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Dagli albori dell'editoria degli anime ad oggi: una strada sempre in salita!


Zio Sam

  

50 members have voted

  1. 1. si stava meglio quando si stava peggio?

    • 9
    • no
      16
    • non so
      6
    • Hibiki deve schiatta'.
      1
    • Perusha ed Evelyn sono due nomi da zoccola.
      20011


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Dynit ha saputo (o dovuto,per chiare esigenze di sopravvivenza) aprirsi ad altro che non siano gli anime. Film,per esempio.Se oggi posso vedere il raro "Due cuori e una cappella" con Pozzetto lo devo a loro. Onestamente spero continuino sulla strada della riscoperta di introvabili chicche dei b-movies italiani di una volta: c'è ancora tanta roba da riportare alla luce. Sarà roba di nicchia,ma hanno un loro pubblico fedele e soprattutto non sono girelle!!

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Dynit ha saputo (o dovuto,per chiare esigenze di sopravvivenza) aprirsi ad altro che non siano gli anime. Film,per esempio.Se oggi posso vedere il raro "Due cuori e una cappella" con Pozzetto lo devo a loro. Onestamente spero continuino sulla strada della riscoperta di introvabili chicche dei b-movies italiani di una volta: c'è ancora tanta roba da riportare alla luce. Sarà roba di nicchia,ma hanno un loro pubblico fedele e soprattutto non sono girelle!!

Ma Cavazzoni mi editasse la Balena Giuseppina  o Don de la Mancha  se vuole fare qualcosa di buono, che stì film comici da titoli da porno.

Che poi in Giuseppina ha lavorato Ikuhara, e ora ho capito il suo modo di fare serie  sotto allucinogeni da dove viene.

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Best post in a thread period.

 

E' altresì probabile che i protagonista di Kujira Josephina sia il ritratto di Ikuhara da piccolo (scherzo, ma forse no).

 

"Una ha Koch e RCS, l'altra VVVVID e non so che distributore cinematografico." <- NEXO, direi. :-)

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  • 5 months later...

Approfitto dello spostamento dicendo che mi sembra quantomeno ingiusto denigrare buonissimi film di genere (che tutt'oggi si mangiano in insalata la pessima commedia annacquata italiana di oggi) solamente perché "film comici con titoli da film porno". Un pò di ironia,e che diamine...Tu più di tutti ,Zio,dovresti sapere come funzionavano le cose in campo distributivo negli anni '70 e di come venissero scelti certi titoli per attirare il pubblico.

E il Cavazzoni fa bene a sfruttare filoni differenti di mercato (per quanto poco remunerativi,purtroppo) come quello del film di genere. Se non era per Dynit certe perle sarebbero tutt'oggi sepolte,quindi tanto di cappello.Esistono tanti cultori di certe pellicole quanto i nostalgici che rivogliono il vecchiume girellico.

Dubito comunque che La Balena Giuseppina possa fruttare più di una rara pellicola italiana,sono entrambi prodotti di nicchia destinati a poche centinaia di copie. Lasciamo la girella latente a Yamato,e che Dynit continui a sfruttare -spero con successo- il filone della commedia italiana "sepolta". IHMO.

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olamente perché "film comici con titoli da film porno".

Cacchio Rick, ma si capiva che ero ironico, o no ?

Io sono un amante del cinema  alternativo, amo vedere collezionare cose diverse dal solito.

O visto cose che voi uomini ...

Cmq io la Balena Giuseppina la voglio e in BR.

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Oh, mi pare un po' una stronzata, poi boh:

http://animeclick.it/news/52471-le-nazioni-con-piu-licenze-anime-nel-2014-italia-settima

 

 

gni anno l'AJA (Association of Japanese Animations) pubblica un riepilogo sulla situazione economica dell'animazione giapponese. Tra i vari aspetti indagati vi è anche una panoramica sulle esportazioni di anime al di fuori del Giappone, con una classifica delle nazioni che hanno acquistato il maggior numero di licenze.
Vi riportiamo di seguito la classifica per quanto riguarda gli anime del 2014 (basata sul riepilogo giapponese del 2015), confrontando i dati con quelli del 2013 (basata sul riepilogo inglese del 2014). I dati relativi al 2015 saranno pubblicati col riepilogo di quest'anno, tra diversi mesi.
 

continua...

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Comunque non vedo perchè sarebbe strano ab origine.

 

Licenziati non vuol dire usciti e\o anche solo lavorati e non si specifica nemmeno che tipo di licenza si prende o se sia una licenza rinnovata, passata di mano, eccetera.

 

A parte che con il lucano e Yamato in giro probabilmente per anni abbiamo dominato quella classifica visto il gioco a chi piglia di più, ma in generale anche solo con le licenze del simulcast arrivano dalle quattro alle enne serie ogni tre mesi solo per quello, senza contare tutti i vari recuperi o altro ancora.

Lo streaming è quasi una nuova giovinezza, quindi alla fine non è così impossibile fare numeri alti in quanto a licenze.

Edited by Fencer
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magari l'ho già scritto quando se ne parlò, ma quel: italia = somma di francia e inghilterra fa... sorridere (per non dire altro)

cmq aspettiamo i prossimi dati.

forse con un po' di impegno raggiungiamo gli usa.

 

per chi sa il francese c'è questo: http://www.mangamag.fr/dossiers/lediteur-black-box-se-confie/

in pratica, come è ormai ovvio, il simulcast è il nuovo terreno di gioco per gli editori.

simulcast che tra l'altro (nemmeno questa è una novità) se la deve vedere con il fansub.

ci sono molti più editori.

si prediligono serie brevi da 13/26 eps.

parlando di acquisizione delle licenze: 3500 noccioline per episodio (qualche anno fa ne servivano circa 2000); questo è grossomodo il costo per episodio adesso per quel mercato.

risultato: gli editori pubblicano meno rispetto ad un tempo.

c'è un altro passaggio interessante: le vecchie serie sono diventate troppo care, quindi è meglio indirizzarsi verso quelle nuove.

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  • 2 months later...

http://www.animeclick.it/news/54632-lanimazione-giapponese-in-italia-dove-si-sta-dirigendo-ne-abbiamo-parlato-al-comicon-2016

 

Il Napoli Comicon ci ha fornito l'occasione per organizzare viarie iniziative e discussioni a tema quest'anno. Una delle più apprezzate e seguite è stata sicuramente la tavola rotonda tenutasi domenica 24, nella zona incontri dell'Asian Village, incentrata sulla fruizione e il seguito che ha attualmente l'animazione giapponese nel nostro paese.

 

Vetrina1280x720conferenza-anime.jpg

A presenziare all'incontro:

Paolo Baronci, Ceo di VVVVID

Alessandro Campaiola, doppiatore voce di Eren dell'Attacco dei Giganti e Saitama di One Punch Man

Federico Campaiola, doppiatore voce di Kiyoshi Fujino nel recentissimo Prison School.

Italo Scanniello, admin della pagina Anime & Manga %5BITA%5D.

Ospite a sorpresa: Leonardo Graziano, celebre doppiatore di Naruto e Sheldon Cooper (The Big Bang Theory).

 

Si è analizzato l'argomento partendo da come e quanto sia cambiata la fruizione degli anime in Italia rispetto agli anni passati, quando erano le televisioni a veicolare le serie del momento presso il pubblico generalista.

Oggi lo streaming, invece, assolve ad una funzione assai importante, seppur con un pubblico di riferimento differente forse; mediamente più attento.

 

Molto spazio ha avuto nella discussione l'argomento doppiaggio, anche in relazione all'antagonismo col fansub e i vari purismi. Interessante ovviamente il fenomeno delle serie doppiate direttamente dalla piattaforma VVVVID, senza passare per il contesto televisivo.

Non sono mancate inoltre le parentesi ironiche, grazie agli aneddoti raccontati da Alessandro e Federico Campaiola.

 

Tanti gli spunti di discussione. Ad esempio, a dispetto di quel che spesso si dice, come sta davvero il mercato anime? 

Il panorama, numeri alla mano, è sicuramente assai florido: di serie in circolazione e fruibili ce ne sono a centinaia, più che rispetto agli anni d'oro in Italia.

Inoltre l'animazione in TV è davvero al capolinea? Fairy Tail dimostrerebbe il contrario.

 

E ancora, molti son stati i temi toccati:

L'homevideo e il collezionismo;

L'ascendente dei titoli più noti sul pubblico occasionale;

Il fansub e le sua attuali relazioni col panorama streaming;

L'importanza del pubblico femminile.

 

Se vi interessa quindi l'argomento, qui di seguito è per voi disponibile il video completo dell'incontro. Buona visione.

 

 

 

 

 

 

Lolle, "l'importanza del pubblico femminile" è una di quelle affermazioni che mi fanno rotolare per ore(mi sa tanto di politically correct o di campagna elettorale.)

 

Ma poi perché si parla di animazione Giapponese in Italia e c'è Lupo Alberto? O.o

Edited by Chocozell
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  • 2 months later...

Comunque con Yamato,OPM,PS e OAV come Origin,Akito e quelli di TG direi che la situazione è buona nonostante la crisi del settore.

 

Guarda....ci riflettevo l'altro giorno anche io! Non che le cose ad oggi siano le migliori in assoluto...ma due anni fa si respirava solo aria di totale smobilitazione del settore.

Oggi non c'è da inneggiare ad alcun risorgimento...sia chiaro...ma secondo me il mercato, così come i suoi fruitori, si  è in qualche modo assestato e ripreso dallo "shock" dell'ultimo triennio, che è stato pieno di incertezza verso le nuove piattaforme e alla diffusione di alternative legali che hanno ampliato l'offerta al costo di un più difficile orientamento.

 

Oggi non dico di essere ottimista, ma almeno ho superato il trauma! E la mia risposta è stata una vertiginosa salita dei miei acquisti, il che mi rende entusiasta ma anche preoccupato per le mie tasche!!!! :frigo:

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Purtroppo però non torneremo mai indietro, ad un aumento delle vendite dei supporti fisici ritornando tipo 12/13 anni fa. Io credo che adesso venga comprato solo da chi ha una certa età (io 39) e quindi anche un certo budget da dedicare e soprattutto molto appassionato/collezionista. Se penso che in Giappone i BD li pagano 40 euro per due episodi (praticamente sono loro che tirano avanti tutta l'industria e da noi se non sono gratis i giovani non li guardano... A proposito, il "resto del mondo" escluso Giappone in percentuale quanto incide sul fatturato dell'industria?

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Eppure, nonostante sembri che tutto vada male, dati ufficiali alla mano nel 2015 il giro d'affari del settore Home video è cresciuto!

Ha superato il valore del 2014 e anche quello del 2013. È anche i primi dati del 2016 sono positivi, il che indica un cambio di rotta molto significativo.

Bisogna vedere se oi questa realtà si verifica anche nel settore anime, ma rimane comunque un ottimo punto di partenza in un ottica di mantenimento del supporto fisico anche come prodotto sostenibile per le aziende che lo realizzano

 

Poi magari, quando ho tempo faccio un post in un topic più generico,

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