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Neon Genesis Evangelion - Pluschan Official Topic


Tetsuo

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6 minutes ago, Shito said:

Mi sono confuso io? Non avevi parlato tu di hinan?

In ogni caso:

https://kotobank.jp/word/退避-558160

come mi ricordavo è sicuramente più borderline, vedo "hinan" come sinonimo proposto nell'illustrazione di significato, ma come tu dici la spiegazione parla della logica inversa: "lasciare un luogo per evitare un pericolo", sì.

たい‐ひ【退避】[名](スル)その場所を退いて危険を避けること。避難。「津波の前に高台まで退避する」

Credo che come diceva alex sono tutto sommato piuttosto sinonimali,

Le scelte di adattamento che ho fatto per rendere questi sinonimi (l'area semantica) sono:


シェルター: shelter -> rifugio
疎開: sokai -> evacuazione
避難: hinan ->  mettersi al riparo
待避, 退避: taihi -> prendere rifugio, rifugiarsi
退去: taikyo -> sgrombero

Me ne ritengo piuttosto soddisfatto. 🙂

Perché sottolinare che le due parole sono sinonimi (in italiano), ma non che in giapponese dice proprio "ritirarsi da un luogo"? È evacuare, non prendere rifugio/rifugiarsi. La accendiamo? Hai modificato il senso originale della frase? Sì.
Perché? Per una tua erronea convinzione, perché secondo te non si capiva il cambio scena, per via dello schemino che ti sei fatto con vari termini che in italiano possono avere comunque anche altre rese.

Però poi tutto quello che fa sanguinare lo orecchie lo hai lasciato con la scusa, perché di scuse si trattano, di una presunta fedeltà al giapponese.

Ora, stiamo scherzando o parli seriamente?

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14 minutes ago, Shito said:

Mi sono confuso io? Non avevi parlato tu di hinan?

In ogni caso:

https://kotobank.jp/word/退避-558160

come mi ricordavo è sicuramente più borderline, vedo "hinan" come sinonimo proposto nell'illustrazione di significato, ma come tu dici la spiegazione parla della logica inversa: "lasciare un luogo per evitare un pericolo", sì.

たい‐ひ【退避】[名](スル)その場所を退いて危険を避けること。避難。「津波の前に高台まで退避する」

Credo che come diceva alex sono tutto sommato piuttosto sinonimali,

Le scelte di adattamento che ho fatto per rendere questi sinonimi (l'area semantica) sono:


シェルター: shelter -> rifugio
疎開: sokai -> evacuazione
避難: hinan ->  mettersi al riparo
待避, 退避: taihi -> prendere rifugio, rifugiarsi
退去: taikyo -> sgrombero

Me ne ritengo piuttosto soddisfatto. 🙂

E aggiungo, trollando: a questo punto perché tradurre shelter? I giapponesi hanno il loro modo di dire "rifugio". L'effetto della parola straniera lo avremmo potuto mantenere tale e quale da noi, no?

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Io ricordo che in un film comico americano stile American Pie (credo che fosse Dieci cose che odio di te) veniva usato proprio il termine "materiale da sega" per riferirsi ad una ragazza irraggiungibile.

Io tengo ben presente, in ambito di adattamenti strampalati, le numerose "perle" regalate da doppiaggi e dialoghi del passato : lasciando perdere l'esempio più facile dei Cavalieri dello Zodiaco (dove le citazioni letterarie a caso e il dialogo aulico era uno stravolgimento voluto) mi ricordo "Forza Sugar" dove si davano del voi in tempi moderni, le vecchie serie mediaset dove tutti si chiamavano con il solo nome di battesimo in italiano e si davano del tu e alcuni fumetti della star comics (Sain Seiya e Dragonball) con l'immancabile "non è un granchè" come sinonimo fisso di qualunque carenza di forza, potenza, importanza ecc.. (addirittura usato per una cascata) e costruzioni tipo "il mio cuore era congelato ma poi lui ha scongelato il mio cuore congelato".

Continuo a pensare, a mio parere che  il problema principale non sia che il singolo spettatore (che si tratti del ragazzino gasato tutto manga e moda del momento o dello strenuo difensore "vecchia scuola" dell'identità linguistica italiana che poi infila un errore di ortografia dopo l'altro) non sappia cosa significhi "facinoroso" o "indelebile" (nonostante siano termini al 100 per 100 in uso) ma che quando si cerca di rendere un determinato modo di parlare ricercato dal giapponese in italiano, usando appunto parole ricercate, la frase che ne esce fuori possa suonare "troppo italiana" rompendo la sospensione di incredulità del doppiaggio.

E' un problema concreto e da valutare perché è inevitabile che quando si fa una traslazione di una particolare frase da una lingua di partenza ad una di destinazione, questa assuma i connotati e le caratteristiche di quella d'arrivo. Un Italiano "scarno" e essenziale è facile da "far passare" per giapponese, ma una frase forbita e ricercata crea molti più problemi (il rischio che una frase da Samurai diventi una da Libro Cuore è seriamente concreto e credo che sia la paura di molti che si sono posti il problema)

 

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6 minutes ago, il Vì said:

Perché sottolinare che le due parole sono sinonimi (in italiano), ma non che in giapponese dice proprio "ritirarsi da un luogo"? È evacuare, non prendere rifugio/rifugiarsi. La accendiamo? Hai modificato il senso originale della frase? Sì.
Perché? Per una tua erronea convinzione, perché secondo te non si capiva il cambio scena, per via dello schemino che ti sei fatto con vari termini che in italiano possono avere comunque anche altre rese.

Però poi tutto quello che fa sanguinare lo orecchie lo hai lasciato con la scusa, perché di scuse si trattano, di una presunta fedeltà al giapponese.

Ora, stiamo scherzando o parli seriamente?

Beh, nel monolingua vedo comunque "hinan" a spiegazione di "taihi" (l''ho evidenziato in rosso nel quoting). Ho comunque detto che sì, hai ragione, il significato più proprio è quello di "lasciare un posto", non quello di "andare in un posto" per evitare un pericolo. Tuttavia, dato che - a giudicare anche dalle indicazioni del monolingua - i significati sono "limitrofi" (in senso di gamma semantica), volendo riservare il termine "evacuare" al più specifico e credo univoco "sokai", ho scelto di rendere quei termini in quel reciproco modo. Quanto alle orecchie che sanguinano, capisco e mi spiace, ma credo sia anche soggettivo. Quanto al cambio di scena, mi riferivo più che altro all'ordine della frae, ovvero il fatto che "prendere riguio" ovvero (nel tuo caso) "evacuare" fosse alla fine. Non come "l'evacuazione è già stata completata" - con "completata" alla fine. E bnon è perché in giappo ese sia così, eh. Il giapponese chiude con "ci è giunta notifica/comunicazione/annuncio", lo so. E' la logica di adattamento che ho inteso applicare per questa singola/precisa frase. A dispetto che quello che molti dicono, i miei adattamenti non sono "traduzioni letterali", sono solo adattamenti che cercano di essere quanto più contenutisticamente congrui/fedeli all'originale di un'opera. Non è che l'abbia mai negato, invero l'ho ribadito più volte. :-)

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20 minuti fa, Inazuma-sensei ha scritto:

Bizzarro, perché io sento i personaggi parlare in italiano...

Aspetta, come dici tizio fuori campo? Fa parte del procedimento di traduzione, adattamento e doppiaggio per il quale si dovrebbe fare in modo che all'orecchio di un parlante di una lingua differente risultino dialoghi naturali così come se fossero parlati nel proprio idioma?

Ohibò, ecco, mi pareva.

Si è un artifizio bizzarro il doppiaggio di una localizzazione, tanto per i film dal vivo che per quelli animati. Per dire, non è incredibile vedere attori giapponesi che interpretano i samurai nei film di Kurosawa parlare in italiano? Ma non è che sono diventati italiani....

Quello che è importante è che parlino in italiano corretto (laddove il giapponese sia corretto ovviamente, perchè se un personaggio è sgrammaticato si dovrà operare una sgrammaticatura in italiano), il fatto che il dialogo sia naturale è una richiesta abbastanza curiosa, perchè appunto per conservare il più possibile il contenuto originale, qualcosa di strano suonerà al nostro orecchio, d'altronde è qualcosa di estraneo che vogliamo comprendere, altrimenti ci guardavamo un telefilm italiano magari...

Senza considerare che si dia per scontato che il dialogo originale suoni naturale, facile, comodo anche ai giapponesi. Altro esempio: credi che l'Ulisse di Joyce suoni normale, naturale, facile ai lettori inglesi? 

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5 hours ago, il Vì said:

Seriamente.

Nel pezzo citato c'è anche un esempio "notturno" dell'uso di konnichiwa (oltretutto, è cristallino che di mattina te lo dicessero in ascensore e di pomeriggio, nella formalità di un negozio, passassero al konbanha ^^""). Che sì, si usa anche di sera. Semplicemente. Non andiamo ot con "addii" vari, però.
Ora, possibile che 6 traduttori di mestiere, laureati e che in alcuni casi vivono in Giappone, più due madrelingua e una semplice amica che non ha attinenza con questo ambiente, dicano tutti la stessa cosa?

Non sarà che forse sbagli tu che sai il giapponese da autodidatta? Sai, è sempre possibile e dicevi tu stesso che era il vecchio Gualtiero a non ammettere i suoi errori. E invece.

Se @ryoga vuole dirmi, qui o in pvt, chi sarebbero le altre persone che fanno il tuo lavoro e che hanno trovato questi stessi difetti nell'articolo, io sono sinceramente desideroso di comprendere o, in caso contrario, di farti comprendere.

(tutte ste notifiche via mail sono una novità per testare i nervi dell'utenza? 😂)

Ciao!

Purtroppo la mia non è un'opinione di quelle posso immaginare ti abbia citato Ryoga. Posso solo dirti che purtroppo(per quantità) mi son dovuto scorrere tutti i post di Shito sulle opere Ghibli nel relativo forum. E purtroppo (per qualità) ho dovuto leggere anche (qualcuna un po' sommariamente) gli articoli da te citati. E' successo un po' di tempo di fa e quindi ho un ricordo un po' vago, mi scuso per ciò.

Gli articoli (purtroppo per l'autore) non smentiscono l'operato di Shito. Mi sorprendo che vengano presi come punto di riferimento per il movimento anti-Shitico, in quanto, detto concretamente ed un po' anche volgarmente, non dicono nulla(di nuovo). Sorvolando su appigli sparsi(ad esempio viene citata la scelta del titolo de "La città incantata", che Shito spiega non essere stata operata da lui e che riguarda probabilmente motivi commerciali, dipanandosi poi su ipotesi(non avanzate da Shito stesso) sulla corretta traduzione del titolo), l'articolo parla di termini e (situazioni) giapponesi un po' randomicamente, senza poi mai scendere nel vivo e nel concreto. Che abbia un'impronta denigratoria è chiaro sin dall'incipit. In breve, quello che dice sarà corretto* ma è buttato un po' a caso e se fossi un avventore non le prenderei a mo' di Bibbia Anti-Shitica. Mi limiterei ad osservare l'impegno profuso dall'autore nello scrivere 5 articoli e relazionarsi con madrelingua, traduttori, ecc...

 

*Non sempre, ma la cosa più tragica è che in pratica non smentisce Shito in quasi nessun punto. Ed ogni tanto la butta in caciara quando non sa cosa dire.

 

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7 minuti fa, Taro ha scritto:

Si è un artifizio bizzarro il doppiaggio di una localizzazione, tanto per i film dal vivo che per quelli animati. Per dire, non è incredibile vedere attori giapponesi che interpretano i samurai nel film di Kurosawa parlare in italiano? Ma non è che sono diventati italiani....

Quello che è importante è che parlino in italiano corretto (laddove il giapponese sia corretto ovviamente, perchè se un personaggio è sgrmmaticato si dovrà operare una sgrammaticatura in italiano), il fatto che il dialogo sia naturale è una richiesta abbastanza curiosa, perchè appunto per conservare il più possibile il contenuto originale, qualcosa di strano suonerà al nostro orecchio, d'altronde è qualcosa di estraneo che vogliamo comprendere, altrimenti ci guardavamo un telefilm italiano magari...

Senza considerare che si dia per scontato che il dialogo originale suoni naturale, facile, comodo anche ai giapponesi. Altro esempio: credi che l'Ulisse di Joyce suoni normale, naturale, facile ai lettori inglesi? 

Quindi mi stai dicendo che letteralmente in ogni prodotto di cui si è occupato Cannarsi, guarda il caso, l'originale era sempre volutamente lessicalmente complicato e semanticamente arzigogolato, se non proprio effettivamente errato?

Che dire, una serie di coincidenze financo bislacche, invero.

Edited by Inazuma-sensei
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5 minutes ago, Inazuma-sensei said:

l'originale era sempre volutamente lessicalmente complicato e semanticamente arzigogolato

Beh, Shito si è occupato di Takahata(cifra stilistica immensa), Miyazaki(uso delle parole alla come gli pare) e Anno(compagno di merenda dei due precedenti e WannabeAStar) ora. Più qualcosa random(Abenobashi, oserei dire che parlino più che normalmente lì).

Tra fantasia masturbatoria e materiale masturbatorio passa una differenza immensa, proprio semanticamente. La prima è intesa quasi a mo' di schifo, la seconda sottende l'essere usata anche come oggetto, che è peggio della fantasia

Edited by Chocozell
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si eluda la recalcitranza, ed i timori finanche esposti, in quanto è d'uopo ricordare ai messeri nonchè alle pregevoli donzelle ivi presenti che l'anime neon genesis evangelion lo si può eviscerare, per i suoi contenuti, a codesto indirizzo:

sì, perchè abbiamo una versione alternativa alla precedente e dunque le conclusioni non sono necessariamente le stesse.

tornando alla versione netflix... beh sul primo episodio ci ho perso un'ora quindi per oggi è sufficiente.

fa un po' strano constatare che, ad esclusione delle tracce audio e sub italiane, in tutti i doppiaggi e relative tracce di sottotitoli non giapponesi si utilizzi angelo al posto di apostolo. possibile che tutti abbiano sbagliato? sicuramente può accadere e c'è ancora speranza di ritrovare apostolo in quelle localizzazioni di netflix che presentano solo i sottotitoli.

altra cosa è che audio ita e sub ita sono profondamente diversi in molte situazioni. c'è da capire quale sia il male minore e onestamente non è un'impresa facile. la traccia audio non è casualmente ricca di termini (coerenti o meno, appropriati o no, giusti o no) impiegati nelle battute; la traccia sub, a parte anche lei usare apostolo (ma non unità prima perchè c'è 01, nome-cognome hanno un ordine differente rispetto al parlato per fare due esempi curiosi al volo) è abbreviata e talvolta non rispecchia il significato di quanto si sente nell'audio. ciò spesso mi da l'impressione che si tratti di due traduzioni differenti con però delle terminologie in comune.

è stranissimo.

per quanto concerne la resa video mi sembra buona; forse i colori sono leggermente più brillanti. nell'audio bisogna regolare un po' il volume delle voci secondarie (quelle ad esempio del tg o dell'operatrice della nerv con i suoi annunci) poichè sono quasi inudibili (si fa fatica anche con l'audio giapponese, ma qui però sono un po' più distinte).

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2 minuti fa, Inazuma-sensei ha scritto:

Quindi mi stai dicendo che letteralmente in ogni prodotto di cui si è occupato Cannarsi, guarda il caso, l'originale era sempre volutamente lessicalmente complicato e semanticamente arzigogolato, se non proprio effettivamente errato?

Ho trovato cura e fedeltà al contenuto originale, mai sacrificato sull'altare del "suona bene a tutti" (tutti chi poi?). Ogni volta che ho letto critiche ai termini usati, dallo sviluppo delle relative discussioni e confronti non ho mai trovato argomentazioni valide contro le scelte di shito, che ha sempre argomentato sul contenuto semantico dell'originale e della traduzione, mentre la lamentela verteva sul "suona male, non si usa" e la soluzione alternativa non traduceva affatto l'originale ma lo modificava allontanandolo dal contenuto vero. 

I dialoghi mi son sempre sembrati ricchi di termini (evidentemente gli autori li hanno resi ricchi di termini), ma laddove c'erano ripetizioni di uno stesso termine ho ritrovato la ripetizione, con buona pace di chi voleva i sinonimi dove in originale l'autore non ce ne ha messi. Non posso comunque dire che fossero difficili da seguire, ma eventualmente sarebbe stato un mio problema, e sicuramente l'opera mi avrebbe arricchito nel caso. Se poi Shito si è sempre occupato solo di opere molto ricche e complesse/strane nei dialoghi, c'è poco da fare, ma in effetti pensando ai film ghibli, a roba come evangelion o abenobashi o flkl.... sarebbe interessante vederlo all'opera su una serie con Saint Seiya dove ci sono0 i burini che si menano. 

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4 minuti fa, Taro ha scritto:

sarebbe interessante vederlo all'opera su una serie con Saint Seiya dove ci sono0 i burini che si menano. 

:editoria:

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5 minuti fa, Fat Balding Weab ha scritto:

Apostoli al posto di angeli. 

The madman did it.

Nella sigla hanno sempre detto Tenshi comunque.

Anno ha fatto un casino, usando tenshi (angeli), shito (apostoli), angels (termine inglese che significa angeli). E tutto per indicare sempre la stessa roba.

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Restando il più composto ed educato possibile vorrei solo dirti che di questo meraviglioso anime non hai capito nulla se Anno ha affermato a più riprese che shito puó essere disambiguamente tradotto come angelo e dopo 20 anni hai sentito la necessità di usare il letterale apostolo... o unità prima invece di Unità 01, per non parlare delle settecentesche circonlocuzioni che hanno devastato un’opera in cui per caso ti eri ritrovato (non al timone) venti anni fa.

 

non ho disapprezzato i lavori fatti sui Ghibli, ma su questo lavoro hai totalmente pisciato fuori dal vaso...

Edited by Matteo Mascellani
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2 minutes ago, Matteo Mascellani said:

Restando il più composto ed educato possibile vorrei solo dirti che di questo meraviglioso anime non hai capito nulla se Anno ha affermato a più riprese che shito puó essere disambiguamente tradotto come angelo e dopo 20 anni hai sentito la necessità di usare il letterale apostolo... o unità prima invece di Unità 01, per non parlare delle settecentesche circonlocuzioni che hanno devastato un’opera in cui per caso ti eri ritrovato (non al timone) venti anni fa.

  

non ho disapprezzato i lavori fatti sui Ghibli, ma su questo lavoro hai totalmente pisciato fuori dal vaso...

Cortesemente, mi rendo conto che alcuni di voi si riversino qui per buttare fuori la bile. Un po' di educazione non guasterebbe tuttavia(e lo dice uno dei più rozzi qui presenti)

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24 minutes ago, aznable85 said:

Se si fosse occupato anche di tradurre la op in quel caso Gualtiero l'avrebbe tradotto come angeli, ma se in un dialogo usano il termine Shito, per quale motivo lo doveva tradurre in angeli?

 

La op era sottotitolata in italiano in una VHS. :-)

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3 hours ago, Fably said:

Se poi ci vogliamo prendere in giro, facciamolo pure. Diciamo che "materiale masturbatorio" è una espressione usatissima in Italia e che siamo noi gli ignoranti che non capiamo. 

Il punto è che il fatto che non sia usatissima non implica che sia scorretta o che l'alternativa sia altrettanto valida. Tra fantasia e materiale c'è una netta differenza semantica che implica anche una certa volgarità ed una certa denigrazione della fantasia(dal materiale) che ne deriva

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D'accordo, credo sia il caso di mettere il punto.

MODERAZIONE:

I diretti interessati si saranno ben resi conto che sul forum c'e' molta liberta'; quindi a maggior ragione si saranno resi conto che incapsulare un qualche proprio intervento non in un apostrofo rosa ma tra due frasi di aperto dileggio, scherno e insulto, non serve a nulla, se non a far perdere tempo a loro e ai poveretti che cercano anche di seguire la discussione.

QUINDI, cortesemente, evitate, cosa espressamente richiesta dalla moderazione, di indulgere a cose di cui francamente, non cale proprio a nessuno, come indicato nel periodo precedente.

CIO', ovviamente, e lo ribadisco in modo sia perfettamente palese, non inficia in alcun modo la liberta' di espressione da sempre presente sul forum; liberta' pero' non significa abusare del mezzo privato che viene fornito senza richiesta alcuna.

Ammonimenti e sanzioni saranno valutati ed emessi caso per caso.

Facciamo che non ci siano casi, siamo interessati tutti a leggere di tutti, nessuno e' interessato concretamente ad esagerazioni e/o esasperazioni informate unicamente da motivi personali.

Saluti

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2 minutes ago, Alex Halman said:

Ma sei sicuro? Sai che non me lo ricordavo?

Sì, sono piuttosto sicuro, perché feci quella sottotitolazione personalmente.

Certo, con l'età potrei aver confuso tutto... :-/

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3 minuti fa, Chocozell ha scritto:

Il punto è che il fatto che non sia usatissima non implica che sia scorretta o che l'alternativa sia altrettanto valida. Tra fantasia e materiale c'è una netta differenza semantica che implica anche una certa volgarità ed una certa denigrazione della fantasia(dal materiale) che ne deriva

Ma qua parliamo di un adattamento o di una traduzione? Perchè sembra che ci si stia lamentando di traduzioni sbagliate... assolutamente no... anzi... le traduzioni sono pure troppo precise... è l’adattamento che non convince... senza voler polemizzare, tanto ho sia i vecchi Vhs che i Dvd che Netflix quindi alla fine mi guardo quelli che preferisco, ma da amante ventennale di questa serie, sviscerata su svariati piani di lettura, approfondita con letture da qabbalah a Sefer vari, genetica, psicologia, a volte casualità fortunate, si può dire che l’adattamento lascia perplessi? Se su 100 fan storici 95 sono perplessi avrà un senso?

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3 minuti fa, Matteo Mascellani ha scritto:

Ma qua parliamo di un adattamento o di una traduzione? Perchè sembra che ci si stia lamentando di traduzioni sbagliate... assolutamente no... anzi... le traduzioni sono pure troppo precise... è l’adattamento che non convince... senza voler polemizzare, tanto ho sia i vecchi Vhs che i Dvd che Netflix quindi alla fine mi guardo quelli che preferisco, ma da amante ventennale di questa serie, sviscerata su svariati piani di lettura, approfondita con letture da qabbalah a Sefer vari, genetica, psicologia, a volte casualità fortunate, si può dire che l’adattamento lascia perplessi? Se su 100 fan storici 95 sono perplessi avrà un senso?

Ah... ok... allora capisco.

Guarda non so proprio come dirtelo ma... hai solo buttato via ore e ore di vita a cercare di dare un senso a un'accozzaglia di simbologie e discorsi pseudoreligiointelettualoidi messi lì solo per fare figo uniti ai deliri di un otaku depresso. Eva è una montagna di inutili seghe mentali e niente più

Spero di non averti sconvolto rivelandoti la verità :giggle: 

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5 minuti fa, Matteo Mascellani ha scritto:

Ma qua parliamo di un adattamento o di una traduzione? Perchè sembra che ci si stia lamentando di traduzioni sbagliate... assolutamente no... anzi... le traduzioni sono pure troppo precise... è l’adattamento che non convince... senza voler polemizzare, tanto ho sia i vecchi Vhs che i Dvd che Netflix quindi alla fine mi guardo quelli che preferisco, ma da amante ventennale di questa serie, sviscerata su svariati piani di lettura, approfondita con letture da qabbalah a Sefer vari, genetica, psicologia, a volte casualità fortunate, si può dire che l’adattamento lascia perplessi? Se su 100 fan storici 95 sono perplessi avrà un senso?

Per quanto mi riguarda, resto sempre perplesso quando ci sono i capi popolo che parlano per un indefinito numero di persone (non e' questo il caso) e quando leggo di percentuali talmente raffinate di pareri non espressi da gente a confluire in pratica in un campione di natura talmente rilevante da superare quasi l'alea dello scarto statistico.

Fai parte/Sei rappresentante di qualche community dedicata a Evangelion?

Per il resto, si puo' tranquillamente dire tutto quello che si vuole, e a maggior ragione, Benvenuto ^_^

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