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Lucky Red - Studio Ghibli (e altro: Dragon Ball, Harlock, etc...)


Taro

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Era una battuta.

Il Kaguya del titolo comunque non è il nome proprio del personaggio nell'intendimento originale?

Non andrebbe lasciato quindi?

 

Come provavo a spiegare, è entrambe le cose. E' un nome proprio, con un significato preciso e contestaulizzato, indi significativo. Ovviamente, tutti i nomi propri hanno in nuce un significato. Per esempuo, pare che Gualtiero, Walter, venga da "conduttore delle truppe". Tuttavia, alcuni nomi sono molto "denominativi" nel solo significato comune: l'esempio classico sono i nomi dei pellerossa Lacota ("Sioux"): Balla coi Lupi, tipo. E di mezzo, trovi tutta la gamma. Ovviamente, quanto hai a che fare con leggende e folklore, scegliere se favorire "il fatto che il nome è un nome proprio", o il fatto che "è un nome dal contenuto lessimico rilevante" è sempre difficile. Anche con i nomi degli animali è molto difficile. Un cane giapponese si chiama Shirokuro, perché è a macchie bianche e nere. Lo chiami Shirokuro, perché è un nome proprio, o traduci in Bianconero, perché significa quel che significa, e denomina in questo?

 

E' un dilemma, in genere.

 

 

E c'è una spiegazione razionale fondata sul giapponese al perchè sia sparito il Monogatari?

 

 

Se c'è, al momento mi è ignota. ^^

Modificato da Shito
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Io spero di riuscirci all'inizio della prossima settimana. Purtroppo da me non lo danno, e dovrò arrivare fino a Roma. Ma tanto, avrei davvero voluto comunque vederlo con la imouto - peccato solo per i miei genitori che non potranno vederlo al cinema. :-(

 

Attendo con ansia i riscontri degli amici pchanners!

 

Allo stato attuale, sia nella stampa di settore che tra i primi spettatori il film (o meglio, per quanto mi 'compete', la sua localizzazione italiana) stanno riscuotendo grande consenso e plauso. Si dirà che con la precedente versione a far da sapuracchio era un po' come rubare in chiesa... ma del resto, quanti anni abbiamo atteso per vedere lavata l'onta che fu?

 

Quanti anni ho atteso per vedere al cinema, in santa pace, questo film?

 

Ah, sì: 17. Meno qualche mese, per essere precisi.

Modificato da Shito
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Per la cronaca, Kobayashi Kaoru, il doppiatore originale del bonzo Jiko, aveva 46 anni ai tempi della sua performance sul personaggio.

Il nostro Pino Insegno invece 54.

 

Fa un po' tu, dunque, se il Jiko italiano può considerarsi "troppo giovane" vocalmente... ;-)

 

Cmq non sono scimanzé, sono "oranghi" (e pure una razza particolare, cinese, nota in giapponese come 'shojo'). ^^

 

In realtà non si accavallano mai, salvo per due (due) battute che dicono proprio in coro. Ma sono molto effettati proprio come in originale. Solo, in giapponese è sempre più facile percepire i fonemi... :-/

hè io non ho mai visto il film in originale (adesso aspetto il BD di luckyred) ma ho capito perché me l'immaginavo più vecchio, oggi per scrupolo ho messo su il dvd italiano prima edizione e la sua voce (scusa ma non ho idea di chi sia il doppiatore) è un po più rugosa/vecchia, mi riferisco ovviamente a quella italiana.

 

ero condizionato da un falso^^

 

per la questione degli oranghi, semplicemente non mi ricordavo come venissero chiamati, e anche li per il doppiaggio, aspetto di risentirmelo, forse è stata solo un impressione... 

anche oggi chiacchierando con gli amici riguardo la proiezione di ieri, tutti concordavano che sia stato fatto davvero un buon lavoro sul doppiaggio

 

 

Ma finora, quali film Ghibli sono disponibili in BR in italiano ?

 
tutti quelli pubblicati da LR escluso PomPoko
extra ghibli poi c'è Cagliostro (Toho animation) da yamato video e Panda ko Panda (sempre Toho?) per Dynit
credo sia tutto
forse nel BD giappo della tomba per le lucciole è presenta la traccia ita, ma dovrei controllare. però come già scritto più volte, per quel film mi piacerebbe venisse fatto un ridoppiaggio..
Modificato da Tetsuo
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Personalmente mi viene da vomitare dalle lodi fintissime ( che per me manco lo hanno visto il film, ripetono a pappagallo quello che sentono in giro) dei cosidetti critici  cinematografici.

Però lasciatemi dire che, PM non sarà un film per bimbi piccoli, ma nemmeno per soli adulti, mettiamoci  dentro anche  e sopratutto  ragazzi e adolescenti .

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Mmmh, beh, come scrivevo commentando il bell'articolo di BadTaste, c'è il fatto che pur essendo un film di avventura, un film d'azione, non abbiamo la linearità di un buono e un cattivo. Chi conosce il cinema, e non sono io, a giusto titolo troverà esempi e referenti analoghi, ma di certo qui non abbiamo la semplicità di "principe buono: ammazza il drago cattivo e salva la principessa". Qui ci sono varie parti in gioco, ognuna con le sue istanze, e lo spettatore è messo accanto a Ashitaka nel giudicarle in maniera onesta (le famose "pupille non offuscate"). E non si arriva a una risoluzione. Dal punto di vista narrativo, tutto sommato una certa 'complessità' -in senso proprio- la si ragguaglia.

 

Sam: sì, nelle parole del regista è un film dedicato "a chiunque abbia finito le scuole elementari" (ok, in Giappone finiscono un anno dopo che qui). Ma parlando di bambini propriamente, strettamente definiti, Miyasan disse "non è necessario che lo vedano" - sic.

Modificato da Shito
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Mmmh, beh, come scrivevo commentando il bell'articolo di BadTaste, c'è il fatto che pur essendo un film di avventura, un film d'azione, non abbiamo la linearità di un buono e un cattivo. Chi conosce il cinema, e non sono io, a giusto titolo troverà esempi e referenti analoghi, ma di certo qui non abbiamo la semplicità di "principe buono: ammazza il drago cattivo e salva la principessa". Qui ci sono varie parti in gioco, ognuna con le sue istanze, e lo spettatore è messo accanto a Ashitaka nel giudicarle in maniera onesta (le famose "pupille non offuscate"). E non si arriva a una risoluzione. Dal punto di vista narrativo, tutto sommato una certa 'complessità' -in senso proprio- la si ragguaglia.

 

Proprio per questo (il non arrivare ad una risoluzione), però, mi sembra proprio sbagliato dire che Mononoke Hime sia un film ecologista. E poi si parla ancora di poesia, mentre di momenti solenni e poetici nel film ne ho trovati pochi; al contrario, mi è parso di ravvisare più spesso una certa crudezza.

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Mmmh, beh, come scrivevo commentando il bell'articolo di BadTaste, c'è il fatto che pur essendo un film di avventura, un film d'azione, non abbiamo la linearità di un buono e un cattivo. Chi conosce il cinema, e non sono io, a giusto titolo troverà esempi e referenti analoghi, ma di certo qui non abbiamo la semplicità di "principe buono: ammazza il drago cattivo e salva la principessa". Qui ci sono varie parti in gioco, ognuna con le sue istanze, e lo spettatore è messo accanto a Ashitaka nel giudicarle in maniera onesta (le famose "pupille non offuscate"). E non si arriva a una risoluzione. Dal punto di vista narrativo, tutto sommato una certa 'complessità' -in senso proprio- la si ragguaglia.

Quello di non avere un vero cattivo è spesso una costante  di Miyazaki, salvo le prime  opere di "gioventù" ( Conan, Cagliostro, Laputa).

 

 

Proprio per questo (il non arrivare ad una risoluzione), però, mi sembra proprio sbagliato dire che Mononoke Hime sia un film ecologista. E poi si parla ancora di poesia, mentre di momenti solenni e poetici nel film ne ho trovati pochi; al contrario, mi è parso di ravvisare più spesso una certa crudezza.

Bè, il messaggio ecologista c'è e non si può negare ( gli animali sono giustamente incacchiati perché gli umani stanno depredando i' ambiente e sue risorse portandoli pian piano all' estinzione).

La bravura di Miyazaki è quella di non aver mostrato il solito stereotipo retorico e buonista  di " uomini cattivi-animali buoni" facendo vedere miseria e nobiltà da entrambe le parti, ognuna con le sue ragioni.

Modificato da Dio Sam
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@Lonelywolf

 

Sicuramente non lo trovo 'ecologista' nel senso becero del termine, ovvero "boo boo la natura buona viene martoriata dagli umani cattivi".

 

Di certo c'è un interesse per il rapporto tra uomo e natura, per l'evolversi di questo, una riflessione su come il benessere umano abbia un impatto sulla natura, e la cambi. Se questo è "ecologia" (e credo che nell'etimologia del temrine in effetti lo sarebbe), beh, allora è qualcosa di buono. La riflessione ela coscienza delle cose sono sempre buone. :-)

 

Quanto a 'poetico', mmh... ci sono di certo momenti epici, solenni e altamente intesi. Nelle musiche, a tratto maestose, nell'apparato grafico e scenico, davvero d'impatto e 'ampio', nonché nei dialoghi, talvolta davvero incisivi. C'è violenza e crudezza. Poesia non so, non mi pare di aver rivenuto dialoghi in rima né nell'originale, né nell'italiano. ^^;


Quello di non avere un vero cattivo è spesso una costante  di Miyazaki, salvo le prime  opere di "gioventù" ( Conan, Cagliostro, Laputa).

 

 

Sì, lì hai i soli tre 'cattivi da buttare nel cesso e tirare lo sciaquone'. Li riconosci perché sono repressi e bruti con le fanciulline. E Miyasan non gliela passa. XD

 

Tuttavia, mentre 'non avere un cattivo' certo non lascia perplessi in film come: Totoro, Kiki, Porco Rosso, etc... Mononoke Hime è cmq un film d'azione! La mancanza di un 'cattivo', o meglio di un ì'antagonista', si nota di più - credo-.

 

E' proprio vero che Mononoke Hime è una rivisitazione di Nausicaa.

 

L'equazione è quasi perfetta.

 

Ashitaka = Nausicaa (calma) come Yupa (aka: Arren come Ged)

San = Nausicaa (unleashed) (aka: Therru)

Eboshi = Kshana

Jiko = Clothowa

Calcaterra = Addomesticatori di vermi

Deidarabocchi = Soldato Titano

Modificato da Shito
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Mmmh, beh, come scrivevo commentando il bell'articolo di BadTaste, c'è il fatto che pur essendo un film di avventura, un film d'azione, non abbiamo la linearità di un buono e un cattivo. Chi conosce il cinema, e non sono io, a giusto titolo troverà esempi e referenti analoghi, ma di certo qui non abbiamo la semplicità di "principe buono: ammazza il drago cattivo e salva la principessa". Qui ci sono varie parti in gioco, ognuna con le sue istanze, e lo spettatore è messo accanto a Ashitaka nel giudicarle in maniera onesta (le famose "pupille non offuscate"). E non si arriva a una risoluzione. Dal punto di vista narrativo, tutto sommato una certa 'complessità' -in senso proprio- la si ragguaglia.

 

Proprio per questo (il non arrivare ad una risoluzione), però, mi sembra proprio sbagliato dire che Mononoke Hime sia un film ecologista. E poi si parla ancora di poesia, mentre di momenti solenni e poetici nel film ne ho trovati pochi; al contrario, mi è parso di ravvisare più spesso una certa crudezza.

 

 

Premetto che avro' visto 'anta anni fa questo film nella precedente edizione Buenavista, e anche a me ha sempre lasciato perplesso il poter semplificare a tal punto la vicenda fino a metterla sotto la casella 'ecologisti/Verdi'. Non e' che se si abbatte un albero, si fa male ad un animale o se ne minaccia uno, automaticamente si puo' parlare di afflato ideologico ecologista che condanna questo ed altro.

 

(Allora anche Tolkien con gli Ent lo era, con la 'famigerata' Marcia)

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Osservazioni sul Cinematografo:

 

La tipa in studio dice: è un film del 1999. No, è del 1997.

 

Il tipo in studio dice 'Howl' come 'oul' inceve di 'aul'.

 

Più onesti -e anche corretti- gli intervistati: grande la tipa che dice che rispetto ad altri film si segue meglio (infatti, dopo questo film Miyasan ha mandato del tutto a quel paese il meccanicismo narrativo - l'intervistata ha ben motivo di dirlo), che è più semplice da cpire, quando l'anziano critico poi dirà che è difficile/complesso. Forse è che sei vecchio tu? XD Ah, e il ragazzo pronuncia 'Howl' nel modo corretto. :-)

 

L'osservazione sulla lunghezza del film è secondo me del tutto onesta. Il film è lungo e 'stancante': il ritmo altalenante, ora serrato, ora dilatato, lo rendono sicuramente sino pesante da seguire.


 


 

Premetto che avro' visto 'anta anni fa questo film nella precedente edizione Buenavista

 

Thou shalt repent!

 

Sul serio, va' a vederlo al cinema. Per la prima volta. Non perché c'abbia messo mano io, ci mancherebbe. Perché [ora] è il film che è. E se lo merita, e te lo meriti.

Modificato da Shito
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@Lonelywolf

 

Sicuramente non lo trovo 'ecologista' nel senso becero del termine, ovvero "boo boo la natura buona viene martoriata dagli umani cattivi".

 

Di certo c'è un interesse per il rapporto tra uomo e natura, per l'evolversi di questo, una riflessione su come il benessere umano abbia un impatto sulla natura, e la cambi. Se questo è "ecologia" (e credo che nell'etimologia del temrine in effetti lo sarebbe), beh, allora è qualcosa di buono. La riflessione ela coscienza delle cose sono sempre buone. :-)

 

Quanto a 'poetico', mmh... ci sono di certo momenti epici, solenni e altamente intesi. Nelle musiche, a tratto maestose, nell'apparato grafico e scenico, davvero d'impatto e 'ampio', nonché nei dialoghi, talvolta davvero incisivi. C'è violenza e crudezza. Poesia non so, non mi pare di aver rivenuto dialoghi in rima né nell'originale, né nell'italiano. ^^;

 

 

Premetto che avro' visto 'anta anni fa questo film nella precedente edizione Buenavista, e anche a me ha sempre lasciato perplesso il poter semplificare a tal punto la vicenda fino a metterla sotto la casella 'ecologisti/Verdi'. Non e' che se si abbatte un albero, si fa male ad un animale o se ne minaccia uno, automaticamente si puo' parlare di afflato ideologico ecologista che condanna questo ed altro.

 

(Allora anche Tolkien con gli Ent lo era, con la 'famigerata' Marcia)

 

Nel dubbio, ho cercato la definizione del termine:

 

ecologista s. m. e f. [der. di ecologia] (pl. m. -i). – Fautore, sostenitore della necessità di difendere l’ambiente e l’equilibrio naturale

 

Non mi pare che Mononoke Hime sostenga la necessità di difendere l'ambiente dall'uomo, ma d'altro canto porta a riflettere sull'equilibrio naturale. La questione è un po' incerta, in effetti.

 

Quanto all'essere un film poetico, a me è parsa l'ennesima declinazione del famoso luogo comune del "Miyazaki poeta". E' vero che ci sono momenti solenni ed intensi, tra tutti i più eclatanti citerei quelli che riguardano il Dio Bestia; mi sembra piuttosto incompleto un commento che parla solo di questo e non della già citata crudezza, però =/

 

Quanto alla lunghezza del film: in effetti è piuttosto lungo, mi è parso strano che durante la proiezione non ci sia stata una pausa. Mi è parso però che il film riesca a mantenere piuttosto alta l'attenzione, ho sentito la stanchezza solo alla fine XD

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Credo che, come Laputa, sia del resto un film destinato a essere più "pesante" a casa che al cinema, perhcé in sala la fascinazione immersiva delle immagini stempera la pesantezza della narrazione. Per me, con Laputa, è stata una rivelazione! Non mi era mai capitato.

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Forse è appunto più sensato dire che tratta (anche) di 'ecologia' che di 'ecologismo', mi sa.

 

ecologìa s. f. [comp. di eco- e -logia, termine coniato (ted. Oekologie) dal biologo E. Haeckel (1866)]. –

1. Parte della biologia che studia le relazioni tra organismi o gruppi di organismi e il loro ambiente naturale, inteso sia come l’insieme dei fattori chimico-fisici (clima, tipo di suolo, luce, nutrimento, ecc.) sia come l’insieme dei fattori biologici (parassitismo, competizione, simbiosi, ecc.), che influiscono o possono influire sulla vita degli organismi stessi. Sviluppatasi in tempi recenti e diffusasi largamente come scienza e come pratica, si suddivide in numerose branche (e. vegetale, agraria, animale, marina, umana, spaziale) che toccano tutte problemi di importanza vitale (produttività e sfruttamento delle risorse naturali, conservazione e protezione della natura dal depauperamento ambientale, comprendendo la tutela del paesaggio, la lotta all’inquinamento delle acque, la razionalizzazione degli insediamenti umani, ecc.) nei paesi moderni densamente popolati e in via di massiccia industrializzazione.

 

 

Direi che qui ci siamo, pensando a come Miyasan sottolinea l'impatto ambientale della fucina sul territorio (ci sono scene apposite che mostrano l'incanalamento delle acque, il raschiamento dei pendii, le carbonaie, etc). IN effetti, ha dichiarato di avere scelto l'epoca Muromachi proprio perché fu foriera di molti cambiamenti, tra cui quelli in simili modi di impatto ambientale umano.

 

Però le parole si ammalano, nel senso che deragliano dal loro significato originale/etimologico... :-(


 

 

2. Con sign. meno proprio, ma diffuso nel linguaggio com. e giornalistico, il termine è spesso adoperato per indicare la necessità di conservare e difendere la natura, e l’insieme dei provvedimenti rivolti a eliminare quanto può turbare l’equilibrio dell’ambiente naturale.

 

Modificato da Shito
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Ok, diamo a Cesare quello che è di Cesare.

 

Sono appena tornato dalla proiezione di Mononoke ( tra l'altro pagata solo 3€) e ammetto di aver goduto come un riccio a vedere al cinema, finalmente, un film del genere nella versione che si meritava da anni.

 

Chapeau, Shito.

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Grazie di cuore, oh Aretino! :-)

 

La mia felicità è che tu, come tutto il pubblico, abbiate potuto vedere Mononoke Hime e sentire Mononoke Hime (in italiano).

 

Dio mio, giro il 'chapeau' ai bravi attori che mi hanno seguito nel seguire quanto più fedelmente l'originale. Abbiamo davvero cercato tutti di fare del nostro meglio!

 

E ovviamente, un pensiero va anche a Lucky Red, che distribuisce e investe con serietà su Ghibli da ormai quanto? Mmmh, tipo otto anni? E con un lavoro continuo è arrivata a poter ridoppiare un film non solo vecchio, ma anche già uscito al cinema! Questo secondo me merita una lode. Ho visto troppe buone intenzioni, in questo settore, capitolare miseramente.

Modificato da Shito
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Tanto per smentirmi un po' (ma anche no) su quando dicevo altrove:

Dario Moccia, che ho conosciuto recentementea Katagames, e di cui in tutta onestà non avevo mai sentito dire, ha fatto un commento su Mononoke Hime:

https://www.youtube.com/watch?v=-pxsU-8EoSU

secondo me qui ci sono onestà e un buon pacco di contenuti. Dico sul film - non parlo del passaggio in cui parla della faccenda "nuova animazione fedele". Dico proprio di quando parla del film in quanto tale, del suo stile, dei suoi contenuti, del suo impatto. Non bisogna mai dimenticare che una localizzazione italiana non è che strumentale alla comprensione di un'opera che esiste a prescindere dalle sue localizzazioni straniere - e mi pare che Dario su questo non si confonda proprio.

Direi che Dario ha anche una proprietà di linguaggio secondo me molto valida (non ho capito solo in che senso il Dio Bestia è "fatiscente", o voleva essere "enfatiscenmte"? (?) ), anche la ricchezza dei vocaboli, e la parlantina sciolta, sono secondo me cose buone.

 

Lo stile disimpegnato ed estemporaneo - di questo format Dario mi parlava a Catania - secondo me è parecchio buono, perché non è enfatico, ed è anche anti-protagonisatico. Non puoi atteggiarti mentre stai già guidando, e parlando sensatamente di un film. Quindi dico: I Like. XD

Anche il messaggio del video secondo me è valido. Mononoke Hime come un film d'impatto e di significato. Direi che per un medium così divulgativo, è ben più buono! Invece che bischerate, battute e èparolacce sciolte: divulgazione di contenuti. Solo, devo parlare con Dario di Eboshi, maccome infantile? °_°

 

Dario, non mi leggerai mai, ma dobbiamo parlare di Kshana, di Lady Macbeth, del climax della donna che ha già superato ogni limite, travalicato ogni freno... che è un po' il topos di Medea, già che noialtri siamo italiani. ^^

 

Modificato da Shito
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