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Sto guardando Gintama (nuovo doppiaggio) mi sono imabattuto in nomi tipo Ispettore montalbano,moira orfei,junior invece che mago piccolo non che m interessi più di tanto ma a livello di qualità sembra che si stia peggiorando.... 

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Sarebbe interessante il contesto di questi riferimenti (che personaggi si cita in originale?). Se sono davvero esempi di adattamento culturale in ambito comico, il/la dialoghista si merita una pacca sulla spalla per il coraggio, viste le critiche che pioveranno...

Mi sembra comunque strano che, oggi come oggi, certi interventi si possano fare senza averli concordati con il produttore.

Edited by Anonimo (*lui*)
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8 hours ago, Pallino1979 said:

 ma a livello di qualità sembra che si stia peggiorando.... 

+

6 hours ago, Anonimo (*lui*) said:

Mi sembra comunque strano che, oggi come oggi, certi interventi si possano fare senza averli concordati con il produttore.

Ahahah!

Sigh.

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13 hours ago, Pallino1979 said:

Sto guardando Gintama (nuovo doppiaggio) mi sono imabattuto in nomi tipo Ispettore montalbano,moira orfei,junior invece che mago piccolo non che m interessi più di tanto ma a livello di qualità sembra che si stia peggiorando.... 

 

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6 ore fa, Shito ha scritto:

+

Ahahah!

Sigh.

Nel senso che tu potresti mettere citazioni a quello che vuoi nei tuoi adattamenti e non ti direbbero nulla? >_<

 

(Capace che la citazione a Peter Griffin ci fosse nell'originale :sisisi:) Comunque non mi sarei mai aspettato di sentire questi riferimenti in un doppiaggio di oggi: bello questo salto nel passato... Confermo sostegno al(la) dialoghista che ormai sarà rimasto/a vittima di insulti su tutti i social...

 

Edit: e come recitazione non mi sembra nemmeno male.

 

Edited by Anonimo (*lui*)
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22 minuti fa, Anonimo (*lui*) ha scritto:

Nel senso che tu potresti mettere citazioni a quello che vuoi nei tuoi adattamenti e non ti direbbero nulla? >_<

Purtroppo è così e c'è chi ne abusa per propinare i suoi metodi agli ignari. 

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A parte: la prima battuta parla dei lettori di... cosa? A me sembra di sentire "Jump" (Shonen Jump? ma non capirei il riferimento) oppure, ma la cosa sarebbe assurda e altrettanto insensata, Giap il blog dei Wu Ming... :grin: Voi che sentite?

Edited by Anonimo (*lui*)
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in pratica hanno usato dei riferimenti italiani o comunque abbastanza popolari, idealmente corrispondenti a quelli giapponesi, per fare capire le battute che altrimenti non avrebbero funzionato? a parte jump.

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No ma infatti ha perfettamente senso. Una serie basata sulla citazione se non ne fai di immediate e fruibili dallo spettatore è un fallimento. :snack:

Mica come quelli della fedeltà 1 a 1 che ti devi andare a studiare la cultura nipponica fallendo 2 volte ciò che sei chiamato a fare 

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5 hours ago, Anonimo (*lui*) said:

Nel senso che tu potresti mettere citazioni a quello che vuoi nei tuoi adattamenti e non ti direbbero nulla? >_<

Il contrario.

Di mio, non ho ancora superato "La mia mamma è più bella di Lorella Cuccarini" ai tempi della prima edizione italiana di Rough.

Vedi, le opere sono quello che sono e sopravvivono al loro pubblico.

Quando lavoravo per Dynamic, per qualche tempo mi dicevano di non usare la locuzione "non ci posso credere" perché pare fosse tipica di certi comici del tempo, che non conoscevo e non conosco.

Non è internet, non sono i social ad avere inventato "i tormentoni". Anche chiamandoli "meme", sono lo stesso.

Non sono Internet e i social ad avere inventato la frivolezza e l'idiozia umana, no.

Sono cose che sono sempre esistite, e il dovere della persona sensata è ignorarle.

I ragazzini di oggi non conosceranno quei comici, non conosceranno le pubblicità ottantine, e il tempo giustamente spazza via ciò che è frivolo e idiota, perché è insignificante.

Quando ci fu lo "scandalo" di Eva, andava di moda la parola "blastato", ormai credo scomparsa. Passé.

Poi la parola "asfaltato", rigorosamente usata con un costrutto errato (il complemento oggetto del verbo sarebbe ciò che si ricopre di asfalto, non ciò che si stende a copertura: "asfaltare una strada").

Finirà con più lungo tempo "un botto", perché un uso originariamente diatopico distratico diafasico preesistente alla sua diffusione nazionale. Finirà prima "tanta roba". Finirà "adoro" in senso assoluto, forse questo sta già finendo. Passeranno gli anglismi ridicoli del momento. Mentre la gente ha scoperto "ineluttabile" con una bambinata di film, e ha scoperto "assembramento" (in molti pensavano "assemblamento") con un brutto virus.

Sono tutti momenti di infatuazione linguistica del tutto vacua. La "bomba d'acqua" ancora dura, ma il "gelicidio" è stato in voga una sola stagione. Ah, "-cidio" come cadere, come "stillicidio" (caduta delle gocce), non come uccidere, anche se la radice è la stessa: soles occidere et redire possunt, nobis cum semel occidit brevis lux nox est perpetua una dormienda. Del resto i caduti sono quelli che sono stati uccisi.

Ah, e "petaloso". Quanto è durato? Un po' meno di "ciaone", ma in fondo in una pubblicità della Uno c'erano, a mia memoria "comodosa", "risparmiosa", "sciccosa". Sic.

Tra pubblicità, cronaca, comicità, intrattenimento, e ora comunicazione digitale sociale, è pieno di idiozie linguistiche. Ce n'è una vera panoplia, un coacervo, un crogiolo.

Ma passano presto e finiscono tutte.

Come sono finiti i veri galli, le squinzie, e tante altre linguistiche amenità.

Finiranno sempre, comunque e presto tutte queste schifezze, perché non significano nient'altro che il ridicolo narcisismo di una generazione, qualsiasi generazione, che crede di avere un suo gergo. E invece non ha nient'altro che il vuoto che riempie col nulla. Qualcuno ha letto T.S. Eliot? Wastelands. Lande desolate.

La "colpa" è solo di chi considera rilevanti, anche in un singolo minuto primo o minuto secondo persino, queste sciocchezze, e si lascia influenzare anche per un solo istante da queste sciocchezze.

Che hanno sempre lasciato e sempre lasceranno il tempo che trovano.

Nella grandezza del firmamento, ogni stella cadente non è che una effimera meteora.

O fulmine di Pegasus.

Tutto scorre con la corrente. A valle si sedimenta il vero. Insieme ai cadaveri dei nemici del vero, già visti scorrere lungo il fiume. :-)

 

 

Edited by Shito
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On 6/8/2023 at 7:42 AM, Pallino1979 said:

Sto guardando Gintama (nuovo doppiaggio) mi sono imabattuto in nomi tipo Ispettore montalbano,moira orfei,junior invece che mago piccolo non che m interessi più di tanto ma a livello di qualità sembra che si stia peggiorando.... 

Si parla di Gintama, che cosa bella. Questo manga/anime non riceve abbastanza attenzione, lo dico sempre.

Comunque, questa cosa non so se l'avevo già detta anche qui, ma sicuramente ne discusso in altra sede. Non sono un fan di questo tipo di adattamenti e, personalmente, mi sta anche bene non capire le battute originali*, ma preferirei comunque tenerle come tali, senza troppi stravolgimenti. Poi vabbeh, laddove non è possibile, non è possibile. 

Premesso ciò, devo dire che comunque Gintama è un prodotto in cui 3/4 del tempo non ci capiscono una mazza nemmeno i giapponesi stessi e Sorachi, l'autore, così come gli autori dell'anime, ci giocano parecchio. Nell'anime poi si sono sbizzarriti ancora più di Sorachi(a me, Gintama, personalmente, piace molto. Non nego che quando lo leggo, mi ribalto sempre dalle risate), quindi posso anche capire gli interventi fatti e se aiutano a diffondere l'opera, me li faccio anche stare bene**. Poi devo dire che, battute a parte, il resto è fatto molto bene e lo guardo con piacere. 

*sarei un falso a dire che alcune scelte fatte nell'adattamento non mi abbiano fatto ridere.

**anche perché o la minestra o la finestra, come sempre.

Alla fine, comunque, è l'unico prodotto, a memoria, ad aver subito una lavorazione del genere. Bleach(per prenderne uno di cui ho seguito almeno la prima stagione) no. Immagino che abbiano fatto le loro valutazioni e optato per questa scelta.

11 hours ago, Anonimo (*lui*) said:

Edit: e come recitazione non mi sembra nemmeno male.

Questa è una cosa che mi ha sorpreso molto, perché è un doppiaggio che, scusatemi il temine, non schifo. Ho dovuto fare un po' l'orecchio ad alcune voci che proprio non mi piacciono (tipo Kondo), ma è un doppiaggio davvero ben realizzato. Per dire, quello di Bleach mi sembra proprio artefatto, al di là delle polemiche sulla distribuzione delle voci. Anche quello di HxH o "Rakugo Sherlock"(non ricordo il nome :lolla: ) non mi piace molto(per rimanere in casa Dynit. Avrei potuto citare Overlord, ma sarebbe stato vincere facile...). Invece questo sembra fatto con più cura. Ora, o sono di parte o effettivamente ci hanno messo quel briciolo di impegno in più. 

10 hours ago, Roger said:

in pratica hanno usato dei riferimenti italiani o comunque abbastanza popolari, idealmente corrispondenti a quelli giapponesi, per fare capire le battute che altrimenti non avrebbero funzionato? a parte jump.

10 hours ago, John said:

No ma infatti ha perfettamente senso. Una serie basata sulla citazione se non ne fai di immediate e fruibili dallo spettatore è un fallimento. :snack:

Mica come quelli della fedeltà 1 a 1 che ti devi andare a studiare la cultura nipponica fallendo 2 volte ciò che sei chiamato a fare 

Immagino che invece gli altri spettatori invece debbano tacere e subire, giusto? :giggle: 

10 hours ago, Anonimo (*lui*) said:

Nella prima cinquantina di episodi doppiata tanti anni fa c'erano delle citazioni di cultura popolare di questo tipo? Se sì, com'erano rese?

Vado a memoria, perché sono ri-partito direttamente dal doppiaggio nuovo (ma credo mi rivedrò anche i primi 50 a tempo perso), ma mi sembra siano stati più attinenti al giapponese. Laddove c'era una citazione trasponibile anche da noi, hanno usato quel riferimento (tipo, nell'episodio in cui rapiscono Elizabeth, Gintoki cita Saint Seiya, che in italiano è diventato Cavalieri dello Zodiaco, Pegasus e Fulmine di Pegasus e affini)

Edited by Chocozell
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15 minutes ago, Chocozell said:

**anche perché o la minestra o la finestra, come sempre.

Esiste tra gli operatori del settore linguistico un vecchio detto che mi pare davvero squallido, ovvero “Una traduzione è come una donna, o è bella o è fedele”. Oltre che squallidamente pecoreccio, soprattutto credo sia un’idiozia, perché al contrario tanto negli affetti quanto nella traduzione io credo che fedeltà e bellezza siano la stessa cosa, siano sinonimi. La bellezza per antonomasia è la verità, e nei rapporti umani come nelle traduzioni ebbene la fedeltà è la figlia e la madre della verità. Una bellezza finta non è certo vera bellezza, è un tradimento, un trucco, un inganno. Nulla di auspicabile. Salvo che un consolante alibi per deboli e sconfitti, fatti fessi e contenti nelle compiacenti bugie.

Edited by Shito
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Shito: Ci sarà senza dubbio del vero, ma non concordo a pieno: o meglio, ho qualche pensiero sparso che va in direzione contraria:

- ho l'impressione che tendano a perdersi sia le "frivolezze" sia le opere di un certo livello realizzate da una generazione. Quelle che tendono a rimanere sono quelle che hanno ricevuto un certo riconoscimento critico sin da subito e l'hanno mantenuto, oppure hanno ricevuto una certa pubblicità anche negativa basata sulle loro caratteristiche. Concordo che in molti casi le opere di questo tipo siano delle opere di qualità, ma non mi pare il contrario. Per concordanza di tema, direi che Evangelion si guarda ancora perché ha ricevuto molta attenzione critica già all'epoca, il che era determinato (anche) dalla sua qualità (e ovviamente anche perché ci sono i Rebuild);

- questione molto "tagliata con l'accetta" ma forse con un fondo di verità: l'invecchiamento della popolazione, la concentrazione della ricchezza ecc. fa sì che la produzione culturale del passato tenda a rimanere importante a prescindere. Cfr. forse il romanzo di Ready Player One, che mi ha incuriosito per idea di base e dovrei leggere da un po'; ma anche tutti i remake di opere del passato ecc.;

- nel caso particolare dei doppiaggi, quelli tendono a rimanere al di là della loro qualità. Come diceva il tizio di Doppiaggi italioti, ci fu un distributore italiano che diceva tranquillamente di spendere più per la promozione dei suoi film tagliando sui tempi e sul costo del doppiaggio: "tanto il pubblico non si accorge se il doppiaggio è fatto bene o male, purché ci siano delle voci belle e riconoscibili". Non pensava che le pubblicità sono "frivole", mentre i doppiaggi spesso restano in giro per decenni perché costa troppo rifarli. Magari fra trent'anni, se si userà ancora fornire al pubblico doppiaggi italiani (almeno per le opere che ne hanno già uno) e la Yamato cederà i diritti delle sue realizzazioni, qualcuno di un servizio che non esiste ancora dirà a qualcun altro: "Dobbiamo rendere disponibile Gintama, mandami la traccia italiana" e la traccia italiana sarà quella creata ora con Al Bano, Bim Bum Bam ecc. E magari qualcuno si metterà a guardare per la prima volta spezzoni di Bim Bum Bam grazie a questa >_<

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36 minuti fa, Chocozell ha scritto:

Immagino che invece gli altri spettatori invece debbano tacere e subire, giusto? :giggle: 

Porello sta subendo un prodotto commerciale fatto per tirare due spicci con i riferimenti che può cogliere. 

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15 minutes ago, Anonimo (*lui*) said:

Chocozell: grazie delle conferme. Nel caso dei Cavalieri comunque si tratta di una semplice traduzione del riferimento originale secondo il vecchio adattamento italiano; sarebbe stato interessante un caso in cui si cita qualche opera/personaggio giapponese da noi sconosciuto/a.

Beh, nell'ultimo episodio che ho visto(74? 75?) hanno citato Konchikame, che da noi non è mai arrivato ed è rimasto tale anche in italiano (ora prendo il granchio e in realtà in giapponese citano altro :lolla: ). In realtà, in un paio di passaggi c'è anche Ladies 4 (programma televisivo giapponese). Però nel primo episodio del nuovo doppiaggio era stato sostituito con Pomeriggio Cinque. 

3 minutes ago, John said:

Porello sta subendo un prodotto commerciale fatto per tirare due spicci con i riferimenti che può cogliere. 

Beh, sono tanto diverso da te che ti lamenti delle scelte della Star Comics su di un prodotto commerciale fatto per tirare su due spicci? :giggle: 

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9 minuti fa, Chocozell ha scritto:

Beh, sono tanto diverso da te che ti lamenti delle scelte della Star Comics su di un prodotto commerciale fatto per tirare su due spicci?

Eh no. Tu vuoi i riferimenti originali ove potresti non comprenderli di un'opera fatta in un certo modo, invece dove i riferimenti ci sono e chiari da 30 anni E SULL'ALBO STESSO ti bevi la cosa della scelta filologica e possono essere smanacciati. 

Mi sa che il tuo metro di giudizio è semplicemente andare dietro a chi reputi valido. Direi un paraculo. 

Io non sono talebano invece, valuto caso per caso. Non è una scienza esatta. 

 

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gintama è un'opera commerciale che inevitabilmente si perderà nel tempo. non è un cult immortale di cui tra 20 anni si celebreranno le bellezze o si parlerà del suo doppiaggio italiano, non sopravviverà alla strabordante quantità di opere che ne prenderanno il posto ma se invece dovesse riuscirci allora tra 20 anni o prima se ne farà un remake. credo che perfino i giapponesi siano consapevoli di questa banalità elementare. se proprio si vogliono fare giudizi di valore è meglio mettere le cose sul piano concreto al quale appartengono, non su quello personale; ovviamente ciò non significa che si possa o debba trattare un'opera con superficialità, bensì trovare il giusto equilibrio nel caso di una localizzazione in lingua diversa dal giapponese. essendo chi fruisce di quell'opera l'obiettivo della lavorazione dei nostri operatori, si presentano delle opzioni variabili a seconda dell'opera di cui si parla.

nella clip qui sopra di gintama, se sono state fatte delle scelte in linea con quelle originali e l'effetto è il medesimo allora non c'è un danno ma rispetto. per seiya c'è di mezzo, purtroppo, un pubblico di riferimento molto diverso (e cmq sta cosa di doppiaggio vs traduzione scritta è abbastanza impropria).

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8 ore fa, Shito ha scritto:

Il contrario.

Ehm, penso che Anonimo scrivendo "tu potresti mettere citazioni a quello che vuoi nei tuoi adattamenti e non ti direbbero nulla?" non si riferisse specificatamente a te ma intendesse in generale, nel senso che chiedesse se un adattatore italiano poterebbe mettere citazioni a quel che vuole nei suoi lavori senza che nessuno gli dica nulla: come ben sappiamo la risposta a tale domanda è si (a meno di specifiche disposizioni del committente..).

P.S.

Solo il tempo può dire se certe "infatuazioni linguistiche" sono davvero passeggere o destinate a impiantarsi stabilmente, almeno in ambiti specifici..

Pensa a "inciucio", un tempo oscuro termine dialettale e ormai da quasi trent'anni entrato a far parte del linguaggio politico, come pure "asfaltato" in quello giornalistico e "bomba d'acqua" in quello metereologico (in quest'ultimo caso perchè tale fenomeno atmosferico, un tempo raro, è ora sempre più frequente..).

P.S. 2

I comici del tormentone "non ci posso credere" (il cui sketch non ho mai visto neanch'io..) erano Aldo, Giovanni e Giacomo, pure loro sulla scena da ormai oltre trent'anni.

 

 

Edited by Eymerich
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9 minutes ago, Eymerich said:

Solo il tempo può dire se certe "infatuazioni linguistiche" sono davvero passeggere o destinate a impiantarsi stabilmente, almeno in ambiti specifici..

hai ragione un botto (espressione che perdura da almeno una decade). stiamo scialli.

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12 minuti fa, Roger ha scritto:

bensì trovare il giusto equilibrio nel caso di una localizzazione in lingua diversa dal giapponese. essendo chi fruisce di quell'opera l'obiettivo della lavorazione dei nostri operatori, si presentano delle opzioni variabili a seconda dell'opera di cui si parla.

Ovvio. 

 

12 minuti fa, Roger ha scritto:

e cmq sta cosa di doppiaggio vs traduzione scritta è abbastanza impropria).

No è che l'antifona di Choco mi è chiara da anni, peccato che abbocca solo lui a senso unico. 

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10 minutes ago, Eymerich said:

Ehm, penso che Anonimo scrivendo "tu potresti mettere citazioni a quello che vuoi nei tuoi adattamenti e non ti direbbero nulla?" non si riferisse specificatamente a te ma intendesse in generale, nel senso che chiedesse se un adattatore italiano poterebbe mettere citazioni a quel che vuole nei suoi lavori senza che nessuno gli dica nulla: come ben sappiamo la risposta a tale domanda è si (a meno di specifiche disposizioni del committente..).

P.S.

Solo il tempo può dire se certe "infatuazioni linguistiche" sono davvero passeggere o destinate a impiantarsi stabilmente, almeno in ambiti specifici..

Pensa "inciucio", un tempo oscuro termine dialettale e ormai da quasi trent'anni entrato a far parte del linguaggio politico, ma anche "asfaltato" in quello giornalistico e "bomba d'acqua" in quello metereologico (in quest'ultimo caso perchè tale fenomeno atmosferico, un tempo raro, è ora sempre più frequente..).

Eyemerich: si, avevo inteso. Oggi come oggi, la risposta è sni, volendo, ma hoscritto "il contrario" per ribaltare quel senso di deresponsabillizzata "libertà" indebitamente creativa.

Il "linguaggio politico" è una variazione diafasica. :-)

Nel linguaggio giurisprudenziale, la costruzione "di lui, di lei" in luogo di "suo, sua" è a tutt'oggi comune. In una querela per diffamazione, che so, si ritrova l'intenzione a ledere la persona offesa e la di lui onorabilità :-)

4 minutes ago, Roger said:

hai ragione un botto (espressione che perdura da almeno una decade). stiamo scialli.

Il suo accrescitivo "un boato" ha attecchito meno, mi sa.

Scompariranno insieme alla mossa del giaguaro, tranquillo. Non è una certezza, è una profezia.

Infatti per primo dicevo che è il tempo a scandire la realtà.

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