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Il topic definitivo delle Sigle!!!


mirkosp

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Un po' come la sigla italiana di Dragonball Z che "parla" assumendo che "Dragon Ball" sia IL NOME DEL DRAGONE.

 

 

Urrrrgh!

 

Veramente è peggio, fa pensare che Dragonball sia il nome del protagonista (Goku)  :sweatingbullets:

Roger, però io per 'in sintonia' non intendevo meramente 'temporizzate' - come un promo, un trailer, o quel che vuoi - ma 'in sintonia' come mood, come costruzione: per esempio, in Versail no Bara, nota il punto di svolta, marcatissimo strumentalmente, che passa dalla lunga intro all'attacco del 'watashi ha...' - dove cambia tutto il 'tono' (non in senso musicale) del brano: come immagini, come parole, come musica.

 

Le sigle di Meitantei Holms sono pessime perché le immagini sono un pessimo montaggio, sembrano AMV in ogni caso. :-(

 

Non sottovalutare gli AMV che ce ne sono diversi davvero ben fatti

 

Questo è uno dei miei preferiti

 

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Quando si parla di musica, è veramente difficile distinguere quanto di 'oggettivamente qualitativo' possa esservi in un brano da quanto 'soggettivamente qualitativo' vi sia.

 

L'altro dì, a cena con un amico compositore e cultore, ce n'è voluto un po' per farmi capire come mai il *requiem* di Verdi fosse un *requiem* peggiore di quello di Mozart, per dire.

 

E' dura. Godai: quello che dici può esser vero, ma mi pare che nel tuo argomentare nascondi dietro a competenze/cognizioni valide il gusto personale. Ovvero: la canzone di Vanni dei Cavaglieri (che poi: ma le compone lui? O le canta soltanto? Boh!) mi pare, come scrivevo, davvero superiore alla prima di Dorati a livello di *produzione musicale*. La prima di Dorati mi pare povera a livello pressoché dilettantistico, proprio per la pochezza strumentale, non compositiva. La composizione è sempre afferente al gusto. La seconda di Dorati mi pare già meglio.

 

Ma è difficile non mischiare le cose. Quando dici di 'inadatto al marziale', per esempio, parli di gusto e qualità artistica, indi non obiettiva.

 

Allo stesso modo, se prendiamo le sigle italiane di Versailles no Bara, la prima - quella dei Cavalieri del Re, è di certo la più distonica rispetto al contenuto dell'anime.

 

Si dice che all'epoca le sigle italiane venissero commissionate agli autori senza neppure spiegare bene a questi ultimi di cosa trattassero gli anime in questione..

A parte questo, mi pare che Godai si riferisse soprattutto alle sigle composte ai tempi della "prima ondata" (fine anni '70-inizio anni '80..), mentre le sigle di Dorati risalgono all'inizio degli anni '90 e quindi già a tutta un'altra "epoca".

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Un po' come la sigla italiana di Dragonball Z che "parla" assumendo che "Dragon Ball" sia IL NOME DEL DRAGONE.

 

 

Urrrrgh!

 

Veramente è peggio, fa pensare che Dragonball sia il nome del protagonista (Goku)  :sweatingbullets:

 

 

No, no, nella sigla italiana il cantante narratore parla al drago, riferendosi a LUI come 'Dragon Ball'.

 

Prima il 'narratore' introduce il conflitto di indentità di Goku (Chi sei, Goku non lo sai...) - perché credo che tutto sia stato fatto ai tempi della scoperta che Goku non era un terrestre, ma un duraverdiano.

 

Quindi 'Dragon Ball' è il drago-oracolo a cui rivolgersi:

 

What is my destiny, Dragon Ball?

IO so che TU lo sai, Dragon Ball.

Perché non c'è un drago che sia grande come TE.

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Si dice che all'epoca le sigle italiane venissero commissionate agli autori senza neppure spiegare bene a questi ultimi di cosa trattassero gli anime in questione..

 

Questo l'ho sentito dire pure da Zara

 

A parte questo, mi pare che Godai si riferisse soprattutto alle sigle composte ai tempi della "prima ondata" (fine anni '70-inizio anni '80..), mentre le sigle di Dorati risalgono all'inizio degli anni '90 e quindi già a tutta un'altra "epoca".

 

Esattamente

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E' dura. Godai: quello che dici può esser vero, ma mi pare che nel tuo argomentare nascondi dietro a competenze/cognizioni valide il gusto personale. Ovvero: la canzone di Vanni dei Cavaglieri (che poi: ma le compone lui? O le canta soltanto? Boh!) mi pare, come scrivevo, davvero superiore alla prima di Dorati a livello di *produzione musicale*. La prima di Dorati mi pare povera a livello pressoché dilettantistico, proprio per la pochezza strumentale, non compositiva. La composizione è sempre afferente al gusto. La seconda di Dorati mi pare già meglio.

 

 

Come livello di "produzione" posso darti ragione, ma va visto il contesto la sigla di Dorati era composta a cavallo tra '80 e '90 da canali di importanza media, con quello che ne deriva a livello di strumentazione e sopratutto struttura e organizzazione che ci mette i soldi. Vanni (sì, compone anche) lavorava in una televisione come Mediaset che è un vero e proprio colosso.

A maggior ragione comunque preferisco le soluzioni compositive e di arrangiamento della sigla di Dorati perché se l'è cavata meglio in un contesto più complesso.

 

Il resto del discorso che fai riguardo alle sigle di Versailles no Bara è sacrosanto, ma tu stai cambiando la chiave di lettura della discussione. Se valutiamo le sigle italiane di ieri e di oggi con la lente dell'aderenza all'originale allora hai perfettamente ragione, non se ne salva nessuna. 

 

Io parlavo esclusivamente del lato strettamente musicale e le sigle dei "cartoni animati" italiani sono appunto "sigle" e in quel periodo si inserivano in una tradizione di canzoni per bambini che andava avanti già da un po' di anni. Si partiva da cose tipo "Per fare un fiore" del grande Sergio Endrigo fino a roba alla "Furia Cavallo del West". Era una sorta di genere musicale e all'interno di questo contesto che io noto uno scadimento nella qualità compositiva e anche di esecuzione delle sigle, insomma se passi da Vince Tempera alla Valeri Manera qualche cosa perdi no? 

 

Sulla questione dei testi. Sicuramente sono la parte peggiore delle sigle, spesso sono presenti frasi imbarazzanti senza alcuna logica interna e gli esempi ne sono già stati portati a bizzeffe, ma anche qui va visto il contesto lavorativo. Vedevo una volta un video di Riccardo Zara in cui parlava della genesi della sigla di "Ransie", raccontava che gli arriva una telefonata dal committente che gli dice roba tipo "si chiama Ransie è una strega ha il papà lupo e la mamma vampiro e combina i guai". Logico che se lavori in certe condizioni devi inventare ogni tipo di puttanata per far entrare un testo sensato su una base.

Era questo il periodo, figuriamoci se c'era la finezza e la possibilità di mettersi a scrivere il testo sulla base delle immagini delle sigle,

 

Lo sappiamo tutti qui dentro, in quegli anni l'animazione era trattata così ma delle sigle per me rimane, oltre ai ricordi d'infanzia, una produzione di belle canzoni. Non mi hanno rovinato la fruizione dell'opera come può aver fatto un doppiaggio o un'adattamento e magari da bambino possono avermi catturato l'attenzione per farmi mettere davanti alla tv. 

Modificato da Godai
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Come ho sempre detto, stringi stringi, di molte serie viste da bambini quel che resta impresso più che il doppiaggio (di cui si ricorderanno giusto i particolari più ricorrenti) sono proprio le sigle che per loro natura ti entrano in testa e non ne escono più e se poi magari i ricordi sbiadiscono bastano due note e ti tornano subito in mente, almeno le musiche.

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Certo è pacifico dire che il livello di 'lesione' di un'opera originale apportato dal cambiamento di una sua sigla, anche quando questa è fatta a caso, è imparagonabile al livello di lesione apportato da una cattiva localizzazione dell'opera stessa. Se facciamo questo paragone, il 'danno' di una sigla cambiata è pressoché nullo, perché la sigla è "esterna" al contenuto reale dell'opera, è come la copertina di un libro. Il danno è estetico, di atmosfera, ma qui finisce. Anche nell'integralismo bisogna essere onesti.

 

Ancora una volta, Godai, ti leggo mischiare un po' di cose, ovvero argomenti obiettivi con giustificazioni alla "eeeh, ma erano tempi fatti così", che non riesco a capire.

 

Non capisco la logica di "Povero Dorati, la produzione dei Cavaglieri per Odeon TV era Pezzente, mentre Vanni con Mediaset c0aveva i miglioni, quindi preferisco dorati per l'impegno". Non bisogna giudicare le persone, gli intenti, le intenzioni. Bisogna giudicare i risultati (le opere prodotte) in maniera del tutto avulsa da ogni fattore contingente alla loro creazione.

 

Quindi, boh. TI seguo e non ti seguo.

 

Non capisco come si possa considerare una cosa buona la 'tradizione delle canzoncine per bambini' di cui 'Ci vuole un fiore' (non 'Per fare un fiore', sarebbe semmai 'Per fare un tavolo' - ^^ ). Credo fosse una cosa tutta storta da principio, in un'Italia in cui 'Papaveri e Papere' era una canzone per persone adulte (urgh!).

 

Ma alla fine, non riesco a considerare, che so, questa:

 

 

peggio di tante altre sigle 'dei tempi precedenti', parliamo di roba di Zara/Cavaglieri, di Nico Fidenco, degli Oliver Onions o chi tu voglia. Onestamente, quelle canzonette mi sembrano del tutto avulse dalle serie che volevano accompagnare. NON MI IMPORTA IL PERCHE' - non sono la maestrina dalla penna rossa.

 

Voglio dire:

 

 

Credo sia imbarazzante. Con i pezzettini dei bambini, gli handclaps e quant'altro.

 

Questo, ai tempi, era l'equivalente di un tunz-tunz di ora. Non farti ingannare.

 

Viglio dire:

 

 

Ma lo senti il zump-zumpe-zumpe? Fa ridere! XD

 

(e lasciamo perdere il testo, certo)

 

Solo che "whatever goes old, gets gold", eh?

 

Personalmente trovo che le uniche sigle decenti di quel periodo siano forse alcune composizioni de "Le Mele Verdi". Neanche tutte.

Modificato da Shito
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Visitatore John

A parte che le song giappe sono piene di banalità assortite nella stessa maniera anche peggio di sole cuore e amore... di Sailor Moon ti meriti la versione tedeschia però

 

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Credo sia imbarazzante. Con i pezzettini dei bambini, gli handclaps e quant'altro.

Ok che i testi sono ingenui.

Ok che spesso le melodie non sono belle come quelle Jap.

Ma non tirarmi fuori i pezzettini dei bambini, che le sigle jap  degli anime degli anni 70 ne sono pieni ( tra cui il Grande Mazinga) :thumbsup:

 

Cmq a me le sigle ita di SM piacciono tutte, le trovo orecchiabili  e come melodia e atmosfera molto in sintonia con le immagini delle OP originali.

Modificato da Dio Sam
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Parlando di Sailor Moon, Moonlight Serenade era davvero bella:

 

 

Sia come composizione delle immagini, che come stile grafico, che some sintonia con la musica.

 

Quello in Giappone è stato un buon momento per le sigle.

 

Sam: sì, non ho mai detto che le sigle giapponesi di base fossero così belle e così musicalmente elevate, nei '70! ^^;

Modificato da Shito
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Shito una precisazione al volo, poi cerco di rispondere al resto. Magari mi sono spiegato male sulla questione produzione, non c'era un intento giustificatorio, ma una constatazione: Dorati in una condizione peggiore come strumentazione e organizzazione rispetto a Vanni ha fatto comunque un lavoro migliore.

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Al di là dei testi infantili e della "aderenza zero o quasi" all'opera originale,anch'io sono convinto che certe sigle di 30 e passa anni fa riescano tutt'oggi a non sfigurare. Il Grande Mazinga,con la sua elettro-marcetta polka,purtroppo,non è tra queste. Ma in generale tutta la produzione dei Cavalieri del Re e dei Rocking Horse cattura una qualità di scrittura (prettamente musicale) strettamente correlata ai Sixties e quindi al gusto per l'intreccio tra melodia,armonizzazione di cori al limite del maniacale e ritmo tutt'altro che banale. Aggiungici che erano costretti a scrivere,arrangiare e incidere in tempi estremamente ridotti (a causa dell'insistenza dei committenti che sembravano sempre aspettare l'ultimo minuto) .Con queste premesse,non credo che il frutto di quei prodotti sia dovuto a un miracolo,ma solo grazie all'immenso talento dei musicisti coinvolti. Candy,Lulù,Sampei,Lalabel,Dr Slump e Arale...tutte sigle dalle melodie all'apparenza semplici ma contemporaneamente ricercate,e dalla presa immediata. Roba che non lasciava indifferenti nemmeno gli adulti d'epoca.

Certo,in mezzo c'è anche moltissima fuffa indegna (quasi tutte le sigle di Fidenco non rendono giustizia alla caratura dell'autore,quasi fossero un semplice compitino per arrotondare) e anche qualcosina che oggi appare perlopiù imbarazzante (ma ho sempre adorato il nonsense allucinato di "Jeremy e Jenny" : quella menata sulla legge del fil di ferro mi fa sganasciare tutt'oggi!!) .E' normale,non tutte le sigle vengono col buco...

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Ma diciamo che le sigle di una volta avevano anche varietà, cosa che, col dominio di Manera e d'Avena , è sparita: erano tutte uguali  !

Se non ci fosse stato il dominio Mediaset  a mantenere come canone un modo di fare leggero e infantile nelle sigle, ci saremmo evoluti.

 

 

due sigle "recenti" che mi sono sempre garbate ( anche perché non dei soliti Vanni e d'Avena )

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=6mck5vSIU4Y

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Al di là dei testi infantili e della "aderenza zero o quasi" all'opera originale,anch'io sono convinto che certe sigle di 30 e passa anni fa riescano tutt'oggi a non sfigurare. Il Grande Mazinga,con la sua elettro-marcetta polka,purtroppo,non è tra queste. Ma in generale tutta la produzione dei Cavalieri del Re e dei Rocking Horse cattura una qualità di scrittura (prettamente musicale) strettamente correlata ai Sixties e quindi al gusto per l'intreccio tra melodia,armonizzazione di cori al limite del maniacale e ritmo tutt'altro che banale. Aggiungici che erano costretti a scrivere,arrangiare e incidere in tempi estremamente ridotti (a causa dell'insistenza dei committenti che sembravano sempre aspettare l'ultimo minuto) .Con queste premesse,non credo che il frutto di quei prodotti sia dovuto a un miracolo,ma solo grazie all'immenso talento dei musicisti coinvolti. Candy,Lulù,Sampei,Lalabel,Dr Slump e Arale...tutte sigle dalle melodie all'apparenza semplici ma contemporaneamente ricercate,e dalla presa immediata. Roba che non lasciava indifferenti nemmeno gli adulti d'epoca.

Certo,in mezzo c'è anche moltissima fuffa indegna (quasi tutte le sigle di Fidenco non rendono giustizia alla caratura dell'autore,quasi fossero un semplice compitino per arrotondare) e anche qualcosina che oggi appare perlopiù imbarazzante (ma ho sempre adorato il nonsense allucinato di "Jeremy e Jenny" : quella menata sulla legge del fil di ferro mi fa sganasciare tutt'oggi!!) .E' normale,non tutte le sigle vengono col buco...

 

In effetti convengo le sigle dei Rocking Horse erano probabilmente tra le migliori, musicalmente. Certo, non parliamo di Hotel California, ma ci siamo capiti... ;-)

 

Personalmente trovo che fossero assai più elaborate di quelle di Zara.

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I Rocking Horse dicevano che le loro sigle venivano scelte più spesso delle altre nei contest , perché non erano  infantili come invece le  facevano gli altri.

Il problema è tutto lì :  anche in Jap, le sigle  fino alla fine degli anni 70 erano sigle per bambini, poi le cose sono  cambiate.

Yamato e Gundam hanno lanciato l'animazione per adolescenti e questo ha influenzato anche il loro settore musicale, con musiche sempre più elaborate   e meno sempliciotte.

In Italia, complice lo strapotere della Manera, questa evoluzione  non è arrivata, ed è rimasto tutto congelato ( per non dire involuto) per tanto, troppo tempo.

Modificato da Dio Sam
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I Rocking Horse dicevano che le loro sigle venivano scelte più spesso delle altre nei contest , perché non erano  infantili come invece le  facevano gli altri.

Il problema è tutto lì :  anche in Jap, le sigle  fino alla fine degli anni 70 erano sigle per bambini, poi le cose sono  cambiate.

Yamato e Gundam hanno lanciato l'animazione per adolescenti e questo ha influenzato anche il loro settore musicale, con musiche sempre più elaborate   e meno sempliciotte.

In Italia, complice lo strapotere della Manera, questa evoluzione  non è arrivata, ed è rimasto tutto congelato ( per non dire involuto) per tanto, troppo tempo.

 

Mi sembra tutto sottoscrivibile.

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Guarda che la base musicale di Digimon Tamers è quella della sigla giapponese. 

E le sigle Italiane di Digimon sono tutte in discesa dopo la prima

 

Comunque Medarot ha avuto una combinazione di un fottio di cose che sono andate per il verso giusto nell'edizione Italiana, anche se non perfettamente.

La sigla, nello specifico, azzecca in pieno lo spirito della serie, anche se chiama Ikki per cognome. E il "Quale sarà la vera identità di Retòrt" diventa GIUSTAMENTE comico quando uno conosce il personaggio.(spoiler: è il Master Spaziale X)

 

 

Piuttosto, Shito, opinione sulle sigle di Winx, Gormiti e simili?

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diventa GIUSTAMENTE comico quando uno conosce il personaggio.(spoiler: è il Master Spaziale X)

Ma più che altro è un segreto di pulcinella, vista che lo sai dal primo episodio chi è Retort .

A me le sigle dei Digimon piacciono tutte, almeno le prime 4  ( le altre non le ho sentite).

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diventa GIUSTAMENTE comico quando uno conosce il personaggio.(spoiler: è il Master Spaziale X)

Ma più che altro è un segreto di pulcinella, vista che lo sai dal primo episodio chi è Retort .

 

Ma il Master Spaziale X non appare prima di numerosi episodi!

A me le sigle dei Digimon piacciono tutte, almeno le prime 4  ( le altre non le ho sentite).

è dei Fessi Fotonici. Una delle tante sciagure capitate a Xross Wars nell'edizione Italiana. Che, seriamente, è un disastro.

 

Piuttosto, Shito, opinione sulle sigle di Winx, Gormiti e simili?

 

MItakoto kitakoto nai.

 

(Mai visti né sentiti)

 

Usa il tubo e scoprili. Essendo al 100% roba made in Italy, sono curioso della tua opinione.
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