Volevo essere ragionevolmente certo che il Ghibli o chi per lui* abbia chiesto esplicitamente di usare le "edizioni approvate in passato" - e che quindi le ovvie proteste non possono portare a nulla. *(Non ho mai capito se Wild Bunch abbia semplicemente i diritti dei film Ghibli in Europa o faccia direttamente da distributore internazionale per tutto il mondo magari tranne gli Stati Uniti: da quello che mi dici, probabilmente sarà la seconda.)
  21. Che voi sappiate, nelle edizioni francese, spagnola, inglese UK ecc. sono stati riutilizzati i doppiaggi precedentemente "ufficiali" per quei paesi (come mi aspetto) o sono stati cambiati?
  22. Allora, poco tempo fa è uscito il suo doppio CD "Contactoons Super Hit" con (quasi) tutte le sigle composte fino ad oggi, quindi può darsi che risultino estratte da quello. Se comunque la raccolta è uscita nel 2019, be', avranno messo automaticamente la data attuale.
  23. Mah, sapete che a me le sigle di Bersola piacciono pure? E, scavando molto a fondo... anche alcune di Santo?
  24. Guarda che la Sanver non si è mai fermata (a parte in un periodo fra il 2012 e il 2014?), io l'ho seguita per anni . null
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