alfex Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote Che ti devo dire, può darsi che tu abbia ragione. Può darsi che davvero in animazione non si possa dire niente di interessante a parte le due cose già dette e stradette, se non ti chiami Miyazaki, e allora semplicemente smetterò davvero di guardare anime e mi ricorderò di Dennou Coil come dell'ultima cosa davvero degna che ho potuto vedere. Ma veramente "a parte Miyazaki" di che? In realtà l'animazione sopravviverà diventando più autoreferenziale di quella attuale, cioè puntando a otakuizzare più gente e non a tentare l'impossibile (pensare di scrivere qualcosa di universale e/o originale).Non ha senso ambire alla "universalità", chi l'ha fatto c'ha già rimesso soldi. Tra l'altro Dennou Coil è tutt'altro che universale, è e basta (non contiene nulla di nuovo, non visto o particolarmente interessante). Il tuo mi pare tanto un giudizio stile (non vorrei dirlo ma lo dico lo stesso) "l'altro modo di leggere i manga" (cogliete il riferimento), che in verità è semplicemente l'altro modo di fare gli snob e rinchiudersi nel proprio piccolo mondo (perché questa è la realtà: un manga underground non è un manga "contenutisticamente migliore" di un manga mainstream, è solo underground). Senza offesa per i fan di Tekkon Kenkreet, si intende. E detto da uno che ritiene che senza Naruto in giro il mercato (sia giapponese che italiano) sarebbe migliore (sono tutt'altro che un giamparo).Quote (E poi, lasciamelo dire: ma cazzo, oggi un messaggio per essere credibile deve proprio essere per forza pessimistico?) Secondo me questa sensazione è più che altro dovuta a una overdose di buonismo. Soprattutto in occidente dove un cartone animato "deve" essere buonista, arriva qualcuno che crea l'apocalisse e colpisce subito perché fa il bastian contrario. Ma non penso che in giappone al messaggio pessimistico sia data più credibilità rispetto a un "e vissero tutti felici e contenti".Per quanto mi riguarda il finale di Argento Soma mi va bene tanto quanto quello di Ideon. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dairon Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote tentare l'impossibile (pensare di scrivere qualcosa di universale e/o originale). Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shuji Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 L'assunto divertente e anche un po' inquietante, che dir si voglia, e' che pare quasi quasi che ci sia una contrapposizione autoreferenziale - originale; si possono benissimo raccontare storie che non abbiano l'assoluta presunzione dell'originalita', senza per questo metterle insieme riferendosi esclusivamente ad elementi pescati dal passato del medesimo ambito mediale. Non si parla di mettere da parte la contaminatio, quanto di cercare di evitare di riproporre sempre le medesime cose, rimaneggiandole, con l'effetto di rivolgersi sempre al medesimo pubblico. Se non si esce dal circuito dell'autoreferenzialita', altro che crisi... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shito Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote L'assunto divertente e anche un po' inquietante, che dir si voglia, e' che pare quasi quasi che ci sia una contrapposizione autoreferenziale - originale; si possono benissimo raccontare storie che non abbiano l'assoluta presunzione dell'originalita', senza per questo metterle insieme riferendosi esclusivamente ad elementi pescati dal passato del medesimo ambito mediale.Non si parla di mettere da parte la contaminatio, quanto di cercare di evitare di riproporre sempre le medesime cose, rimaneggiandole, con l'effetto di rivolgersi sempre al medesimo pubblico.Se non si esce dal circuito dell'autoreferenzialita', altro che crisi... L'assunto divertente e anche un po' inquietante, che dir si voglia, e' che pare quasi quasi che ci sia una contrapposizione autoreferenziale - originale; si possono benissimo raccontare storie che non abbiano l'assoluta presunzione dell'originalita', senza per questo metterle insieme riferendosi esclusivamente ad elementi pescati dal passato del medesimo ambito mediale.Non si parla di mettere da parte la contaminatio, quanto di cercare di evitare di riproporre sempre le medesime cose, rimaneggiandole, con l'effetto di rivolgersi sempre al medesimo pubblico.Se non si esce dal circuito dell'autoreferenzialita', altro che crisi...Infatti la differenza tra la prima generazione di otakuzoku e le successive sta proprio nell'autoreferenzialità di queste ultime.Ovviamente una 'prima' generazione non può essere autoreferenziale, perché dietro di sé non ha il sé a cui riferirsi.Quindi certo Miyazaki, che è uno zero-gen, si riferiva a cosa? Alle sue passioni da otaku per aerei, design, letteratura per l'infanzia europea, letteratura fantasy occidentale. Soprattutto a questo. Quindi contaminatio e variatio, ed ecco che da i romanzi della LeGuin, più un sacco di altre influenze, vien fuori Nausicaa. La creazione culturale è più spesso che no ibridizzazione culturale. Prima di iniziare a esprimersi, si tratta sempre di 'mettere dentro di noi' un bel serbatoio di immaginifico, è del tutto naturalmente umano.La generazione di Anno (first gen) aveva nel suo serbatoio un sacco di roba. Principalmente la sci-fi occidentale E orientale, scritta E filmata E animata. Un serbatoio enorme, perché erano otaku (fagocitatori di livello). Quindi quando poi lui ha iniziato a raccontare, dentro c'erano le influenze di Crichton sulla scienza bipenne, soprattutto (un assonanza che per natura deve colpire la mens nipponica, è ovvio), ma anche tutta la filmografia di daikaijuu by Toei. C'era la letteratura di Murakami Ryu e i film di Okamoto Kihachi. C'era la passione per i treni. C'era tutto questo. Perché erano otaku first-gen con interessi vari, e fondati sul consumo di media vari.Questa generazione non è autoreferenziale in senso sterile, ovvero parla soprattutto 'agli altri otaku', come creando un dialogo un po' a sé stessi, ma questo è anche naturale per chi abbia un occhio interiore molto sviluppato sulle proprie stesse problematiche psicologiche. Il che potrebbe andare benone. L'autocitazionismo Gainax è fanservice di lusso, e autoaffermazione di identità, e non è l'araldo di una sterilità comunicativa. Perché ogni opera Gainax non si riduce a quell'autocitazionismo, anzi.L'autoreferenzialità sterile comincia semmai con la seconda generazione, la generazione di quelli che compravano le VHS e LD a partire -diciamo- dai tempi di Top wo Nerae (fine ottanta, insomma). Consumava quelli E POCO ALTRO, è questo il punto. Gli otaku incominciavano ad avere la pappa pronta, piatti cucinati apposta per loro. E non so quanti di questi siano passati al lato produttivo/creativo, dico fuori dal circolo doujin. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dairon Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote ed ecco che da i romanzi della LeGuin, più un sacco di altre influenze, vien fuori Nausicaa. Mmmm? Quote influenze di Crichton sulla scienza bipenne Mmmmm?(leggasi come "di che romanzi parli, mi sfugge il legame tematico") Link to comment Share on other sites More sharing options...
alfex Posted July 2, 2009 Author Share Posted July 2, 2009 Quote La generazione di Anno (first gen) aveva nel suo serbatoio un sacco di roba. Principalmente la sci-fi occidentale E orientale, scritta E filmata E animata. Un serbatoio enorme, perché erano otaku (fagocitatori di livello). Quindi quando poi lui ha iniziato a raccontare, dentro c'erano le influenze di Crichton sulla scienza bipenne, soprattutto (un assonanza che per natura deve colpire la mens nipponica, è ovvio), ma anche tutta la filmografia di daikaijuu by Toei. C'era la letteratura di Murakami Ryu e i film di Okamoto Kihachi. C'era la passione per i treni. C'era tutto questo. Perché erano otaku first-gen con interessi vari, e fondati sul consumo di media vari. Veramente... no. O almeno non mi pare affatto. Questa che tu chiami first generation comprende anche Kawamori, Hirano e Obari, per ovvi motivi e prima ancora di Anno. Alcuni di costoro erano/sono fagocitatori di tutto, qualunque media, non necessariamente giapponese e non necessariamente animato. Innegabile. Cionontoglie che il risultato non è molto diverso da Clannad. Può APPARIRE diverso perché sei TU che vai a cercarci le diversità (che ci sono), ma in quel caso stai tu facendo l'analisi da nerd su contenuti secondari. Top wo Nerae non era altro che un robot gigantesco perché, come scrive Azuma, "più sono grossi e più vendono" (in verità il punto è che Tomino fu costretto a farli grossi, gli otaku appresso a lui hanno esaltato questa caratteristica perché a un certo punto faceva figo), con 2 buster machine al posto di 3 camion rossi (ma l'agganciamento è identico). Poi se non è Ideon è Ace wo Nerae, se non è Ace wo Nerae è altro ancora, ma si resta nell'autoreferenzialità eccetto qualche dettaglio insignificante agli occhi di qualunque spettatore soprattutto otaku.Appunto perché i dettagli sono insignificanti dalla first generation (gli OAV del decennio 1985-1995) si è passati alla second generation otaku autoreferenziale e basta. Parlando di marketing Evangelion in realtà ha spianato la via a Clannad (la vera rivoluzione di quella roba di Anno, non ha nulla a che vedere con i contenuti dell'anime, la vera influenza Evangelion l'ha avuta sulle doujin e il motivo è che quell'anime è diventato il decalogo del "vero otaku feticista").Quote E non so quanti di questi siano passati al lato produttivo/creativo, dico fuori dal circolo doujin. Tanti, come prima, forse anche più di prima se parliamo di manga. Link to comment Share on other sites More sharing options...
_gallo_ Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 http://www.youtube.c...h?v=e9O-idj_sAc Vabbe', serve solo per ascoltare il sonoro, ma sbaglio o Mari dice più o meno: mi piace un casino l'odore del LCL perché non lo facciamo qui sul tetto della scuola? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dk86 Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Dice in pratica "Hai un buon odore, sembra quello dell'LCL" Link to comment Share on other sites More sharing options...
_gallo_ Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Comunque ora abbiamo pure la versione tv http://www.animenews...japan-on-friday Come potranno chiamarlo 1.12, 1.21, 1.0.1. o !!1111!!!11!!1!! chi può dirlo, chissà che sconcertanti cambiamenti saranno apportati.... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eymerich Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote Veramente... no. O almeno non mi pare affatto. Questa che tu chiami first generation comprende anche Kawamori, Hirano e Obari, per ovvi motivi e prima ancora di Anno. Alcuni di costoro erano/sono fagocitatori di tutto, qualunque media, non necessariamente giapponese e non necessariamente animato. Innegabile. Cionontoglie che il risultato non è molto diverso da Clannad. Può APPARIRE diverso perché sei TU che vai a cercarci le diversità (che ci sono), ma in quel caso stai tu facendo l'analisi da nerd su contenuti secondari. Top wo Nerae non era altro che un robot gigantesco perché, come scrive Azuma, "più sono grossi e più vendono" (in verità il punto è che Tomino fu costretto a farli grossi, gli otaku appresso a lui hanno esaltato questa caratteristica perché a un certo punto faceva figo), con 2 buster machine al posto di 3 camion rossi (ma l'agganciamento è identico). Poi se non è Ideon è Ace wo Nerae, se non è Ace wo Nerae è altro ancora, ma si resta nell'autoreferenzialità eccetto qualche dettaglio insignificante agli occhi di qualunque spettatore soprattutto otaku. Veramente..si.Visto che la trama di GUNBUSTER si rifà principalmente a quella di GUERRA ETERNA di Joe Haldeman (e magari anche a quella de IL GIOCO DI ENDER di Orson Scott Card..).Quote Dice in pratica "Hai un buon odore, sembra quello dell'LCL" Ma l'LCL non puzzava di sangue? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shuji Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote Infatti la differenza tra la prima generazione di otakuzoku e le successive sta proprio nell'autoreferenzialità di queste ultime.Ovviamente una 'prima' generazione non può essere autoreferenziale, perché dietro di sé non ha il sé a cui riferirsi.Quindi certo Miyazaki, che è uno zero-gen, si riferiva a cosa? Alle sue passioni da otaku per aerei, design, letteratura per l'infanzia europea, letteratura fantasy occidentale. Soprattutto a questo. Quindi contaminatio e variatio, ed ecco che da i romanzi della LeGuin, più un sacco di altre influenze, vien fuori Nausicaa. La creazione culturale è più spesso che no ibridizzazione culturale. Prima di iniziare a esprimersi, si tratta sempre di 'mettere dentro di noi' un bel serbatoio di immaginifico, è del tutto naturalmente umano.La generazione di Anno (first gen) aveva nel suo serbatoio un sacco di roba. Principalmente la sci-fi occidentale E orientale, scritta E filmata E animata. Un serbatoio enorme, perché erano otaku (fagocitatori di livello). Quindi quando poi lui ha iniziato a raccontare, dentro c'erano le influenze di Crichton sulla scienza bipenne, soprattutto (un assonanza che per natura deve colpire la mens nipponica, è ovvio), ma anche tutta la filmografia di daikaijuu by Toei. C'era la letteratura di Murakami Ryu e i film di Okamoto Kihachi. C'era la passione per i treni. C'era tutto questo. Perché erano otaku first-gen con interessi vari, e fondati sul consumo di media vari.Questa generazione non è autoreferenziale in senso sterile, ovvero parla soprattutto 'agli altri otaku', come creando un dialogo un po' a sé stessi, ma questo è anche naturale per chi abbia un occhio interiore molto sviluppato sulle proprie stesse problematiche psicologiche. Il che potrebbe andare benone. L'autocitazionismo Gainax è fanservice di lusso, e autoaffermazione di identità, e non è l'araldo di una sterilità comunicativa. Perché ogni opera Gainax non si riduce a quell'autocitazionismo, anzi.L'autoreferenzialità sterile comincia semmai con la seconda generazione, la generazione di quelli che compravano le VHS e LD a partire -diciamo- dai tempi di Top wo Nerae (fine ottanta, insomma). Consumava quelli E POCO ALTRO, è questo il punto. Gli otaku incominciavano ad avere la pappa pronta, piatti cucinati apposta per loro. E non so quanti di questi siano passati al lato produttivo/creativo, dico fuori dal circolo doujin. Quindi in realta' una differenziazione potrebbe essere anche piu' evidente dal fatto che se la 'prima' generazione aveva spinte contaminative (e questo alla fine e' scontato per ogni tipo di rappresentazione artisica), l'afflato rielaborativo e personalizzante della contaminatio ha prima lasciato spazio ad un'istanza sincretica in nuce, per poi sostituire la contaminatio con un sincretismo asettico tout court, ed alla fine limitarsi alla rielaborazione autoreferenziale di quanto gia' realizzato unicamente nell'ambito mediale di turno (carta stampata o animazione)? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Roger Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote Kawamori, Hirano e Obari tutti e tre nella stessa frase dangaioh e anche lì ci stava anno Quote Comunque ora abbiamo pure la versione tv http://www.animenews...japan-on-fridayCome potranno chiamarlo 1.12, 1.21, 1.0.1. o !!1111!!!11!!1!! chi può dirlo, chissà che sconcertanti cambiamenti saranno apportati.... bbbasta Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dk86 Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote Ma l'LCL non puzzava di sangue? In questo film debutterà lo LCL al gusto ananas. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shito Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote Quindi in realta' una differenziazione potrebbe essere anche piu' evidente dal fatto che se la 'prima' generazione aveva spinte contaminative (e questo alla fine e' scontato per ogni tipo di rappresentazione artisica), l'afflato rielaborativo e personalizzante della contaminatio ha prima lasciato spazio ad un'istanza sincretica in nuce, per poi sostituire la contaminatio con un sincretismo asettico tout court, ed alla fine limitarsi alla rielaborazione autoreferenziale di quanto gia' realizzato unicamente nell'ambito mediale di turno (carta stampata o animazione)? Direi proprio di sì. Il che è esattamente il quid del: "da cosa vieni contaminato?", ovvero "tu otaku, su quali materiali hai accumulato il tuo bagaglio compulsivo di nozioni, quali erano i materiali a disposizione della tua mania?". Ovvero, la prima generazione *estrapolava* l'aspetto più maniacale da prodotti di varia natura, NON loro dedicati, ed era un lavorio anche intellettuale. La seconda generazione aveva prodotti loro dedicati, il cui contenuto era il frutto del documentarsi assai vario della prima. La terza, beh, sembra scontato dire come stia andando...Serve un rinascimento, se mai ci sarà. Questo è certo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Roger Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 qualcosa non mi torna... gigi matsumoto a quale generazione di otaku appartiene? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shito Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote qualcosa non mi torna... gigi matsumoto a quale generazione di otaku appartiene? Mmmh, non lo conosco abbastanza per giudicare bene, ma direi che lui sarebbe uno zero-gen come Miyasan.Sì, le donne della sci-fi americana e inglese devono averlo colpito, considerando che il suo modello è un misto tra barbarella e le magre settantine a là B.B. (contaminatio), il tutto variato bene su tante passioni personali tipiche della sua generazioni (i treni, i mezzi bellici della sua memoria) e cose... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Garion-Oh Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote il tutto variato bene su tante passioni personali tipiche della sua generazioni (i treni, i mezzi bellici della sua memoria) e cose... E la musica classica. Le opere di Wagner lo hanno influenzato non poco. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alex Halman Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote Comunque ora abbiamo pure la versione tv http://www.animenews...japan-on-fridayCome potranno chiamarlo 1.12, 1.21, 1.0.1. o !!1111!!!11!!1!! chi può dirlo, chissà che sconcertanti cambiamenti saranno apportati.... Vogliono superare il record di Blade Runner in appena un paio d'anni! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shito Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote Quote il tutto variato bene su tante passioni personali tipiche della sua generazioni (i treni, i mezzi bellici della sua memoria) e cose... E la musica classica. Le opere di Wagner lo hanno influenzato non poco. Per non parlare di tutta una certa narrativa corsara da antieroe autoesiliato rinnegato... :) (Su Wagner Miyasan c'è arrivato solo con Ponyo... ) Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eymerich Posted July 2, 2009 Share Posted July 2, 2009 Quote Vogliono superare il record di Blade Runner in appena un paio d'anni! A proposito di BLADE RUNNER, avete notato che viene citato anche quello in GUNBUSTER, insieme a svariati altri film di fantascienza tra cui, ad esempio, VIAGGIO ALLUCINANTE? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dairon Posted July 3, 2009 Share Posted July 3, 2009 Quote l'afflato rielaborativo e personalizzante della contaminatio ha prima lasciato spazio ad un'istanza sincretica in nuce, A parte che trovo abbastanza ridicolo il concetto di generazione, attualmente i prodotti sono altro che sincretici - sono sempre più di nicchia, o meglio, di genere. Link to comment Share on other sites More sharing options...
alfex Posted July 3, 2009 Author Share Posted July 3, 2009 Quote Veramente..si. Ma anche no, soprattutto dopo quello che dici tu stesso. Eymerich, cos'è Top o Nerae? Te lo dico io: Haruhiko Mikimoto, tette, Ideon, Getter Robot, ecc. In realtà più che parlare di cosa è, meglio concentrarsi su cosa non è: una storia compiuta ed esaustiva. Già alla sua creazione fu pensato come "un po' di questo e un po' di quello, sti gran cazzi della storia, se viene bene e se non viene amen".La trama era un pretesto. In realtà nell'era degli OAV (1985-1995) o OVA che dir si voglia, oppure se vogliamo coniare un neologismo adatto li possiamo chiamare anche "figli di DANCOUGA" (anche se, tecnicamente, forse è meglio definirli figli di Macross, ma di questo bisognerebbe discutere), la trama diventò secondaria (se prendi roba come Bubblegum Crisis o Gallforce, Iczer 1 oppure Meiou Project Zeorymer lo noti molto di più). Gli OVA sono un prodotto nato a uso e consumo degli otaku post Dancouga (che ha scandì la fine dei "veri" super robot in TV, nel 1985, e l'inizio della loro lunga prigionia) con ben precisi selling points (che non è Guerra Eterna di Joe Haldeman, tu la citazione la trovi perché la vuoi trovare, ti soffermi sul superfluo). Gli anime venivano e vengono ancora realizzati in base a precisi selling points e allora erano gli stessi di adesso (tsundere, yandere, MOE e chi ne ha più ne metta).Il punto principale comunque è che in Ai oboete imasuka, codesta fantomatica "first generation" ha detto tutto quello che aveva da dire e fatto tutto quello che poteva fare (one shot, in un colpo solo) eccetto il porno, per quello c'è Cream Lemon. Ai oboete imasuka + Cream Lemon coprono davvero tutto.Tra l'altro Top o Nerae non era mica solo, anzi la cronologia più completa è questa qua (sempre fino al 1995, Armitage III):http://www.aicanime....cts/index2.htmlInizia a vederne un 80% e poi fai una media della situazione.Oltre l'era degli OAV bisogna passare all'era attuale, tra l'altro scandita e anticipata da un OAV (daltronde fu una serie TV a dare inizio agli OAV e viceversa): the day the earth stood still. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eymerich Posted July 3, 2009 Share Posted July 3, 2009 Quote Oltre l'era degli OAV bisogna passare all'era attuale, tra l'altro scandita e anticipata da un OAV (daltronde fu una serie TV a dare inizio agli OAV e viceversa): the day the earth stood still. Ed è quanto meno curioso che tale OAV porti proprio il titolo di un classico della fantascienza cinematografica.. Link to comment Share on other sites More sharing options...
werner Posted July 3, 2009 Share Posted July 3, 2009 Regà, non riesco a stare dietro al thread, quindi rispondo ogni tanto e non esaustivamente. Così è, se vi pare. Quote Quindi in realta' una differenziazione potrebbe essere anche piu' evidente dal fatto che se la 'prima' generazione aveva spinte contaminative (e questo alla fine e' scontato per ogni tipo di rappresentazione artisica), l'afflato rielaborativo e personalizzante della contaminatio ha prima lasciato spazio ad un'istanza sincretica in nuce, per poi sostituire la contaminatio con un sincretismo asettico tout court, ed alla fine limitarsi alla rielaborazione autoreferenziale di quanto gia' realizzato unicamente nell'ambito mediale di turno (carta stampata o animazione)? Lasciami fare una battuta: sono abbastanza d'accordo con ciò che dici, ma ti rendi conto che sei riuscito a far sembrare semplice la prosa di Cacciari? Quote Tra l'altro Dennou Coil è tutt'altro che universale, è e basta (non contiene nulla di nuovo, non visto o particolarmente interessante). Io ho detto Coil perchè era una serie veramente per ragazzi, che non andava in onda alle due di notte ma di pomeriggio su NHK Educational, che poteva anche essere goduta dagli adulti; non una roba che fa finta di imitare serie da ragazzine per portare avanti un gioco tutto interno ad un'audience adulta (e otaku). Insomma, io da dodicenne avrei sbavato per Coil esattamente come facevo davanti a Wargames o a Tron (in fondo, anche Isako più o meno la volevano ai videogames finchè non fosse morta giocando ) Dunque, per Garion, non mi stupisco che ai ragazzini si parli di crescita e lo accetto di buon grado, e non vedo cosa ci sia di "snob" nel riuscire ad apprezzare una serie così ad un'altra età, ovviamente con un'altra percezione (non era quello che si proponeva Disney ai vecchi tempi?). Che poi io da non più dodicenne voglia anche altro è un'altra parte del discorso. Se dobbiamo parlare di "roba da snob" parliamo piuttosto di Lain... Link to comment Share on other sites More sharing options...
alfex Posted July 3, 2009 Author Share Posted July 3, 2009 Quote Ed è quanto meno curioso che tale OAV porti proprio il titolo di un classico della fantascienza cinematografica.. Non è curioso perché quell'OAV ha iniziato una nuova era, successiva ad Anno, Kawamori e soci. La vera terza generazione inizia da lì. Qui stiamo discutendo della seconda generazione (ripeto: Megazone 23, Bubblegum Crisis, Top wo Nerae, Dangaioh, Detonator Orgun ecc., in generale qualunque cosa da Macross in poi fino a Evangelion, esclusi gli autori di prima generazione, ovvio).Osserva l'importanza degli anime robotici all'interno del panorama anime globale. L'animazione giapponese è composta da trasposizioni varie (manga, romanzi, ecc.) e opere originali. Escludendo le trasposizioni, tra gli "originali" i robotici sono stati e continuano a essere un motore di fondamentale importanza. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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