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La malinconia di Haruhi Suzumiya


Dk86

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+1 per 'I Cieli di Escaflowne', quindi!  :whistle:




E quindi ammetti che è stato scelto "I Cieli di Escaflowne" invece di "Escaflowne dei Cieli" anche perchè suonava meglio (senza contare poi la faccenda dell'aspetto grafico..).


Non hai letto il post, vero?
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:olivoli:


ma è la stessa veste grafica di Eva 1.01
:o     :o     :o     :o     :o
non può essere una coincidenza
:pazzia:     :pazzia:     :pazzia:     :pazzia:     :pazzia:

Ma tornando alla seminale scaturigine di tutto questo...
qualcheduno mi aveva detto che YUUTSU significa DEPRESSIONE.
Senza consultare alcunché, mi pare che in senso clinico la depressione contempli stati di abbattimento alternati a stati di euforia, il che metaforizzandolo un po' potrebbe starci per la protagonista in questione.
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:olivoli:




ma è la stessa veste grafica di Eva 1.01

:o     :o     :o     :o     :o

non può essere una coincidenza

:pazzia:     :pazzia:     :pazzia:     :pazzia:     :pazzia:



Ma tornando alla seminale scaturigine di tutto questo...

qualcheduno mi aveva detto che YUUTSU significa DEPRESSIONE.

Senza consultare alcunché, mi pare che in senso clinico la depressione contempli stati di abbattimento alternati a stati di euforia, il che metaforizzandolo un po' potrebbe starci per la protagonista in questione.


ok, quindi il titolo migliore è: le patologie dell'umore di Haruhi Suzumiya. così vai sul sicuro anche con il manuale di psichiatria. :snob:
ma l'altra domanda è: meglio harui suzumiya o yuka "harui" suzumiya? :huh:
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Non hai letto il post, vero?


Certo che l'ho letto, ed è proprio in base alla tua dettagliata ed esauriente spiegazione sul significato del titolo originale che non mi pare proprio che "I Cieli di Escaflowne" possa rendere tale significato.
Semmai la versione migliore era "Il Celeste Escaflowne" (che mantiene l'ambiguità dell'originale e pure l'aspetto grafico), ma che in italiano suona male anch'essa..
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Hai letto anche che 'Il Celeste Escaflowne' in italiano significa piuttosto che Escaflowne è di color azzurro?  :fear:




Almeno si capisce che Escaflowne è una cosa invece che un paese o un proprietario terriero (o meglio "celiero")  :discobongo:


Veramente con 'Escaflwone dei Cieli' Escaflowne potrebbe anche essere il nome di una persona, una bestia o che. Non necessariamente una cosa, no. Attenzione che è dura spogliarsi di ciò che è già sedimentato come 'conosciuto' nella nostra mente. Tra l'altro, nel titolo giapponese è il nome 'Escaflowne' vuole intendersi chiaramente personalizzato (= Escaflowne come un personaggio, soggetto).
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Intendi dire che ne "I cieli di Escaflowne" il nome Escaflowne diviene intrinsecamente e *necessariamente* un nome di località?

 

Mmmh, quindi "I cieli di Zeus", per dire... o "I cieli della vittoria", o "I cieli dell'Altissimo", o 'I cieli di piombo'...

 

(nota, ho usato intenzionalmente tre esempi diversi, il primo più vicino al nostro caso -un nome personale- seguono altre casistiche logico-sintattiche)

 

indicano TUTTI e NECESSARIAMENTE nomi di LUOGHI nel complemento di specificazione?  :pazzia:

 

E non dire che sono casi inesistenti, o ti regalerò il CD 'I cieli di Rino' di Rino Gaetano, notoriamente un toponomastico italiano.  :whistle:

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Intendi dire che ne "I cieli di Escaflowne" il nome Escaflowne diviene intrinsecamente e *necessariamente* un nome di località?



Mmmh, quindi "I cieli di Zeus", per dire... o "I cieli della vittoria", o "I cieli dell'Altissimo", o 'I cieli di piombo'...



(nota, ho usato intenzionalmente tre esempi diversi, il primo più vicino al nostro caso -un nome personale- seguono altre casistiche logico-sintattiche)


Ma effettivamente il primo caso potrebbe far pensare ad un luogo, se uno non sapesse chi è Zeus (e, nel caso di "I Cieli di Escaflowne", il problema nasce dal fatto che non sapendo chi o cosa sia Escaflowne è facile equivocare, mentre il titolo originale "personalizzava" questo Escaflowne..).
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Intendi dire che ne "I cieli di Escaflowne" il nome Escaflowne diviene intrinsecamente e *necessariamente* un nome di località?



Mmmh, quindi "I cieli di Zeus", per dire... o "I cieli della vittoria", o "I cieli dell'Altissimo", o 'I cieli di piombo'...



(nota, ho usato intenzionalmente tre esempi diversi, il primo più vicino al nostro caso -un nome personale- seguono altre casistiche logico-sintattiche)



indicano TUTTI e NECESSARIAMENTE nomi di LUOGHI nel complemento di specificazione?  :pazzia:



E non dire che sono casi inesistenti, o ti regalerò il CD 'I cieli di Rino' di Rino Gaetano, notoriamente un toponomastico italiano.  :whistle:


Se stai scherzando dillo  :whistle:
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Ma dove sta scritto che già dal titolo si debba apprendere cosa sia Escaflowne, se oggetto, mezzo, animale, mondo, paese eccetera?

In giapponese mi pare di capire che le interpretazioni possano lasciar intendere vari possibili significati e il tutto si svela guardando l'episodio, giusto?

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"Potrebbe" e' il termine giusto, con una specificazione invece il potrebbe diventa unicamente il nome di una localita'.




Non direi proprio.



Ne 'L'Inferno di Dante', pure Dante è una località, dunque?  undecided.gif


Piu' sopra qualcuno ci ha provato con un altro termine direttamente identificato e universalmente riconosciuto come nome 'proprio'.

Devo differenziare o spiegare in qualche modo i nomi propri?

Se poi vogliamo ricordare che, *nelle intenzioni dell'autore* (palesi e riportate in seguito) c'era quello di fornire un 'nome' non facilmente attribuibile ad alcunche', per poi capire di cosa si tratti nel prosieguo della narrazione...

Escaflowne dei cieli e' altamente generico, i cieli di Escaflowne aggiungono una specificazione, comunque ad un nome identificato.

Tanto per seguire la trollata; "i cieli della vittoria", la quale non mi risulta essere un nome proprio, "i cieli dell'Altissimo" (a parte che atei e di misura gli gnostici qualcosa da ridire l'avrebbero) si riferirebbe ad una qualche entita', mentre per i cieli di piombo continuo a non vedere correlazioni con nomi propri di qualche tipo...

In ogni caso, all'inizio, per Escaflowne, non potendo attingere ad altre specificita' (visto che non si sapeva se si trattava di nome di persona o di localita') e' pacifico, dettato da consuetudine (la stessa invocata tra l'altro per la scelta specifica) e da un briciolo di logica comune, ossia che i 'cieli' non appartengano fisicamente ad un individuo, e che la stessa frase a riguardo sia attribuibile ad una localita', indicando un qualche elemento di un luogo.

Poi, tutto va bene e tutto alla fine e' frutto di compromessi, alla fin fine.

edit: per dire, io continuo a preferire il titolo internazionale che e' the Vision of Escaflowne; non ne faccio una questione di aderenza sintattica ma di opportunita' contestuale; una 'visione' potrebbe essere di qualsiasi cosa, ed avrebbe e manterrebbe quella discriminante 'para-metafisica' che e' stato riportato esserci nel titolo originale (ove qui si parla di lieve modifica).
Questo senza considerare che essendo l'evento dinamico della vicenda, l'apparizione a Hitomi di van, legato ad un invididuo, che poi e' in qualche modo legato ad un ambiente sconosciuto 'Visione' si potrebbe riferire sia all'individuo prima di conoscerne il nome, sia al luogo visitato, ove poi conoscerne il nome.

Poi, ripeto, per me, quest'ultima e' solo questione di preferenze personali, anche se in qualche modo legate a mio avviso maggiormente al contesto dell'opera.
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Ed intanto mentre voi fate i segoni sul titolo dell'anime io ho finito il quarto libro e mi sono dedicato al quinto. :sisi:

 

Il 4o è da oscar, sia come fluidità delle azioni che come ragionamenti. Spettacolare anche Kyon che sbrocca. :asd:

Il 5o è un pò più anonimo, ma la storia finale introduce un nuovo personaggio, che probabilmente avrà molto spazio nelle prossime novels.

Peccato per il coso del sagittario. Mi aspettavo molto di più rispetto alla puntata dell'anime, ma è uguale...

Vabbé.

 

Comunque mi sta venendo un orribile dubbio: ma sti studenti delle superiori in giappone sono davvero così acculturati o è solo l'autore che li dipinge così?

No, perché certi riferimenti se non fosse stato per le note del traduttore( benedetto/a sia) non li avrei capiti neanche morto...

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Comunque mi sta venendo un orribile dubbio: ma sti studenti delle superiori in giappone sono davvero così acculturati o è solo l'autore che li dipinge così?

No, perché certi riferimenti se non fosse stato per le note del traduttore( benedetto/a sia) non li avrei capiti neanche morto...


Ovviamente ci sono le Esigenze della Trama, ma tieni conto che li fanno studiare come dei matti... perlomeno, lo standard degli istituti migliori è quello.
Per cui tizi come Kyon non sono poi così rari.
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