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Di sottotitoli e di doppiaggi


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vabbe ...ma una volta ridoppiato poi bisogna distribuirlo massicciamente in canali più visibili al pubblico senno rimane comunque un qualcosa per pochi. Tipo le vecchie generazioni si ricordano ancora del doppiaggio girellaro di Conan il ragazzo del futuro (con la voce da "tossicomane" di Lana), mentre oggi le nuove sono in grado di ascoltare il nuovo doppiaggio (che nelle recenti trasmissioni in tv ha soppiantato quello vecchio...)

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Ma di che si drogava certa gente per chiamare un povero bambino come un accendino?

Ma questo è il meno, visto che spesso  i nomi jap di anime e manga ( per non parlare dei nomi d'arte di tanti mangaka) hanno nomi idioti, altro che Zippo.

Basti pensare a Nobita, il cui nome , letto prima il cognome e poi il nome (Nobi Nobita) significa " uno che non vuole fare nulla".

 

 

Questi sono gli orrori che capitano quando qualcuno (un adattatore, un traduttore, un capo edizione) pensa stupidamente che la sua infanzia, il tempo della sua infanzia, sia quello assoluto.

 

Ovvero, sono il frutto del narcisismo di questi anni storditi.

 

A trascendere il tempo della vita del singolo e dei singoli è solo la fredde verità del dato oggettivo.

 

Verrà il tempo in cui 'Saint Seiya' sarà ancora ricordato, da mille parti e mille fonti, e 'il doppiaggio storico' sarà solo una sciocca aberrazione dimenticata nelle tombe di chi era un fanciullino in quei pochi anni che ne furono la sciocca parentesi.

Il vero problema in Nana è che ormai i personaggi di Doraemon in Italia sono conosciuti , da qui alla fine dei secoli , con i nomi originali e quindi, mettere quelli italici è un idiozia, un controsenso.

Se mediaset avesse importato la serie usando i vecchi nomi italiani, allora sarebbe stata una scelta , se non "giusta", perlomeno sensata  , perché altrimenti lo spettatore occasionale non avrebbe capito la citazione voluta dagli autori di Nana.

Invece così si è persa la comprensione della battuta e pure la fedeltà al testo originale.

 

 

vabbe ...ma una volta ridoppiato poi bisogna distribuirlo massicciamente in canali più visibili al pubblico senno rimane comunque un qualcosa per pochi.

 

Appunto, perché SS in Italia sarà sempre conosciuto dal 90% delle persone come i Cavalieri dello Zodiaco, così come Grendizer sarà sempre e solo Goldrake, a meno che qualcuno non mandi in onda massicciamente in tv edizioni ridoppiate , o realizzi  qualche blockbuster cinematografico che a colpi di milioni di dollari cambi la percezione del pubblico.

Alla faccia del villaggio globale.

 

 

Tipo le vecchie generazioni si ricordano ancora del doppiaggio girellaro di Conan il ragazzo del futuro (con la voce da "tossicomane" di Lana), mentre oggi le nuove sono in grado di ascoltare il nuovo doppiaggio (che nelle recenti trasmissioni in tv ha soppiantato quello vecchio...)

Ma il DN è inascoltabile, specie le voci di Jimsey e Dice , roba da far sanguinare le orecchie.

Modificato da Zio Sam
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Ma questo è il meno, visto che spesso  i nomi jap di anime e manga ( per non parlare dei nomi d'arte di tanti mangaka) hanno nomi idioti, altro che Zippo.

Basti pensare a Nobita, il cui nome , letto prima il cognome e poi il nome (Nobi Nobita) significa " uno che non vuole fare nulla".

A parte che di base il fatto che i giapponesi ogni tanto diano nomi tipo Joe il Condor non credo giustifichi mettere nomi a caso nell'adattamento italiano, ma..... mi pare che un tale significato per Nobi Nobita abbia un senso: il personaggio è un fancazzista unico.

 

Zippo per Suneo invece sembra sia stato scelto perchè è la marca dell'accendino che l'adattatore usava per accendersi le canne prima di lavorarci su.

Pikkè non mi pare che il piccino fumasse cannoni o marlboro nell'anime.

Non che nella vita reale non si senta di peggio, eh... tra Oceano e Apple...

Vabbè, Totti ha chiamato Chanel una delle sue figlie e probabilmente il prossimo si chiamerà Perone, ma non è che una volta che va in america lo chiamano Camel Trophy e questo vada bene, nonnò.

Nè vuol dire che il povero francesco fosse del tutto padrone delle sue facoltà durante le scelte di certi nomi.

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A parte che di base il fatto che i giapponesi ogni tanto diano nomi tipo Joe il Condor non credo giustifichi mettere nomi a caso nell'adattamento italiano, ma..... mi pare che un tale significato per Nobi Nobita abbia un senso: il personaggio è un fancazzista unico.

 

 

Ma Doraemon è una serie comica dove i personaggi hanno già in originale nomi improbabili, quindi non è che Zippo suoni tanto fuori posto.

Trovo più strano una bimba giapponese che si chiama Susy.

 

Zippo per Suneo invece sembra sia stato scelto perchè è la marca dell'accendino che l'adattatore usava per accendersi le canne prima di lavorarci su.

Ma zippo viene chiamata anche la cerniera.... ma su un vocabilario online ho trovato questa

 

http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/z/zippo.aspx

 

 

zippo

[ʒìp-po]

s.m. inv.

Accendino a benzina, di forma rettangolare, con il caratteristico coperchio ribaltabile, legato all'immagine dell'efficienza e modernità americana nel secondo dopoguerra

 

 

vuoi vedere che lo hanno chiamato così perché è il bimbo ricco  della serie ?

Naa.... sarebbe una citazione troppo elaborata.....

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Ma Doraemon è una serie comica dove i personaggi hanno già in originale nomi improbabili, quindi non è che Zippo suoni tanto fuori posto.

Veramente no. Basta fare una ricerchina per vedere che Gian non si chiama veramente così, ma Takeshi Gohda (manly name, ora capisco da dove viene il cognome in Yakuza :sisi:) e il suo soprannome viene da ジャイアン, che a leggere la wiki è il traduzione in kanji (forse) del Giant inglese.

Ha senso.

 

Shizuka poi si chiama Shizuka Minamoto che mi pare un nome normale.

 

Suneo Honekawa idem.

 

Nobita poi a quanto pare non sta per "fancazzista" (riassumendo), ma mi riportano 伸び太 che nella wiki significa "to grow up and be strong and clear". Che poi, perchè sarebbe strano?

Non ci sono giapponesi che si chiamano Nobita? Per dire, il doppiatore di Camille Vidan si chiama Nobuo Tobita.

 

Perdipiù avrei capito se si fosse chiamato in giapponese "Coccodè" che significa "Alzata con malboro in bocca" e da quello "Zippo" (per quanto sarebbe sempre stata un'epica porcata), in modo da sottolineare il legame del bambino col fumo precoce e l'eventuale catrame nei polmoni, ma così non ha senso.

 

Trovo più strano una bimba giapponese che si chiama Susy.

Anch'io trovo strano (butto lì) un italiano che si chiama Maicol, ma se dovessi localizzarlonon lo chiamerei Cigar Lighter.

 

Ma zippo viene chiamata anche la cerniera....

 

Quella nin è la Zip?

 

vuoi vedere che lo hanno chiamato così perché è il bimbo ricco  della serie ?

Naa.... sarebbe una citazione troppo elaborata.....

Sarebbe anche una citazione fallita miseramente, anche perchè l'idea che dà è quella dell'accendino per l'appunto.

Modificato da Fencer
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Veramente no. Basta fare una ricerchina per vedere che Gian non si chiama veramente così, ma Takeshi Gohda

O leggere il manga originale come ho fatto io.

Cmq, per quanto ne sappiamo , anche Zippo potrebbe essere un soprannome, visto che tutti , nell' edizione ita hanno un nomigliolo ( Nobita/Gugliemo viene chiamato Guglia, poi c'è Giangi, Susy ecc....)

 

Nobita poi a quanto pare non sta per "fancazzista" (riassumendo), ma mi riportano 伸び太 che nella wiki significa "to grow up and be strong and clear". Che poi, perchè sarebbe strano?

Non ci sono giapponesi che si chiamano Nobita? Per dire, il doppiatore di Camille Vidan si chiama Nobuo Tobita.

 

Perdipiù avrei capito se si fosse chiamato in giapponese "Coccodè" che significa "Alzata con malboro in bocca" e da quello "Zippo" (per quanto sarebbe sempre stata un'epica porcata), in modo da sottolineare il legame del bambino col fumo precoce e l'eventuale catrame nei polmoni, ma così non ha senso.

Non hai capito.

Il nome idiota di Nobita ( perché " uno che non vuole fare nulla". è un nome stupido e irreale  che nessun genitore sano di mente metterebbe al figlio, altro che Zippo) ha tale significato se si legge dopo il cognome  come si usa in Giappone.

Molti personaggi dei manga hanno nomi dai significati strani grazie a questo giochino del cognome -nome.

Nella clinica dell' Amore, ad esempio, c'è Ruko Tatase , che detto così non significa nulla per un giapponese.

Letto invece nell' ordine di cognome- nome (tataseru-ko) significa , "ragazza che te lo fa diventare duro" ( o è " ragazze che te lo fa drizzare " ? .).

E ce ne sono altri.

Cmq, a me in una serie comica come Doraemon nomi italianizzati come Zippo e co. non danno troppo fastidio ( come Kokorì, Licantroppo e balle varie in Guruguru), al contrario di sentire un Tinetta o Sabrina in  Orange Road o Frank Miller e Lupo Cane secco  in Rocky Joe.

Modificato da Zio Sam
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O leggere il manga originale come ho fatto io.

Cmq, per quanto ne sappiamo , anche Zippo potrebbe essere un soprannome, visto che tutti , nell' edizione ita hanno un nomigliolo ( Nobita/Gugliemo viene chiamato Guglia, poi c'è Giangi, Susy ecc....)

Guglielmo?

Me è un nome normalissimo.

Comunque a maggior ragione si sono drogati se gli han dato zippo come soprannome, perchè fa automaticamente pensare che il poverino abbia seri problemi di dipendenza da fumo o sia un piromane compulsivo.

 

Non hai capito.

Il nome idiota di Nobita ( perché " uno che non vuole fare nulla". è un nome stupido e irreale  che nessun genitore sano di mente metterebbe al figlio, altro che Zippo) ha tale significato se si legge dopo il cognome  come si usa in Giappone.

 

Ma veramente che io sappia non si legge necessariamente tutto insieme nell'anime, nel senso che nome e cognome sono separati e non è che debbano essere letti in fila per dargli un significato (e mi chiedo come sia possibile che se nobita vuol dire "crescere forti e sinceri" nobita nobi voglia dire "fancazzista", ma transeat, è nipponico): che io sappia lo chiamano semplicemente nobita.

 

Che poi Suneo eccetera non credo abbia niente di strano per portare a chiamarlo Zippo ottenendo l'effetto "ridicule" con lui, mentre a sto punto Nobita Nobi non ha senso chiamarlo Guglielmo se davvero vuoi ottenere l'effetto presuntamente nonsense e stupido dell'originale.

Non fa ridere (anche se non credo che i nipponici ridessero a sentire Nobita, come viene chiamato, che da solo vuole appunto dire "Cresci e balle varie", ma di nuovo, son nipponici) e sembra tutto a caso.

Tra l'altro se qualche bambino italiano di soprannome facesse zippo io mi preoccuperei.

 

Cmq, a me in una serie comica come Doraemon nomi italianizzati come Zippo e co. non danno troppo fastidio ( come Kokorì, Licantroppo e balle varie in Guruguru), al contrario di sentire un Tinetta o Sabrina in  Orange Road o Frank Miller e Lupo Cane secco  in Rocky Joe.

Per me non c'è sta gran differenza tra Zippo e Tinetta, entrambi sembrano partoriti da qualcuno che s'è fumato l'impossibile. Sabrina è un nome proprio e vabbè, ma diobono, Tinetta? Poi vabbè, il signor caciotta è qualcosa di umanamente improponibile e lì si sono chiaramente drogati pesantemente.

Comunque non è tanto questione di fastidio (non guardo Doraemon e comunque l'han corretto), mi fa proprio ghignare sentire che qualcuno sano di mente possa chiamare Zippo un povero ragazzino. Le robe dei matti.

Modificato da Fencer
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Cmq la droga non c'entra, c'entra solo il 'fare tutto a caso'.

 

Quando si fanno queste cose svogliatamente, con superficialità, e anche con un po' di noia e disprezzo, viene fuori di tutto.

 

Credo sia nella versione italiana di Sword of Mana che ci sono creature che si chiamano 'Sarchiapone', 'Lupo Ululì' e 'Lupo Ululà', completamente a caso.

 

Non c'è bisogno di pensare a droghe varie, neppure metaforicamente. Basta la pochezza umana di ogni giorno. :-)

 

Ah, 'Ciunopiotto' perché fa rima con 'Gianni e Pinotto'.

 

Tutto a caso.

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Ma veramente che io sappia non si legge necessariamente tutto insieme nell'anime, nel senso che nome e cognome sono separati e non è che debbano essere letti in fila per dargli un significato (

Si però immaginati quando inizia la scuola e si presenta ai compagni scrivendo cognome enome sulla lavagna , quanto diventi popolare e stimato con un nome simile.

Per non parlare da adulto quando firmi un documento o rinnovi la carta di identità.

Roba da sfigato a vita ( cosa che Nobita è).

 

 

Guglielmo?

Me è un nome normalissimo.

Però tutti lo chiamano col diminutivo di Guglia , che a ben guardare ha il significato  di un ornamento architettonico per chiese, torri, campanili.....( cacchio c'entra col personaggio ?) magari anche Zippo è un denominativo tra amici  nella versione ita, che però non guardo da una vita,  quindi non so dire.

A proposito: lo sapete che il protagonista di Don Dracula, nell' episodio 2 si presenta come conte Piergiorgio Dracula ( magari  ha parenti in Lombardia) ?

Come ?

Preferivate non saperlo ?

 

 

Cmq la droga non c'entra, c'entra solo il 'fare tutto a caso'.

 

Quando si fanno queste cose svogliatamente, con superficialità, e anche con un po' di noia e disprezzo, viene fuori di tutto.

Credo che il cambio di nomi in Doraemon non fu fatto a caso, ma  con uno scopo ben preciso: eliminare i riferimenti diretti alla cultura nipponica.

La Rai all' epoca ebbe molte critiche su gli anime  che " facevano diventare i nostri figli dei piccoli samurai" e già in Goldrake, con la seconda e terza stagione,  ci furono tagli di scritture giapponesi che apparivano su fogli , cartelloni ecc... e  di scene dove mangiavano con le bacchette.

Certo è che non ho idea di come si sarebbero potuti adattare in ita rimanendo fedeli al significato originale....

Modificato da Zio Sam
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Credo sia nella versione italiana di Sword of Mana che ci sono creature che si chiamano 'Sarchiapone', 'Lupo Ululì' e 'Lupo Ululà', completamente a caso.

Brevissimo e lapidario OT: anche le localizzazioni dei Dragon Quest sono tristemente note per nomi "simpatici" (vedi appunto lupi mannari di nome Ululà) e dialetti, non so se la responsabilità sia delle stesse persone

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  • 1 month later...

Sul sito di hokuto no Ken destiny, ho beccato un interessantissima, breve intervista Norman Mozzato, uno dei doppiatori del DS di Ken il Guerriero ( era Raoul )

 

http://www.hokutodestiny.com/hokuto-no-ken/intervista-al-maestro-norman-mozzato-voce-di-raoul.html

 

 

riposto l'intervista,c'è da leggerne di belle ( o di brutte, dipende dai punti di vista)

 

 

 

"1) Iniziamo con un classico: come si descriverebbe dal punto di vista umano? Che tipo di persona è Norman Mozzato?

Lasciamo stare il "classico" chi è Norman Mozzato ovvero il romanzo della mia vita scritto da me nel confessionale. Ecco questa, che sembra una domanda facilissima, è in effetti una vera domanda impossibile almeno per ora.

2) Come si è avvicinato al mondo del doppiaggio? Era ciò che sognava di fare fin dall’inizio? Si sente più attore o doppiatore?
Come sono arrivato al mondo del doppiaggio?

Beh, non ci sono mai arrivato, non sono mai entrato cioè a far parte di una cooperativa o di un gruppo di doppiaggio stabile come avveniva e ancora avviene; ero e resto un precario, con lavoro occasionale. La causa prima: la mia voce. Troppo imbarazzante, troppo " importante" per ruoli secondari, tanto che quando si faceva il mio nome in una cooperativa o in una società di doppiaggio (diretta magari da un collega divenuto imprenditore), per propormi come nuovo candidato ad una collaborazione continuativa con prospettive di carriera, (era come proporre al diavolo l'acqua santa) si alzava immediatamente la barriera dei veto incrociati dei protagonisti abituali: Mozzato? nemmeno per i brusii.
Ho sempre rifiutato poi di doppiare i film porno. E questa è sempre stata la porta classica per cominciare nel doppiaggio e diventare un frequentatore delle sale di doppiaggio.
E l'ultima ragione importante era che molti dei direttori e adattatori dialoghi purtroppo erano e sono dei veri e propri analfabeti di ritorno e se mi capitava, e capitava spesso per il tipo di voce-educata, un personaggio come un professionista che secondo loro poteva parlare tranquillamente come uno che aveva al massimo la terza elementare, ecco che Mozzato si trasformava in uno stracciapalle all'ennesima potenza. Sono sempre stato, senza essere un nazionalista, uno scomodissimo difensore della lingua italiana, faccia e cuore della nostra cultura nazionale.
Avrei fatto volentieri il doppiaggio, ma queste tre ragioni mi hanno reso la vita impossibile. e il mondo del doppiaggio inaccessibile.
Ho fatto invece molta radio. Uno degli autori e dei registi, uno dei grandi, con i quali ho sempre lavorato moltissimo è stato Carlo Rafele. Negli ultimi anni Carlo lavorava per RAI-International soprattutto e si andava negli studi RAI di Napoli . Ma abbiamo girato con lui praticamente tutti gli studi di registrazione RAI della penisola, da Torino, Milano, Trieste, a Napoli e Cagliari.
Si, amo molto la radio al punto da ritenermi un attore prevalentemente radiofonico. Oltre che teatrale, naturalmente. Ma sono due mezzi molto diversi.

 

5) Vuole condividere qualche ricordo con noi sul doppiaggio della serie TV di Ken il guerriero? Chi la scelse come doppiatore di Raoul? Qual è stato l’aspetto più difficile su cui ha dovuto lavorare?

Vi parlerò della mia esperienza durante il doppiaggio di Raoul e degli altri personaggi della serie di Ken.
Certo il più importante e anche il più faticoso è stato Raoul.
Ma intanto due parole sui bravissimi colleghi Alessio e Daniela (Alessio Cigliano e Daniela Caroli). Abbiamo lavorato naturalmente spesso insieme e spesso quello dei nostri personaggi che "parlava di più", che aveva le battute più lunghe, era il mio soprattutto e poi Ken, di solito però molto più laconico di Raoul che invece si profondeva in lunghissime spiegazioni. E Alessio devo riconoscerlo era molto più bravo di me con il sinc. Probabilmente il suo personaggio aveva avuto anche un adattamento dialoghi più facile e quindi per questo procedeva molto spedito in sala. Beato lui! Ricordo che la cosa che rendeva più faticoso il doppiaggio era il fatto che Bruno (Cattaneo, un collega), direttore di doppiaggio e appaltatore della serie, per risparmiare, oltre ad avvalersi della collaborazione tecnica di tutta la sua famiglia, tutti inesperti che si stavano facendo le ossa su quella serie, aveva pensato bene di eliminare un passaggio fondamentale nell'edizione del nostro lavoro: la post-sincronizzazione. Complicando così orribilmente la vita agli attori e a me soprattutto. Ciò significava semplicemente che il nostro doppiaggio doveva essere preciso e perfettamente sincronizzato fin da subito e che quindi tanto per cominciare, prima di doppiare le pagine infinite delle battute di Raoul, per esempio, il direttore ed io in piedi per ore al leggio, dovevamo fare in modo che le "labiali" (le consonanti m,b,p,f, etc. che sono quelle che si vedono di più) in italiano corrispondessero a quelle in giapponese, ma soprattutto che l'inizio delle lunghissime frasi, le pause e le durate fino al punto finale, fossero molto precise. Tenete conto poi che i personaggi dei cartoni animati non sono attori, non hanno bisogno di respirare come le persone in carne ed ossa. E quante volte per correggere un errore di lunghezza o una poggiatura di troppo o per seguire un giro di frase troppo complicato e involuto che il traduttore o l'adattatore dialoghi (Bruno stesso o un suo famiglio) non avevano per la troppa fretta curato di evitare, bisognava, non importa a che punto fossimo della battuta, ricominciare tutto daccapo. Certo chi aveva le battute più brevi come Alessio passava spesso più tempo a dormire su una sedia nella sala semibuia che al leggio, aspettando che Raoul finisse. Oggi, ma già anche allora se ben ricordo, questo tipo di doppiaggio più complicato si risolve lavorando su colonne separate, ogni personaggio ha la sua colonna. E l'adattatore dialoghi che rielabora la traduzione italiana dal giapponese, adattandola alle lunghezze e alle intonazioni dei personaggi delle immagini, pagato di solito una miseria, deve essere comunque un esperto e veloce nel lavoro per guadagnare quattro soldi, e preciso per evitare lunghe e dispendiose rielaborazioni in sala, ma l'adattatore era Bruno stesso e quella sala era a buon mercato e in piedi al leggio c'ero io che la sera non avevo più gambe. Poi però per mettere tutti i personaggi, tutte le colonne separate insieme, occorre un periodo di lavorazione successivo al doppiaggio vero e proprio, quello della post- sincronizzazione appunto, con un tecnico specializzato e piuttosto caro. Tagliato! Tagliato tutto questo sperpero di denaro! La sala quindi era a poco prezzo, gli attori colleghi e amici che come me avevano gran bisogno di lavorare e non dovevano fare troppo gli schizzinosi, l'assistente di sala - la moglie di Bruno, una francesina che pretendeva di insegnare a noi italiani come pronunciare la nostra lingua, Bruno stesso - direttore, e il tecnico un giovane piuttosto inesperto e che aveva pure lui gran bisogno di lavorare e quindi molto disponibile. E i tempi di lavoro, tre turni di tre ore al giorno erano..."a finire" perché la puntata doveva andare in onda.
Detto questo capirete se vi dico che quello è stato il doppiaggio più faticoso, anche fisicamente, che abbia mai fatto. E che , molti anni dopo, quando si rivelò improvvisamente e inaspettatamente una mitica realizzazione con un vasto pubblico di appassionati, avevo già fatto in tempo a seppellirla nel dimenticatoio. C'era, devo comunque riconoscerlo, anche una certa soddisfazione nel compiere finalmente tutto d'un fiato il lungo slalom di una megagalattica battuta di Raoul, senza sentire la voce del direttore o della sua assistente insegnante di italiano, che ti bloccavano per rifare tutto daccapo.
Insomma questa lunghissima dissertazione sul doppiaggio e la difficoltà di non avere una post-sincronizzazione, ve la siete voluta. "

Modificato da Dio Sam
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Il doppiatore del DS non era Alessio Ciliano?

Cmq non credo esista una cosa come la "post-sincronizzazione". ^^;

 

La post-produzione audio comprende: montaggio dialoghi, nome vecchio per ciò che oggi si chiama sincronizzazione (dialoghi) e mix.

Modificato da Shito
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Il doppiatore del DS non era Alessio Ciliano?

 

Cmq non credo esista una cosa come la "post-sincronizzazione". ^^;

 

La post-produzione audio comprende: montaggio dialoghi, nome vecchio per ciò che oggi si chiama sincronizzazione (dialoghi) e mix.

Si, mi sono spiegato male, intendevo che è uno dei doppiatori del ds di Ken.

Lo correggo.

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  • 1 month later...
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