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Dagli albori dell'editoria degli anime ad oggi: una strada sempre in salita!


Zio Sam

  

50 members have voted

  1. 1. si stava meglio quando si stava peggio?

    • 9
    • no
      16
    • non so
      6
    • Hibiki deve schiatta'.
      1
    • Perusha ed Evelyn sono due nomi da zoccola.
      20011


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cmq è davvero così, i giovani di oggi la tv non sanno cosa sia.....

vanno di stream in cellulare o download fine..... poi con la fibra che prima o poi arriverà sarà tutto su rete.

 

Al massimo si salverà il mercato dello zoccolo duro di collezionisti........

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Ah, i fumetti vendono ancora? Nella massa. Ma i singoli titoli forti ormai sono pochini.

 

I titoli forti, mica ogni manga puo' essere come Dragon ball o One piece.

Si pubblicano troppi titoli e la qualita' letteraria e' molto bassa. Ci vuole da parte degli editori piu' discernimento nella scelta dei titoli da portare in italia e sopratutto ci vuole una educazione del pubblico. Anche qui sebbene in maniera minore impera il girellismo che va di pari passo con quello animato.

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vendono comunque. il mercato mica è morto, altrimenti ti pare che aprivo un negozio di fumetti?

 

Aggiungo: l'italiano medio è ancora poco competente in inglese, e questo rende l'esistenza di edizioni Italiane interessanti. "Ah, finalmente posso leggerlo in italiano e non in Inglese!" è un commento molto comune.

 

Senza considerare la differenza di media: gli anime sono fatti per essere visti su uno schermo, ma i manga no. Un altro commento comune è che molti trovano scomodo\faticoso leggere fumetti a schermo.

 

Poi, ovviamente, nono sono tutti blockbuster, ma si tira avanti.

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Il mercato c'è dove il fumettaro lo sa creare.

Faccio un esempio: nella mia città, Ivrea, deprimente borgo di 25000 anime che si crede ancora una grande città come se l'Olivetti esistesse ancora quando ormai sono solo un branco di bovari rincretiniti, ai tempi in cui andavo al liceo (triennio 2000-2001-2002) un ragazzo del posto decise di aprire una fumetteria.

In realtà era una edicola che prendeva anche il circuito fumetteria perchè altrimenti non sarebbe durato mezza giornata però siccome era un ragazzo molto appassionato riuscì a creare un discreto business: io e due miei amici duplicammo le spese in fumetti e comunque bene o male chiunque in zona passava da lui per comprare le varie testate fossero manga o comics anche perchè era una persona che si dava da fare e le cose se gliele chiedevi te le trovava oltre che era bravo a venderti anche la roba nuova.

 

Poi lui si stufò e passò la mano a una che di fumetti capiva una fava, perse tutto il giro, e per fine 2003 aveva chiuso persino l'edicola, io fortunatamente mi ero trasferito a Milano e quindi avevo accesso a ben altri canali.

 

Parallelamente a Ivrea nel corso del tempo sono nate altre due fumetterie: una è durata tre anni in modi inspiegabili (morire se mi ha fatto arrivare UNA cosa che gli ho ordinato), l'altra forse esiste ancora ma è una costola di un negozio di giochi da tavolo dove si è creato pure li un bel giro a cui poi ha agganciato i fumetti ma non sono mai diventato cliente anche perchè è in una posizione scomodissima per andarci quindi non mi esprimo sulle capacità gestionali, in ogni caso sui fumetti, a Ivrea, non s'è più creato quel punto di aggregazione che fu la prima "fumetteria" semplicemente perchè nessuno s'è preso la briga di sviluppare il mercato.

 

A Milano, diversamente, il mercato c'è ed è polarizzato su Supergulp e Borsa del Fumetto che si spartiscono le due fette della città più altre fumetterie "minori" (non sono mai andato da Alastor) in giro però diciamo che il mercato li c'è e va avanti di sua sponte, tanto che Supergulp può permettersi di prendere la clientela a pesci in faccia (pure loro sull'arretrato è una roulette russa) e tirano avanti ormai da tempo immemore.

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@ Lord Gara: ...coi dovuti pro e contro. A Milano La Borsa regna,ma prima che tu ti trasferissi avevano fatto in tempo a spostarsi in sede più grande (MOLTO grande) ,appurare che gli affari non funzionavano e di conseguenza ritornare alla sede (minuscola) originale,questo nel giro -credo-di un paio d'anni e nonostante un flusso di clientela tutt'altro che disprezzabile (ma che,nella sede rinnovata,diventava passeggera: entro,guardo,compro ed esco.Era venuto a mancare l'aspetto "di nicchia" che rendeva la vecchia Borsa un posto accogliente e caloroso).

Ma è quasi sempre così,quando si tenta di espandersi il rischio di rimetterci non è da escludere. E pensare che quello era ancora un periodo d'oro per la vendita del manga (fine anni '90) e del fumetto in generale... 

Devo ammettere di non essere mai stato da Supergulp,evidentemente si trova in zona diametralmente opposta a quelle che frequento (sempre più di rado,ma d'altronde abito in campagna e il tempo per lo shopping milanese è poco) . 

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No, no è più grande altrochè, ha il pian terreno che è grosso come metà della vecchia location e un piano interrato che è grande come tutto il vecchio negozio, almeno se ragioniamo in termini di calpestabile, se contiamo i metri lineari di mensole forse ha perso qualcosa, diciamo tutta la scaffalatura che era dedicata agli arretrati spillati che non so dove siano finiti ora che mi ci fai pensare...

Edited by Lord Gara
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Guarda che non sono poche le fumetterie 'storiche' che si sono ridimensionate nel tempo. Vedi lo Starshop a Roma.

Circa almeno 15-20 anni fa, le fumetterie erano circa 300, oggi non ne ho idea, ma dubito siano piu' di 200.

 

Anni e anni fa le fumetterie facevano girare un bel po' di soldi e quasi tutto vendeva bene, ma erano altri tempi, i materiali erano piu' pochi, costavano di meno di media, non erano tanto diffusi i 'libroni' da 30 e piu' euro, e non c'erano molti cofanetti di dvd/blu ray.

 

L'esposizione quindi e' diminuita nel tempo per singolo punto vendita, cosi' anche la quantita' e non solo la qualita' dell'esposto, una certa concorrenza indiretta la facevano gli pseudo negozi/rivendite dell'usato (se Panini ha iniziato a ristampare e stampare e' anche per limitare questo 'fenomeno'), col risultato che gli scaffali pieni di arretrati si sono progressivamente 'asciugati', il materiale esposto e' sempre meno, e molti prendono la maggior parte di cose solo su ordinazione.

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Beh ma a me va benissimo che uno gestisca in questo modo il suo magazzino, d'altronde io che non corro dietro sempre all'ultima uscita non posso pretendere sempre di entrare e trovare l'arretrato che voglio.

Quello che voglio però è che se ti chiedo di procurarmi qualcosa che il tuo gestionale ti da come "ordinabile" questo arrivi in tempi certi, non che dopo SETTIMANE manco ti degni nel mondo delle e-mail, whatsapp e Facebook di darmi un pronto per dirmi che hai problemi col fornitore.

Sai quante volte ho ordinato roba che non è mai arrivata e poi recuperato altrove per eccesso di scazzo?

Anzi ti dico la più divertente: ordino sei cose, due mi arrivano nel giro di una settimana, le altre boh non si sa, vediamo settimana prossima, vabbeh già cara grazia che mi sono arrivati due numeri dopo una settimana, nemmeno ci speravo; la settimana dopo passo io perchè sono in zona e vedo una delle cose che ho ordinato esposta negli scaffali, alchè la prendo, gliela porto in cassa e un po' scazzato gli dico che può toglierla dalle cose che aveva in ordine. Segue salamelecco che la parte delle graphic novel non le segue lui, e non mi avvertono e blablablabla. Si vabbeh, cieo.

Chiaro che se tratti i clienti così o hai dietro il nome grosso per cui vai avanti per inerzia (e Supergulp va avanti MOLTO per inerzia, secondo me) oppure non ti devi lamentare che gli affari ti vanno male e la gente compra su Amazon.

C'è in certi negozi questo atteggiamento che ai clienti gli stai facendo un favore a prendere i loro soldi quando invece è tutto il contrario, sono io che nel 2016 ti sto facendo una cortesia a farmi 15 minuti di mezzi più passeggiata per venirti a comprare la roba in negozio quando potrei riceverla comodamente a casa mia il giorno dopo...

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Guarda che sull'arrivo o meno di materiale, nella maggior parte dei casi non e' colpa dei negozianti, ma dei giochetti che si fanno tra distributori.

 

Non lo metto in dubbio Shuji ed è una cosa che mi ha confermato anche un mio amico che fa il grossista.

Semplicemente se io fossi un negoziante e avessi degli ordini di arretrati specifici, se dopo un tot. vedo che ho difficoltà di approvvigionamento farei la cortesia di informare il cliente di questa difficoltà anzichè lasciarlo appeso nel limbo.

Poi sarò io l'unico che si fa sti film però boh, fossi un negoziante sarebbe proprio il minimo per me tenere questo genere di relazioni, nel 2016 ripeto abbiamo tutti i mezzi per poterlo fare senza perderci le giornate dietro (che poi, figa, perderci le giornate, la dentro sono un mezzo squadrone e sono aperti fino a notte fonda tutti i giorni, se vuoi un momento lo trovi eccome ja)

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Infatti io dichiaro sempre "per gli arretrati, media di due settimane ma una volta fatto l'ordine dipende tutto dal distributore".

 

Va anche detto che al momento gli arretrati "in sospeso" me li han chiesti solo clienti che vedo regolarmente e che intanto rifornisco di altra roba, ma ti assicuro che anche a me come ex cliente e ora come negoziante i tempi di attesa "aspetta e spera" irritano decisamente.

 

Poi sfortunatamente in negozio non abbiamo ancora trovato un "sistema" che ci permetta di organizzarci al meglio e c'è ancora un certo livello di confusione gestionale che personalmente mi umilia un po' anche perché non ho ancora la faccia tosta di mentire spudoratamente per correggere in seguito :/

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  • 3 months later...
  • 3 weeks later...

A Genova il negozio dove dal 2002 ho comprato di più è stato l'International Comics di Sampierdarena nella parte occidentale 

della città.

Sempre abbastanza fornito.

Qualcosa poi in un'altra fumetteria di San Martino,dalla parte opposta della città,ma poco,tipo il primo  DVD di Eva che mi ricordi.

Poi c'era in centro il Comics Corner sul Carmine,che poi si è trasferito ancora più in centro a lato della centralissima via XX Settembre.

Poi in quegli anni DVD di Anime si trovavano alla Fnac sempre in via XX Settembre o al Music Store nella zona turistica

del Porto Antico.

Però il Music ha chiuso anni fa e la Fnac si è trasformata in Trony senza più DVD di nessun tipo.

Poi tra il 2008 e il 2014 mi pare ci fu un centro Saturn,che però ha chiuso.

Tra il 2012 ed il 2015 a Bolzaneto una ragazza aprì una cartoleria specializzata anche in Gokin,

da cui comprai il Mazinger Z DX ed alcune S.H. e Zero di Sailor Moon e One Piece.

Però nel 2015 chiuse per pochi affari.

Ero andato a vedere se erano arrivate le S.H. di Sailor Uranus e Neptune preordinate,ma vidi la serracinesca

abbassata e chiedendo mi dissero ce appunto aveva chiuso per pochi affari.

Poi vabbè ho passato 2 anni del cavolo senza lavoro e non ho quasi più preso nulla.

Adesso mi sono un pò ripreso ed ho preso qualcosa.

Ho visto che l'International Comics di Sampierdarena ha pure cambiato denominazione affiliandosi

ad Alastor.

L'International rimane a vendere alle fiere.

Più che altro è che anche se mi sono ripreso economicamente non è che compro più tanto.

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