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I paralipomeni della apostolomachia (versione restaurata)


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I testi di Gualtiero non sono sgrammaticati. Anzi, sono scritti molto bene, troppo bene. Se li trovi cacofonici è perché non ti piace la lingua giapponese. L'italiano è una lingua molto libera, soprattutto nel parlato. Nello scritto è più codificata, ma nel parlato no. Vi ricordo che qui stiamo parlando di recitazione. Io scrivo. Sono amica di Cannarsi, ma non è che i miei titoli non valgano per questo. Cannarsi non appiattisce: è una tua sensazione. Sei poco sensibile al giapponese, perché non conosci questa cultura. Lo scopo è avvicinarsi alla cultura nipponica, non contestualizzare Eva in Italia. Forse quel che tu chiami 'cannarsese' è semplicemente un adattamento in lingua italiana dal giapponese. Vada a chiedere a quei professionisti quanto si perda di contenuto. Nei copioni di Gualtiero si perde lo 0,99%, negli altri adattamenti si perde almeno il 30% tra invenzioni, poesia e la convinzione dell'intraducibilità. Il sync non c'entra nulla: ennesima scusa del mestiere. La colpa è dell'ignoranza. Non esiste una visione dell'italiano; esiste l'italiano corretto o scorretto.

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8 minuti fa, Juli ha scritto:

I testi di Gualtiero non sono sgrammaticati. Anzi, sono scritti molto bene, troppo bene. Se li trovi cacofonici è perché non ti piace la lingua giapponese. L'italiano è una lingua molto libera, soprattutto nel parlato. Nello scritto è più codificata, ma nel parlato no. Vi ricordo che qui stiamo parlando di recitazione. Io scrivo. Sono amica di Cannarsi, ma non è che i miei titoli non valgano per questo. Cannarsi non appiattisce: è una tua sensazione. Sei poco sensibile al giapponese, perché non conosci questa cultura. Lo scopo è avvicinarsi alla cultura nipponica, non contestualizzare Eva in Italia. Forse quel che tu chiami 'cannarsese' è semplicemente un adattamento in lingua italiana dal giapponese. Vada a chiedere a quei professionisti quanto si perda di contenuto. Nei copioni di Gualtiero si perde lo 0,99%, negli altri adattamenti si perde almeno il 30% tra invenzioni, poesia e la convinzione dell'intraducibilità. Il sync non c'entra nulla: ennesima scusa del mestiere. La colpa è dell'ignoranza. Non esiste una visione dell'italiano; esiste l'italiano corretto o scorretto.

Geniale. L’italiano corretto e l’italiano scorretto. Fantastico. La morte della linguistica.

Vi lascio definitivamente, comunque. Ho approfittato dello spazietto che si era creato, me ne torno nel mio. Tra cose serie e pseudo-serie c’è scappata anche qualche risata finale notevole. Ciao a tutti! 

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30 minuti fa, Juli ha scritto:

I testi di Gualtiero non sono sgrammaticati. Anzi, sono scritti molto bene, troppo bene. Se li trovi cacofonici è perché non ti piace la lingua giapponese. L'italiano è una lingua molto libera, soprattutto nel parlato. Nello scritto è più codificata, ma nel parlato no. Vi ricordo che qui stiamo parlando di recitazione. Io scrivo. Sono amica di Cannarsi, ma non è che i miei titoli non valgano per questo. Cannarsi non appiattisce: è una tua sensazione. Sei poco sensibile al giapponese, perché non conosci questa cultura. Lo scopo è avvicinarsi alla cultura nipponica, non contestualizzare Eva in Italia. Forse quel che tu chiami 'cannarsese' è semplicemente un adattamento in lingua italiana dal giapponese. Vada a chiedere a quei professionisti quanto si perda di contenuto. Nei copioni di Gualtiero si perde lo 0,99%, negli altri adattamenti si perde almeno il 30% tra invenzioni, poesia e la convinzione dell'intraducibilità. Il sync non c'entra nulla: ennesima scusa del mestiere. La colpa è dell'ignoranza. Non esiste una visione dell'italiano; esiste l'italiano corretto o scorretto.

Ho seguito 96 pagine di topic senza scrivere una riga, in religioso silenzio, ma questo è davvero troppo. 

Lo scollamento dalla realtà che un commento di questo genere dimostra è quasi sconfortante. Non capite che state danneggiando un'opera per troppo amore. Non c'è dolo in questo lo riconosco, ma il risultato è drammaticamente lo stesso. 
 

Juli ho vissuto per circa 3 anni a Tokyo, amo la cultura giapponese, gli anime, i manga e conosco decentemente la lingua... ora lasciati dire una cosa: tra lo 0,99% di Gualtiero e il 30% di un'altra traduzione io sceglierei tutta la vita il 30% (che poi non è una percentuale così alta, sei capziosamente, ancora una volta, in errore)

Modificato da Confor7o
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39 minuti fa, Juli ha scritto:

I testi di Gualtiero non sono sgrammaticati. Anzi, sono scritti molto bene, troppo bene. Se li trovi cacofonici è perché non ti piace la lingua giapponese. L'italiano è una lingua molto libera, soprattutto nel parlato. Nello scritto è più codificata, ma nel parlato no. Vi ricordo che qui stiamo parlando di recitazione. Io scrivo. Sono amica di Cannarsi, ma non è che i miei titoli non valgano per questo. Cannarsi non appiattisce: è una tua sensazione. Sei poco sensibile al giapponese, perché non conosci questa cultura. Lo scopo è avvicinarsi alla cultura nipponica, non contestualizzare Eva in Italia. Forse quel che tu chiami 'cannarsese' è semplicemente un adattamento in lingua italiana dal giapponese. Vada a chiedere a quei professionisti quanto si perda di contenuto. Nei copioni di Gualtiero si perde lo 0,99%, negli altri adattamenti si perde almeno il 30% tra invenzioni, poesia e la convinzione dell'intraducibilità. Il sync non c'entra nulla: ennesima scusa del mestiere. La colpa è dell'ignoranza. Non esiste una visione dell'italiano; esiste l'italiano corretto o scorretto.

Le percentuali campate in aria sono sempre una cosa bellissima da vedere.

Praticamente Cannarsi è l'unico a saper fare questo lavoro e tutti gli altri sono completi incompetenti. I tuoi titoli valgono (e per tua ammissione sei anche sua amica, quindi permetti se ho qualche riserva sulla tua obiettività), ma quelli della professoressa di cultura e letteratura giapponese dell'Alma Mater di Bologna, che dice che questo adattamento fa piangere, no.

Evvabbè.

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57 minuti fa, Juli ha scritto:

I testi di Gualtiero non sono sgrammaticati. Anzi, sono scritti molto bene, troppo bene. Se li trovi cacofonici è perché non ti piace la lingua giapponese. L'italiano è una lingua molto libera, soprattutto nel parlato. Nello scritto è più codificata, ma nel parlato no. Vi ricordo che qui stiamo parlando di recitazione. Io scrivo. Sono amica di Cannarsi, ma non è che i miei titoli non valgano per questo. Cannarsi non appiattisce: è una tua sensazione. Sei poco sensibile al giapponese, perché non conosci questa cultura. Lo scopo è avvicinarsi alla cultura nipponica, non contestualizzare Eva in Italia. Forse quel che tu chiami 'cannarsese' è semplicemente un adattamento in lingua italiana dal giapponese. Vada a chiedere a quei professionisti quanto si perda di contenuto. Nei copioni di Gualtiero si perde lo 0,99%, negli altri adattamenti si perde almeno il 30% tra invenzioni, poesia e la convinzione dell'intraducibilità. Il sync non c'entra nulla: ennesima scusa del mestiere. La colpa è dell'ignoranza. Non esiste una visione dell'italiano; esiste l'italiano corretto o scorretto.

Sei mica Jessica Consalvi?

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1 ora fa, Juli ha scritto:

I testi di Gualtiero non sono sgrammaticati. Anzi, sono scritti molto bene, troppo bene. Se li trovi cacofonici è perché non ti piace la lingua giapponese. L'italiano è una lingua molto libera, soprattutto nel parlato. Nello scritto è più codificata, ma nel parlato no. Vi ricordo che qui stiamo parlando di recitazione. Io scrivo. Sono amica di Cannarsi, ma non è che i miei titoli non valgano per questo. Cannarsi non appiattisce: è una tua sensazione. Sei poco sensibile al giapponese, perché non conosci questa cultura. Lo scopo è avvicinarsi alla cultura nipponica, non contestualizzare Eva in Italia. Forse quel che tu chiami 'cannarsese' è semplicemente un adattamento in lingua italiana dal giapponese. Vada a chiedere a quei professionisti quanto si perda di contenuto. Nei copioni di Gualtiero si perde lo 0,99%, negli altri adattamenti si perde almeno il 30% tra invenzioni, poesia e la convinzione dell'intraducibilità. Il sync non c'entra nulla: ennesima scusa del mestiere. La colpa è dell'ignoranza. Non esiste una visione dell'italiano; esiste l'italiano corretto o scorretto.

Ma queste percentuali esattamente da quale studio statistico derivano? 

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Non derivano dalla statistica, ma dalla realtà. Io sono laureata in Lettere e so leggere i libri nonché capire altre lingue.

Non so voi. Un po' di rispetto per la cultura, quella vera.

p.s.: sì, sono Jessica. Pensate che i genitori dei miei alunni, che hanno 9 di media alle scuole elementari, mi chiedono, in qualità di precettore, di insegnare l'italiano ai loro figli, perché utilizzano 'mica' e questa cosa è vissuta da loro come una tragedia.

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La laurea in Lettere serve per avere una conoscenza olistica, non settoriale.

L'umanista raccoglie le informazioni, le elabora, e ha un suo pensiero.

Tutti gli altri sono scienziati che si occupano di cose che sono strumentali.

Noi ragioniamo.

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La cultura umanista non è più considerata. Lo sappiamo bene. Colpa anche nostra. Anche il nostro mondo è ormai sempre più specializzato, a torto.

Voi pensate che la scienza spieghi tutto.

Io penso il contrario. E un vero scienziato darebbe retta a me, perché non è stupido.

Questi non sono dibattiti semplici.

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Un interessante articolo (di parte) di uno scrittore sulla nostra questione. Nella seconda parte fa interessanti esempi sull'adattamento. 

Postilla per i sostenitori di Shito: saltate pure la parte iniziale e andate direttamente a metà dove si parla di adattamento.

http://ilkim.it/traduzione-e-adattamento-gualtiero-cannarsi-spiegato-da-un-classicista/?fbclid=IwAR2t1TJ3GHDV2Xyz6ngdm05W97Cb92f-56DzcOxJroRMnJZifeKacuJVrjY

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2 ore fa, Juli ha scritto:

I testi di Gualtiero non sono sgrammaticati. Anzi, sono scritti molto bene, troppo bene. Se li trovi cacofonici è perché non ti piace la lingua giapponese. L'italiano è una lingua molto libera, soprattutto nel parlato. Nello scritto è più codificata, ma nel parlato no. Vi ricordo che qui stiamo parlando di recitazione. Io scrivo. Sono amica di Cannarsi, ma non è che i miei titoli non valgano per questo. Cannarsi non appiattisce: è una tua sensazione. Sei poco sensibile al giapponese, perché non conosci questa cultura. Lo scopo è avvicinarsi alla cultura nipponica, non contestualizzare Eva in Italia. Forse quel che tu chiami 'cannarsese' è semplicemente un adattamento in lingua italiana dal giapponese. Vada a chiedere a quei professionisti quanto si perda di contenuto. Nei copioni di Gualtiero si perde lo 0,99%, negli altri adattamenti si perde almeno il 30% tra invenzioni, poesia e la convinzione dell'intraducibilità. Il sync non c'entra nulla: ennesima scusa del mestiere. La colpa è dell'ignoranza. Non esiste una visione dell'italiano; esiste l'italiano corretto o scorretto.

Essendo italiano, effettivamente sono poco sensibile al giapponese. Per questo ho bisogno di un adattamento, che però sia in italiano e non in un italiano giapponesizzato, concedimi il termine. 

Una domanda soltanto. Queste percentuali da dove sono estrapolate? Non credo ci sia modo di quantificare queste cose. O esistono statistiche sui testi di Shito che sconosciamo? 

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No, fanciulla, noi (noi chi?) non pensiamo affatto che la scienza spieghi tutto, e non abbiamo nulla (io almeno) contro gli studi umanistici in quanto tali. Ho conosciuto persone di estrazione umanistica che applicano un pensiero logico-scientifico ben superiore a quello di molti semplici laureati in qualche materia scientifica. Mi limito a considerare che una semplice laureatella in lettere che spara percentuali a caso in un discorso senza capo né coda, ostentando una certa sicumera, e che poi afferma perentoriamente "non derivano dalla statistica ma dalla realtà", beh, non sappia granché né della realtà, né della cultura umanistica, né di quella scientifica, e che in generale non sappia di che parli. Insistere sarebbe inutile, come giocare a scacchi con un piccione, che non importa se sei Gary Kasparov, tanto ti butta le pedine a terra zampettando.
Ma non te ne faccio una colpa quantitativa. È vero che non ci vogliono chissà quali grandi doti per comprendere l'insensatezza di quella frase e delle altre che l'accompagnano, ma non penso tu sia necessariamente priva di capacità; penso più che altro che tu sia vittima di bias. Ce ne sono molte di persone come te, rinchiuse in una bolla, dall'ego rinforzato a causa dell'echo chamber. È questo il problema di fondo. In genere c'è sempre l'occasione di uscirne e porre rimedio ai propri limiti. Ma questo dipende da te. Io, purtroppo, ben poco potrei fare e anzi: qualunque cosa direi ti farebbe ancor di più arroccare su te stessa.

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57 minuti fa, Juli ha scritto:

p.s.: sì, sono Jessica.

Ma potevi scriverlo prima! Io mi sono dedicato a risponderti seriamente pensando fossi intervenuta alla discussione perché ti interessava della traduzione di Evangelion... Invece sei qui per difendere shito.....

Vabbè ormai abbiamo completamente perso la rotta....  É diventato sostenitori contro detrattori. 

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44 minutes ago, veldom said:

Essendo italiano, effettivamente sono poco sensibile al giapponese. Per questo ho bisogno di un adattamento, che però sia in italiano e non in un italiano giapponesizzato, concedimi il termine. 

Una domanda soltanto. Queste percentuali da dove sono estrapolate? Non credo ci sia modo di quantificare queste cose. O esistono statistiche sui testi di Shito che sconosciamo? 

Ti ho già risposto, ma la tua mente non ti permette a essere vicina alla mia, in quanto io sono un'umanista. I'm sorry for you.

44 minutes ago, Connacht said:

No, fanciulla, noi (noi chi?) non pensiamo affatto che la scienza spieghi tutto, e non abbiamo nulla (io almeno) contro gli studi umanistici in quanto tali. Ho conosciuto persone di estrazione umanistica che applicano un pensiero logico-scientifico ben superiore a quello di molti semplici laureati in qualche materia scientifica. Mi limito a considerare che una semplice laureatella in lettere che spara percentuali a caso in un discorso senza capo né coda, ostentando una certa sicumera, e che poi afferma perentoriamente "non derivano dalla statistica ma dalla realtà", beh, non sappia granché né della realtà, né della cultura umanistica, né di quella scientifica, e che in generale non sappia di che parli. Insistere sarebbe inutile, come giocare a scacchi con un piccione, che non importa se sei Gary Kasparov, tanto ti butta le pedine a terra zampettando.
Ma non te ne faccio una colpa quantitativa. È vero che non ci vogliono chissà quali grandi doti per comprendere l'insensatezza di quella frase e delle altre che l'accompagnano, ma non penso tu sia necessariamente priva di capacità; penso più che altro che tu sia vittima di bias. Ce ne sono molte di persone come te, rinchiuse in una bolla, dall'ego rinforzato a causa dell'echo chamber. È questo il problema di fondo. In genere c'è sempre l'occasione di uscirne e porre rimedio ai propri limiti. Ma questo dipende da te. Io, purtroppo, ben poco potrei fare e anzi: qualunque cosa direi ti farebbe ancor di più arroccare su te stessa.

Sono una signora. Voi. Non mi pare: non rispettate le persone di Lettere. Esatto: all'apice c'è la cultura umanista. Io credo che voi non sappiate proprio nulla...

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