Jump to content

Che film avete visto oggi?


El Barto

Recommended Posts

qualunque lama se ben temprata e usata in modo decente puo' capitare che ne spezzi un'altra, se non soltanto il filo.

Un po' pochino da un'arma che ha tanta centralita' simbolica nell'economia del mito, tanto che chi la porta diviene Re.

Link to comment
Share on other sites

La fonte è tutt'altro che attendibile (alla stregua dei fan cast se non meno) ma il filmato dove l'attore, forse scherzando, si direbbe disposto a fare Green Arrow (theatrical version) è qui (in fondo alla notizia)

http://movieweb.com/green-arrow-dc-movie-charlie-hunnam/

"Well, come on DC. What's up? Give me a call, I'm here."

Cosa dirgli?

:saitama:

Edited by Schrödinger's cat
Link to comment
Share on other sites

qualunque lama se ben temprata e usata in modo decente puo' capitare che ne spezzi un'altra, se non soltanto il filo.

 

Un po' pochino da un'arma che ha tanta centralita' simbolica nell'economia del mito, tanto che chi la porta diviene Re.

Mica è così semplice spezzare una spada. E diversamente da quello che mostrano in serie come La leggenda di Arslan, battere un'armatura è molto difficile. Una lama che taglia il ferro torna molto utile.

Link to comment
Share on other sites

Excalibur aveva diversi poteri: un filo capace di tagliare qualunque cosa (tema che ritorna anche per la Balmung/Gamr norrena), il suo riflesso poteva accecare-terrorizzare i nemici, il fodero rendeva il possessore impervio ad ogni ferita.

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...

Mi sono visto King Arthur, e già temo di non ricordarlo bene. Che dire, una lunga lista di difetti, tanto che non mi sorprende che abbia floppato.

 

1) La legge dei quattro quadranti. Un film popolare deve poter interessare maschi e femmine, adulti e bambini. Questo King Arthur è tendenzialmente sbilanciato verso i maschi adulti. Da un lato la presenza femminile è scarsa (tutti i personaggi sono poco approfonditi in questo film, quindi non è una questione di sessismo, ma un pubblico femminile abituato a co-protagoniste/protagoniste non ha gran motivo di vedere questo film), dall'altro c'è una sorta di angolo antieroico (per non parlare della passione del regista per i flashback/flashforward con il voiceover), il che dire preclude il pubblico più giovane, forse il più adatto a questo film.

 

2) Rags to riches. La storia di King Arthur è sempre stata una Cenerentola al maschile, e questo tipo di storie funziona quando più vasta è la differenza in status tra il prima e il dopo, e in particolare i protagonisti partono come inferiori alle persone comuni (si pensi ad esempio a Harry Potter che viveva in un sottoscala). Artù in questo film era un protettore in un bordello ed era pure un mezzo maestro di spada, insomma se la passava bene.

 

3) Le leggi dell'overlord. In che modo Artù ottiene la spada? Il cattivo gliela porge su un piatto d'argento facendola estrarre un po' a tutti per scoprire il suo vero possessore; segue tempo dopo una pubblica esecuzione dove guarda caso dei ribelli intervengono e salvano Artù. Da uno che ammazza suo fratello per usurpare il trono ci si aspetterebbe un po' più di intelligenza. Avrebbe potuto uccidere subito Artù e prendersi la spada, oppure avrebbe potuto tenere al sicuro la spada.

 

4) Un po più di brainstorming. Spesso quando si scrive un film gli sceneggiatori si spremono le meningi per tirare fuori un elenco di varie scene possibili per il film, e tra queste scelgono le migliori. Per questo film le meningi sono state tenute a riposo, e ci ritroviamo porcate come gli addestramenti in solitaria di re Artù (è sempre meglio far interagire i personaggi). Bisogna dire che di per sè quelle scene d'addestramento erano pure brevi, e sono solo il sintomo più evidente del problema generale.

 

5) Personaggi secondari? Stiamo parlando di un film che intendeva lanciare un franchise, e da qualche parte c'era pure l'idea di avere vari film dedicati ciascuno ad un personaggio famoso del ciclo arturiano. Il problema è che nel primo film è difficile già ricordarsi che carattere abbiano i personaggi secondari, il che rende dura creare film basati su di loro che possano suscitare interesse.

 

6) Il film inizia con un prologo che spiega il setting. Ci sono gli umani e ci sono i maghi, e i due sono in conflitto. Tutto buono, anche se 1) questo prologo si poteva saltare perché il setting veniva spiegato già nel film. 2) da come la mette il prologo, sembrerebbe che da un lato ci sia quelli che usano la magia, e dall'altro quelli che fanno Batman. La realtà è che persino gli umani sono in grado di usare oggetti e rituali magici, e la lotta alla fine è magia contro magia. Chiaramente questo prologo era probabilmente pensato per una storia lunga 6 film, dove magari il cattivo ucciso a inizio film viene resuscitato, ma così com'è è in contraddizione con il film.

Link to comment
Share on other sites

1) La legge dei quattro quadranti.

 

 

Oh ma per favore.

E' appunto un film con un target preciso quanto evidente; chissene.

 

Rags to riches

 

 

Raccontato in modo diverso, quindi?

 

3) Le leggi dell'overlord. In che modo Artù ottiene la spada? Il cattivo gliela porge su un piatto d'argento facendola estrarre un po' a tutti per scoprire il suo vero possessore; segue tempo dopo una pubblica esecuzione dove guarda caso dei ribelli intervengono e salvano Artù. Da uno che ammazza suo fratello per usurpare il trono ci si aspetterebbe un po' più di intelligenza. Avrebbe potuto uccidere subito Artù e prendersi la spada, oppure avrebbe potuto tenere al sicuro la spada.

 

 

Difatti l'intrattenimento mondiale non e' colmo di individui tanto malvagi quanto poco propensi allo sbrodolamento e all'autoincensamento che li porta dritti alla fine.

 

BTW: il cattivo non la porge su un piatto d'argento, non ha idea di chi sia il 'nipote'.

Che poi il cattivo sia dotato di qualche intelligenza, mi si consenta di dubitare.

 

e ci ritroviamo porcate come gli addestramenti in solitaria di re Artù (è sempre meglio far interagire i personaggi).

 

 

Vegeta, presente la cifra stilistica del regista?

 

Ecco.

A parte questo. l'idea di liberarsi della 'formazione' di Artu' nel giro di 5 minuti in quel modo e in quei tempi e' stiloso nella sua autorialita'; oltre ad evitare 20 minuti o 30 di scassamento di maroni per cose viste, riviste e straviste.

 

Ho adorato quella parte, nella sua incisivita' e brevita'.

 

5) Personaggi secondari?

 

 

Notevole anche questa; non ci si potrebbe fare un franchise per assenza di personaggi secondari.

 

6) Il film inizia con un prologo che spiega il setting. Ci sono gli umani e ci sono i maghi, e i due sono in conflitto. Tutto buono, anche se 1) questo prologo si poteva saltare perché il setting veniva spiegato già nel film. 2) da come la mette il prologo, sembrerebbe che da un lato ci sia quelli che usano la magia, e dall'altro quelli che fanno Batman. La realtà è che persino gli umani sono in grado di usare oggetti e rituali magici, e la lotta alla fine è magia contro magia. Chiaramente questo prologo era probabilmente pensato per una storia lunga 6 film, dove magari il cattivo ucciso a inizio film viene resuscitato, ma così com'è è in contraddizione con il film.

 

 

Quello non e' solo il setting ma anche l'inizio della storia con Uther Pendragon senza il quale la storia non puo' avere inizio, e l'utilizzo di oggetti magici, del resto non fatti dagli stessi utilizzatori, da parte di 'non maghi' e' davvero un topos comune nelle storie fantasy; non ne vedo problemi tantomeno di caratterizzazione.

Link to comment
Share on other sites

Ieri sera ho visto Get Out - Scappa.

Film interessante, non tanto per la regia e la recitazione (che si limitano a fare il loro compitino, con l'unica eccezione del protagonista davvero in palla), ma per una sceneggiatura che gioca, una volta tanto, non con le regole citazionistiche del post-moderno, ma piuttosto con le aspettative dello spettatore.

non mi dilungo di più per non spoilerare (che sarebbe peccato mortale, in questo caso), ma due cose posso dirle: è il secondo caso dopo "The Visit" in cui il film di genere riesce a dire qualcosa di valido oltre il solito cliché del found footage o dello slasher. Il che è comunque un'ottima cosa.

In secondo luogo bisogna ammettere che la storia, a un certo punto, decolla sulle ali di un "WTF" grosso come l'Everest e non si ferma più.

Per cui se accettate la premessa vi divertite da pazzi. Se invece (anche legittimamente, eh?) l'incredulità prende il sopravvento diventa una stronzatona allucinante.

E anche questo gioco d'equilibrio tra due esremi è un punto di merito.

infine: è un film molto,ma molto "americano". Qui secondo me funziona a una frazione del potere che ha negli States.

Se vi capita, dategli un'occhiata. 

Link to comment
Share on other sites

Oh ma per favore.

E' appunto un film con un target preciso quanto evidente; chissene.

Se vuoi fare un film con un target ristretto non ci spendi sopra 175 milioni di dollari di film e 135 di pubblicità con l'intenzione di farne una serie da sei film. King Arthur è un flop da 150 milioni di dollari. Un'enormità di soldi che avrebbero potuti essere spesi per fare film migliori.

 

 

Rags to riches

Raccontato in modo diverso, quindi?

Raccontato in un modo che non lo fa funzionare perché non lo rende esaltante. Sono piccoli dettagli, ma contano tantissimo per la resa emotiva.

 

 

Difatti l'intrattenimento mondiale non e' colmo di individui tanto malvagi quanto poco propensi allo sbrodolamento e all'autoincensamento che li porta dritti alla fine.

Ma infatti il problema è quello. Vortigern non è abbastanza malvagio. Ok, ammazza il fratello per prendersi il trono, ma poi? Il popolo sembra considerarlo un tiranno, ma con Trump come presidente degli Stati Uniti devi capire che un po' di generico malgoverno non impressiona più nessuno. Almeno in Gate i cattivi vanno sempre a opprimere le pucciole. Vortigern invece si sta difendendo da gente che cerca di ucciderlo. L'idea è che è il buono che deve fermare il cattivo, non il cattivo che deve fermare il buono (perlomeno non inizialmente).

 

 

BTW: il cattivo non la porge su un piatto d'argento, non ha idea di chi sia il 'nipote'.

Fa provare la spada un po' a tutti, questo è porgerla su un piatto d'argento.

 

 

Che poi il cattivo sia dotato di qualche intelligenza, mi si consenta di dubitare.

Non ho mai detto che ne abbia, solo che la sua mancanza di intelligenza si sente ed è una delle cose che rovina il film.

 

 

Vegeta, presente la cifra stilistica del regista?

Stile un cazzo. Di film che cercano di essere diversi dagli altri ne ho visti, e ho visto anche che quasi sempre svaccano.

 

 

Notevole anche questa; non ci si potrebbe fare un franchise per assenza di personaggi secondari.

Guarda che l'idea era di fare una specie di Avengers con i cavalieri di re Artù. Il che è non è strano se si considera che tradizionalmente Artù cessa di essere un personaggio una volta diventato re. Il focus a quel punto lo prendono i vari cavalieri, e si ritorna a parlare di Artù solo per farlo morire.

 

 

6) Il film inizia con un prologo che spiega il setting. Ci sono gli umani e ci sono i maghi, e i due sono in conflitto. Tutto buono, anche se 1) questo prologo si poteva saltare perché il setting veniva spiegato già nel film. 2) da come la mette il prologo, sembrerebbe che da un lato ci sia quelli che usano la magia, e dall'altro quelli che fanno Batman. La realtà è che persino gli umani sono in grado di usare oggetti e rituali magici, e la lotta alla fine è magia contro magia. Chiaramente questo prologo era probabilmente pensato per una storia lunga 6 film, dove magari il cattivo ucciso a inizio film viene resuscitato, ma così com'è è in contraddizione con il film.

Quello non e' solo il setting ma anche l'inizio della storia con Uther Pendragon senza il quale la storia non puo' avere inizio, e l'utilizzo di oggetti magici, del resto non fatti dagli stessi utilizzatori, da parte di 'non maghi' e' davvero un topos comune nelle storie fantasy; non ne vedo problemi tantomeno di caratterizzazione.

Non è un problema di caratterizzazione, è un problema di indirizzamento. Tanto valeva a questo punto dividere tra chi fa un uso buono della magia e chi ne fa un uso cattivo.

Link to comment
Share on other sites

* Un flop lo si sa solo come risultato.

 

Raccontato in un modo che non lo fa funzionare perché non lo rende esaltante. Sono piccoli dettagli, ma contano tantissimo per la resa emotiva.

 

 

Il building di un personaggio non e' l'equivalente (ad esempio) canonico 'del viaggio', non ha alcuna necessita' di essere 'esaltante'.

Deve funzionare, nel senso di creare i presupposti che poi verranno amplificati nella narrazione.

 

Ma infatti il problema è quello. Vortigern non è abbastanza malvagio. Ok, ammazza il fratello per prendersi il trono, ma poi? Il popolo sembra considerarlo un tiranno, ma con Trump come presidente degli Stati Uniti devi capire che un po' di generico malgoverno non impressiona più nessuno. Almeno in Gate i cattivi vanno sempre a opprimere le pucciole. Vortigern invece si sta difendendo da gente che cerca di ucciderlo. L'idea è che è il buono che deve fermare il cattivo, non il cattivo che deve fermare il buono (perlomeno non inizialmente).

 

 

Mah.

Pendragon prima salva tutti con Excalibur.

Il fratello poi decide di, alla fine letteralmente, impalarlo, perche' aveva paura dei maghi cattivi mentre aveva fatto patto con uno di essi per prendere il potere.

 

E' abbastanza deficiente da essere un cattivone, ma in effetti resta un deficiente.

 

Stile un cazzo. Di film che cercano di essere diversi dagli altri ne ho visti, e ho visto anche che quasi sempre svaccano.

 

 

Io continuo a non capire cosa ci trovi distrano nel fatto che Ritchie abbia voluto raccontare 'sintetizzando' la costruzione del personaggio.

 

Guarda che l'idea era di fare una specie di Avengers con i cavalieri di re Artù. Il che è non è strano se si considera che tradizionalmente Artù cessa di essere un personaggio una volta diventato re. Il focus a quel punto lo prendono i vari cavalieri, e si ritorna a parlare di Artù solo per farlo morire.

 

 

Senza manco informarmi, era chiaro che l'intento fosse di proseguire.

 

Non è un problema di caratterizzazione, è un problema di indirizzamento. Tanto valeva a questo punto dividere tra chi fa un uso buono della magia e chi ne fa un uso cattivo.

 

 

Esiste la magia nel setting.

La magia la usano i maghi.

Gli oggetti magici li possono usare anche i non maghi.

E' un setting talmente elementare che non capisco proprio che problemi ti ponga.

Link to comment
Share on other sites

Ieri sera ho visto Get Out - Scappa.

Film interessante, non tanto per la regia e la recitazione (che si limitano a fare il loro compitino, con l'unica eccezione del protagonista davvero in palla), ma per una sceneggiatura che gioca, una volta tanto, non con le regole citazionistiche del post-moderno, ma piuttosto con le aspettative dello spettatore.

non mi dilungo di più per non spoilerare (che sarebbe peccato mortale, in questo caso), ma due cose posso dirle: è il secondo caso dopo "The Visit" in cui il film di genere riesce a dire qualcosa di valido oltre il solito cliché del found footage o dello slasher. Il che è comunque un'ottima cosa.

In secondo luogo bisogna ammettere che la storia, a un certo punto, decolla sulle ali di un "WTF" grosso come l'Everest e non si ferma più.

Per cui se accettate la premessa vi divertite da pazzi. Se invece (anche legittimamente, eh?) l'incredulità prende il sopravvento diventa una stronzatona allucinante.

E anche questo gioco d'equilibrio tra due esremi è un punto di merito.

infine: è un film molto,ma molto "americano". Qui secondo me funziona a una frazione del potere che ha negli States.

Se vi capita, dategli un'occhiata. 

 

Un buon thriller/horror che costruisce piano piano la tensione fino ad arrivare alla parte finale dove svela le sue carte, si scatena e non elemosina sul sangue. Ho adorato l'amico guardia di sicurezza e la fidanzata secondo me i migliori del cast.

 

Il sottotesto è molto "paraculo" e in america ha funzionato alla grandissima.

 

Ho visto ieri sera King Arthur e per me è una figata di film.

 

Il buon Ritchie per me ce l'ha fatta ancora una volta, lo so sono leggermente di parte ma adoro il suo modo di raccontare una storia; così come so che la cosa potrebbe non piacere a tutti anche se con Sherlock Holmes aveva funzionato (molto probabilmente grazie a Robert Downey Jr.) ed è anche per questo che ha incassato poco.

 

Peccato perché mi sarebbe piaciuto molto vedere un seguito ma anche così è un film autoconclusivo quindi va bene lo stesso nel caso.

Edited by Garet
Link to comment
Share on other sites

Per dire solo una cosa (senza finire nello spoiler), io non mi sarei giocato la carta del personaggio di Russel Crowe in quel modo ... potevano dedicargli un film in fondo. Ma lo dice una persona che ci è rimasta un po' male per l'esclusione di Dracula Untold dal Dark Universe, regolatevi un po' voi quindi

Edited by Schrödinger's cat
Link to comment
Share on other sites

MUMMIA LIVE

Dietro di me, qualcuno si lamenta di chi sgranocchia al cinema, e avendo in mano una scatola di cipster mi sento chiamato in causa.

Davanti a me, un mohicano, sopravvissuto all'epoca rasta, con cresta d'ordinanza.

DDDDDDDDDDDDDIO.
(Ma non dovevi occuparti solo di Thramp in questo periodo? )

La bionda-occhi-verdi è una figa infinita.

Ma figurarsi se non ce ne erano.

Inviato dal mio SM utilizzando Tapatalk

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...

Mi sono sciroppato di fila Wonder Woman, la Mummia e, in gran spolvero, il film dei Power Rangers.

 

WW è bruttino. Non quanto i predecessori, ma comunque bruttino.

Zero pathos, scrittura didascalica, cattivo finale veramente, ma veramente ridicolo. Si salva giusto la Gadot, e ammetto che non me l'aspettavo.

 

La Mummia paga, secondo me, due cose: l'essere dichiaratamente l'introduzione al Dark Universe e l'over-screen di Tom Cruise.

Poi questo Dark Universe ha delle potenzialità che potrebbero risollevare il tutto dall'abisso di mediocrità in cui sembra impantanato (Russel Crowe, per dirne una), ma bisogna vedere il resto.

 

Power Rangers va preso per quel che è: 'na stronzatina wannabe-qualcos'altro (un ibrido tra la roba Marvel e i Transformers) che mantiene tutte le poche promesse che fa.

Link to comment
Share on other sites

TRANSFORMERS etc

 

Visto.

Non so bene cosa ho visto ma l'ho visto.

E' un film dove succedono cose, ci sono botti, e la gente tende disperatamente a comunicare con one-liner.


p.s.

  • Ah si, il concetto di 'atterraggio duro' in questo 'mondo' equivale al fracassarsi nel mondo reale.
  • Le strade sono una parentesi rosa tra le parole 'vado dove c***o mi pare'.
  • IO SONO OPTIMUS PRIME ha diversi significati a seconda delle situazioni (da leggere come 'IO SONO GROOT')

Cmq.

E' un bene che ci siano tanti botti, perche' in un paio di occasioni tra alcune di quelle esibizioni di Pose Plastiche © che qua dovrebbero essere combattimenti, mi sono pure appisolato.


OTTIMAMENTE confezionato.

Ma francamente preferisco accendere la console e mettere su:

 

https://www.youtube.com/watch?v=y64RYTiixd4

 

Vi assicuro.

E' MOLTO superiore.

Link to comment
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.

×
×
  • Create New...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use.